I Pooh: patrimonio dell'umanità!

Essendo che non c'erano tanti passatempi, parecchi ragazzi si dedicavano alla musica...lo strumento più gettonato era la chitarra, probabilmente anche perché era uno dei più economici!
Io invece suonavo le tastiere, sono stato per diversi anni nel sottobosco musicale napoletano (feste di piazza e cerimonie) e ho avuto l'occasione di conoscere personalmente parecchi artisti!
Ho frequentato quasi tutte le radio e le TV private nate negli anni settanta, mi sono iscritto alla SIAE e ho composto pure parecchie canzoni.

Grazie a un mio vecchio amico neomelodico (di cui non posso fare il nome), negli anni ottanta ho avuto il privilegio di assistere alle prove dei Pooh entrando fin dalla mattina in un teatro dove dovevano esibirsi quella sera.
È stata un'esperienza straordinaria...senza essere blasfemo, vi dico che mi sono sentito come Mosè quando Dio gli consegnò le tavole dei dieci comandamenti sul monte Sinai!

L'aneddoto: mentre chiacchieravamo con Stefano d'Orazio (il batterista) il mio amico gli fece un autografo...cioè lui ai Pooh!