Dall'accendino al telefonino

Campania felix

Sono un uomo fortunato, nel lontano 1959 il buon Dio mi ha dato l'onore e gli oneri di nascere a Napoli, in una terra di cui ho potuto godere gli ultimi scampoli di vivibilità, una terra che gli antichi romani ebbero a chiamare campania felix!



Questa mia terra straordinaria me la sono goduta come si fa con una bella donna, esplorandola e assaporandola centimetro per centimetro!

Ho camminato nei campi di grano e ho nuotato in un mare pulito che se infilavi le mani nella sabbia te le ritrovavi piene di telline e non di catrame!



Ho trascorso notti in bianco sulle ringhiere a Mergellina, a mangiare taralli e a bere birra...sento ancora nei polmoni l'odore del vento di mare e i profumi delle donne!

Sono sopravvissuto all'amore fatto in macchina in piena estate, con i vetri coperti dai giornali, sul Parco della Rimembranza...e sono sopravvissuto pure ai nostri tipici banchetti nuziali con cantanti, comici, fiumi di vino e trenino finale che duravano in media 12 ore!

Ho vissuto un'epoca in cui c'erano più libertà, più spazio, più aria da respirare...e i cieli azzurri che osservavo da ragazzo non li ho più rivisti!