Pasqua con chi vuoi!

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi!

Ebbene si, fra una ventina di giorni è Pasqua, l'inverno è alle spalle, un'altra stucchevole primavera di mezzi tempi, mezze maniche e mezze seghe, sta per sfondare le nostre già esauste palle!

L'agenda:

19 marzo - S. Giuseppe e festa del papà...a Napoli si mangiano le zeppole, qui a Roma non lo so ancora ma lo scoprirò presto!

20 marzo - Eclissi solare visibile sia da Roma che da Milano...stai in campana Angie!

21 marzo - Primo giorno di primavera, fatto il giro di boa dell'equinozio, le giornate cominciano ad allungarsi...eccheppalle!

29 marzo - Ora legale, bisogna mettere gli orologi un'ora avanti, dalle 2 di notte si balzerà alle 3 perdendo un'ora di sonno...si comincerà la solita solfa sul fatto che "sono le 20.00 ma è ancora giorno perché è come se fossero le 19.00"...fanculo!

1 aprile - È la giornata degli scherzi e dei pesci di cioccolato da regalare a bimbi e fidanzate!

5 aprile - Cazzarola, anche quest'anno la Pasqua cade di domenica!

6 aprile - Pasquetta è la giornata delle gite "fuori porta", va bene anche il pianerottolo condominiale!

Vi sarete chiesti spesso che differenza c'è tra il tortano e il casatiello, sicuramente avrete trascorso notti insonni, vi sarà andato tutto storto sul lavoro, avrete sofferto attacchi di panico, sfanculato la gente nel traffico, litigato con il vostro partner e magari vi saranno pure caduti i capelli per lo stress!
Ma tranquillizzatevi, il vostro poeta, napoletano DOC, adesso vi svelerà l'arcano!

Il tortano e il casatiello vanno entrambi sotto la definizione di torte rustiche napoletane ed entrambi vengono fatti con il medesimo impasto e con lo stesso ripieno (che dopo vi spiegherò)...la differenza sta nel fatto che sul tortano non ci sono le uova, uova (crude e fissate con una simbolica crocetta di pasta) che sono invece presenti sul casatiello che per questo si presenta visivamente molto più accattivante!



Casatiello napoletano.

La primavera la riconosci anche ad occhi chiusi, la primavera è come la figa, ha un odore che...dalla prima volta che lo senti nella tua vita poi non te lo scordi più!

Oggi è la festa del papà e il mio pensiero va a mio padre e al bene incondizionato che mi ha voluto, un bene che capisco soltanto adesso perché le cose si capiscono e si apprezzano sempre dopo!

Il mio buon vecchio,cresciuto fin da piccolino senza mamma e che mi ha lasciato nel 2007 è sempre nel profondo mio cuore,a lui debbo tutto, a lui penso sempre,...... un buon padre a cui non ho quasi mai chiesto nulla ma che mi ha dato sempre tutto!
Grazie papa'.....e grazie mamma!!!

Caro Riccardo, condivido i tuoi sentimenti e penso che la gente dovrebbe ricordarsi di chi non è più tra noi ma anche di chi sta qui ed ha bisogno del nostro aiuto e del nostro affetto!
La vita mi ha insegnato a vivere cercando di non accumulare altri rimpianti!

Detto questo, vi ricordo che c'è l'eclissi e che guardare verso il sole fa male alla retina, quindi procuratevi gli appositi filtri per vedere questo nostro sole con una fetta "mancante"...buon divertimento!

Primo giorno di primavera, a Napoli aspettano il Papa ma io ormai il buon Francesco ce l'ho come vicino di casa!

Canzoni primaverili...









e per finire, da Napoli, Marina Rei!!!

Il Papa a Napoli: "'A Maronna t'accumpagna!" (però mettiti il casco)...mezze parole sulla corruzione e mezza liquefazione del sangue del Patrono di Napoli...probabilmente anche San Gennaro vorrebbe che Francesco si schierasse più apertamente contro il potere politico-mafioso!



Stamattina ho comprato un bel "salame Napoli", qui a Roma non è facile trovarlo ma per fortuna ci sono gli ipermercati che vendono qualsiasi prodotto etnico!

Il salame Napoli e il formaggio pecorino campano (ma anche il romano va bene) sono i due ingredienti tipici del vero casatiello napoletano!

Ingredienti per un casatiello grande:

Per la pasta:

1kg farina
lievito di birra 2 cubetti
100 gr. strutto (sugna)
poco sale, molto pepe
Per il ripieno:

400 gr. di pecorino (oppure formaggi misti: provolone piccante, grana, emmenthal, fontina, ecc.)
400 gr. di salame tipo napoli
sale, pepe.
Per la guarnizione:

5 uova

La ricetta del casatiello, è uguale a quella del tortano, solo che le uova invece di essere sode e messe all'interno a pezzettini, vengono messe sopra crude e fermate da striscioline di pasta messe a croce sull'uovo.

-Stemperate il lievito in acqua tiepida (che non sia troppo calda).

-Disponete la farina a fontana, ponetevi al centro lo strutto, il sale, il pepe, il lievito sciolto nell'acqua, e aiutandovi con altra acqua tiepida, mescolate tutto fino a ottenere una pasta morbida che lavorerete con forza per una diecina di minuti battendola sul tavolo.

-Fatela poi crescere in una terrina coperta, in luogo tiepido, per un paio d'ore o fin quando la pasta avrà raddoppiato di volume.

-Tagliate tutti i formaggi e il salame a dadini.

-Quando la pasta sarà cresciuta, staccatene una pagnottella e tenetela da parte.

-Battete tutto l'impasto rimanente con le mani e stendetela allo spessore di un centimetro.

-Disponete su tutta la superficie, uniformemente, il ripieno, e arrotolate con delicatezza la pasta, il più strettamente possibile.

-Ungete di strutto un ruoto (uno stampo largo col buco centrale);

-disponetevi il rotolo di pasta a ciambella, unendone bene le estremità e rimettetelo a crescere in luogo tiepido coprendolo con un panno.

-Quando il casatiello avrà lievitato (accorreranno almeno due ore), disponete le 5 uova su di esso a intervalli regolari, e fermatele con delle striscioline incrociate fatte con la pasta che avete tenuto da parte.

-Infine infornatelo a forno già riscaldato a 160° per i primi 10 minuti poi a 170°-180° per un'ora di cottura complessiva.

-Sformatelo quando sarà tiepido.

Il casatiello, è ottimo sia caldo che freddo, e anche riscaldato.

Osservazioni: alle volte, quando nella pasta ci sono grassi e ripieno, la lievitatura tarda a verificarsi; sarebbe quindi opportuno, per non avere sorprese, fare la pasta il giorno precedente a quello in cui verrà consumato.

Giornata uggiosa qui a Roma, nei supermercati campeggiano montagne di uova e colombe pasquali, è guerra di volantini pubblicitari con offerte e super offerte!
Ma veniamo al lato religioso della festa: oggi la chiesa festeggia l'Annunciazione del Signore...e non vi dico altro, guardatevi il video!

Domenica torna l'ora legale, ovviamente i piddini resteranno con l'ora solare!

Buongiorno bimbetti cari che avete "perso un'ora di sonno", oggi è domenica delle palme, cioè l'ultima domenica di quaresima che ci introduce nella settimana santa!
In questa giornata la Chiesa ricorda l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, egli era osannato dalla gente che sventolava foglie di palma al suo passaggio!

Oggi, fuori dalle chiese, laddove scarseggiano le foglie di palma da intrecciare a coroncina, si distribuiscono rametti d'ulivo benedetti...so che nei posti in cui scarseggiano gli ulivi (e non è certo dove abito io, credetemi ) usano coroncine di fiori primaverili!

Balzando felinamente (ma non troppo ) dal sacro al profano, vi voglio parlare della pastiera napoletana!



Ingredienti per la pasta: per 12 persone:

una confezioni da 1 kg. di pasta frolla surgelata
700 gr. di ricotta di pecora
400 gr. di grano cotto (si trova in scatola nei supermercati, oppure lo puoi sostituire con: orzo perlato che va messo a bagno la sera prima e cotto per 30 minuti o del riso a chicco tondo per dolci cotto per circa 20 minuti)
600 gr. di zucchero
1 limone
50 gr. di cedro candito
50 gr. di arancia candita
50 gr. di zucca candita (si chiama"cucuzzata") oppure altri canditi misti
100 gr. di latte
30 gr. di burro o strutto
5 uova intere + 2 tuorli
una bustina di vaniglia
un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
pizzico di cannella (facoltativo)

Preparazione

Fate scongelare la pasta frolla a temperatura ambiente.

Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi crema.

Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo)

Lavorare il tutto fino a rendere l'impasto molto sottile. Aggiungere una grattata di buccia di un limone e i canditi tagliati a dadi. Amalgamare il tutto con il grano.

Prendete la pasta frolla scongelata, o quella fatta da voi e distendete l'impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia (c.a. 30 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.

Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, ripiegate verso l'interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.

Infornate a 180 gradi per un'ora e mezzo finch'è la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.

Consigli: La pastiera è ancora più buona se mangiata qualche giorno dopo. Per questo motivo nella tradizione napoletana in genere si prepara già il venerdì santo o anche il giovedì , così da essere buonissima per Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.

Può esser ancora conservata altri giorni (almeno 4) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni.

La pastiera viene infornata nel classico “ruoto” di ferro stagnato o di alluminio,e una volta cotta, essendo fragile e friabile, per conservarla è meglio lasciarla nello stampo.

Alcune persone non gradiscono la consistenza del grano cotto troppo granuloso, quindi lo frullano appena finito di cuocere nel latte con un frullino a immersione perché diventi liscio e omogeneo.

Il grano cotto generalmente si trova in scatola nei supermercati, se non lo trovi clicca qui per sapere come cuocerlo da te (ma è un procedimento piuttosto laborioso), oppure lo puoi sostituire con: orzo perlato che va messo a bagno la sera prima e cotto per 30 minuti o del riso a chicco tondo per dolci cotto per circa 20 minuti).

P.S. Una volta cucinata la pastiera, può essere conservata in frigo anche per 4-5 giorni.

Ricordo quando eravamo ragazzini e attaccavamo il famoso "pesce d'aprile" sulla schiena dei nostri compagni di scuola...ma non ricordo l'origine di questa usanza...chiedo soccorso a San

Pare che nell'antichità, prima dell'adozione del calendario gregoriano, il capodanno venisse celebrato il 1° aprile!
Quando la celebrazione venne spostata al 1° gennaio, il 1° aprile divenne il giorno delle beffe, un giorno in cui goliardicamente si festeggiava una festività non più esistente...un po' come il "non compleanno" di Alice nel paese delle meraviglie!

Soltanto questo venerdì santo e sabato 4 aprile ci separano dalla Pasqua, ormai ci siamo...uova, carciofi e abbacchio sono già in svendita, per non parlare delle colombe che ormai te le danno a gratis pur di farti entrare nel negozio!

Stasera a Roma c'è la via crucis di Papa Francesco...tutto intorno c'è la via crucis di un'Italia tradita da una finta democrazia e condannata a morte da una classe politica di merda!

Ci siamo, è una Pasqua piovigginosa qui vicino Roma, la foschia nasconde le colline e l'asfalto lucido riflette i fari delle auto che passano!
È la mia prima Pasqua in questo posto straordinario tra la capitale e le campagne romane, un posto che in 10 minuti puoi ritrovarti al centro del mondo o fuori dal mondo...inevitabilmente questi 180° di cielo in continuo movimento, la luce che cambia colore al paesaggio e che ne enfatizza o nasconde le parti, rapiscono il mio sguardo e la mia mente!
Inevitabilmente ripercorro tutta la mia vita e penso a quante difficoltà ho superato e con quante difficoltà mi dovrò ancora confrontare...resto sospeso tra il passato e il futuro ma l'odore dei carciofi arrostiti mi riporta al presente!

Buona Pasqua a tutti ed in particolare a Angie e a Riccardo!!!

ilpoeta59, 05/04/2015 12:12:

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Ci siamo, è una Pasqua piovigginosa qui vicino Roma, la foschia nasconde le colline e l'asfalto lucido riflette i fari delle auto che passano!
È la mia prima Pasqua in questo posto straordinario tra la capitale e le campagne romane, un posto che in 10 minuti puoi ritrovarti al centro del mondo o fuori dal mondo...inevitabilmente questi 180° di cielo in continuo movimento, la luce che cambia colore al paesaggio e che ne enfatizza o nasconde le parti, rapiscono il mio sguardo e la mia mente!
Inevitabilmente ripercorro tutta la mia vita e penso a quante difficoltà ho superato e con quante difficoltà mi dovrò ancora confrontare...resto sospeso tra il passato e il futuro ma l'odore dei carciofi arrostiti mi riporta al presente!

Buona Pasqua a tutti ed in particolare a Angie e a Riccardo!!!

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Grazie,Antonio,
una serena Pasqua a te ed i tuoi cari,se ti sei trasferito in provincia di Roma siamo quasi certamente vicini!
Ancora Auguri e buona vita!

una serena Pasqua alla preziosissima Angela!!

Vi sono pensieri che travalicano il cupo presente.

La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d'angolo.

Ci sorregge lo spirito e la certezza che tutto può cambiare,anche se l'uomo nella sua debolezza perniciosa, rallenta e blocca il divenire fisiologico della natura.
Buon pranzo di Pasqua a tutti e se potete evitare di mangiarvi i cuccioli lasciandoli crescere,vi farà sentire superiori al bestiario umano.
Antonio e Richard, Buona Pasqua a voi e alla vostra famiglia.

Grazie ragazzi e buona Pasquetta!