LA RECENSIONE
Le sensazioni negative o positive e le relative emozioni che possono scaturire da un videogame spesso dipendono dal
vissuto virtuale del videogiocatore in questione.
Faccio questa premessa in quanto "Tormented Souls" è uno straordinario
tributo ai videogiochi horror dei bei tempi andati tipo
i primi "Resident Evil", "Silent Hill" e "Alone In The Dark"...è un tributo che può piacere o meno a seconda che scatti
la molla emozionale dei ricordi o che il titolo venga valutato freddamente facendo riferimento a meri parametri tecnici.
"Tormented Souls" è un gioco indie
volutamente retro sia nell'aspetto estetico che nel gameplay. le telecamere fisse e i movimenti un poì legnosi della protagonista, l'inventario alla "RE2", le cutscene spartane, le malinconiche note di pianoforte nell'aria...tutto concorre a creare un'atmosfera e un gameplay fine anni novanta.
I riferimenti ai titoli che ho citato nelle righe precedenti sono più che palesi, i ragazzi delle software house Dual Effect, e Abstract Digital
hanno attinto a piene mani da quei
capolavori che per noi vecchi videogamers costituiscono i pilastri della nostra passione.
Non vi aspettate comunque di dover fare del
retrogaming vero e proprio, la grafica e alcuni aspetti del gameplay sono stati leggermente attualizzati per rendere l'offerta appetibile anche ai nuovi videogiocatori.
Voglio elogiare in particolare la possibilità di
modificare gli oggetti per poterli poi utilizzare efficacemente.
La trama è un mistero e per i giocatori "mordi e fuggi" rimane un mistero anche dopo aver finito il gioco, la nostra Caroline è ricoverata in una clinica degli orrori, è attaccata a strani e obsoleti macchinari, le manca un occhio...ma non si conosce il perché!
Il buio ci uccide in pochi secondi!
Fino a quando non riusciamo a ripristinare
la corrente elettrica nelle varie aree della magione dobbiamo avvalerci di
un accendino per far luce e nel contempo non possiamo brandire armi.
Avanziamo con la sensazione di essere
nudi mentre l'ottima effettistica sonora ci propone lamenti, cigolii e scricchiolii d'ogni sorta!
Il ritrovamento di
una lampada da appendere al giubbotto (alla Silent Hill) è una vera manna perché ci consente di poter imbracciare
la sparachiodi o il fucile artigianale anche nelle stanze buie.
L'unico neo consiste nel fatto che la nostra intrepida fanciulla non è stata abilitata a
camminare mentre impugna un'arma ad altezza d'uomo, questo è un limite notevole che declassa il realismo degli scontri.
Gli enigmi da risolvere per progredire nel gioco non sono poi tanto difficili se si ha la pazienza di leggere gli appunti e di vagliare attentamente gli indizi sparsi in giro, in caso contrario ci si può affidare alle pagine di "trucchi e soluzioni" di cui è ricco il web...ma di questo parleremo a parte.
La
sensualità di
Caroline Walker è sicuramente un valore aggiunto ad una
grafica di buon livello che ci sbatte sullo schermo il
Wildberger Hospital, un
macabro luogo di sofferenza popolato da presenze inquietanti.
Si crea così un ottimo contrappunto,
un effetto febbre/brividi di freddo tra la camminata di Caroline che
sculetta in minigonna e l'improbabile avanzata di
brandelli umani ancora in vita.
In effetti la maggior parte dei "mostri" che incontriamo sono null'altro che
i "pazienti" della clinica.
Devo dire che sono
pochi ma decisamente
inquietanti!
Per concludere vi indico due strade: se non siete mai stati fans dei vari
Leon Scott Kennedy e Harry Mason vi consiglio di lasciar perdere questo titolo ma se siete vecchi lupi di Raccoon City e di Silent Hill non posso far altro che suggerirvi di
comprare immediatamente questo "Tormented Souls" e di
godervelo nelle fresche serate autunnali che ci attendono.
[Modificato da ilpoeta59 06/09/2022 08:17]