… in sostanza, dunque, la “scelta”, deve essere necessariamente fatta da tutti, dall’ignorante e dal dotto, dal credente cattolico o protestante o musulmano o di altra religione che sia, così come deve essere fatta dall’incredulo ateo o agnostico o quello che sia e, per dirla in senso evangelico, indipendentemente dal numero di “talenti” che uno possiede; che poi questa scelta personale sia valida o inutile, vera o falsa è una questione di verifica che ha i suoi tempi di attesa, di lunga, di media o di breve scadenza, comunque, certa e sicura a venire e da vedere!
Avrei quotato tutto ma alla fine ho optato per la chiosa e mi trovi perfettamente d'accordo sul fatto che lo dobbiamo usare...piccolo o grande che sia, consumato o nuovo di pacca, ardimentoso o rassegnato...si, lo dobbiamo usare...il cervello!