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A Plague Tale: Innocence

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2019 11:37
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18/05/2019 06:49
 
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IL GAMEPLAY






Il gioco è strutturato in episodi che potremmo idealmente suddividere in "stage", cioè quelle fasi in cui dobbiamo nasconderci, scappare, farci largo tra i topi ed eliminare nemici, viso a viso o ricorrendo a ingegnosi stratagemmi.
La cosa che mi è subito piaciuta è che tali "stage" in caso di game over sono rigiocabili infinite volte ripartendo da un punto non lontano da quello della nostra dipartita.
Anche gli interi livelli sono rigiocabili man mano che li sblocchiamo.



La morte sta sempre in agguato e il game over è all'ordine del giorno, negli scontri non esistono vie di mezzo, non controlliamo una possente guerriera, non ci sono combattimenti con le barre della salute che si consumano, quando Amicia sbaglia la strategia di un approccio con i topi o con i soldati è la fine!





Un piacevole però mai esasperato realismo fa da contraltare alle barriere invisibili imposte dalla narrazione: ad esempio se usiamo un rametto come fiaccola questo si consuma rapidamente e si spegne esponendoci all'attacco dei topi.
"A Plague Tale: Innocence" ha una struttura lineare e un ritmo molto elevato, non c'è spazio per il fancazzismo, siamo di fronte a un gameplay basato sul tempismo e sul ragionamento, ad un qualcosa quindi che ha il sapore d'altri tempi e che proprio grazie a questa sua peculiarità riesce a tenerci incollati ai monitor (almeno inizialmente) facendosi perdonare le barriere invisibili che circondano il nostro alter ego!




Posso affermare che questo titolo si colloca esattamente agli antipodi rispetto a giochi frustranti quali ad esempio "Sekiro", qui il livello di difficoltà (non nodificabile) è impostato sul medio/facile.



Anche il crafting è alquanto elementare e senz'altro privo di deviazioni cervellotiche, esso è finalizzato soltanto ad apportare leggeri miglioramenti alle nostre risorse da comuni mortali.




Nel corso del gioco la nostra Amicia non acquisisce nuove abilità ma soltanto nuove "munizioni" per la fionda.




Purtroppo anche "A Plague Tale: Innocence" non è esente da quella ripetitività che ammazza molti videogames, dopo una decina di episodi la meccanica di gioco comincia a stancare!
Non c'è varietà, non ci sono elementi "platform" e non c'è la possibilità di cavalcare, di nuotare o di girovagare per affrontare le situazioni in maniera alternativa.










[Modificato da ilpoeta59 23/05/2019 11:30]





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