LA RECENSIONE
No miei cari awardiani,
non ho messo uno screenshot sbagliato, "High On Life" comincia proprio così, con questa atmosfera vintage.
Stiamo parlando di uno
sparatutto in prima persona molto particolare, saturo di black humor e politicamente scorretto.
La trama ci narra di un'invasione aliena caratterizzata da extraterrestri che
si fumano gli umani come fossero spinelli.
Vestiamo i panni di un ragazzetto e il nostro compito è ovviamente quello di sconfiggere questi Vasco Rossi venuti dallo spazio.
Questa è
la nostra cameretta...evidentemente pure il nostro alter ego non sta tanto bene con la testa!
E questa è
nostra sorella...si, quella che sniffa!
Come in ogni casa che si rispetti ci sta un casino di roba attaccata al frigorifero.
Invece questa roba qui attaccata al microonde è parecchio inquietante!
Il parlato è rigorosamente in inglese ma fortunatamente ci possiamo avvalere dei
sottotitoli e di tutte le scritte localizzate in italiano.
Le armi a nostra disposizione sono
alieni senzienti e parlanti che hanno i loro motivi per aiutarci, cominciamo l'avventura con una sorta di pistola per poi impadronirci anche di un coltello/rampino , di uno spara-aghi e di un fucile a pompa...infine c'è un'arma speciale denominata Creatura.
"High On Life" è una piccola perla in questo panorama videoludico assai scarno di fine/inizio anno.
Il titolo realizzato da
Squanch Games non ha grosse pretese ma riesce a divertire e non si fa mancare niente sia in termini di grafica che di gameplay.
Ho apprezzato molto il suo modo di porsi: "High On Life" è
attuale, irriverente, sarcastico...ammicca a noi patiti della tecnologia e nel contempo propone collaudate dinamiche che vanno dal parkour a combattimenti abbastanza avvincenti.
Viene lasciato parecchio spazio anche ai
dialoghi che si rivelano fondamentali per capire cosa stiamo facendo e dove dobbiamo andare.
A tal proposito la cosa sfiziosa è che
dialoghiamo anche con le nostre armi , queste sono dei veri e propri personaggi giocabili in quanto mentre chiacchierano le usiamo per affrontare i nemici e per superare gli ostacoli.
Le ambientazioni sono cyberpunk e al loro interno abbiamo una discreta libertà di movimento anche se non ci troviamo in un vero e proprio open world.
Siamo incentivati ad esplorare ogni angolo in quanto le locations sono piene di bonus che ci servono per progredire nel gioco.
I combattimenti sono appaganti grazie alle varie possibilità di approccio che ci vengono offerte, il gioco da il meglio di se negli scontri con i vari boss che hanno routine comportamentali ben congegnate.
L'intelligenza artificiale in generale è abbastanza valida.
La grafica cartoonesca mi è piaciuta anche se si sarebbe potuto fare di più, purtroppo stiamo parlando di una produzione
indie con un limite di budget che non ha consentito a "High On Life" l'ingresso in serie A.
Una patch della prima ora ha risolto i problemi di
frame rate e sul mio PC (Processore i5, 16 GB RAM, 4 GB VRAM) il gioco gira bene anche nelle fasi più concitate.
Le espressioni "facciali" delle nostre armi sono impagabili!
In definitiva "High On Life" è un titolo che
consiglio vivamente a tutti quelli che amano i videogames ignoranti, cioè quei giochi che ti divertono sul serio, che ti riescono a strappare qualche risata senza stare lì a menartela sull'impegno e bla...bla..bla.
[Modificato da ilpoeta59 12/01/2023 17:39]