LA RECENSIONE
Ci sarà un motivo per cui la luce si paga e il buio è a gratis?
"Alan Wake" se la gioca proprio su quel
confine sottile che separa la luce dalle tenebre, il bene dal male!
La storia è affascinante,
il gameplay ci fa stare con il fiato sospeso e
la grafica di questo capitolo rimasterizzato si avvicina molto alla next-gen, ricordo peraltro che anche la grafica originale non era mica da buttare via.
Mistero, combattimenti, suspense..."Alan Wake" è un gioco grandioso!
Questo
action/survival horror in terza persona è come un film interattivo nel quale vestiamo i panni di uno scrittore che si ritrova a vivere in un suo tipico romanzo thriller!
Alan parte con sua moglie per una vacanza in una località
molto simile a Tween Peaks ma la donna scompare e lui la cerca affrontando le strane entità amanti del buio che vivono nella sua mente!
Trama, narrazione e musiche sono superlative e udite udite:
il gioco è stato completamente localizzato in italiano!
Quando ci troviamo
in una zona illuminata siamo al sicuro ma
nel buio siamo vulnerabili agli attacchi di creature poco socievoli che vogliono farci la pelle a tutti i costi!
All'inizio del gioco siamo armati di una torcia e di una pistola, con la prima indeboliamo i nemici e con la seconda li rispediamo all'inferno.
Il gameplay alterna fasi di ricerca, enigmi, combattimenti e cut scene bilanciandoli in un sapiente amalgama.
"Alan Wake" ci regala una discreta libertà di movimento anche se
non è un open world, diciamo che non possiamo abbandonare il binario della narrazione ma siamo legati con una catena parecchio lunga!
Questo non è assolutamente un male, anzi mi fanno girare le palle quei giochi che spesso ti lasciano lì appeso senza sapere che cazzo fare e dove andare!
Sono previste anche brevi
sessioni di guida, le auto ci risultano utili per attraversare zone troppo affollate di nemici.
I survival horror in terza persona a questi livelli mi pongono in
uno stato di grazia difficile da descrivere.
Vivo
emozioni probabilmente soggettive come quella di
osservare da dietro ai vetri la terribile realtà esterna e assaporo quel senso di labile sicurezza come la prima volta che mi sono ritrovato in una stanza di salvataggio di "Resident Evil" più di 20 anni fa.
Le cose che si imparano alle
elementari non si dimenticano più per tutta la vita!
I mostri e i fantasmi vivono dentro la nostra testa, niente mi fa paura come il mio cervello!
"Alan Wake" rappresenta perfettamente questo mio pensiero,
lo scrittore è vittima di se stesso, della sua enorme e perversa fantasia che lo ha reso famoso.
La storia del gioco è suddivisa in
"episodi e stagioni" come una serie televisiva e gode di due spin-off (DLC).
La narrazione si dipana su
diversi piani temporali con frequenti flash back e con proiezioni verso realtà trasfigurate.
Graficamente questa versione rimasterizzata del gioco si presenta come una GILF (acronimo di Granny I’d Like to Fuck, cioè
nonna con cui vorrei fare sesso) che nonostante i ritocchi estetici
dimostra tutti i suoi anni, gli sviluppatori hanno fatto del loro meglio e il risultato è
positivo ma certamente non si gioca ad "Alan Wake Remastered" per essere folgorati dal suo aspetto estetico.
Non mi fraintendete,
la grafica di "Alan Wake Remastered" si attesta comunque su livelli senz'altro superiori a quelli di tanti altri titoli usciti di recente.
Se non avete mai giocato ad "Alan Wake" questa è l'occasione giusta per farlo!
Se avete già vissuto gli incubi di Alan a suo tempo e ci volete
rigiocare fate un po' come cazzo vi pare!!!
[Modificato da ilpoeta59 28/11/2022 12:17]