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Una finestra sul mondo: oggi mi affaccio e vedo che...

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17/04/2023 07:14
 
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Buongiorno in questo giorno di Psquetta ortodossa...ma la fanno la Pasquetta gli ortodossi?
Cioè ci vanno in campagna con i fiaschi di vino, il tortano, la pasta al forno e o' piecoro da fare alla brace??? [SM=x611888]





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La classe non si sciacqua!


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Re:
sconsigliata, 17/04/2023 08:52:




Dagli anni settanta ai 70 anni è un attimo. [SM=x3421071]




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19/04/2023 15:32
 
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Tutti pazzi per i videogiochi, un giro d'affari da 2,2 miliardi di euro

Un giro d'affari di 2,2 miliardi di euro con un fatturato in crescita e società che lasciano il mondo delle start up per strutturarsi in piccole e medie imprese.

Eccola la fotografia del settore dei videogiochi in Italia, dove si contano 14,2 milioni di appassionati, con un'età media di 29,8 anni, ben oltre l'immaginario collettivo che accomuna games e teenager.

Un'industria sempre più cruciale che va ben oltre l'aspetto videoludico fino all'utilizzo a scuola o nei musei. "I videogiochi sono cultura", spiega la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, già al lavoro con il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara per implementare i videogiochi nelle aule italiane.


(Fonte Ansa)








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19/04/2023 17:06
 
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Io dalla finestra vedo tante nuvole minacciose 😞



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Re:
Little_Luis (4KmB221207), 19/04/2023 17:06:

Io dalla finestra vedo tante nuvole minacciose 😞



Nuvole in senso metaforico o nuvole vere e proprie?







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Re: Re:
ilpoeta59, 19/04/2023 17:09:



Nuvole in senso metaforico o nuvole vere e proprie?



Tutto compreso e non ho l'ombrello 😁



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Il piano di Giorgetti: "Tagliare le tasse a chi fa figli"
(Fonte Ansa)

Dite quello che volete ma a me questi mi fanno pensare sempre di più al fascio!



Figli alla Patria.





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Lo sono...senza se e senza ma😎



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Re:
Little_Luis (4KmB221207), 20/04/2023 11:32:

Lo sono...senza se e senza ma😎









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La Russa: 'Nella Costituzione non c'è l'antifascismo'
(FONTE ANSA)

La Russa è recidivo, non perde mai occasione per dichiararsi apertamente fascista. [SM=g8890]



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La Russa seconda carica dello Stato (Presidente del Senato) è una vergogna per l'Italia! [SM=x611915]





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Sono gli italdioti che hanno votato questo governo...la vera vergogna d'Italia

Wow



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Re:
Little_Luis (4KmB221207), 21/04/2023 12:19:

Sono gli italdioti che hanno votato questo governo...la vera vergogna d'Italia

Wow



Il problema è l'astensione, il vero grande partito che c'è in Italia è quello degli astenuti. Meloni & Co. sono stati votati dalla metà della metà degli italiani (quelli che si sono recati alle urne), cioè da un italiano su quattro.
La gente non va a votare perché oramai non crede più nella democrazia, i partiti (e i sindacati) sono tutti uguali, sono tutti servi degli americani, il popolo non conta un cazzo.





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Il Tar ha sospeso anche l'abbattimento dell'orso MJ5
(Fonte Ansa)

Un altro schiaffo alla giunta Fugatti.
[SM=x5117534]





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Re:
ilpoeta59, 22/04/2023 18:33:

Il Tar ha sospeso anche l'abbattimento dell'orso MJ5
(Fonte Ansa)

Un altro schiaffo alla giunta Fugatti.
[SM=x5117534]



lo so io a chi si dovrebbe abbattere!!!!! [SM=x611915]




"Ci siamo messi dalla parte del tortano perché la pastiera era finita"




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24/04/2023 08:07
 
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Oggi mi affaccio sul web e casualmente trovo un'intervista fatta a admin (Ing. Francesco Lucrezi) da dirittoecronaca.it



Intervista al CEO di FreeForumZone: i problemi dei social e perché i forum potrebbero essere il futuro della comunicazione online.

Negli ultimi anni vi sarà sicuramente capitato di notare una distesa di fiori, cani, gatti e bambini su Facebook o di baruffare con qualche "bandierina" su Twitter. Instagram a sua volta non è esente da stranezze del nuovo millennio: incentrato solo e unicamente sulla viralità, è stato una valvola di sfogo per molti, ma non ha portato a grandi innovazioni o a svolte professionali. Così mentre da una parte avvocati, criminologi, psicologi e decine di altre categorie professionali si dibattono a volte disperatamente per emergere sul social di Chiara Ferragni, dall'altra c'è un mondo di pensionati che si è riversato su quello di Mark Zuckerberg, per non parlare della marea di persone che ha seguito l'uccellino azzurro. Tralasciando casi particolari di spazi web dedicati al lavoro come LinkedIn, all'alba di quello che sembrerebbe il post-pandemia, i social si sono rivelati un mezzo di comunicazione confusionario e strutturato male, reso funzionante praticamente grazie ai soli hashtag. Le elezioni presidenziali americane hanno palesato un vero e proprio caos e mentre il mondo acclama come un eroe il fondatore di Twitter Jack Dorsey, in Italia a causa di un'informazione eccessivamente orientata sugli USA e sul Regno Unito non ci siamo resi conto di avere progetti nostrani, rodati e che hanno fatto la storia del web. Noi di DirittoeCronaca.it abbiamo avuto il privilegio di parlare con Francesco Lucrezi, il CEO di FreeForumZone, un progetto che potremmo definire "circuito di forum", completamente "made in Italy", che dal 2000 - anno di fondazione - è arrivato a 4 milioni di utenti, 50 milioni di pagine viste al giorno, 200.000 forum e 300 milioni di messaggi. Cosa offre "FFZ" all'internauta? Innanzitutto "un forum a misura dell'utente": non solo una skin personalizzata, ma anche nuove funzionalità ideate dagli iscritti e sviluppate gratuitamente, nonché massima visibilità dovuta all'ottima indicizzazione su Google, un dominio di secondo livello "tuoforum.ffz.it" e upload illimitato di allegati. Tutti servizi che normalmente si pagherebbero a peso d'oro.

Ma in questo particolare momento storico fondare un forum "vale la pena"? Tu sei convinto che una donna o un uomo di 60 anni o un ragazzino della generazione Z capirebbe come funziona il sistema cartelle-topic?

Quando facevo le scuole medie ricordo che mio nonno, allora ottantenne, abbandonò la macchina da scrivere e iniziò a usare WordStar su PC per scrivere le sue poesie. Non credo, malgrado l'impressione, che la generazione attuale degli "utenti informatici" valga meno di quella precedente, piuttosto è stata abituata a strumenti molto più semplici, che spesso nascondono le potenzialità - come anche le pericolosità - del "mezzo informatico". Questo se da un lato ha permesso alle grandi masse di avvicinarsi a internet, ne ha in qualche modo abbassato il livello di consapevolezza e di conoscenza dello stesso. In ogni caso, sì, "ne vale la pena": non credo sia di ostacolo per nessuno la comprensione del funzionamento di un forum se ben strutturato e organizzato nei suoi contenuti.

Una delle teorie più comuni sui forum è che solo quelli settoriali hanno successo, ad esempio quelli nati per offrire assistenza per un software o universitari: confermi o ci sono casi di forum "generalisti" con un discreto successo?

Il forum lo fanno gli utenti che si incontrano per scambiarsi idee e messaggi generalmente intorno a un determinato argomento. L'anima del forum la fa il gruppo, se questo è coeso il forum vive e prospera per anni, permettendo ai propri utenti di interagire e formare legami molto forti. Questo, spesso, va al di là dell'argomento iniziale. Ci sono forum generalisti che prosperano da anni, come anche forum di settori specifici.

Con gli ultimi aggiornamenti di FreeForumZone avete reso i vari forum molto simili a WhatsApp e Telegram, implementando un box di "apertura discussione e risposta veloce" ben visibile e pratico da usare: con questa scelta tecnica vi siete messi in competizione con quei messenger?

Ne abbiamo sicuramente preso spunto. La velocità e semplicità d'uso degli strumenti moderni non va sottovalutata e andando in quella direzione ci siamo avvicinati agli utenti. FFZ resta comunque uno strumento molto diverso dagli instant messenger. Anzi, come obiettivo iniziale, ne è praticamente l'antitesi. I forum nascono come uno strumento di discussione "permanente" in cui i messaggi e le riflessioni degli utenti ne costituiscono l'anima nel tempo. Possiamo dire di aver adattato il nostro modo di strutturare la comunicazione alle esigenze moderne. Questo va ad essere complementare all'offerta dei social o dei servizi di messaggistica piuttosto che in competizione.

La grande novità dell'ultimo periodo sono stati i feed, puoi spiegarci di cosa si tratta?

Secondo noi rappresentano la naturale evoluzione dei forum nell'era dei social network. Tramite i feed si può accedere ai contenuti di un forum - o dell'intera piattaforma - in un unico posto, mettendo in rilievo messaggi e risposte degli utenti. Non c'è il classico "cambio pagina" o "entra nella cartella" dei forum, tuttavia mantengono ugualmente intatta la struttura dei messaggi: cartelle, discussioni, tag. È frutto di un lavoro enorme, portato avanti anche grazie ai suggerimenti e ai contributi dei nostri utenti.

Com'è nato FreeForumZone? E quando avete capito che poteva essere un prodotto in grado di interessare migliaia di persone?

FreeForumZone è nato da un'esigenza reale. A me e al mio socio, Pietro Lanuti, serviva un forum per un progetto, ma quelli a disposizione non ci piacevano. Così abbiamo deciso di crearne uno nostro. Quando abbiamo visto che funzionava abbiamo fatto nascere un servizio in cui tutti potevano crearsi il proprio forum, potenziandolo e poi sviluppandolo a partire dai suggerimenti degli stessi utenti.

Una domanda un po' scomoda: qualcuno sostiene che "i forum sono morti", è un po' il mantra di chi passa tutto il giorno sui social, personalmente confermi?

Certamente i forum non sono "morti". Hanno attraversato tutta l'evoluzione della rete, dagli albori fino ad oggi e sono ancora qui. Si sono sicuramente evoluti, nati in un mondo in cui l'unico modo di comunicare con più persone erano mailing list e newsgroup, si sono dovuti riadattare nel modo di strutturare i loro contenuti e nei rapporti con gli utenti dopo l'arrivo dei social network.

È difficile di questi tempi lavorare come programmatori/sviluppatori? Il nostro dà l'idea di essere un paese molto "indietro" nell'ambito dell'hardware e del software. Alcuni sostengono che in un'Italia classista e nel Medioevo della tecnologia ci sarebbero troppe difficoltà per i ragazzi di oggi di emergere in quei campi. Hai riscontrato problemi simili? Cosa si prova ad essere come Mark Zuckerberg nel Belpaese?

Non credo che l'Italia sia indietro su hardware o software, anzi, siamo molto bravi. Sicuramente a livello di possibilità, tassazione, investimenti, burocrazia e mentalità c'è un abisso rispetto a quanto accade negli USA, non a caso tutti i big del settore vengono da lì. Non è difficile lavorare come programmatore - sebbene io non sia più solo quello ormai da tanti anni -, in generale è un lavoro che va "sentito", dev'essere una passione, altrimenti può diventare molto pesante.

Come sai il nostro sito si occupa di diritto, cronaca, criminologia e scienze forensi, per cui non possiamo esimerci da domande inerenti. Inizio con la prima che mi viene in mente: l'ultimo scandalo legato alla pedopornografia nell'ambito di WhatsApp e Telegram fa pensare che ambienti virtuali come i messenger non siano esattamente il massimo in quanto a sicurezza. I forum di FreeForumZone permettono upload di immagini, PDF, gif e molti altri allegati. Che controllo esercitate su questo genere di contenuti?

I messenger non hanno una struttura complessa, i gruppi sono basici e privati, i messaggi diretti e senza filtri o controllo sugli utenti che partecipano. L'ambiente di per sé è molto più insidioso e pericoloso, anche per i più giovani, non solo come possibile strumento di divulgazione di materiale di quel tipo. I forum hanno una struttura gerarchica anche come filtro e moderazione, quindi a meno che non ne nasca uno con quello specifico intento - ma sarebbe facilmente individuabile perché pubblico -, sono un ambiente molto più sicuro da questo punto di vista.

I termini e le condizioni di uso dei servizi offerti da FreeForumZone e la sua privacy policy sono molto dettagliati, quanta libertà lasciate al fondatore del forum e quando dovete assolutamente intervenire?

La scelta iniziale della nostra community è stata quella di offrire ai gestori del forum uno spazio libero in cui potessero esprimere i propri pensieri: non ci sono limiti se non quelli previsti dalla legge.

Immagino che in generale sia demandata all'admin la moderazione del forum, ma vi è mai capitato il caso in cui un amministratore non è bastato e si è arrivati alla querela per diffamazione?

Esatto, noi non effettuiamo moderazione. L'amministratore del forum è il responsabile ultimo di ciò che viene pubblicato nel proprio spazio. Noi riceviamo spesso richieste di censura da parte dei diretti interessati, in questi casi facciamo solamente da tramite. Gli amministratori in genere intervengono tempestivamente, in autonomia, secondo quanto è in loro potere fare. Ci sono stati casi, comunque, in cui questo non è bastato e si è arrivati al sequestro delle pagine oggetto di diffamazione.

Molti giornalisti sostengono che l'articolo del codice penale sulla diffamazione sia una vergogna in un paese civile, perché prevede la pena della reclusione nell'ambito della libertà di manifestazione del pensiero e del diritto di cronaca, in pratica avrebbe molto più senso limitarsi alla sola pena pecuniaria. Il problema principale è la querela temeraria e la politica si sta muovendo in tal senso, infatti per quel genere di casi si pensa di far pagare al querelante che perde la causa non solo le spese di lite, ma anche un risarcimento che potrebbe essere la metà di quanto preteso. Infatti di recente c'è stata una sentenza di incostituzionalità da parte della Consulta. Tenendo conto delle dovute proporzioni tra testata giornalistica e comunità online, cosa ne pensi tu che gestisci un circuito di forum? Hai notato questa particolare tendenza a baruffare tutta italiana?

Ovviamente io non ho alcuna competenza dal punto di vista legale o del diritto per parlare di un argomento tanto complesso. Se dovessi risponderti in base a qual è il mio attuale pensiero, il sistema va bene e funziona così com’è. L'idea che si possa essere reclusi in base alla manifestazione del proprio pensiero è aberrante, però ci sono casi in cui questo provoca danni seri alla vita delle persone - per chi subisce stalking o per le vittime di bullismo, ad esempio -. Serve un giusto equilibrio. In base alla nostra esperienza, non abbiamo mai riscontrato situazioni di utenti che volessero approfittarsi del sistema portando avanti pretese o liti temerarie. La maggior parte delle volte prendiamo in carico richieste riguardanti il diritto all'oblio. Purtroppo, ciclicamente, in nome di una falsa sicurezza, torna l'idea di voler identificare preventivamente gli utenti che scrivono sui social o sulle comunità online o l'idea di legiferare non tenendo conto dei diversi livelli di responsabilità che le comunità online mettono in campo rispetto a quelle delle testate giornalistiche.

Scusami la domanda molto diretta: sei mai stato parte di un processo o sentito come persona informata dei fatti nell'ambito del tuo lavoro? Sei stato escusso come testimone per una causa legale nata da FFZ?

Come testimoni mai, però ci è capitato di collaborare con le forze dell'ordine, sì.

Potresti raccontare il caso più eclatante di reato su FFZ a cui hai assistito come fondatore?

Un caso in particolare, svoltosi ormai più di 10 anni fa, ha portato pochi giorni dopo il nostro intervento a un sequestro molto importante, iniziato da un'indagine internazionale. Vorrei qui precisare come il nostro resta, come già specificato, un servizio totalmente libero, in cui però questa libertà, ovviamente, non può essere sfruttata per commettere atti illeciti.

Ci sono stati casi di pagine sequestrate dalla polizia giudiziaria?

Sì, è accaduto, ma questi casi limite si contano sulle dita di una mano. Un forum in particolare, tuttavia, è stato interamente posto sotto sequestro perché prendeva di mira una persona, deridendola e facendola diventare vittima di bullismo.

Questa è una domanda che mi sono sempre chiesto: ci sono stati casi di forum che hanno continuato la loro attività online pur con una pagina sequestrata?

Sì, nei pochi casi in cui è successo, si parla comunque di singole discussioni o singoli messaggi, per la vita di un forum questo è praticamente ininfluente e così è stato.

C'è mai stato un caso di uno o più troll che ti ha colpito particolarmente?

Mi stupisce molto il tempo che le persone impiegano, senza nessun fine apparente se non quello di "disturbare" una comunicazione sana tra persone civili, per portare avanti i propri intenti con account fake, discussioni, messaggi. Nel tempo questi casi si sono praticamente azzerati, ora è molto più facile farlo sui social network, magari utilizzando il proprio vero nome e cognome. Diciamo che nei forum è rimasta una comunicazione molto più ragionata, con contenuti di maggior spessore e portata avanti con un criterio diverso rispetto al passato, quindi i "disturbatori" hanno vita più complicata qui.

Arrivo alla domanda clou: nel mondo anglosassone c'è un forum chiamato "Websleuths", è una comunità di persone che a volte ha addirittura risolto crimini e cold case trattati in televisione, comparsa addirittura in produzioni Netflix come "Sulla scena del delitto: il caso del Cecil Hotel". Si tratta di un fenomeno molto simile a quelli che in Italia chiameremmo "chilhavisters", "quartograders" e "disagiers": come ti spieghi che ad esempio in USA o nel Regno Unito ci sia questa tendenza a usare i forum per ricerche specifiche criminologiche mentre in Italia molte persone si sono riversate principalmente su Facebook e Twitter, peraltro aggiungendo confusione alla confusione?

Sicuramente la velocità di comunicazione dei social è predominante in questo aspetto. D'altro canto, finisce lì. La mancanza di una struttura e la difficoltà di seguire le discussioni nel tempo rende tutto effimero. All'interno di un forum solitamente le discussioni vengono scritte e riprese nel tempo, durano anni. Tutto ovviamente dipende dallo scopo e dai contenuti, però molto spesso nei social ciò che si scrive dura quanto, un giorno o due? Poi praticamente scompare ed è difficile riprenderlo ed in ogni caso non viene più seguito. Il fatto che un argomento possa esaurirsi nell'arco di tempo di poche ora è assurdo. Nei forum si ha uno strumento che permette di trattare gli argomenti con la durata e lo spessore che meritano, e nei casi che hai citato direi sarebbe quello ideale.

Una domanda che esula completamente da FreeForumZone: di recente sono stati oscurati dei forum esteri in cui alcuni utenti se non addirittura moderatori e admin consigliavano ai ragazzi di suicidarsi con nitrito di sodio, tre giovani italiani sono stati vittime di queste follie online. Secondo te il mondo dei forum presenta delle pericolosità simili ai social? E soprattutto oscurandoli le forze dell'ordine hanno realmente ottenuto qualcosa di concreto?

La censura ha, in questi casi, un effetto di interruzione di un potenziale rischio immediato. Il problema di fondo però non viene risolto e potrebbe semplicemente essersi spostato altrove. L'ambiente dei social, da questo punto di vista, è molto più a rischio sia per una visione profilo-centrica portata all'estremo nella quale come si appare conta molto di più di quello che si comunica sia perché il mezzo porta spesso ad una maggior superficialità dei contenuti.

L'intervista è finita, però vorrei farti un'ultima domanda: come vedi il futuro della comunicazione?

Io ho molta fiducia in realtà nelle nuove generazioni e nella loro intelligenza. Il mondo cambia e si evolve, è stato sempre così, non si può essere ancorati al passato, ma occorre fare attenzione alle strade che si intraprendono. Il moltiplicarsi dei mezzi di comunicazione, dei social network e in genere i molteplici modi di comunicare odierni, impensabili 20 anni fa, sono un bene sotto tanti punti di vista. Dall'altro lato, però, vedo spesso un impoverimento generale e una superficialità dei contenuti che è allarmante. Tutto ciò da tempo ormai non viene più bilanciato in maniera adeguata da un'informazione seria e competente - almeno in Italia -, dove anche le testate giornalistiche più importanti - sia online che offline - impoveriscono i loro contenuti, puntano ai titoli sensazionalistici, ad articoli clickbait o ad articoli scritti spesso con superficialità o senza le adeguate competenze - specialmente in ambito scientifico e informatico dove riesco in prima persona ad individuarne gli errori -. Di fatto, nel tempo, la fiducia delle fonti di informazioni "classiche" è venuta a calare drasticamente, lasciando spazio ed importanza a quelle improvvisate, alle notizie non vere o non verificate. Questo, con la complicità della velocità, semplicità, e superficialità della comunicazione nei social network fa il resto. Qui si aggiunge poi l'isolamento che generano i social network di questo tipo: si tende a circondarsi e a seguire persone con i propri ideali, cercando prevalentemente conferme più che smentite, allontanando quindi i confronti costruttivi e favorendo la manipolazione delle opinioni.

(Fonte dirittoecronaca.it - 14 Agosto 2021 - Davide Ronca)





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Sarà stata pure interessante questa intervista...
Ma chi la pazienza di leggere questo "pappone" interminabile e pure del. 2021?
La domanda sarebbe:
Perché nell'era della comunicazione istantanea non si può essere più sintetici e compresibili?
In fondo i social e vari forum sono nati per questo.
O no? 🤔



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Re:
Little_Luis (4KmB221207), 24/04/2023 08:23:

Sarà stata pure interessante questa intervista...
Ma chi la pazienza di leggere questo "pappone" interminabile e pure del. 2021?
La domanda sarebbe:
Perché nell'era della comunicazione istantanea non si può essere più sintetici e compresibili?
In fondo i social e vari forum sono nati per questo.
O no? 🤔



Sono rimasto sorpreso pure io perché admin qui è molto stringato, invece nell'intervista sembra un grande oratore.



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