LA RECENSIONE
Al netto dei suoi tanti difetti "Trail Out" si rivela un gioco
divertente e per i vecchi videogamers (come me) è sicuramente un gradito tuffo nel passato.
Abbiamo la possibilità di correre e basta oppure possiamo intraprendere una
carriera con tanto di trama e cutscene di buon livello.
Come in tutti i racing game i successi ottenuti
sbloccano auto e piste sfruttabili in modalità "mordi e fuggi".
Scrivo "mordi e fuggi" e metto il cane...io non sto bene con la testa ragazzi!
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La storia divertente è
andare allo scasso per comprare un rottame e tutti i pezzi che ci servono per metterlo in pista e per rendere il veicolo sempre più performante.
La prima cosa che non mi ha convinto del tutto è la
scarsità di opzioni, ad esempio non ho potuto settare il
gamepad a modo mio e non ho potuto regolare
i volumi delll'audio ambientale, motore, effetti e musica in quanto è possibile soltanto abbassare quest'ultima.
Oltretutto tra tante
lingue europee giusto l'italiano non ci sta!
Queste cose non impattano più di tanto sul gameplay ma sono comunque fastidiose!
La prima, vera, grande pecca di "Trail Out" l'ho scoperta dopo le prime corse:
non c'è il replay!
Questa è veramente
una cosa imbarazzante se pensiamo che esisteva già all'epoca di "Destruction Derby 2" (1996).
Ma adesso guardiamo
il bicchiere mezzo pieno: "Trail Out" diverte perché i tracciati e le arene sono ben realizzati e pieni di avversari e cose da distruggere!
L'intelligenza artificiale è discreta, gli altri piloti ci attaccano, si attaccano tra di loro e spesso commettono stupidi errori o restano coinvolti in spettacolari incidenti, tutto questo ci offre una notevole immedesimazione.
Detesto quei racing game in cui gli avversari mossi dalla CPU corrono lungo
un binario immaginario mantenendo sempre la stessa velocità e senza sbagliare mai una curva!
Tamponarsi e fare a sportellate regala grosse soddisfazioni, l'esito delle competizioni è sempre incerto perché anche
negli ultimi metri dell'ultimo giro un avversario ci può mandare fuori pista rovinandoci una gara perfetta!
Ovviamente
sfondare le macchine avversarie è d'obbligo nelle arene in cui si vince come last man standing.
L'arena del centro commerciale è piccola ma molto suggestiva!
Nell'arena sulla neve possiamo goderci la chicca delle
deformazioni del manto nevoso!
"Trail Out" non attinge soltanto alla serie "Destruction Derby" ma anche alla serie
"FlatOut" e lo fa proponendoci le classiche sfide in cui
il nostro pilota deve volare fuori dall'abitacolo e fungere da palla da bowling o da freccetta.
La fisica dei veicoli e di tutti gli oggetti che si sfasciano e svolazzano sul monitor è buona,
né troppo arcade né troppo realistica...un po' come
la guida dei veicoli che sembra facile ma non lo è per niente!
Ebbene si ragazzi, guardando il trailer lo facevo un po' più arcade questo gioco ma dopo aver provato diversi circuiti mi sono reso conto che ci sta una grande
profondità nel gameplay di "Trail Out".
La grafica non è malvagia, certamente non siamo ai livelli di "Forza Horizon" ma vi devo confessare che
io preferisco questi veicoli anonimi e poco curati alle sfavillanti autovetture su licenza della serie più blasonata del mondo.
Il perché è presto detto e lo potete anche andare a leggere nella recensione di "Forza Horizon 5":
le vetture che rimbalzano come palle di gomma senza sfasciarsi o che buttano giù muri e alberi senza riportare un graffio mi fanno girare le palle così come
i piloti mossi dalla CPU che non sbagliano mai una curva.
Le ambientazioni di "Trail Out" sono varie così come le condizioni climatiche e di luce, l'illuminazione è ben fatta e le musiche sono appropriate.
Mi sono piaciuti anche gli effetti di polvere, fango, spruzzi d'acqua, fiamme, fumo e quant'altro...i ragazzi della
Good Boys hanno fatto un buon lavoro che con
qualche piccola rifinitura in più avrebbe potuto far giocare "Trail Out" in Serie A.
Tirando le somme mi sento di consigliarvi questo titolo senza riserve, vi divertirete sicuramente!
[Modificato da ilpoeta59 29/09/2022 16:36]