LA RECENSIONE
Letteralmente
"pathless" significa "senza sentiero" e in effetti la protagonista del gioco,
denominata soltanto "cacciatrice", non ha alcun indicatore che le mostri la strada da percorrere, dispone soltanto di un "sesto senso" che evidenzia i punti ove si annida il male presente sull'isola.
La trama narra di un mondo caduto nelle tenebre a seguito di una oscura maledizione e della lotta per ripristinare la luce, è una metafora di ciò che accade quando l'ENEL ti stacca la corrente!
Scherzi a parte, il pretesto che da luogo alle azioni della nostra cacciatrice è sicuramente
poco originale così come sono ben poco originali i primi minuti di gioco che somigliano tantissimo agli incipit di
"RiME" e "Windbound".
L'invenzione che regala un minimo di
originalità a questo lavoro di Giant Squid è relativa alla
modalità di spostamento del nostro alter ego.
La cacciatrice infatti può velocizzare i suoi spostamenti colpendo
i bersagli disseminati un po' dappertutto, i colpi andati a segno vanno a riempire un'apposita barra che si svuota correndo.
L'isola è disabitata ma è disseminata di indizi che narrano le disavventure degli umani che la popolavano.
La cacciatrice può correre, saltare, nuotare, volare (usufruendo dell'aquila)...il repertorio è buono ed è improntato alla rapidità.
Non ci sono animali o persone da uccidere, non ci sono oggetti da raccogliere, non c'è crafting e non c'è una barra della salute, ci si può lanciare da altezze notevoli senza subire danni e si va
dritti allo scopo che è quello di sconfiggere i demoni dopo aver "purificato" le aree circostanti.
Esplorazione e soluzione degli enigmi ambientali costituiscono il perno attorno a cui ruota il gameplay di "The Pathless" ma le velocissime corse della protagonista si alternano pure a fasi platform e a combattimenti e azioni stealth abbastanza impegnativi contro i boss.
L'aquila che dopo un'oretta di gioco diventa la nostra inseparabile compagna di avventura aggiunge un pizzico di pepe all'azione e alla soluzione degli enigmi ma è tutto già visto, almeno per noi vecchi videogamers!
La grafica di "The Pathless" è bella nella sua semplicità,
non aspettatevi grandi cose a livello di dettagli ma sappiate che le locations sono sempre molto ispirate.
L'ambientazione è suggestiva e
l'atmosfera onirica viene pompata da
piacevoli musiche, purtroppo la ripetitività incombe su questo gioco e alla lunga presenta il conto.
Si viene incentivati a completare il gioco più dalla curiosità di scoprire nuovi, splendidi scenari anziché dalla varietà del gameplay.
"The Pathless" non mi ha coinvolto e non mi ha emozionato, il divertimento suggerito dall'originale sistema di spostamento è durato una mezz'ora e nulla di più.
Intendiamoci, non sto dicendo che questo gioco non sia valido, anzi, nel suo piccolo non gli manca niente...purtroppo
non aggiunge neanche niente a quanto abbiamo già sperimentato decine di volte in altri titoli.
In definitiva quello della Giant Squid è un lavoro onesto ma
non esaltante, personalmente sono un po' stanco di cercare interruttori che attivano altri interruttori che aprono porte che danno accesso ad altre porte!
[Modificato da ilpoeta59 28/12/2020 11:26]