LA RECENSIONE
Questo survival ambientato in Amazzonia è uscito in early access giusto
4 anni fa (2018) e ne parliamo soltanto oggi perché lo avevamo perso nella jungla!
Un paio di giorni fa gli sviluppatori della
Creepy Jar hanno arricchito "Green Hell" con un
contenuto scaricabile che consente la cattura e l'allevamento di animali selvatici (animal husbandry significa
allevamento di animali).
Prima di parlare del DLC "Animal Husbandry" è opportuno parlare del gioco in generale in quanto non tutti conoscono questo survival così indie e così tosto!
La foresta amazzonica ha parecchi pregi ma le manca quello di essere un luogo ospitale!
Il nostro personaggio sbarca con la solita
missione pretestuosa da compiere ma il vero scopo del gioco è quello di
restare in vita il più a lungo possibile.
Come in tutti i survival si può scegliere tra
vari livelli di difficoltà ma escludendo quelli che non hanno senso (tipo "Una passeggiata" e "Turista") perché finalizzati soltanto a seguire una trama banalissima e a realizzare costruzioni in verità abbastanza spartane, ci restano
i livelli tosti, cioè quelli in cui si muore come niente e si perde anche tutto ciò che si possiede.
All'inizio del gioco, dopo un breve
antefatto/tutorial, ci ritroviamo in mezzo alla foresta senza alcun attrezzo, senza cibo e senza punti di riferimento.
Fortunatamente il gioco ci indica a schermo
cosa dobbiamo fare e possediamo un
computer da polso (smartwatch) simile a quello di "Stranded Deep" (2015) che ci tiene aggiornati sulle nostre condizioni fisiche oltre a fungere da bussola.
In verità la nostra dotazione comprende anche
un capiente zaino per trasportare tutto quello che troviamo in giro.
Vi suggerisco
inizialmente di prendere qualsiasi cosa perché tutto si può rivelare utile!
Per sopravvivere nella jungla bisogna
craftare tutto ciò che può servire e per farlo occorrono i
blueprints, cioè i progetti, nei progetti c'è scritto quali materiali occorrono e in che quantità.
La grafica di "Green Hell" è spartana però ci sono momenti in cui ci regala scorci e situazioni di luce veramente interessanti.
Oltre al
ciclo dinamico notte/giorno sono presenti anche
eventi atmosferici tipo pioggia, vento, foschia e via dicendo.
Procurarci cibo e acqua, curarci le ferite, costruire quello che ci serve, difenderci dalle insidie...sono tante
le attività a cui ci dobbiamo dedicare nell'arco della giornata.
Da più parti si ritiene che "Green Hell" sia il survival più tosto in circolazione ma secondo me
sta sullo stesso scalino di "Stranded Deep" .
Onestamente
non vedo motivi per sconsigliarvelo, se vi piace il genere acquistatelo senza starci a pensare sopra!
Non vedete l'ora? Perfetto!!!
[Modificato da ilpoeta59 08/10/2022 19:00]