00 13/02/2020 06:20
LA TRAMA



La protagonista della storia è una detenuta americana, si chiama Alicia ed è lei stessa a raccontarci gli eventi incredibili che ha vissuto dopo essere stata coinvolta in un terribile incidente durante un trasferimento di detenuti in autobus.
Unica sopravvissuta, Alicia si ritrova in un luogo sconosciuto dove deve affrontare i suoi peggiori incubi e sopravvivere cercando una via d'uscita!



LA GRAFICA



Le somiglianze tra "Them & Us" e i primi "Resident Evil" e "Silent Hill" sono riscontrabili più nel gameplay che nella grafica.
"Them & Us" gode infatti di un aspetto estetico next gen a tutti gli effetti, anche se talvolta assistiamo a ingenue défaillance imputabili come già detto alla natura indie di questo titolo.



Nella scena catturata negli screenshot sottostanti ad esempio, tutto è in movimento: il fogliame, le ombre, le nuvole, la foschia, i capelli di Alicia.
Ovviamente non mancano piccole sbavature che sono comunque perdonabili!






Gli specchi e le finestre non sono finti (come purtroppo abbiamo visto in tanti altri giochi).





L'illuminazione è buona, luci ed ombre sono calcolate bene e ci sono anche effetti di pulviscolo e di lens flare.





Il disegno degli zombies non è il massimo del realismo ma supera senz'altro la sufficienza!




Non mancano le sorprese!
Ad esempio c'è un televisore (molto simile ad un microonde [SM=x611851] ) che ci consente di giocare in bianco e nero o con una sorta di filtro "acquarello".





IL GAMEPLAY

Giocando a "Them & Us" i videogamers di vecchia data si sentono a casa, il gameplay è identico a quello dei primi "Resident Evil" e "Silent Hill".








Probabilmente i riferimenti maggiori vertono su "RE" ma in questo gioco ho trovato qualcosa pure di "Silent Hill"...si, un cesso sporco!



Scherzi a parte devo dire che "Silent Hill" aleggia con discrezione ma è presente fin dall'inizio della narrazione, chi ci ha giocato ricorda sicuramente che anche il titolo targato Konami ci propone il risveglio del nostro alter ego in una località ostile e misteriosa dopo un incidente stradale.



Alicia durante l'esplorazione delle varie locations deve raccogliere indizi, armi e oggetti vari facendo attenzione agli zombies che a seconda delle situazioni conviene affrontare o evitare.









Porte, cancelli e mobili chiusi si sbloccano con manufatti, codici, attrezzi o chiavi reperibili in giro e spesso bisogna tornare sui propri passi per accedere ad aree precedentemente inaccessibili.



L'inventario non può contenere tutto ciò che troviamo in giro, quindi siamo costantemente costretti a decidere cosa ci conviene trasportare nello zaino in quel determinato momento del gioco.

La mappa ci aiuta ma è indispensabile avere una buona memoria o prendere appunti per ricordare dove abbiamo lasciato qualcosa di utile o dove si trova una certa porta di cui ci siamo procurati la chiave.



La salute persa durante gli scontri con gli zombies si recupera tramite bende e medipack disseminati negli ambienti con sapiente parsimonia per accrescere il pathos generato dalla narrazione.




E a proposito di pathos non posso fare a meno di elogiare le musiche e gli effetti sonori di questo titolo, la musica di pianoforte che si sente nelle stanze di salvataggio è addirittura più bella di quella ascoltata nelle stanze di "Resident Evil 2" e l'ansimare degli zombies mette paura sul serio!




LE CONSIDERAZIONI FINALI



Secondo me questo gioco è stato ampiamente sottovalutato dai recensori e dai videogamers, trovo che sia un ottimo survival horror in terza persona e che valga pienamente i 20 euro che costa su Steam.


[Modificato da ilpoeta59 19/02/2020 08:19]