SoulCalibur VI

Nel 1999 "SoulCalibur" è stato una di quelle killer application che hanno convinto parecchi videogamers (me compreso ) ad acquistare una console Sega Dreamcast.

Ne è passata di acqua sotto i ponti (e di vino nella mia gola ), a distanza di 19 anni "SoulCalibur" è giunto al suo sesto capitolo.
A breve potrete leggere la recensione del poeta, nel frattempo beccatevi 'sto trailer!

Buone notizie per tutti i fans di questa serie: "SoulCalibur" è cambiato soltanto esteticamente, per quanto concerne il gameplay è rimasto lo stesso picchiaduro straordinariamente tecnico che abbiamo amato fin dal 1999.








La grafica di "SoulCalibur VI" riesce ad essere piacevole pur senza raggiungere picchi di eccellenza, le animazioni dei personaggi e delle arene sono convincenti e gli effetti speciali fanno molto sol levante!










Oltre alla classica modalità arcade c'è anche una modalità storia molto ben curata (e molto giapponese), è possibile seguire la storia principale oppure le singole storie dei vari personaggi.











"SoulCalibur VI" ci offre la possibilità di crearci un personaggio ex novo o di personalizzare un fighter già esistente tramite un discreto editor.







Nel test possiamo ammirare una mossa straordinaria che però si rivela mortale soltanto se la ragazza non si lava da tre settimane!




L'editor ci consente di assegnare al nostro personaggio lo stile di combattimento di uno dei tanti fighters presenti nel gioco.













La rosa dei combattenti è abbastanza ampia e tra le novità c'è Geralt di Rivia, lo strigo di "The Witcher".










Non siamo di fronte a una brutta copia, Geralt è stato fedelmente riprodotto sia nelle fattezze che nelle movenze ed entra a pieno titolo nella grande squadra di "SoulCalibur".