00 13/01/2021 03:43
Re:
ilpoeta59, 12/01/2021 09:30:

[...]
Non mi rassegno ma allo stesso tempo non riesco ad essere ottimista, credimi!!! [SM=x1583484]




… certo che ti credo, mister ilpoeta59!!!, e su questo hai tutta la mia disponibilità a capirti, e almeno su un punto mi trovi in parte d’accordo con te, anzi, due e di cui il primo è anche causa del secondo:

- infatti, punto primo, è vero che fin dall’inizio è in atto una sinuosa celata e perpetua guerra sia individuale, che collettiva finalizzata alla conquista e al mantenimento del potere, anzitutto religioso, poi ideologico, politico, economico, culturale e via discorrendo, e del quale potere, per il suo raggiungimento, uno dei mezzi più efficaci è sempre stato il danaro, altresì detto: dio-mammona; perciò, è luogo comune credere che per tale conquista i ricchi siano più agevolati rispetto ai sufficienti e meglio avvantaggiati su quelli che i più chiamano abitualmente poveri!
- a guardare più in profondità, però, punto secondo, non c’è una guerra del ricco sul povero! – esiste invece soltanto la guerra tra persone, giacchè il “povero”, di cui hai bene evidenziato alcuni tratti, è un ricco mancato, mentre, a sua volta, anche il “ricco”, inteso dai più in senso lato, è un povero mancato; e invero, è difficile, molto, assai, quasi impossibile capire chi è il “povero”!

… per questo motivo, cioè, fintanto c’è competizione, guerra, tra gli apparenti ricchi e poveri rispettivamente “mancati”, le cose non cambiano e mai muteranno! – allora, come la delusione fiacca l’entusiasmo, così il pessimismo indebolisce l’ottimista; come lo scoraggiamento e la rassegnazione s’insinuano furtivamente nel coraggio e nell’azione, così il dubbio uccide la fede, la speranza si svuota e la carità (l’amore) viene meno finchè sparisce lasciando lo spazio soltanto all’odio; e infine regna e impera sovrana la paura … quella di perdere, di lasciare, di mancare, di non avere … e che, in fondo, è sempre paura della morte la quale è anche il segno tangibile di altro ancora più reale e ancora più terrificante: la sofferenza (magari, ne parleremo con calma in altro momento e contesto)!

- in sostanza, soltanto quando ci sono i poveri autentici , cioè, quelli che hanno consapevolezza di esserlo, anche se cominciano a capirlo per gradi, magari a settantatre anni, perciò, vedono anche che da soli nulla possono fare e a chi finalmente rivolgersi e chiedere, allora, per questa loro riscoperta “povertà” (grazia ricevuta!) costatano che le cose cambiano e migliorano, anche se la tempesta è minacciosa e distruttiva!






nb:
una riflessione su politica e personaggi che hai or ora commentati, come ho già detto, li farò altrove con calma e pazienza




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