Red Dead Redemption 2

IL GAMEPLAY

"RDR2" è un gioco targato Rockstar e come tale si può giocare in due maniere, si...perché "la vita è in due maniere", come ci ha insegnato il grande Pablo Neruda!










Moltitudini di videogiocatori si lamentano per la presunta monotonia di questo titolo ma io mi dissocio da tale giudizio negativo.




"RDR2" ci fa vivere nei panni di Arthur e la vita di una persona, per quanto si tratti di un fuorilegge, non è fatta soltanto d'inseguimenti e di sparatorie (anche se a dire il vero quando si è ricercati le sparatorie non mancano mai).



Come nella vita reale ci possiamo dedicare alla cura di noi stessi, possiamo avere delle amicizie, possiamo coltivare qualche hobby, ci possiamo godere uno spettacolo, possiamo familiarizzare con la natura (le straordinarie ambientazioni meritano anche momenti di pura contemplazione)...ma se tutto questo non vi attizza allora potete tranquillamente giocare in modalità tamarra o arcade che dir si voglia.






















Invece di svolgere le missioni montate a cavallo e cercatevi una città di vostro gradimento dove piantar grane oppure recatevi in una palude per attaccar briga con i coccodrilli...se usate anche i trucchi (di cui sopra) il divertimento alla "viva il parroco" è garantito!








Ooops...questo non era un coccodrillo!



Quando Arthur muore il gioco ci fa ripartire dall'ultimo check-point senza procurarci eccessiva frustrazione.
La mia unica raccomandazione è quella di disattivare il salvataggio automatico, decidete voi quando è opportuno salvare!
Ho violentato "RDR2" diverse volte ma preferisco godermi il gioco per intero seguendo la trama perché un titolo del genere è merce rara e nulla deve andare sprecato!



Archiviato il discorso sulla presunta monotonia adesso voglio soffermarmi su altri aspetti del gameplay.





Nel gioco sono presenti alcuni mini-giochi tra i quali la pesca, il poker, il knife game....ma chiamarli mini-giochi è veramente riduttivo.
La pesca è implementata in maniera superba (parola di pescatore), il poker può tenervi impegnati anche per delle ore (se siete appassionati della variante "Texas hold 'em") e il gioco del coltello è un qualcosa che ci riporta ai tempi di "Britney's Dance Beat" in quanto si tratta di premere i tasti del controller velocemente e nella giusta sequenza per non massacrarsi le mani.





L'intelligenza artificiale dei personaggi non giocanti e degli animali è incredibilmente realistica e ci restituisce la sensazione di trovarci realmente in un mondo che vive di vita propria...l'imprevisto sta sempre in agguato e quando parlo di imprevisto parlo di chicche su cui non voglio spoilerare ma che lasciano veramente a bocca aperta!
Non è raro assistere a sparatorie, colluttazioni, incidenti...possiamo scegliere di fregarcene oppure ci possiamo ficcare il naso ritrovandoci in un casino o magari di fronte a una missione secondaria.







In "RDR2" è presente un "Bullet time" che nella fattispecie si chiama "Dead eye", oltre all'effetto moviola c'è anche uno splendido effetto "vecchia pellicola".
Le musiche sono evocative e vanno a completare e a rifinire l'esperienza di gioco.




Il viaggio rapido si può effettuare tramite treno o diligenza (ma non funziona se si è ricercati), ovviamente il punto di partenza e quello di arrivo devono essere serviti da tali mezzi.




Il cavallo rimane però un indispensabile compagno d'avventura in quanto trasporta parte del nostro inventario.
A proposito di cavallo vi ricordo che il nostro amico va "curato" così come le nostre armi e la nostra persona.



La mappa è ben realizzata, vi sono evidenziati gli obiettivi e i punti d'interesse, dopo che abbiamo impostato una destinazione il classico hud Rockstar ci indica la strada da percorrere.
I menù sono molto dettagliati: missioni, progressi, inventario, è tutto sotto controllo...tra le alltre cose abbiamo la possibilità di salvare manualmente le partite in diversi slot di salvataggio.





A voler trovare il pelo nell'uovo potrei dire che "RDR2" incontra una caduta di stile nel pessimo rapporto che intercorre tra Arthur, il nuoto e il sesso.
È poco realistico il fatto che il nostro personaggio tiri le cuoia per stanchezza dopo neanche un minuto che sta a mollo, anche senza sforzo, semplicemente tenendosi a galla...questa cosa può essere plausibile se l'acqua è ghiacciata ma diversamente i conti non tornano.






È ben poco realistico anche il fatto che non sia prevista una benedetta scopata tra le tante cose che può fare il nostro alter ego!
Si tratta di problemi trascurabili dovuti a scelte ben precise degli sviluppatori ma ho voluto evidenziarli per dovere di cronaca.



LE CONSIDERAZIONI FINALI

Siamo comunque al cospetto di un capolavoro che ci può sorprendere e gratificare ogni volta che accendiamo la nostra console, "RDR2" è un titolo di fronte al quale non possiamo fare altro che toglierci il nostro cappello da cow-boy!