00 26/01/2020 23:41
Gagliolo e Kulusevski stendono l'Udinese.
E il Parma vola al sesto posto

La squadra di D'Aversa raggiunge in classifica il Cagliari e il Milan.
Ed è in piena lotta Europa League


Andrea Schianchi


La vittoria del Parma arriva direttamente dalla Svezia: sono infatti i gol di Gagliolo e Kulusevski, entrambi nazionali scandinavi, a spingere gli emiliani a 31 punti e al sesto posto in classifica in coabitazione con Milan e Cagliari. Successo meritato, ma tutt'altro che semplice, visto che l'Udinese, dopo una prima parte di gara piuttosto grigia, ha le energie per spingere sull'acceleratore fino alla fine e tiene in apprensione la squadra di D'Aversa.

GAGLIOLO, POI LA PAPERA DI MUSSO — Il primo tempo del Parma è scoppiettante e l'Udinese fatica a tenere il passo. A centrocampo Scozzarella detta legge e Mandragora non riesce mai ad accorciare su di lui impedendogli di fare gioco. Le mezzali Kucka e Hernani s'inseriscono con ottimo tempismo, mentre Kulusevski e Kurtic lavorano tra le linee e supportano con frequenza Cornelius, autentico dominatore del cielo: tutti i palloni alti sono suoi e li distribuisce con sapienza ai centrocampisti che si buttano dentro. L'Udinese viaggia a ritmi troppo bassi e inevitabilmente subisce: prima un pasticcio difensivo consegna a Gagliolo il gol dell'1-0 (minuto 19), poi una clamorosa papera di Musso regala il raddoppio a Kulusevski (minuto 34). Tra la prima e la seconda rete del Parma c'è un'occasione per Cornelius che il portiere dell'Udinese respinge. I friulani si rendono pericolosi soltanto nel finale del tempo con Lasagna: prima un tiro ribattuta da Sepe e poi una sassata di scheggia la traversa.

SEPE FA GLI STRAORDINARI — Nella ripresa è sempre il Parma a menare la danza, perlomeno fino a quando Gotti non decide di togliere un difensore (Becao), inserire un centrocampista (Jajalo) e passare a un modulo più offensivo. Il 4-3-1-2 e poi, dopo l'ingresso di Nestorovski, il 4-2-4 producono una pressione alla quale il Parma si oppone con ordine, ma non senza ansia. Sepe è costretto agli straordinari su Mandragora e su De Paul, e poi è lo stesso Mandragora a sfruttare l'unica disattenzione di Iacoponi e a trovarsi solo davanti al portiere: tiro troppo angolato e pallone fuori (minuto 27). Il Parma si rintana sempre più, passa al 5-3-2 e bada a non prendere freddo. La posizione di fuorigioco di Okaka, al 43', vanifica il golletto di Lasagna che avrebbe potuto riaprire la partita.

Fonte: Gazzetta dello Sport