Duck Season

Si avvicina l'estate, si... l'estate...la stagione delle frivolezze ma anche la stagione delle insalate miste, delle insalate di riso, delle insalate di patate e pomodori con la Simmenthal...in questo guazzabuglio estivo anche le mie pagine si alleggeriscono e recensisco giochi che normalmente non prenderei in considerazione.

Dopo averlo demolito con questo cappello, vado a presentarvi "Duck Season", un titolo indie della Stress Level Zero che è uscito un paio di anni fa per essere giocato soltanto in VR (realtà virtuale) tramite appositi dispositivi.
A far data da ieri "Duck Season" è disponibile anche in versione PC giocabile con mouse e tastiera, andiamo dunque a vedere di cosa si tratta!



Avete guardato il trailer?
Lo so, a molti di voi non dice un cazzo!

Per farvi capire di cosa si tratta devo riavvolgere la pellicola fino ad arrivare al 1984, anno in cui su coin op e NES (Nintendo Entertainment System) in Giappone girava "Duck Hunt" (gioco sbarcato poi in Europa nel 1987).



A prima vista "Duck Season" si presenta come una parodia horror di "Duck Hunt", nulla di più e nulla di meno...ma come al solito vi dico: keep calm and stay tuned!

LE PRIME IMPRESSIONI



Ho una notizia buona e una notizia cattiva: quella buona è che sparare alle anatre è sempre divertente, quella cattiva è che i requisiti di sistema sono abbastanza alti.



Ieri ho provato "Duck Season" sul PC di servizio (quello su cui solitamente scrivo le recensioni e navigo in internet) e ho constatato che il gioco scatta nella living room.
Dimenticatevi quindi di poter far girare questo titolo su un computer di merda, probabilmente anche a causa di una pessima ottimizzazione "Duck Season" richiede un PC con processore i5, 8 GB di RAM e scheda video da 4 GB.






Dire che la grafica è spartana risulta un eufemismo, siamo ai livelli di 20 anni fa, tuttavia questo look vintage potrebbe addirittura apparire come un pregio nell'ottica perversa di noi patiti del retrogaming.






È sicuramente il caso di concentrarci sul gameplay e di porci qualche domanda: questo gioco ha un senso?
Gli sviluppatori sono riusciti a creare un qualcosa di valido o hanno sfruttato male il brand "Duck Hunt" ???

In giornata testerò "Duck Season" sul PC buono e vi farò sapere!

LA TRAMA






Questo gioco ha un suo perché, c'è una trama e c'è anche una morale!



È raro che un videogioco abbia l'intento di dissuadere i giocatori (o chi li tutela in caso di minori) dall'abuso di videogames ma "Duck Season" lo fa e lo fa anche abbastanza bene.
Dedicare troppe ore ai videogiochi, specialmente se ci si fissa su un titolo in particolare, può causare alienazione e può rivelarsi una pratica disturbante.






Siamo negli USA degli anni ottanta, il nostro personaggio è un bambino che vive con la madre in una tipica casetta americana.
La prima sensazione che offre la living room è quella di una grande solitudine, non sfugge l'assenza di un padre!

I passatempo del nostro alter ego sono una console per i videogames e la televisione, baby sitter elettroniche davanti alle quali viene abbandonato dalla madre che gli regala "Duck Season", un gioco che cambierà il loro vissuto rendendo tangibile il lato oscuro e surreale della loro esistenza.





A un certo punto il gioco si fonde con la realtà assumendo contorni horror e non si capisce più chi è che sta giocando e a cosa, il cacciatore diventa preda e noi davanti al PC restiamo a bocca aperta per le emozioni che riesce a suscitare una produzione a basso costo come questa!



C'è un terzo personaggio che ha un ruolo fondamentale nella storia, si tratta di un cane antropomorfo che all'inizio del gioco si limita a scimmiottare i movimenti del cane che abbiamo visto in "Duck Hunt" ma che poi si rivela...ehhhh no, basta...non voglio spoilerare più di tanto!












LA GRAFICA



Come vi ho già anticipato, la grafica di questo gioco è alquanto spartana, non aspettatevi grandi animazioni, effetti speciali e quant'altro ma non aspettatevi neppure pixelloni e textures sgranate vaganti sullo schermo...siamo comunque nei limiti della decenza!

Qui sotto potete constatare la differenza tra uno screenshot preso sul PC piccolo e uno catturato sul PC buono, devo dire che un computer di fascia medio/alta migliora sicuramente la situazione.


Processore Pentium Dual Core 2.70 GHz, 4 GB di RAM, scheda video Radeon da 2 GB e OS Windows 7 Ultimate a 64 bit.


Processore i5 3.30 GHz, 8 GB di RAM, scheda video Nvidia da 4 GB e OS Windows 10 a 64 bit.

IL GAMEPLAY



Segreti, indizi, colpi di scena...una location che all'inizio appare alquanto spoglia si rivela intrigante e si arricchisce di contenuti strada facendo.
Tecnicamente parlando "Duck Season" è uno sparatutto in prima persona nonché un'avventura punta e clicca da giocare con mouse e tastiera.

Possiamo sommariamente dividere il gameplay in due parti, c'è la componente arcade in cui si spara alle anatre (una buona evoluzione di "Duck Hunt") e c'è la componente narrativa.

LE CONSIDERAZIONI FINALI



Tra un'allegra sparatoria e l'altra ci ritroviamo a vivere un dramma infantile purtroppo abbastanza comune.
Sono contento di aver messo casualmente le mani su questo titolo che con superficialità o preso da giochi più "importanti" avrei potuto tralasciare.

"Duck Season" è una piccola perla videoludica che non vi deve sfuggire, è un'esperienza che su Steam costa meno di 10 euro!

N.B. Non è un gioco per bambini.

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Segreti, indizi, colpi di scena...una location che all'inizio appare alquanto spoglia si rivela intrigante e si arricchisce di contenuti strada facendo.

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Sicuramente gli sviluppatori hanno giocato a "Silent Hill 4: The Room".

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Sicuramente gli sviluppatori hanno giocato a "Silent Hill 4: The Room".

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Certamente lo conoscono...uno sviluppatore non può ignorare quei giochi che costituiscono i pilastri del nostro credo!