@Marco
Dividi et impera è ancora tragicamente attuale.
Dico tragicamente perché secoli di storia non ci hanno insegnato nulla. Ma proprio nulla! E finché quella storia non la comprendiamo a dovere (e non mi riferisco al semplice compito di scuola, non a caso ho usato il termine comprendere) la continueremo a rivivere. Incessantemente. Come un cane che morde la coda. Come i corsi e ricorsi storici del Vico.
Ho assistito a tanti scempi negli ultimi anni, motivati dalla pandemia, che mi sento estranea al mondo intero.
Per me, quale sia l'argomento, resta il rispetto di base. Un rispetto che credo si sia estinto, giusto per restare in tema di esempi ed apro e chiudo parentesi, quando ho assistito allo scambio di maledizioni tra no-vax e pro-vax. I primi auguravano malattie a chi decideva di vaccinarsi, i secondi i forni crematori come per gli ebrei. Gli stessi forni crematori che ogni anno ci vengono riproposti nel giorno della memoria.
In mezzo un governo che, inutile girarci attorno, ha toccato il fondo non comportandosi da stato democratico, ma da "ricattatore", gestendo il tutto alla peggio.
L'evidenza è qui, davanti ai nostri occhi. Questo è il futuro che stiamo ricostruendo, ancora una volta.
Per scongiurare questo futuro, purtroppo andrebbero azzerate le tre parti in causa descritte. Senza eccezione alcuna.
Perché il problema non è la pandemia o il vaccino. Il problema sono i comportamenti verso le tematiche. Comportamenti spesso strumentalizzati, ma tra chi strumentalizza e chi si lascia strumentalizzare, la responsabilità è equamente suddivisa.
@Ilpoeta, lo vedi che poi divento spietata?
Hai detto una cosa molto realistica. Ho imparato, sulla mia pelle, che se non sai essere spietato/a quando necessario, togli valore alla pietà stessa.
Così come, riagganciandomi ad un argomento che abbiamo comunque intavolato, senza il male, non si può veramente apprezzare il bene.
MAI e SEMPRE sono le parole più improbabili al mondo.