KUNG-FU SHAOLIN

deathwoman
00domenica 16 ottobre 2005 14:31
Il Tempio di Shaolín dista 70 kilometrí a sudovest da Zhengzhou, capoluogo della provincia dell'Henan in Cina, ed è luogo d'origine del Chan (Zen), scuola principale del Buddismo cinese e dello Shaolinwushu, la più famosa delle arti marzialí cinesi.
Situato ai piedi del monte Songshan, con dietro il picco Wuru e di fronte il monte Shaoshi, è completamente riparato dalle foreste con all'interno antichi pini che si elevano fino al cielo.

Fu costruito nel diciannovesimo anno dell'Imperatore Xiaowen dalla dinastia Wei del nord (495 D.C.) con il proposito di ospitare un eminente monaco indiano di nome Batuo.

Dopo 32 anni un altro monaco indiano, Bodhidharma, si recò al Tempio di Shaolin dove rimase in meditazione per nove anni nella grotta che sta sotto la cima Wuru. Quando l'azione di ricerca fu completata e Bodhidharma uscì dalla grotta lo Zen vide la luce.

Divenuti suoi discepoli, i monaci del Tempio sedevano per lungo tempo in meditazione divenendo sempre più deboli nel corpo, facile preda del sonno e di aggressioni esterne. Per ovviare a questo, imitarono le attività della gente ed i movimenti degli animali creando così un'arte marziale per muovere ossa e muscoli e rafforzare la salute. Assorbirono anche l'essenza delle arti marziali popolari e militari esistenti formando gradualmente lo Shaolinwushu con le sue distinte caratteristiche, chiamato anche Kung-Fu di Shaolin.

Poiché i monaci, di generazione in generazione non smisero mai di allenarsi, raggiunsero una tecnica marziale molto elevata coltivando abilità straordinarie, incredibili agli occhi della gente comune.

Di fatto prima che Bodhidharma arrivasse in Cina il Kung-Fu era già altamente sviluppato. Tuttavia risultava essere solo una necessità bellica a causa delle lotte tra gruppi politici e sociali di quel tempo. Il contributo apportato dallo Zen fu che il Kung-Fu. combinato con le personalità individuali e la spiritualità dei monaci fu gradualmente sistemizzato e poté svilupparsi e perfezionarsi in modo stabile. Sebbene il Kung-Fu di Shaolin non sia necessariamente l'origine dell'arte marziale cinese, il Tempio di Shaolin merita l'onore di essere il punto di partenza del Kung-Fu mondiale.

Gli stili di imitazione degli animali sono la varietà più antica dello Shaolinwushu ed ancora al giorno d'oggi giocano un ruolo molto importante. Essi sono, in una certa misura, la manifestazione di come lo Zen abbia assorbito lo spirito della filosofia di Lao Tze e di Zhuangzi secondo la quale il Tao dovrebbe prendere esempio dalla natura, e riflettere anche la visione buddista secondo cui tutte le creature viventi hanno la stessa natura originale.

Come dice il nome stesso, gli stili di imitazione sono delle tecniche di combattimento create imitando gli animali o gli insetti. Dai possenti leopardi o tigri ai piccolissimi grilli, formiche o mantidi, tutte le creature viventi sono equipaggiate con abilità speciali e uniche per la loro sopravvivenza. Senza dubbio l'essere umano è la specie più intelligente tuttavia gli animali possiedono dei punti di forza che mancano agli uomini.

Il monte Songshan ha fornito uno straordinario ambiente naturale d'ispirazione per tutte le creature viventi. Per esempio lo stile della scimmia è ingegnosamente caratterizzato dai numerosi cambiamenti nella forma e dalla difesa come mezzo di attacco; lo stile della gru è strutturato secondo movimenti ,agili ed aggraziati, mentre lo stile del drago inizia sempre con attacchi preventivi. La boxe di imitazione di Shaolin si distingue dalle altre arti di combattimento di imitazione per aver raggiunto i poteri arcani degli animali che imita. È molto particolare per la trascendenza spirituale intesa nel senso che, mentre si sta seduti in meditazione Zen, si dovrebbe raggiungere uno stato ideale di assenza di ego e quando si imita il drago si deve pensare a se stessi come ad un vero drago; e quando si pratica lo stile della gru si deve diventare una vera gru.

Nel corso di ogni movimento si dovrebbe raggiungere una profonda comprensione del forte desiderio di sopravvivenza degli animali che si imitano. È particolare anche per l'imitazione pittoresca perché dà anche molta importanza alla somiglianza dell'aspetto espressivo del volto e del movimenti, fondendo mente e corpo con l'animale che si rappresenta; per mezzo di ciò si può raggiungere l'identità spirituale con ciò che si imita.

Durante una mia visita ai Tempio un monaco mi disse:


"Il completo sviluppo della mente può essere raggiunto soltanto quando il corpo ha imparato la disciplina e per disciplinare il corpo i nostri antenati ci hanno insegnato ad imitare tutte le creature viventi: dalla gru bianca impariamo la grazia ed anche l'autocontrollo; il serpente ci insegna l'abilità e la resistenza ritmica; la mantide religiosa ci insegna la velocità e la pazienza; dalla tigre impariamo la tenacia e Impazienza e dal drago impariamo a cavalcare il vento. Tutte le creature, le nobili e le ignobili, sono coscienti di se stesse. Se abbiamo desiderio di imparare, tutte ci insegneranno le loro virtù. Tra la fatale bellezza della mantide religiosa ed il fuoco e la passione dei drago dei vento non c'è contraddizione.

Tra la silenziosa agilità del serpente e gli artigli dell'aquila c'è soltanto armonia e dato che i due elementi della natura non sono mai in contrasto tra loro, quando comprendiamo l'essenza della natura noi eliminiamo i contrasti nel nostro essere e scopriamo l'armonia tra il corpo e la mente che è in accordo con l'essenza dell'universo.


Quale è il metodo migliore per opporsi alla forza? Dato che pace e tranquillità sono da preferire alla vittoria, allora è molto semplice la scelta da operare: fuggi immediatamente, comprendi la realtà della natura, vedrai che nessuna forza umana potrà colpirti; non tentare di opporti alla forza affrontandola, evitala. Non c'è bisogno di fermare la forza, è più facile farle cambiare direzione. Impara i metodi per conservare, non quelli per distruggere; evita piuttosto che bloccare; blocca piuttosto che ferire; ferisci piuttosto che storpiare; storpia piuttosto che uccidere; poiché ogni vita è preziosa.

In verità esistono due tipi di forze: la forza esteriore che è visibile ma svanisce con l'età e soccombe alle malattie; l'altro genere è il CHI, la forza interiore, tutti gli uomini la possiedono, ma è infinitamente più difficile da sviluppare".

TAIJI QUAN
Adatto a tutte le età, il "Taiji-Quan" è un'alternativa alle varie ginnastiche dolci; dove la maggiore enfasi è la ricerca dell'energia vitale chiamata "CHI".
L'aspetto più importante delle arti marziali morbide è rappresentato dal fatto che esse consentono di giungere ad un più elevato grado di conoscenza, di consapevolezza di se, nonché ad imparare a riconoscere i legami esistenti tra il corpo, la mente e la componente più profonda dell'essere, l'anima.

Per gli esperti delle discipline morbide, "Taiji-Quan" rappresenta l'arte suprema, in effetti la parola "Tai" significa sommo o supremo, mentre, il "Ji" vuol dire polarità, concerne gli estremi opposti dello "Yin" e dello "Yang" (la Luce e l'Ombra).

"Quan" letteralmente significa pugno, ma convenzionalmente è tradotto come boxare della polarità suprema.

Come limite estremo delle arti marziali è un sofisticato, sottile ed efficace sistema d'autodifesa, anche se nella pratica viene normalmente trasceso l'aspetto Marziale dell'Arte, per la sua capacità di infondere salute e buona forma fisica.

Il "Taiji-Quan" è basato sull'uso corretto della respirazione e del libero circolare dell'energia del nostro corpo. Si può definire quindi, senza dubbio, la tecnica più efficace per vivere bene e a lungo.

Test clinici hanno dimostrato che il "Taiji-Quan" può inoltre avere effetti benefici su coloro che soffrono di insonnia, ansia o stati di depressione.

Una spiegazione molto semplice c'è, dipende tutto dal fatto che è necessaria una concentrazione continua e ininterrotta la quale comporta uno straordinario effetto calmante sulla mente.



"Qi-Gong"
Il "Qi-Gong" è la forma più semplice, ma sicuramente non la più superficiale, delle discipline marziali interne.
È infatti attraverso l'esercizio del "Qi-Gong" che si sviluppa la forza necessaria per praticare le altre arti marziali. Il "Qi-Gong" il cui nome tradotto letteralmente significa "Lavorare con l'energia", condivide con tutte le altre arti marziali morbide il suo obiettivo: coltivare il "Qi" e la forza vitale.

La parola "Qi" ha diversi significati: oltre che l'energia, la forza vitale, indica anche l'aria, il respiro e perfino il nutrimento. È la forza fondamentale dell'universo che le arti marziali insegnano a percepire e, in seguito, a generare in modo da armonizzare il fluire attraverso il corpo.

"Qi" equivale ad energia, "Gong" a tempo e metodo.

Una persona che pratica il "Qi-Gong" è forte se ha energia, esercitarsi vuol dire mettere insieme l'energia e farla fluire.

Per praticare "Qi-Gong" servono tre cose fondamentali: la concentrazione, la calma e la consapevolezza; l'atteggiamento mentale è quello di pensare con serenità, la forza è il risultato del concentramento dell'energia. La pratica quotidiana e diligente di questa disciplina ci consentirà di conservare una buona forma fisica e mentale, e di alimentare la vitalità. Gli esercizi possono praticarsi in qualsiasi momento della vita: nell'infanzia, da adulti, durante la gravidanza o negli anni della vecchiaia.

Il credere nei benefici derivanti dal coltivare il proprio "Qi", risale all'antica tradizione cinese (da più di tremila anni).

Il "Qi-Gong" può essere utile allo scopo di alleviare diversi tipi di dolori (scopo terapeutico). In considerazione del fatto che i movimenti di base di questa disciplina sono molto delicati, coloro che soffrono di patologie croniche debilitanti, hanno la possibilità di affrontare il corso senza il rischio di lesioni o di eccessivo affaticamento.

Nella storia i saggi vissuti più di duemila anni fa seguivano la filosofia conosciuta come il "Taoismo", la quale é alla base delle arti marziali morbide.

Il "TAO" è la legge naturale, o "Via dell'Universo", e i suoi concetti basilari sono espressi nella seguente sequenza di base: Tutte le cose sono seguite dall'ombra "YIN", e precedute dalla luce "YANG" e armonizzate dal respiro dello spirito "QI". Mentre il "TAO" è il tutto, "YIN" e "YANG" sono le sfumature fondamentali e complementari dell'universo. Ma senza il "QI" ogni cosa sarebbe statica e prova di vita e tutto sarebbe regressione e decadenza perché questa è la forza che guida il cosmo, dirige la vita degli uomini ed è l'energia che ci spinge a crescere e migliorarci nel corso della nostra esistenza.

Ecco perché uno degli obiettivi principali di tutte le Arti Marziali Morbide é quello di insegnare ai praticanti come percepire la propria energia, come armonizzarne il fluire attraverso il corpo e, infine, come alimentarla e svilupparla.



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