Non mi piace la parola “tifoso” usata quasi fosse un’attenuante per questo assurdo omicidio, il poliziotto che ha ucciso Gabriele Sandri ha sbagliato e deve pagare!
È da pazzi sparare tra la gente e lo è ancora di più se non c’è necessità di farlo…Gabriele Sandri non era un criminale in fuga, Gabriele Sandri non era armato, Gabriele Sandri era un ragazzo “pulito” che aveva avuto un diverbio con altri ragazzi ma la lite era già finita lì…di queste cose ne succedono a migliaia ogni giorno e non coinvolgono necessariamente tifosi di calcio!
Stavolta non è stato il mondo del calcio a provocare casini però il calcio ci si è ritrovato coinvolto e ne subirà le conseguenze, si, perché qui in Italia i problemi non vengono mai affrontati seriamente e
solitamente vengono punite le vittime anziché i colpevoli, quelle minoranze che nulla hanno a che fare con i veri sportivi…”stop al campionato, multe, squalifiche, caccia alle streghe per qualche settimana e siamo a posto”, così pensano di risolvere la questione quelle grosse teste di cazzo che detengono il potere…non sanno o fingono di non sapere che gli abusi, la violenza, la camorra, gli estremismi politici e quant’altro troveranno sempre e comunque dove sfociare, anche lontano dagli stadi!
Il problema non è il calcio, qui non bisogna guardare alla foglia o al ramo…il problema sta nelle radici di un’Italia che deve cambiare…prima che sia tardi!
Per concludere, in qualità di tifoso partenopeo, mi associo al dolore della tifoseria laziale ed a quello di tutte le persone che amavano Gabriele Sandri…un abbraccio!