LA TRAMA
No, non è una foto del topic
Porto & riporto , questa è soltanto una delle tante piovre che incontrerete nel gioco!
Senza ombra di dubbio la trama, unitamente alle ambientazioni e all'atmosfera lovecraftiana, costituisce il piatto forte di "The Sinking City".
Anni venti, impersoniamo
l'investigatore privato Charles Reed, un uomo afflitto da incubi e da inquietanti visioni.
Decidiamo di recarci a
Oakmont in Massachussets, Oakmont è una città che ha subito
una grave inondazione e che da allora vive in una strana simbiosi con le acque...ma noi sentiamo di poter trovare delle risposte al nostro malessere proprio in quel luogo allucinante.
Vestendo i panni del nostro alter ego digitale
ci troveremo a indagare sia sulla minaccia che incombe su Oakmont che sulla vita dei suoi abitanti, persone che sembrano abbastanza organizzate e rassegnate alla loro condizione.
LA GRAFICA
Come direbbe Cetto La Qualunque: la location è senzamente dubbio suggestiva ma la realizzazione tecnica lascia spessatamente a desiderare!
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Purtroppo tutte le finestre sono prive di trasparenza.
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La pioggia è una costante del gioco ma
ho visto una pioggia migliore in tantissimi titoli, l'impatto al suolo e negli specchi d'acqua è molto approssimativo.
Le piante e la vegetazione in generale sono
quasi immobili anche in presenza di maltempo, non si vedono lampi e tutto il contesto da una sensazione di scarsa animazione ed interattività.
Intendiamoci,
non sto dicendo che la grafica è pessima ma soltanto che parecchi dettagli avrebbero meritato una maggiore attenzione.
Nel fare questa affermazione
elogio implicitamente un titolo che poteva assurgere a
capolavoro e che invece
si limita ad essere un buon gioco lasciandomi quindi un po' di amaro in bocca.
I villici sono caratterizzati abbastanza bene anche se ho riscontrato una certa ripetitività!
Non si può parlare di una vera e propria
alternanza tra il giorno e la notte, tra le stranezze che ci propone questa città rientra anche una percezione dello scorrere del tempo assai vaga.
IL GAMEPLAY
Ok ragazzi,
chi pensa di prendere subito la barca e di dedicarsi allo sterminio dei mostri acquatici sta veramente fuori rotta, questo non è un action, "The Sinking City" è un titolo che richiede studio, ragionamento e un po' di tempo per essere apprezzato in pieno!
Riuscendo a chiudere un occhio sulle
barriere invisibili imposte dalla narrazione,
l'open world di questo survival horror in terza persona si rivela abbastanza solido, intrigante e stimolante.
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Su questa barca è posizionata una delle tante barriere invisibili.
Qui non è previsto lo sbarco anche se nella realtà si potrebbe scendere tranquillamente.
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"The Sinking City"
mi ha finalmente preso quando ho cominciato ad assimilare le complesse meccaniche del gameplay chiudendo un occhio su alcuni nei della grafica.
Saltare, salire, scendere e arrampicarsi sono azioni eseguibili solo laddove il gioco le rende disponibili.
Il nostro alter ego può
nuotare ma soltanto per una manciata di secondi.
Le animazioni sono alquanto
legnose, l'agilità non è certamente il nostro cavallo di battaglia!
Ma allora cos'è che rende questo gioco così avvincente?
Ve l'ho già accennato,
tutto ruota sul mistero, sull'investigazione e sui continui colpi di scena sostenuti anche da discrete sequenze cinematiche...ma c'è di più, abbiamo la possibilità di usare
il libero arbitrio e di modificare il corso degli eventi dando luogo a scenari e a finali diversi.
L'occhio della mente, i presagi, la retrocognizione, il palazzo mentale...sono
abilità che imparerete a conoscere e ad usare realizzando che valgono molto più delle capacità atletiche.
Charles Reed possiede anche altre abilità potenziabli tramite l'acquisizione di
punti esperienza.
Oltre ad usare il cervello, all'occorrenza
il nostro alter ego usa anche armi convenzionali e trappole ma state calmi, il gioco non evolverà mai in uno sparatutto!
La soluzione di casi e alcune scelte spesso possono dar luogo a
ricompense ma resta la necessità di
ispezionare bene le locations alla ricerca di oggetti utili e di
proiettili (che a Oakmont valgono come moneta corrente).
Tramite il
crafting possiamo supplire alla scarsità di munizioni e di medikit.
Alcuni oggetti sono
soltanto ispezionabili e servono come indizi.
Nel gioco è presente anche il
fast travel per spostarsi da un determinato punto della mappa ad un altro.
L'occhio della mente è di fondamentale importanza ed è bene attivarlo quando non sappiamo che pesci pigliare!
Le sequenze cinematiche sono ben integrate nel gameplay e
le musiche enfatizzano bene le situazioni.
La mappa è liberamente esplorabile ferme restando le
limitazioni imposte dalla narrazione.
Quando il nostro personaggio muore, il gioco lo fa ricomparire in un luogo sicuro (abbastanza vicino a quello della dipartita) da cui possiamo riprendere a giocare.
LE CONSIDERAZIONI FINALI
"The Sinking City" è un titolo per molti ma non per tutti!
Considerato che
tutto ruota intorno all'atmosfera disturbante e all'investigazione, mi sento di consigliare questo gioco soltanto agli amanti del genere, i giocatori occasionali faranno bene a restarne alla larga perché potrebbero rimanere seriamente delusi!
[Modificato da ilpoeta59 02/07/2019 08:01]