Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!


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Campioni di smack down e non solo...

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2005 17:16
25/05/2005 14:37
 
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cominciamo con cena...campione mondiale smackdown
Name: John Cena

Height: 6 foot 1

Weight: 240 pounds

From: West Newbury, Mass.

Finishing Move: FU

Career Highlights: United States Champion, WWE Champion

Current Events: Defeated JBL in an "I Quit" Match at Judgment Day

[Modificato da deathwoman 25/05/2005 14.45]

25/05/2005 15:00
 
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LA LEGGENDA
Name: Undertaker

Height: 6 foot 10

Weight: 328 pounds

From: Houston

Finishing Move: Chokeslam; Tombstone; Last Ride

Career Highlights: WWE Champion, World Tag Team Champion, WCW Tag Team Champion, Hardcore Champion

Current Events: Defeated Randy Orton at WrestleMania 21 to go 13-0.

[Modificato da deathwoman 25/05/2005 15.07]

26/05/2005 09:58
 
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Name: Theodore Long

From: Atlanta, Ga.

Career Highlights: General Manager of SmackDown!
[SM=x611887]

[Modificato da deathwoman 26/05/2005 10.09]

26/05/2005 10:32
 
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Name: Booker T

BOOKER TARIBO ( TARIBO WEST X AMICI)
Height: 6 foot 3

Weight: 250 pounds

From: Houston

Finishing Move: Axe Kick, Book-End

Career Highlights: WWE United States Champion; World Tag Team Champion; 5-time WCW Champion; WCW Television Champion; WCW Tag Team Champion; Intercontinental Champion

Current Events: Defeated Kurt Angle at Judgment Day

[Modificato da deathwoman 26/05/2005 10.42]

27/05/2005 09:52
 
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Name: Big Show

Height: 7-foot

Weight: 470 pounds

From: Tampa, Fla.

Finishing Move: Chokeslam

Career Highlights: WWE Champion; World Tag Team Champion; Hardcore Champion; U.S. Champion

[Modificato da deathwoman 27/05/2005 9.54]

27/05/2005 09:55
 
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Name: Kurt Angle

Height: 6 foot 2

Weight: 220 pounds

From: Pittsburgh, Penn.

Finishing Move: Angle Slam/ankle lock

Career Highlights: WWE Champion; WWE Tag Team Champion; Intercontinental Champion; European Champion; Hardcore Champion; 2000 King of the Ring; SmackDown! General Manager


[Modificato da deathwoman 27/05/2005 9.57]

27/05/2005 14:14
 
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kane contro hhh
Name: Kane

Height: 7 foot

Weight: 326 pounds

Finishing Move: Chokeslam

Career Highlights: WWE Champion; Intercontinental Champion; World Tag Team Champion; WCW Tag Team Champion; Hardcore Champion

Current Events: Betrayed by his wife Lita in a Gold Rush Tournament loss to Edge on RAW.

[Modificato da deathwoman 27/05/2005 14.24]

27/05/2005 14:34
 
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Name: Triple H

Height: 6 foot 4


Weight: 260 Pounds

From: Greenwich, Conn.

Finishing Move: Pedigree

Career Highlights: WWE Champion; World Heavyweight Champion; Intercontinental Champion; World Tag Team Champion; European Champion; King of the Ring 1997

Associates: Ric Flair

WWE Debut: 1995

Trained By: Killer Kowalski



Since Triple H made his WWE debut in
28/05/2005 08:43
 
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Name: Rey Mysterio

Height: 5 foot 6

Weight: 165 pounds

From: San Diego

Finishing Move: 619; West Coast Pop

Career Highlights: Cruiserweight Champion, WWE Tag Team Champion, WCW Cruiserweight Champion, WCW Tag Team Champion, WCW World Cruiserweight Tag Team Champion

Current Events: Defeated former partner Eddie Guerrero by disqualification at Judgment Day


28/05/2005 09:20
 
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Name: Eddie Guerrero

Height: 5 foot 8

Weight: 220 pounds

From: El Paso, Texas

Finishing Move: Frog Splash

Career Highlights: WWE Champion; European Champion; Intercontinental Champion; WWE Tag Team Champion; WCW Cruiserweight Champion; WCW U.S. Champion; U.S. Champion

Current Events: Was disqualified in his match against Rey Mysterio at Judgment Day

[SM=x611887]
28/05/2005 13:57
 
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Name: Batista

Height: 6 foot 5

Weight: 317 pounds

From: Washington, D.C.

Finishing Move: Batista Bomb

Career Highlights: World Tag Team Champion; 2005 Royal Rumble winner; World Heavyweight Champion


[Modificato da deathwoman 28/05/2005 14.07]



BATISTA

David Bautista nasce il 18 gennaio 1966 a Washington, DC. Da giovane lavora come buttafuori in molti locali della zona e partecipa a delle gare di body building, disciplina che gli piace molto. Un giorno, nel corso di uno show di body building a Minneapolis conosce Road Warrior Animal & Curt Hennig, che gli consigliano di provare a diventare un wrestler. Batista riesce ad ottenere, nel 1997, un provino al Power Plant della WCW, dove gli viene detto che non riuscità mai a diventare un wrestler. Davida prova allora a farsi allenare alla Wild Samoan Wrestling School di Afa.

Batista entra così nel mondo del wrestling nel 1997, a ventotto anni. L'esordio in una vera e propria federazione avviene nella WXW, dove lotta con il nome di Kahn, ma ben presto il giovane Batista viene notato da Jim Cornette che lo mette sotto contratto nella sua federazione, la Ohio Valley Wrestling, territorio satellite della WWE. Nella Ohio Valley Wrestling lotta sotto la gimmick di Leviathan, membro della stable dei Disciples of Synn, dove, guidati dalla manager heel Synn lottano wrestler come Travis Bane, Seven, Damien e B.J. Payne.

Nella OVW Leviathan si toglie grandissime soddisfazioni. Il 31 gennaio del 2001 si scontra, nel corso di Ovw Christmas Chaos, con una star già affermata della Wwe, Kane, da cui viene battuto in un match entusiasmante per il giovane prospetto. Alla fine del 2001, il 28 novembre, Leviathan riesce a battere il campione assoluto della Ovw, Doug Basham, conquistando il titolo della federazione di Lousville. Difende la cintura per tre mesi, anche contro wrestlers del main roster della Wwe, per poi perderla il 23 febbraio 2002, per mano di "The Prototype" John Cena. Il feud contro The Prototype continua per diverso tempo, ed è tra i più belli dell'anno nelle scene delle piccole federazioni indipendenti. Il 2 marzo 2002, nel corso di uno show speciale ad Indianapolis, Indiana, Leviathan batte Prototype per squalifica, e non conquista, quindi, il titolo e poi vince una battle royal al termine di una serata tionfale. Il 27 giugno 2002 Leviathan viene inserito in un match da sogno: in coppia con l'ex campione assoluto Wcw Diamond Dallas Page perde per squalifica contro due vere leggende come Kane & the Undertaker, the Brothers of Destruction.

Pur lottando ancora nella Ovw, Dave debutta nella World Wrestling Entertainment, con il nome di Deacon Batista, il 9 maggio 2002, interpretando il ruolo di bodyguard di Reverend D'von Dudley. La gimmick di D'von però non ha successo e Batista a molti sembra sprecato affianco all'ex Dudley Boy. Nella puntata di Smackdown! del 29 agosto, Batista attacca D'Von Dudley, abbandonandolo. Batista si scontra poi la settimana successive contro il suo mentore, sconfiggendolo dopo averlo colpito con una powerbomb.

A Smackdown!, però, non sembra esserci spazio per Batista, ed i bookers decidono di farlo trasmigrare a Raw dandogli una gimmick più consona. Nel corso della puntata del 21 ottobre va in onda un video che annuncia che "Genetic REvolution Has Begun!", cioè che "la rivoluzione della Genetica è iniziata". Il 4 novembre 2002 Batista debutta a Raw, massacrando Justin Credible. La settimana successiva, ancora uno squash, stavolta ai danni di D’Lo Brown. Il 18 novembre Batista si allea con Ric Flair, attaccando Kane nel corso dello show del lunedì; la settimana dopo i due colossi si scontrano e Batista vince sull'ex campione del mondo Wwf grazie ad un'interferenza di Flair. Il feud tra i due continua fino a Armageddon 2002, quando Batista sconfigge di nuovo Kane, sempre grazie a Ric Flair.

Le settimane che seguono sono un po' di stallo per Bastista, che il 20 gennaio viene aiutato da Ric Flair, Randy Orton, Batista & Triple H nel suo match contro Scott Steiner, che vince per squalifica. La settimana successiva, Triple H & Batista battono Kane & Rob Van Dam dopo che Batista è riuscito a strappare la maschera a Kane. Arrivano di nuovo sul ring Randy Orton e Ric Flair e viene annunciata la nascita di una nuova stable: la Evolution.

Il 2 febbraio 2003, Batista incontra Brock Lesnar in un match interpromozionale valevole per il Wwe title, venendo sconfitto. La sera successiva, a Raw, Batista e Randy Orton attaccano Goldust, gettandolo contro un quadro elettrico e creandogli seri danni cerebrali (ovviamente si tratta solo della storyline). Il primo marzo 2003, nel corso di un tag team match con Randy Orton contro i Duldey Boyz, Batista si infortuna ad un bicipite ed è costretto da un breve stop. Appena tornato, però, il primo maggio 2003, Batista si reinfortuna di nuovo allo stesso bicipite, ed è costretto ad operarsi dal dottor Dr. James Andrews. L'operazione non andrà benissimo, e Batista dovrà subire altre due operazioni, perdendo quindi parecchi mesi di azione sul ring. Nello stesso periodo, Batista vive una fase difficile della sua vita personale: la moglie Angie ha un cancro al seno e riesce a batterlo: la cosa rafforza l'unione della coppia, che sembrava sul punto di sfasciarsi. L'unica presenza di Batista ad uno show di wrestling risale all'11 luglio, quando, nel corso del WXW Sportsfest Batista effettua un run in nel corso del match tra il team di Tito Santana/Virgil/Samu contro quello di Jamal/Manu/Gary Wolfe a favore dei primi.

Il 20 ottobre 2003, Batista torna a Raw: arriva su ring nel corso del match tra Bill Goldberg e Shawn Michaels per massacrare Goldberg. Batista sembra più forte che mai, ed ottiene un match proprio contro Bill Goldberg venendo sconfitto per interferenza di Triple H: ma alla fine per Goldberg è di nuovo un massacro per l'arrivo sul quadrato dell'Evolution. Un altro massacro Goldberg lo subisce il 17 novembre, in un handicap match che vede Triple H, Randy Orton e Batista sconfiggerlo in tutti i sensi.

Batista inizia quindi un feud contro Shawn Michaels, attaccato più volte in diverse puntate di Raw. Shawn riesce a battere Batista con la sua sweet chin music ad Armageddon 2003, ma, nella stessa sera, grazie ad una invenzione di Eric Bischoff, Batista conquista il suo primo titolo nella WWE, quando, in coppia con Ric Flair, sconfigge i Dudley Boyz al termine di un turmoil match. Nella stessa serata Triple H e Randy Orton conquistano i titoli mondiale ed intercontinentale e così la Evolution ha in mano tutti i titoli di Raw.

Per Batista e Flair inizia una serie di match per la difesa dei titoli di coppia. Per due volte, di cui una durante un Tables match, sconfiggono i Dudley Boyz, poi riescono ad avere la meglio su Christian e Chris Jericho. Durante la puntata del 16 febbraio 2004 però Booker T e RVD riescono a strappare dalla vita di Batista e Flair i titoli. Due settimane dopo inizia per l'Evolution lo scontro con Mick Foley, che porterà la stable ad affrontare ( e sconfiggere) in un handicap match a Wrestlemania XX proprio Mick Foley e un'altra leggenda della WWE, The Rock.

Batista e Flair riescono a riprendersi quelle cinture perse solo un mese prima durante una puntata di Raw successiva a Wrestlemania. Il titolo cambia vita però solo un mese dopo, con la coppia canadese composta da Chris Benoit ed Edge che sconfiggono Flair e Batista. Per Batista si apre la strada verso il prestigioso titolo Intercontinentale. Il percorso però non si rivela facile, perché gli avversari sono parecchi, Chris Jericho e Edge su tutti. E’ proprio Edge, durante Summerslam, a sconfiggere sia Batista che Y2J e a mantenere il titolo, precedentemente sottratto a Randy Orton.

Su Randy Orton si abbatte la furia di Batista nella puntata di Raw successiva a Summerslam, quando il giovane membro dell'Evolution viene tradito dalla sua stable e massacrato per la sola colpa di aver vinto il titolo assoluto della WWE. Batista inizia dei brevi feud, prima contro Orton, poi contro la coppia formata da Eugene e William Regal. Ad Unforgiven la coppia formata da Benoit e Regal sconfigge Batista e Ric Flair.

Al primo ppv interattivo della storia della WWE, Taboo Tuesday, Batista si vede negata da Shelton Benjamin la possibilità di lottare per il titolo intercontinentale contro Jericho. Nella puntata di Raw successivo a Taboo Tuesday, Eric Bischoff decide di prendersi una serata di vacanza e si inizia a formare un gruppo di wrestlers face che si contrappone all'Evolution, formato da Benoit, Maven, Jericho e Orton. Le due fazioni danno vita, durante le successive puntate di Raw, a numerosi incontri, che hanno il culmine in un match quattro contro quattro alle Survivor Series, che vede di fronte il Team Orton ( Randy Orton, Chris Benoit, Maven e Chris Jericho) contro il Team HHH (HHH, Batista, Gene Snitsky e Edge). L'incontro è ricco di colpi di scena, ma Batista viene presto eliminato. Alla fine emerge vincitore della contesa il solo Randy Orton, e quindi l’Evolution risulta sconfitta.

Nelle settimane successive cominciano alcune schermaglie tra Batista ed il leader dell’Evolution, Triple H. Il 6 dicembre a Raw, nel corso di un match di coppia contro Chris Benoit e Chris Jericho, Triple H e Batista vengono squalificati quando Triple H comincia a colpire con una sedia gli avversari, ma anche, per errore, il suo compagno Batista. Il 27 dicembre, a Raw, Batista vince il diritto ad entrare per ultimo nell’Elimination Chamber Match che si sarebbe svolto a New Year’s Revolution 2005, vincendo un torneo "Beat The Clock" (ognuno dei sei partecipanti avrebbe lottato in un match contro un wrestler non inserito nell’Elimination Chamber : chi avesse vinto il proprio match in meno tempo avrebbe guadagnato l’ambito posto d’onore), sconfiggendo Rhyno in poco più di tre minuti.

Il 3 gennaio 2005, a Raw, Batista batte Chris Benoit, e sei giorni dopo non riesce a conquistare il vacante World Heavyweight Title, eliminato da Randy Orton nel corso dell’Eimination Camber match, vinto da Triple H e che vede, come altri contendenti, Chris Benoit, Chris Jericho ed Edge, con Shawn Michaels guest referee. La sera successiva, a Raw, Orton batte Batista, diventanto il nuovo primo sfidante, a causa, però, di una interferenza sbagliata di Triple H. Il 24 gennaio 2005 Batista si conquista il diritto di essere uno dei trenta partecipanti alla Royal Rumble 2005, battendo La Resistance in un handicap match, al termine del quale si toglie anche la soddisfazione di mettere l’asta della bandiera del Quebec nel fondoschiena di Rob Conway.

Nel corso del Royal Rumble match, nel corso dell’omonimo pay-per-view, Batista entra come ventisettesimo ed è uno degli ultimi due wrestlers rimasti sul ring, insieme a John Cena. I due si eliminano a vicenda contemporaneamente e non si riesce a capire chi abbia vinto. Arriva sul ring Vince McMahon, che ordina agli arbitri di far ripartire il match: pochi secondi e Batista elimina Cena, vincendo il match e la possibilità di lottare per il titolo del mondo a Wrestlemania 21.

A questo punto si instilla un dubbio in Batista: lottare per il titolo del mondo di Raw o di Smackdown!? La sera successiva alla Royal Rumble, viene mandato in onda un video in cui il campione mondiale di Smackdown!, JBl afferma di essere pronto ad affrontare Batista e lo insulta. La settimana dopo è il turno di una intervista a Big Show, che spera di battere il campione di Smackdown! JBL per poi difendere il titolo a Wrestlemania 21, magari proprio contro Batista. Il 14 febbraio 2005, un match tra Batista ed Edge termina in no contest, quando si vede arrivare nel parcheggio la limousine di JBL. Batista abbandona il ring con l’obiettivo di prendersi cura del campione del mondo di Smackdown!, ma non riesce a trovarlo. Alle sue spalle arriva la limousine che sta per investirlo, ma Triple H gli si getta addosso in modo provvidenziale salvandogli la vita. Il 17 febbraio Batista è a Smackdown! e distrugge la limousine di JBL con una mazza da baseball, per poi andare via in macchina. Il cabinet di JBL, Doug e Danny Basham e Orlando Jordan, corrono per raggiungere Batista, lasciando solo sul ring JBL, che viene assaltato da Big Show. I tre tornano indietro e si prendono cura di Big Show, finchè non arriva Batista ad effettuare il salvataggio.

A No Way Out 2005, Batista arriva sul ring alla fine del main event per salvare Big Show, assaltato dal Cabinet di JBL. La sera successiva, a Raw, Triple H confessa a Ric Flair di aver architettato lui sia la trasmissione dei video di Smackdown! nelle ultime puntate di Raw, sia il tentato omicidio tramite investimento. Non si accorge però, che Batista, fuori dalla porta, ha sentito tutto, e questi, più tardi nel corso della serata, sceglie di affrontare proprio Triple H a Wrestlemania 21, massacrando, al momento della firma, sia il suo ex mentore che Ric Flair.

Il 28 febbraio 2005, Batista è a centroring per spiegare la sua decisione al pubblico, quando viene interrotto da Triple H e Ric Flair. Triple H fa andare avanti contro Batista Flair che viene colpito con un terribile spinebuster. La settimana dopo Batista batte Flair in un match regolare. La stessa sera Eric Bischoff decide di far decidere a Triple H e Batista quale wrestler far loro affrontare a vicenda nelle settimane successive a Raw. Batista sceglie Chris Benoit per Triple H, che riesce a vincere, e Triple H sceglie per Batista Kane. Anche Batista vince il suo incontro, che per l’occasione è un lumberjack match. La resa dei conti a Wrestlemania 21 vede Batista strappare il titolo dalla vita dell’odiato avversario e laurearsi per la prima volta World Heavyweight Champion.

La sera successiva, a Raw, Batista sconfigge in un non title match Randy Orton, che sale sul ring pur ammettendo un infortunio ad una spalla. Pochi giorni dopo Batista firma un nuovo contratto quinquennale con la WWE ed afferma che, probabilmente, giacché ha già trentanove anni, si tratta del suo ultimo rinnovo. Nel corso di Raw del 18 aprile 2005, Batista aiuta il commentatore televisivo Jim Ross a battere Triple H in un No Disqualification match. La settimana successiva Batista batte Christian nonostante le interferenze di Jonathan Coachman, Triple H e Ric Flair. Batista batte di nuovo Triple H nel rematch di Wrestlemania 21, che si disputa a Backlash 2005. Nelle settimane successive Batista attende che venga stabilito il suo avversario per Vengeance 2005, attraverso una trovata di Eric Bischoff: un “Gold Rush Tournament” che decida il primo sfidante.

A causa delle ripetute sconfitte Triple H sembra abbandonare Raw, causando un riavvicinamento fra Flair e Batista. Quest'ultimo interviene addirittura il 16 maggio a salvare Flair dall'attacco di Christian e Tyson Tomko. Il 23 maggio Batista sfida il vincente del torneo, Edge, e riesce a detenere la cintura grazie all'aiuto proprio di Flair, intervenuto per dare una mano al campione che si era ritrovato a dover fare i conti anche con Christian e Tyson Tomko, intervenuti ad aiutare lo sfidante. Ma il comportamento del "Nature Boy" è tutta una finta, e quando Triple H fa il suo ingresso al termine del match, Flair colpisce con un colpo basso Batista permettendo a The Game di ridurre il campione ai minimi termini con l'aiuto del suo fedele Sledgehammer. La settimana seguente Batista sfoga tutta la sua rabbia per l'attacco subito compiendo un vero e proprio massacro ai danni di Muhammad Hassan e Daivari, perdendo così per squalifica il non title match che lo vedeva opposto ad Hassan.





[Modificato da deathwoman 14/09/2005 9.14]

29/05/2005 15:55
 
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Name: Andre the Giant

Height: 7 foot 4

From: Grenoble, France

WWE Debut: 1973

[Modificato da deathwoman 29/05/2005 16.01]

29/05/2005 16:05
 
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Name: Hulk Hogan

Height: 6 foot 7

From: Venice Beach, CA

Finishing Move: Leg Drop

Past Titles: WWE Championship, World Tag Team Championship, WCW Championship

[Modificato da deathwoman 29/05/2005 16.09]

30/05/2005 09:41
 
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Name: Chris Jericho

Height: 6 foot

Weight: 231 pounds

From: Manhasset, N.Y.

Finishing Move: The Walls of Jericho; Lionsault

Career Highlights: WWE Champion; WCW Champion; Intercontinental Champion; European Champion; Hardcore Champion; World Tag Team Champion; ECW TV Champion; WCW TV Champion; WCW Cruiserweight Champion













[Modificato da deathwoman 30/05/2005 9.45]

31/05/2005 10:25
 
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Name: Rob Van Dam

Height: 6 foot

Weight: 220 pounds

From: Battle Creek, Mich.

Finishing Move: Five-star Frog Splash

Career Highlights: Intercontinental Champion; World Tag Team Champion; Hardcore Champion; ECW Television Champion; ECW Tag Team Champion; WWE Tag Team Champion

Associates: Rey Mysterio


[Modificato da deathwoman 31/05/2005 10.27]

31/05/2005 10:40
 
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Name: Tazz

Height: 5 foot 9

Weight: 240 pounds

From: Red Hook section of Brooklyn, N.Y.

Career Highlights: Hardcore Champion; World Tag Team Champion; ECW Champion; ECW Television Champion; ECW Tag Team Champion, Smackdown! announcer


[Modificato da deathwoman 31/05/2005 10.43]

17/09/2005 14:24
 
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chi se lo ricora?
ANTONIO INOKI

Il 20 febbraio 1943 a Tsurumi-ku (Yokohama) nasce Kanji Inoki. Sesto di undici figli, perde l’affetto del padre Sajiro all’età di cinque anni; otto anni più tardi entra a far parte della Terao Jr. High School ed è in questo periodo che comincia ad appassionarsi alla lotta grazie ai combattimenti della leggenda del wrestling giapponese, Rikidozan, visti in televisione. Nel 1957 è costretto ad emigrare con la famiglia in Brasile dove comincia la carriera da atleta: si specializza nel lancio del peso, del disco e del giavellotto ,ottenendo ottimi risultati. In Brasile incontra Rikidozan, la persona che gli consente di entrare nel mondo del wrestling professionistico. In questo periodo Inoki decide di prendere come nick da combattimento il nome di “Antonio”. Tre anni più tardi Inoki ritorna in Giappone ed entra a far parte della JWA. (Japan Wrestling Association). Il suo debutto non è dei più felici: il 30 settembre 1960 viene sconfitto da Kintaro Ohki.

Il 15 dicembre 1963 la carriera di Inoki ha una scossa, causata dalla morte del maestro Rikidozan, deceduto in seguito all'aggressione subita da un gruppo di malavitosi. L'anno successivo Inoki decide di ampliare le sue conoscenze di lotta visitando gli Usa. Il 7 dicembre del 1965 conquista il Southern Tag Team Title in coppia con Hiro Matsuda sconfiggendo a Nashville nel Tennessee i Masked Medics (titolo in seguito sottratto a Inoki e Matsuda per decisione arbitrale). Sempre con Hiro Matsuda conquista anche il titolo di campioni del mondo di coppia della NWA sconfiggendo Eddie Graham & Sam Steamboat.

Nell'aprile del 1966 torna in Giappone per fondare con Toyonobori la Tokyo Pro-Wrestling e nello stesso anno sconfigge all'Osaka Stadium Johnny Valentine e conquista il titolo “Usa Heavyweight”. Nel 1967 ritorna alla J.W.A. e, in coppia con Giant Baba, conquista il titolo International Tag Team N.W.A. sconfiggendo Bill Watts e Tarzan Tyler. Nel 1969 vince l'undicesimo Annual World League Tournament per la prima volta sconfiggendo Chris Markoff. Nello stesso anno pareggia nella prima sfida per il titolo dei pesi massimi NWA con Dory Funk Jr.

Il 2 novembre del 1971 Inoki si sposa con l'attrice Mitsuko Baisho. Il mese successivo, in coppia con Baba, perde il titolo, conquistato nel 1967, contro The Funk Brothers. Con questo incontro finisce l'era dei "B-I Cannon". Il 26 gennaio 1972, dopo essere stato espulso dalla JWA., fonda la New Japan Pro-Wrestling: è l’inizio di una nuova era per il wrestling giapponese, in quanto Inoki con la NJPW e Baba con l'AJPW saranno per trent'anni il sinonimo di questa disciplina nella terra del Sol Levante, questo nonostante dal momento della loro divisione torneranno a combattere in team solo una volta in ben 25 anni di carriera. Nel primo evento della nuova federazione Inoki perde contro Karl Gotch, salvo rifarsi sette mesi dopo vincendo la cintura di Real World Championship contro lo stesso Gotch (che riconquista subito la cintura nel re-match). Al Tokyo Gym il 10 dicembre del 1973, sconfiggendo Johnny Powers, vince il titolo NWF World Heavyweight, difendendolo poi con successo contro la stella della IWE Shozo "Strong" Kobayashi.

Nel 1974 riesce a conquistare il titolo di coppia "NWA North American" in team con Seiji Sakaguchi, sconfiggendo a Los Angeles Kurt Von Hess e Karl Von Schotz. Nel 1976 Inoki inizia la sua personalissima sfida con campioni di altri sport, affrontando e sconfiggendo per ko Willem Rushka, medaglia d'oro di judo alle Olimpiadi di Monaco e pareggiando per sopraggiunti limiti di tempo contro il campione del mondo dei pesi massimi di boxe Cassius Clay. Il match ha un’enorme risonanza mediatica, ma è uno dei più brutti di sempre. Inoki passa infatti la maggior parte del match steso, cercando di schivare i pugni sull’avversario e di colpirlo alle gambe. Molti accusano i due di essersi accordati per il pareggio, che porta comunque ad entrambi prestigio e soldi con minore sforzo, ma intanto sia Inoki che Clay devono ricorrere alle cure dei medici nel postmatch. Il 12 dicembre dello stesso anno Inoki sconfigge in un match shoot il campione pakistano Akrum Pelwan, che più tardi, per la vergogna di essere stato sconfitto, si suicida. Quindi conclude la sua serie di sfide sconfiggendo The Monsterman, il campione del mondo di karate categoria pesi massimi.

Tra il 1978 e il 1980 Inoki consolida la sua fama attraverso la conquista di quattro titoli: il primo "Annual Madison Square Garden League" sconfiggendo in finale Andre The Giant; il "Pre Japanese Championship" sconfiggendo Hiro Matsuda in finale; il titolo dei pesi massimi UWA, il più prestigioso del Messico, battendo a Mexico City Tiger Jeet Singh; il WWF Title , primo giapponese nella storia, sconfiggendo il 30 novembre 1979 alla Tokushi City Gym Bob Backlund. Backlund schiena Inoki nel rematch del 6 dicembre, ma l'incontro viene dichiarato no-contest dal presidente della WWF Hisashi Shinma per l'interferenza di Tiger Jeet Singh. La cintura di campione viene riconsegnata ad Inoki che però la rifiuta. Nessuno dei suoi due regni di campione viene oggi riconosciuto ufficialmente dalla WWE.

Dopo aver fondato l' "International Wrestling Grand Prix" inizia la sua serie di sfide contro Rusher Kimura che ha come episodio culminante la sfida "tre contro uno", nella quale Inoki viene sconfitto da Kimura per abbandono, dopo aver schienato i primi due sfidanti Animal Hamaguchi e Isamu Teranishi. Nello stesso anno in coppia con Hulk Hogan vince il terzo "Annual Madison Square Garden Tag Team League". Successivamente Hogan dà ad Inoki un grosso dispiacere sconfiggendolo nella finale del primo "IWGP Tournament". Il vincitore del match, in realtà, dovrebbe essere Inoki, che però durante l’incontro si infortuna e non riesce a risalire sul ring, venendo contato fuori e prendendo il titolo a vantaggio di Hulk.

Quando la carriera di Inoki sembra oramai in declino, nel 1984 risorge conquistando il secondo "IWGP Tournament" sconfiggendo in finale Hulk Hogan, e bissando il successo l'anno seguente sconfiggendo, questa volta, in finale Andre The Giant. Negli anni successivi un Antonio Inoki in fase calante affronta con risultati alterni Masa Saito, Riki Choshu, Tatsumi Fujinami e Andre The Giant, rispetto al quale diventa il primo wrestler a sconfiggere per schienamento il gigante francese.

Quindi Inoki voglioso di successo ricomincia la sfida contro altri fighters, affronta e sconfigge l'ex-campione dei pesi massimi di boxe Leon Spinks; successivamente perde contro la medaglia d'oro olimpica per l’Unione Sovietica nel judo, Shota Chochoshivili.

Nel 1989 si sposa per la terza volta, con Naomi, e viene eletto come membro della "House of Councils". In questi mesi si esibisce in coppia con Sakaguchi o con il vecchio rivale Tiger Jeet Singh in incontri amichevoli. Nel giro di pochi mesi diventa un ambasciatore politico del Giappone in giro per il mondo: partecipa alle cerimonie di insediamento successive alle elezioni presidenziali in Brasile e Nicaragua; ad inizio dicembre del 1990 vola in Iraq, in piena guerra del Golfo, per contrattare il rilascio degli ostaggi giapponesi, riuscendo a farli liberare tutti il 6 dicembre dopo aver convinto Saddam Hussein; visita Cuba, dove incontra Fidel Castro, primo esponente politico di un paese democratico appartenente al “blocco occidentale” a farlo; va in paesi martoriati dalla guerra, come Cambogia, Somalia, Mozambico e si reca in diversi stato del centro e del sud dell’America, esprimendo dappertutto idee pacifiste.

Torna a combattere dal 1994, pur continuando la sua carriera politica, in eventi chiamati "Final Countdown" vincendo per sette volte consecutive: sconfigge Great Muta (1994), Willem Ruska (1994), Gerald Gordeau e Sting (1995), Yoshiaki Fujiwara (1995), Big Van Vader (1996), Willie Williams (1997), Tiger King-Satoru Sayama (1997). Nel frattempo non riesce a essere rieletto alla "House of Councils". Il 29 Aprile 1995 durante lo show NJPW/NWA "Kollision in Korea" si toglie lo sfizio di sconfiggere Ric Flair in 14 minuti e 52 secondi nel primo incontro tra i due . Il 21 maggio 1995 viene introdotto nella Hall of Fame della WCW, dove ha lottato solo per qualche incontro, mentre l’anno dopo viene introdotto nella prestigiosissima Hall of Fame del wrestling giapponese.

L’1 giugno 1996 organizza il primo World Wrestling Peace Festival a Los Angeles: a questo spettacolo partecipano grandi star fra cui Jushin Liger, The Great Sasuke, The Giant, Sting e molti altri. Nell'incontro principale della serata, in coppia con Dan Severn, sconfigge Oleg Taktarov e Yoshiaki Fujiwara in 9 minuti e 15 secondi.

Il 4 gennaio 1998, durante uno show del Tokyo Dome, Inoki annuncia il suo ritiro dalle competizioni. La sua carriera si conclude così il 4 aprile 1998 davanti a 70mila persone allo show intitolato "The Inoki Final". La cerimonia di ritiro è molto bella e si svolge alla presenza dei più grandi wrestlers affrontati dal campione di Yokohama, tra i quali Cassius Clay. Nel main event della serata Inoki sconfigge in 4 minuti e 9 secondi Don "The Predator" Frye e alla fine tutti i wrestlers della New Japan ed i grandi vecchi del passato gli portano i loro omaggi: ci sono c'erano Seiji Sakaguchi, Akira Maeda, Tatsumi Fujinami, Tiger Mask-Satoru Sayama, Killer Khan, Bob Backlund, Cassius Clay ed in rappresentanza della WCW Eric Bischoff.

Il 27 aprile dello stesso anno, durante un party organizzato in suo onore, annuncia di fronte a 1200 persone la formazione di una nuova federazione la Universal Fighting-arts Organization (U.F.O.). Questa nuova federazione si distacca da quelle normali di wrestling in quanto promuove uno stile di lotta più vicino allo shoot: primi grandi interpreti della federazione sono Satoru Sayama (che nei primi mesi occupa il ruolo di vice presidente della federazione) e il campione di judo Naoya Ogawa.

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25/09/2005 14:45
 
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ANDRE THE GIANT

Il 27 Gennaio del 1993 tutti gli appassionati del wrestling nel mondo hanno pianto la morte di Andre the Giant, uno dei più amati e conosciuti atleti nella storia della lotta. Ora rendiamo omaggio al gigante francese presentandovi la sua carriera.

All'età di 14 anni, era alto già 1 metro e 90, decide di lasciare la famiglia per inseguire il suo sogno, cioè quello di diventare un wrestler professionista; cinque anni più tardi si ripresenta nella casa dei suoi genitori, i quali trovandosi davanti un gigante non capiscono di avere davanti il proprio figlio ma solamente il wrestler Jean Ferrè ed è con grande stupore che vengono a sapere che Ferrè non era altro che il loro figlio Andre, che in questi ultimi anni era cresciuto la bellezza di 30 centimetri cambiando completamente la sua struttura fisica. Il gigante francese nei primi anni di carriera ha sostenuto molti combattimenti in Europa e nel Canada, e il suo personaggio iniziava ad essere conosciuto in tutto il mondo, per questo motivo nacque la decisione di farsi chiamare Andre the Giant, nome che sicuramente lo identificava meglio rispetto a Jean Ferrè. Il primo titolo Andre lo conquista in Giappone, è l'IWA Tag Team Title ottenuto il 18 Gennaio 1970 in coppia con Michael Nador. Nel 1971 Andre firma un contratto che lo lega alla WWF di Vince McMahon Sr., ed è in questo periodo che inizia a disputare incontri soprattutto in Giappone dove diventa una vera e propria attrazione, ricordiamo nel 1976 il rapido incontro contro il boxer Chuck Wepner che riscosse molto più successo tra il pubblico presente dello storico incontro, avvenuto nella stessa serata fra Antonio Inoki e Cassius Clay.

Nella prima parte di carriera in Giappone Andre non riuscì a conquistare titoli, ma riuscì comunque a togliersi delle soddisfazioni, ad esempio riuscì a sconfiggere Inoki. Successivamente Andre cercò di assumere una nuova identità come lottatore mascherato e disputò alcuni incontri sotto il nome di "The Giant Machine", ma la sua sagoma era talmente riconoscibile che queste apparizioni non durarono a lungo. Un episodio che ha dimostrato la forza e il coraggio del gigante francese è il fatto che durante un incontro disputato contro Killer Khan, Andre si fratturò l'anca ma con gran determinazione portò a termine l'incontro risultandone poi il vincitore, ma non combattè solo questo incontro con l'anca fratturata, andò avanti per la bellezza di una settimana, accorgendosi solo successivamente dell'infortunio. Un aneddoto particolare che permette di capire il carattere di Andre fu quando, arrivato a pesare ben 250 Kg, causa l'eccessivo consumo di birra, si sottopose ad una dieta rigidissima che escudeva l'alcool e gli consentiva di mangiare solo una mela al giorno, risultato: in quattro settimane il suo peso era sceso di ben 35 Kg. L'8 Dicembre 1978 Andre conquista l'Australasian Tag Team title in coppia con Ron Miller. Nemmeno un mese dopo il gigante francese passa alla NWA per un breve periodo dove però riesce a conquistare l'NWA US Tag Team title (Tri-State) e l'NWA Florida Tag Team title entrambi in coppia con "The American Dream" Dusty Rhodes.

In Giappone Andre si fa onore partecipando a più edizioni del "Madison Square Garden Tournament" sia in singolo che in coppia: nel 1978 nel torneo di singolo viene sconfitto in finale da Antonio Inoki per count-out, nel 1979 per un punto sfiora l'accesso alla finale del torneo, evento ripetutosi poi nel 1980 con Inoki che sconfigge Stan Hansen in finale e The Giant a bordo ring a seguire l'incontro. Sempre nel 1980 partecipa al primo "MSG Tag Tournament" classificandosi terzo in coppia con "The Hangman", mentre nel 1981 partecipa solo in tag team con Renè Goulet e trionfa nella manifestazione sconfiggendo in finale la coppia nipponica Inoki-Fujinami, per schienamento effettuato da Andre ai danni di Fujinami. Nel 1982 conquista il torneo a livello singolo sconfiggendo in finale Killer Khan, che sostituiva Antonio Inoki infortunato, sempre nello stesso anno in coppia con Renè Goulet si classifica solo quinto non riuscendo così a difendere il titolo di coppia conquistato l'anno precedente; nel 1983 la sfortuna si accanisce contro la coppia Andre The Giant-Stan Hansen, causa un infortunio ad Hansen, la coppia non partecipa alla finale nella quale erano dati per favoriti.

Dopo la breve parentesi NWA Andre torna alla WWF dove conquista subito l'affetto di grandi e piccoli grazie all'immagine di gigante buono che si era creato. Nel 1985 disputa la prima edizione di Wrestlemania, in questa occassione si trova davanti un uomo grande quasi quanto lui: Big John Studd (212 cm). Naturalmente ad uscirne vincitore fu Andre dopo aver disputato uno dei match più difficili della sua carriera.Un anno più tardi, a Wrestlemania II, riesce a trionfare nella "Battle Royal", nella quale erano presenti, oltre a una decina di wrestlers della federazione, anche i più famosi giocatori di football americano. Da questo momento Andre cambia la sua immagine, infatti entra a far parte della squadra di Bobby "The Brain" Heenan diventando così uno dei wrestlers più "odiati" della federazione.

Nel 1987, a Wrestlemania III, Andre sfida Hulk Hogan per un incontro valido per il titolo WWF, questo avvenimento riuscì ad attirare ben 93.000 spettatori, un record ancora ineguagliato per le manifestazioni indoor. L'incontro non ebbe un esito favorevole per il gigante, che venne messo al tappeto per la prima volta nella sua carriera, dopo essere andato più volte vicino alla vittoria. Ma Andre non si perse d'animo e il 5 Febbraio 1988, nel re-match fra i due, ebbe la meglio su The Hulkster, che subiva la prima sconfitta dopo quattro anni di successi; immediatamente dopo l'incontro Andre decise di cedere il titolo a Ted Di Biase, questo atteggiamento non piacque affatto al presidente Jack Tunney che dichiarò il titolo vacante. Poco tempo dopo, in occasione di Wrestlemania IV, Andre si ritrova per l'ennesima volta a dover affrontare Hulk Hogan, questa volta, però, non c'era in palio direttamente il titolo WWF, ma la qualificazione alla finale del torneo per l'assegnazione della cintura. L'incontro finì con un no contest per le reciproche scorrettezze dei due wrestlers. Da questo momento Andre non disputa più molti incontri da singolo e si avvicina sempre di più a quelli di coppia, trovando in Haku (Meng nella WCW) il suo partner ideale formando il team chiamato Colossal Connection, guidato dal manager Bobby Heenan. Questa nuova coppia aveva tutte le credenziali per poter conquistare il titolo di coppia, conquista che non tardò ad arrivare, infatti il 13 Dicembre 1989 The Colossal Connection sconfissero gli allora campioni in carica Demolition in un incontro valido per il WWF Tag Team title. La Colossal Connection riuscì a mantenere solo per breve tempo il titolo (4 mesi), visto che vennero sconfitti sempre dai Demolition nella sesta edizione di Wrestlemania; nei momenti successivi all'incontro la coppia si sciolse ed Andre decise di non aver più bisogno dell'assistenza di Heenan, questo gesto fece avvicinare nuovamente i tifosi al gigante francese.

.La carriera di Andre The Giant non riuscì più a risollevarsi, visti anche i problemi alle ginocchia che lo perseguitavano da tempo, nella settima edizione di Wrestlemania Andre fece solo un'apparizione durante l'incontro valido per il titolo intercontinentale disputatosi fra Big Boss Man e Mr. Perfect (il cui manager era Bobby Heenan), in cui il gigante si aiutava con un bastone per camminare. Dopo una difficile riabilitazione disputò ancora alcuni incontri importanti come ad esempio quello disputato al Tokyo Dome nell'aprile del 1990 in coppia con Shohei "Giant" Baba contro i Demolition, detentori del titolo di coppia WWF, naturalmente l'incontro si risolse a favore dei due giganti i quali non furono dichiarati campioni in quanto si trattava di un non-title match. Fu una delle ultime soddisfazioni che Andre ebbe, vista la sua imminente decisione di prendersi un periodo di riposo; periodo nel quale Andre ha girato per il mondo, fino a quando, nel Gennaio del 1993, fu costretto a tornare in Francia per la morte di suo padre, e forse questo grande dolore ha provocato la sua morte nel sonno, probabilmente per un infarto, nella notte del 27 Gennaio.

Andre ha dominato ovunque abbia combattuto, tanto che gli venne affibiato il soprannome di "The Boss" proprio dai wrestlers con i quali ha sostenuto incontri memorabili, avesse vinto molti più titoli, probabilmente ora sarebbe considerato il wrestler più forte della storia, ma se Ric Flair si è distinto per aver vinto una moltitudine di titoli pur non essendo fisicamente una potenza, e tecnicamente non particolarmente dotato, Andre era quasi l'esatto contrario, dotato infatti di un fisico a dir poco distruttivo, e di una tecnica non elevata, poteva permettersi di dominare un incontro solo con l'uso della forza fisica, combattendo singolarmente si è tolto poche soddisfazioni a livello di titoli conquistati, ma c'è da sottolineare che per quindici anni consecutivi non è mai stato schienato, in coppia ha avuto l'onestà di scegliere come compagni di team lottatori molto più piccoli di lui, come ad esempio Renè Goulet, The Hangman o Haku, di conseguenza non ha ottenuto quei successi devastanti che avrebbe potuto ottenere con lottatori ad esempio del calibro di Hulk Hogan. Ritornando al capitolo tecnica individuale, merita una particolare citazione la sua tecnica di schienamento, alquanto singolare, infatti dopo aver tramortito l'avversario con un poderoso calcio al petto, gli si sedeva sopra in modo abbastanza goffo.









25/09/2005 14:50
 
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BIG BOSS MAN
BIG BOSS MAN

Raymond Traylor nasce a Cobb County, in Georgia, il 2 maggio 1962 (non si ha certezza sulla data esatta, alcune fonti dicono 10 agosto, altre ottobre), e prima di diventare famoso sul ring con la gimmick del severo poliziotto Big Boss Man, lavora sul serio come guardia carceraria, nella prigione di Marietta, nel suo stato di nascita.

Avendo un fisico possente sin dall’adolescenza (1,98 x 143 kg), Ray Traylor tenta la carriera di wrestler, e nel 1985 debutta nella UWF con il nome di Big Bubba Rogers. Nella federazione del suo esordio, Big Bubba Rogers riesce a vincere il titolo assoluto battendo One Man Gang (suo futuro compagno di tag alla WWF), e quello di coppia, assieme a Angel Of Death. Quando la UWF viene assorbita dalla NWA, Bubba Rogers diventa la guardia del corpo di Jim Cornette, ma questo ruolo non lo porta lontano, tant’è che a metà del 1987, anche a causa di alcune dispute sui pagamenti che doveva ricevere, lascia la federazione. Per qualche mese, Big Bubba Rogers combatte sporadicamente in Giappone, nella AJPW, fino a quando, a luglio del 1988, non viene chiamato dalla World Wrestling Federation.

Il 31 luglio, durante Wrestlefest, Traylor fa il suo debutto alla WWF come Big Boss Man, uno spietato poliziotto, con tanto di manganello e manette. Al suo fianco c’è il perfido manager Slick, e in quell’occasione, Big Boss Man batte Scott Casey. Un mese dopo, il 28 agosto, c’è già il debutto in ppv, e a Summerslam Big Boss Man distrugge Koko B. Ware. L’obbiettivo di Big Boss Man alla WWF è quello di terrorizzare qualunque wrestler, al punto da intervenire in ogni incontro, dove puntualmente prende a manganellate i wrestlers, per poi ammanettarli alle corde.

Per riuscire meglio nei suoi intenti, Big Boss Man si allea con Akeem (One Man Gang alla UWF), formando le Twin Towers. Durante una puntata del Brother Love Show, Big Boss Man attacca violentemente Hulk Hogan, dando il via ad un lungo feud tra le Twin Towers ed i Mega Powers (Hogan e Randy Savage), che terminerà solo a causa dello split tra Hulkster e Macho Man. Tuttavia, contro Hulk e Savage, le Twin Towers si scontrano anche a Survivor Series, il 24 novembre 1988, dove vengono sconfitti nel match 5 vs. 5, da Hogan, Macho Man, Koko B. Ware, Hillybilly Jim, ed Hercules, in squadra con Haku, Ted DiBiase, e Terry Taylor. Contro Hogan, Big Boss Man lotta anche con il titolo mondiale in palio: il 27 maggio Hulk lo batte in uno Steel Cage Match a Saturday Night’s Main Event.

In tag con Akeem, Big Boss Man si confronta con tutte le coppie più forti della federazione, su tutti Demolition e Rockers. Il 2 aprile 1989, le Twin Towers sconfiggono i Rockers a Wrestlemania V, mentre a Summerslam, il 28 agosto, si battono con Andrè The Giant, contro Jim Duggan ed i Demolition, perdendo. Successivamente, Big Boss Man ha una forte rivalità con Dusty Rhodes, colpevole di avergli rubato sfollagente e manette. Il 23 novembre, a Survivor Series, Dusty Rhodes, con Terry Taylor, Brutus Beefcake, e Tito Santana, batte Big Boss Man, in team con Bad News Brown, Rick Martel, e Honky Tonk Man. Il feud tra loro due si chiude a SNME del 25 novembre, quando Rhodes vince un match uno contro uno, anche se alla fine Big Boss Man riesce a rientrare in possesso delle sue cose. Il 21 gennaio 1990, Big Boss Man perde alla Royal Rumble via DQ da Jim Duggan.

Nel frattempo, Big Boss Man inizia a cambiare la sua attitudine, e pian piano inizia un percorso che lo porterà a diventare face. Il turn face definitivo avviene in seguito a questo episodio: Jake “The Snake” Roberts, reo di aver rubato la Million Dollar belt di Ted DiBiase, viene attaccato da Big Boss Man, che lo lascia ammanettato nel ring; Big Boss Man cerca Million Dollar Man con l’intento di restituirgli la cintura, ma prima di poterlo fare scopre che il suo manager Slick è stato pagato da DiBiase per i suoi servigi. Infuriato, Big Boss Man torna da Roberts, lo libera, e gli rende la cintura da un milione di dollari. In questo modo, Big Boss Man passa tra i face, abbandonando per sempre il suo manager Slick.

Il suo compagno di coppia Akeem rimane fedele a Slick e così le Twin Towers giungono allo split. Il primo aprile, a Wrestlemania VI, Big Boss Man si porta in vantaggio nel feud sconfiggendo Akeem, e la rivalità tra i due termina il 28 aprile a SNME, quando il poliziotto batte l’ex compagno per squalifica. Dopo quell’incontro, Akeem lascia la WWF.

Da face, il poliziotto vuole fare giustizia su tutti gli heel della federazione, in primis tutti i clienti del perfido Bobby “The Brain” Heenan. Big Bossman inizia a sfidare via via tutti i wrestlers di The Brain, tipo Barbarian (battuto alla Royal Rumble il 19 novembre 1991), Earthquake (vittoria del “terremoto canadese” al Royal Albert Hall il 3 ottobre), ed anche il campione intercontinentale Mr Perfect. Contro Hennig combatte a Wrestlemania VII, il 24 marzo 1991, e per poco non diventa il nuovo intercontinental champion, ma purtroppo per lui, la vittoria arriva solo via DQ, e Mr Perfect resta campione.

A metà del ’91, il secondino di Cobb County si scontra con il poliziotto canadese The Mountie, ed il feud si conclude con un match a stipulazione speciale, un Jailhouse Match (il perdente deve passare una notte in prigione), che viene disputato a Summerslam il 26 agosto. La vittoria va al poliziotto georgiano, e The Mountie passa la notte dietro le sbarre. Il 5 aprile 1992, a Wrestlemania VIII, i due si scontrano nuovamente, stavolta in un match 4 vs. 4, e Big Boss Man, Sgt. Slaughter, Virgil, e Jim Duggan, battono The Mountie, Repo Man, ed i Nasty Boys.

Dopo il feud con The Mountie, si resta in ambito carcerario. Nailz, ex prigioniero proprio del carcere di Marietta, prende di mira Big Boss Man, che addirittura, dopo un agguato di Nailz, è costretto a stare fuori qualche tempo. Il 24 novembre 1992 i due si scontrano a Survivor Series, e dopo un match molto violento, è Big Boss Man ad ottenere il pin vincente.

Il 1993 inizia male per Big Boss Man, che perde alla Royal Rumble da Bam Bam Bigelow. Di lì a poco, Big Boss Man lascia la WWF, con tanti tifosi al seguito, tante vittorie prestigiose, ma nessuna cintura in bacheca. Combatte per qualche mese alla SMW (Smokey Mountain Wrestling), dove inscena uno stupendo feud con Kevin Sullivan, battuto due volte ad agosto, a Fire On The Mountain e a K-Town Showdown.

Dopo l’esperienza alla SMW, Traylor vuole riprovarci con il wrestling che conta, e si accasa alla WCW. Alla World Championship Wrestling Traylor debutta come The Boss (“The Big Boss Man” non lo può utilizzare, è un trademark della WWF), ed ottiene subito una title shot al titolo internazionale di Rick Rude, che però non conquista: Rude lo sconfigge a Starrcade il 27 dicembre.

Il 17 aprile del 1994 Vader batte The Boss, che dopo quella sconfitta decide di cambiare il proprio nome in “Guardian Angel”. Con questa gimmick, Traylor prosegue il suo feud con Vader, ma senza alcun successo. In tre match subisce solo tre sconfitte: a Bash At The Beach, a Fall Brawl, e ad Halloween Havoc, tra luglio ed ottobre ’94. Guardian Angel non riscuote molto successo, e dopo un breve periodo di riposo, Traylor rientra alla WCW con il vecchio nome Big Bubba Rogers, e diventa un super heel. Ad inizio del 1995, Big Bubba Rogers entra nella stable dei Dungeon Of Doom, di cui fanno parte anche Avalanche (John “Earthquake” Tenta) e The Giant (Big Show).

Assieme ad Avalanche, Big Bubba Rogers ha un feud addirittura contro Sting e Randy Savage, che lo porta a lottare ben tre volte in ppv. A Superbrawl ’95, il 19 febbraio, i due rappresentanti dei Dungeons perdono contro Sting e Savage; un mese dopo, ad Uncensored, Big Bubba Rogers ottiene una sorprendente vittoria contro Sting, con il quale però perde match e feud a Slamboree, il 21 maggio, in un Lights Out Match. Il 26 novembre, a World War III, batte Jim Duggan.

Verso metà del 1996, Rogers e Avalanche rompono il loro sodalizio, e diventano acerrimi nemici, al punto che Big Bubba attacca l’ex compagno, rasandogli un po’ di capelli e di barba. Purtroppo per Big Bubba Rogers, il feud con Avalanche (che nel frattempo inizia a lottare col suo vero nome, John Tenta) è disastroso: quattro match, quattro sconfitte, due a Nitro (3 e 17 giugno), e due in ppv (16 giugno a Great American Bash, 7 luglio a Bash At The Beach).

All’inizio del 1997, il New World Order propone a Big Bubba Rogers di entrare nella stable, opportunità che Traylor non si lascia certo sfuggire, e così lascia i Dungeon Of Doom, per l’nWo. All’interno della stable più potente della storia, Big Bubba Rogers combatte un solo match in ppv, a Souled Out il 25 gennaio, dove vince contro Hugh Morrus in un Mexican Death Match. Pochi giorni dopo però, Big Bubba Rogers viene attaccato violentemente da un wrestler sconosciuto, che lo costringe così fuori dalle scene per più di 6 mesi.

Nel frattempo, passati 6 mesi, l’nWo dichiara nullo il contratto firmato da Big Bubba Rogers, e decide di non rinnovarlo. Al suo rientro in federazione, Ray Traylor (tornato a combattere col suo nome vero), inizia un feud con il New World Order, colpevole di averlo scaricato. Ad accompagnare Traylor nella faida con l’nWo, ci sono Rick e Scott Steiner, che lottano con lui in entrambi gli incontri combattuti in ppv. Il 28 dicembre, a Starrcade, Traylor e gli Steiners vengono sconfitti da Randy Savage, Scott Norton, e Vincent, mentre il mese successivo, a Souled Out (24 gennaio 1998), Ray, Rick, e Scott, battono Scott Norton, Buff Bagwell, e Konnan.

Quella di Souled Out è l’ultima apparizione in ppv alla WCW per Traylor, che dopo pochissimi mesi lascia la federazione comandata da Bischoff per tornarsene alla World Wrestling Federation. A Stamford, Traylor si presenta sotto una maschera, come bodyguard della Corporation di Vince Mc Mahon. La sua prima apparizione alla WWF avviene quando attacca “Stone Cold” Steve Austin, nemico #1 di Vinnie Mac. Presto si viene a sapere che sotto la maschera della guardia del corpo si cela Big Boss Man, che è già pronto per sfidare in ppv Steve Austin.

Il 15 novembre, durante Survivor Series, Big Boss Man prende parte al torneo per determinare il nuovo campione assoluto della federazione, e se la vede proprio con Austin, che vince per squalifica. In seguito, Big Boss Man trova un tag team partner nel forte Ken Shamrock (appena entrato nella Corporation), con cui forma una coppia molto temibile per tutti. Il 13 dicembre, durante Rock Bottom, a Vancouver, il duo targato Corporation ha una title shot alle cinture di coppia detenute dai New Age Outlaws, ma non la sfruttano, ed escono sconfitti. Ma la sconfitta rende il combo Big Boss Man/Shamrock più forte, ed il giorno dopo a Raw sconfiggono i New Age Outlaws, e diventano WWF tag team champions! Per Big Boss Man è la prima cintura a Stamford, 10 anni dopo il suo debutto in federazione.

Il 30 novembre giunge anche alla sua prima cintura da singolo: in un Ladder Match sconfigge nientemeno che Mankind, diventando il campione hardcore, dopo un’interferenza di The Rock. Il suo regno dura appena 15 giorni, perché il 15 dicembre viene battuto da “Road Dogg” Jesse James.

Il 18 gennaio Traylor ottiene addirittura una shot al titolo mondiale, ma viene battuto da Mankind. Il 24 gennaio del 1999 i campioni di tag sono impegnati in match singoli alla Royal Rumble, proprio contro i due componenti dei New Age Outlaws, ed entrambi escono vittoriosi, Big Bossman contro Road Dogg, e Shamrock contro Billy Gunn, in un match valido per l’intercontinentale. Nella rissa reale il poliziotto di Cobb County si comporta bene, eliminando D’Lo Brown ed X-Pac, ma venendo buttato fuori verso la fine da Steve Austin. Il giorno dopo però arriva la doccia fredda: a Phoenix, in Arizona, durante Raw, vengono sconfitti da Owen Hart e Jeff Jarrett, perdendo le cinture.

Nonostante in poco tempo Big Boss Man sia passato da essere un multi-title holder (tag e hardcore), a non avere niente attorno alla vita, resta nella Corporation guidata da Vince (vincitore nella Rumble), ed inizia un feud con i Ministry Of Darkness, guidati da Undertaker. Il 14 febbraio al Pyramid di Memphis, durante St. Valentine’s Day Massacre batte Mideon, mentre il giorno successivo a Raw, assieme a Shamrock e a Test, termina in pareggio un match contro Mideon e gli Acolytes. Nel Raw del 15 marzo batte nuovamente Mideon, in uno Steel Cage Match, ed ottiene l’opportunità di battersi contro Undertaker a Wrestlemania.

Nella puntata pre-WM XV, Undertaker & The Acolytes vs. Big Boss Man, Test, e Shamrock, termina in No Contest. Il 28 marzo è tempo di Wrestlemania XV, ed uno dei match più attesi è proprio l’Hell In A Cell tra Undertaker e Big Boss Man. L’andamento del match è furioso, violento, ma Big Boss Man, nonostante l’impegno, non riesce a mettere le mani sulla vittoria: Undertaker connette con il Tombstone Piledriver, ed ottiene il pin vincente. Alla fine avviene qualcosa di terribile: giungono in scena Edge, Christian, e Gangrel, che sotto ordine del Phenom impiccano Big Boss Man!

Quando Vince Mc Mahon rivela di essere l’”Higher Power”, colui che ordina come agire ad Undertaker ed alla sua Ministry, e fonda la Corporate Ministry, con l’obiettivo di eliminare Steve Austin, Big Boss Man entra a farne parte; la Corporate Ministry è formata da Vince e Shane Mc Mahon, Undertaker, Triple H, Chyna, Big Boss Man, Mideon, gli Acolytes, Viscera, e Paul Bearer.

A Backlash Big Boss Man combatte un dark match contro Kane, perdendo. La Corporate Ministry è minacciata dallUnion, formata da Mankind, Test, Big Show, e Ken Shamrock, ed a No Way Out, le due fazioni si scontrano in un 4 vs. 4 Elimination Match, dove la Corporate è rappresentata da Viscera, Farooq, Bradshaw, e naturalmente Big Bossman. Il primo ad essere eliminato è Test, da Bradshaw, che successivamente cede all’ankle lock di Shamrock; Ken esegue un suplex sull’arbitro, venendo eliminato per squalifica; sul 3 a 2 per la Corporate Ministry, Big Show fa fuori prima Farooq, poi viene contato fuori assieme a Viscera, mentre i due si azzuffano fuori ring; restano in gara Big Boss Man e Mankind, ed il rappresentante dell’Union si porta a casa la vittoria, costringendo il poliziotto a cedere alla sua Mandible Claw.

Dopo quel match, Big Boss Man sente nuovamente la necessità di misurarsi nelle contese per il titolo hardcore, e così si tuffa alla caccia della cintura detenuta da Al Snow. Il 25 luglio, a Buffalo, ha luogo il ppv Fully Loaded, ed il titolo hardcore è on the line, se lo giocano il poliziotto ed il detentore Al Snow. In un match hardcore non ci sono regole, ed entrambi utilizzano le proprie armi, ovvero lo sfollagente (Big Boss Man), e “Head”, la testa di manichino (Al Snow). Il match se lo aggiudica Big Boss Man, che torna campione hardcore, dopo un match violentissimo, combattuto per tutta l’arena.

Per tutto il mese di agosto, Big Boss Man e Snow continuano a contendersi la cintura, e nella loro contesa si inserisce anche un terzo incomodo, “Road Dogg” Jesse James. A Summerslam il titolo doveva essere messo in palio in un triple threat, ma Jesse James fu estromesso dal match, e così si sfidarono nuovamente Big Boss Man e Snow. Al termine di un altro scontro brutale (combattuto addirittura in un bar vicino il Target Center di Minneapolis), Snow torna campione, grazie all’aiuto proprio di James, che colpisce Boss Man col manganello, tramortendolo, e permettendo a Snow di ottenere il pin vincente su un tavolo da biliardo.

Traylor non vuole aspettare per tornare campione, ed appena due giorni dopo Summerslam batte ancora Al Snow: è il terzo titolo hardcore. Dopo appena due settimane di regno, Big Boss Man si trova opposto a British Bulldog, con il titolo in palio. Il buon vecchio Davey Boy Smith è troppo forte per Traylor, e diventa campione hardcore; poco dopo, durante lo show, avviene la sorpresa: British Bulldog cede la cintura ad Al Snow di sua volontà, suscitando le ire di Big Boss Man. Questo avvenimento rende la rivalità tra Big Boss Man e Snow ancora più accesa, e ad Unforgiven, il 26 settembre, i due si scontrano in un “Kennel From Hell” Match: il ring è circondato da possenti rotweillers, e per vincere bisogna uscire da ben due gabbie, poste sul ring. Il match, sanguinolento per entrambi dall’inizio alla fine, vede vincitore Al Snow, che riesce a scappare dalle gabbie prima di Big Boss Man.

Mentre è ancora impegnato nel feud con Al Snow, Big Boss Man ne inizia un altro, contro Big Show, in odore di titolo assoluto. La rivalità inizia quando al termine di un match perso per DQ, Boss Man tenta di ammanettare Big Show, ma le manette sono troppo piccole, così Big Show si rialza, e demolisce Big Boss Man con la chokeslam. Il gigante lotta contro Big Boss Man e contro Al Snow anche in un match con in palio il titolo hardcore, e da quel match esce campione proprio Boss Man, che riesce a far sanguinare Show, dopo averlo colpito con lo sfollagente. Il quarto ed ultimo regno da campione hardcore termina tre mesi dopo: il 17 gennaio 2000 Test lo batte, portandosi via il titolo.

Il feud tra i due “Big” intanto prosegue, e ad animare la tenzone arriva una componente importante: il padre di Big Show è molto ammalato, e sta per morire (il tutto è chiaramente un work, il padre di Show in realtà è morto da anni). Il padre di Big Show alla fine muore, ed al funerale Big Boss Man si rende protagonista di un gesto spregevole: lega la bara al suo automezzo, e la trascina via.

Questo avvenimento porta a ben due match in ppv. Il primo a Survivor Series, il 14 novembre, ed a prevalere è Big Show, che vince un handicap match contro Big Bossman ed i suoi alleati Prince Albert, Mideon, e Viscera. Quella stessa sera Big Show batte The Rock e Triple H, diventando campione del mondo. Il secondo match in ppv si disputa ad Armageddon il mese successivo, ed anche in questo caso a vincere è Big Show, che mantiene il titolo mondiale.

Dopo questo push mostruoso, che lo ha portato in poco tempo a ben 3 titoli hardcore e ad una title shot al titolo mondiale, Big Boss Man torna nel midcarding, e nel 2000 combina ben poco. Partecipa alla Royal Rumble, dove elimina Rikishi, Chyna, e Farooq, prima di essere estromesso dal match dal futuro vincitore The Rock. A No Way Out, il 27 febbraio, perde per squalifica contro Tazz, dopo appena 47 secondi!

Prima di Wrestlemania forma un tag team con Bull Buchanan, che lo porta a combattere nei suoi due ultimi ppv. A Wrestlemania ’00 il tag Big Boss Man/Buchanan batte il tag team dei “pimp” D’Lo Brown e Godfather, mentre a Backlash, il 30 aprile, battono gli Acolytes. A giugno prende parte al primo turno di King Of The Ring, ma viene eliminato subito da Bubba Ray Dudley. Da allora, Big Boss Man viene dirottato per qualche tempo a combattere negli show minori, fino a quando non si vede più sul ring.

Big Boss Man non interrompe però i suoi rapporti con la WWF, infatti diventa uno dei trainer della OVW, la federazione satellite dei Mc Mahon. Restando dunque alla WWF, Big Boss Man compare altre tre volte, le ultime, sul ring. A dicembre del 2001 interviene in un match tra Steve Austin e Booker T, in favore di quest’ultimo; prende parte alla Royal Rumble del 2002, vinta da Triple H; il primo aprile del 2002, a Raw, perde, in tag con Mr Perfect, contro gli Hardy Boyz, ed è questa la sua ultima apparizione su un ring della federazione di Stamford (a parte un dark match a No Way Out, perso via DQ contro Diamond Dallas Page).

Mentre lavora alla Ohio Valley Wrestling, Traylor non disdegna di effettuare qualche apparizione su un ring. Il 30 ottobre del 2002, in uno show della OVW, combatte in tag con Charlie Haas e Mr P. (l’attuale John Cena), vincendo contro Lance Cade, Sean O’Haire, e Rene Dupree. Nel 2003 viene intravisto nel backstage della NWA-TNA, ma non farà alcuna comparsata nella federazione dei Jarrett. Nel 2004 prende parte a qualche show nelle indies americane, e combatte anche qualche match in Giappone, nell’IWA.

Il 17 luglio combatte ad uno show della Iron Ring Wrestling, e perde contro Bunkhouse Buck, in quello che purtroppo diventerà il suo ultimo match ufficiale. La sera del 22 settembre 2004 la moglie lo vede fermo sul letto, e pensa che stia dormendo; purtroppo però, quando lo bacia sulla fronte, lo sente freddo, tenta di svegliarlo, ma senza successo. Ray “Big Boss Man” Traylor è morto, a causa di un attacco cardiaco, a soli 42 anni.










29/09/2005 14:54
 
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VINCE MCMAHON
VINCE MCMAHON

Vincent Kennedy McMahon, jr. nasce il 24 agosto 1945 a Pinehurst, nel North Carolina, rappresentante della terza generazione di una vera e propria dinastia di promoter di pro-wrestling. Suo nonno, Jess McMahon, era stato un promoter di boxe e wrestling, mentre suo padre, Vince McMahon, Sr., aveva fondato la Capitol Wrestling Corporation. Questa federazione aveva dominato il professional wrestling nel Nordest degli Stati Uniti nella seconda metà del 1900, quando il wrestling non conosceva federazioni internazionali , ma solo compagnie regionali. Da ragazzo, Vince, Jr. , che era stato cresciuto solo da sua madre, ed aveva incontrato suo padre per la prima volta solo a dodici anni, è smanioso di entrare a far parte dell’industria del wrestling.

Il padre lo fa studiare alla East Carolina University , dove si laurea nel 1968 in business administration. A questo punto, Vince, sr. decide che il figlio è pronto ad entrare in affari, e nel 1971 lo nomina a capo della “Capitol’s operations” a Bangor nel Maine. Dopo aver conseguito un successo dietro l’altro a Bangor, McMahon diviene responsabile di tutte le operazioni della compagnia nel New England. Nel 1982, compra la Capitol Wrestling da suo padre e comincia ad espandere il suo concetto di professional wrestling, basato su un nuovo modo di pensare questa forma di intrattenimento, dando più attenzione all’aspetto dello spettacolo negli show. McMahon recluta nuovi talenti e compra varie federazioni indipendenti in tutti gli U.S.A., creando una vera e propria federazione nazionale, chiamata World Wrestling Federation (WWF). ontestualmente, McMahon crea la TitanSports, Inc., una compagnia gemella che ha il compito di gestire tutti gli aspetti economici, finanziari e di rapporti con il pubblico (vendita di biglietti, merchandising…) della Wwf.

Il professional wrestling cambia radicalmente con l’esplosione del tipo di business preparato e pensato da McMahon. McMahon ammette adesso che, tecnicamente il wrestling, non è uno sport (ed è il primo, quindi, negli States a spezzare la kayfabe), ma solamente una forma molto particolare di intrattenimento per il pubblico. McMahon cura particolarmente quest’ultimo aspetto, rendendo i wrestlers personaggi spesso ispirati a cartoons o a fumetti, con costumi luminosi e dai colori sgargianti, con entrate nelle arene molto elaborate, con fuochi d’artificio o con la creazione di filmati mostrati al pubblico su megaschermi riguardanti gli atleti, con musiche di ingresso preparate da noti artisti. Nel 1987 la WWF vende 80 milioni di dollari in biglietti per eventi dal vivo, secondo Forbes, e la federazione batta anche i record nazionali per spettatori di eventi in pay-per-view, nonché, con l’evento chiamato Wrestlemania III, il record assoluto di spettatori in un’arena al coperto, oltre novantatremila al Silverdome di Pontiac.

All’inizio degli anni novanta, McMahon e la WWF hanno una serie di problemi legali, culminati nel 1993, con l’accusa, portata avanti in un tribunale federale di Brooklyn, New York, che McMahon e la Titan Sports avevano fornito ai wrestlers della Wwf steroidi anabolizzanti dal 1985 al 1991. Nel corso del processo, molti atleti della Wwf del presente e del passato , incluso Hulk Hogan, la più grande icona del wrestling creata da McMahon, ammettono di aver utilizzato steroidi per lanciare le proprie carriere e accusano la Wwf di incoraggiare l’abuso dei queste droghe da parte dei wrestlers, droghe divenute illegali nel 1988. McMahon viene poi assolto dalla maggior parte della accuse, nonostante venga ritenuto colpevole di tentativo di frode a danno della Food and Drug Administration, un ente governativo statunitense che provvede alla sicurezza alimentare e sanitaria dei cittadini.

Un altro problema per McMahon è, a partire dal 1988, il lancio della World Championship Wrestling (WCW) di proprietà di Ted Turner. Negli anni del processo per steroidi, la rivalità tra le due federazioni si accresce sempre di più, anche se la WWF riesce, nel corso degli anni, a sopravanzare sempre gli avversari nel cuore dei fans. Il vantaggio è soprattutto per il pubblico grazie ad una competizione che spinge le due federazioni ad impegnarsi per rendere più popolare il wrestling. Il risultato è impressionante, per la Wwf: gli eventi dal vivo della WWF rappresentano tra i più visti della storia della tv via cavo e della pay-per-view, e i guadagni della compagnia di McMahon aumentano di oltre il 45% dal 1996 al 1999.

Intanto, la World Wrestling Entertainment continua nel tempo ad essere la federazione leader nel mercato dello sport-entertainment, creando attrazioni per mezzo miliardo di persone nel mondo ogni settimana, grazie ai circuiti della televisione, dell’home video, che si aggiungono all’enorme successo per gli eventi dal vivo. Inoltre, la Wwe diventa la casa di alcuni tra i maggiori atleti nel mondo: campioni di boxe (Mike Tyson), football (Lawrence Taylor), wrestling olimpico (Kurt Angle), sollevamento pesi (Mark Henry) , body-building (Lex Luger), Ultimate Fighting (Ken Shamrock) , e molti altri ancora. Tutto questo rappresenta una miscela esplosiva, una formula di successo che Mr. McMahon utilizza per portare la Wwf a nuovi e più alti livelli. E’ l’era della “Wwf Attitude" , al suo punto più alto, e Vince McMahon ne è il creatore, il fondatore, il capo, il leader indiscusso, il maggiore, e più intelligente rappresentante.

Riguardo la battaglia tra WWF e WCW, questa aumenta popolarità di entrambe le federazioni e ad essa è stato attribuito il merito e la colpa del cambiamento di “attitudine” dei wrestlers. Mentre prima i wrestlers erano soprattutto portabandiera di grandi valori, come la patria, la religione, ecc. (vedi il personaggio di Hulk Hogan), le top stars del wrestling diventano, per iniziativa di Vince McMahon, molto più aggressive e ribelli (per esempio, Vince McMahon ha inventato le gimmick di “Stone Cold” Steve Austin, Mick “Mankind” Foley, e Triple H). McMahon fa moltissimo per incoraggiare questo cambiamento, trasformando i suoi eroi in veri e propri “bad boys”.

McMahon viene poi più volte accusato di portare troppo oltre il livello di volgarità presente nel mondo del wrestling, specialmente dopo l’accidentale morte di Owen Hart, avvenuta nel maggio del 1999. Il wrestler avrebbe dovuto fare un’entrata nell’arena in modo molto spettacolare, calandosi con un verricello fin quasi del soffitto dell’arena scendendo sul ring. Purtroppo le cose non vanno così, e Owen Hart muore cadendo dal tetto dell’arena. La molto controversa decisione di Vince di continuare l’evento in pay-per-view alla Kansas City's Kemper Arena , crea a McMahon moltissimi nemici, e soprattutto una lunga causa con la moglie di Owen Hart, conclusasi nel novembre 2000, con un risarcimento di circa sette milioni di dollari alla famiglia del lottatore. Nell’ottobre del 1999, McMahon il titolo di borsa della World Wrestling Federation Entertainment, Inc. comincia ad essere quotato in borsa nell’indice Nasdaq. In brevissimo tempo i prezzi delle azioni salgono vertiginosamente.

Nel 2002, la WWF cambia nome in WWE, dopo una causa intentata dal World Wildlife Fund. Nel corso degli anni, Vince impegna tutta la famiglia nella sua azienda: la moglie di Vince, Linda ricopre la carica di presidente esecutivo della Wwe, ed i due figli di Vince, Stephanie e Shane, lavorano nella compagnia, che ha il proprio quartier generale a Stamford, Connecticut.

Sullo schermo, Vince McMahon appare per molti anni come il primo tra i face announcers, senza mai dichiarare, che in realtà lui è il proprietario della Wwf. Jack Tunney prima e Gorilla Monsoon poi impersonano in tv il ruolo di presidente della Wwf, finché, nel 1997 Vince non decide di apparire in tv come il proprietario della federazione, recitando un personaggio heel.

Nel settembre 1997 McMahon entra nelle storylines a pieno titolo, nel corso di una intervista a Steve Austin, appena infortunatosi gravemente al Summer Slam 1997, a causa di un piledriver eseguito male da Owen Hart. McMahon cerca di convincere Austin a ritirarsi dal wrestling per non compromettere ancora di più la sua salute. Austin rifiuta, gli mostra il dito medio e lo colpisce con uno stunner, in uno dei momenti storici della WWF degli ultimi anni. Questo angle inizia ufficialmente un feud tra i due , che dura tre anni: si tratta di uno dei maggiori feuds dell’intera storia del wrestling.

Nel novembre 1997, alle Survivor Series, Vince McMahon diventa uno dei maggiori heels della storia del wrestling in una sola notte: il campione mondiale WWF Bret Hart subisce uno “screwjob” da Vince nel corso del suo title match contro Shawn Michaels. Siamo a Montreal, in Canada, patria di Hart, il quale si era rifiutato di jobbare a casa sua contro Michaels nonostante di lì a pochi giorni sarebbe passato alla WCW. Temendo che Bret Hart portasse con sé alla federazione rivale la cintura di campione mondiale WWF, Vince McMahon fa suonare il gong dall’arbitro Earl Hebner senza che Hart abbia ceduto ad una presa di sottomissione portatagli da Michaels. Hart sputa in faccia a Vince, accorso a bordoring, e successivamente, nel backstage, lo colpisce con un pugno. La settimana successiva, nel corso della trasmissione televisiva principale prodotta dalla WWF, Vince McMahon, nel corso di una intervista, afferma che “Bret screwed Bret”, addossandogli tutta la colpa dell’accaduto.

Subito dopo Wrestlemania 14, nel marzo 1998, Austin viene convocato da McMahon , che cerca di convincerlo ad essere il portabandiera della Wwf del nuovo millennio, mettendogli a servizio il suo titolo di World Champion conquistato contro The Rock la sera prima , diventando il nuovo Corporate champion. Austin lo colpisce ancora una volta con una stunner, ed è la seconda volta in meno di sei mesi. Il 13 aprile 1998, Raw is War supera WCW Monday Nitro nei ratings del lunedì sera, grazie al feud tra Austin e McMahon: è la prima volta dopo ben ottantatre settimane. Il 2 giugno 1998, ad Over The Edge, McMahon fa volgere un match tra Austin ed il personaggio di spicco della Corporation, Dude Love. Vince stabilisce che lui stesso funga da arbitro e da a Pat Patterson e Gerald Brisco, i suoi tirapiedi, i ruoli di special timekeeper e special ring announcer. Austin riesce comunque a vincere il match ed a tornare a casa con la cintura. Il 28 giugno 1998 a King of the Ring, Austin affronta Kane in un first blood match. McMahon è ovviamente dalla parte di Kane e del suo manager Paul Bearer. Kane finisce per vincere anche grazie all’interferenza di Undertaker.

Il 29 giugno 1998 a Raw, Kane accetta un rematch con Austin, provocando una grande arrabbiatura da parte di Vince. Austin rivince il titolo e McMahon se la prende con Kane.

Il 17 settembre 1998 a Breakdown in un match per il titolo WWF , sia Kane che Undertaker schienano contemporaneamente Austin. Viene fissato un rematch tra Undertaker e Kane per il successivo pay-per-view per determinare un unico campione, e Kane e Undertaker attaccano entrambi McMahon. Il mese dopo, a Judgment Day Undertaker e Kane combattono finendo il match in no-contest quando lo special referee Steve Austin dichiara sé stesso come vincitore. Una precedente stipulazione aveva stabilito che se Austin non avesse dichiarato Undertaker o Kane come vincitore del match, sarebbe stato licenziato. Vince rispetta la parola data e licenzia Austin davanti alle telecamere.

Nel settembre 1998 il figlio di Vince McMahon debutta nella WWE in un ruolo importante, parlando di suo padre Vince come un uomo a cui interessa solo di sé stesso. Shane chiede al padre di reinserire Austin nel roster della federazione e si pone come suo più leale alleato.

Il 15 novembre 1998 si svolgono le Survivor Series, nelle quali trova spazio il torneo per assegnare ad un nuovo campione il titolo mondiale Wwf. Nella semifinale del World Title tournament, che vede opposti Mankind e Steve Austin, l’arbitro Shane McMahon tradisce Austin non contando uno schienamento e permettendo a Mankind di avanzare nel torneo fino alla finale. Mankind , più tardi nella serata viene a suo volta tradito dalla coppia formata da Vince e Shane McMahon, che nella finale aiutano The Rock a conquistare il titolo. Nelle settimane precedenti Vince aveva avuto un feud con The Rock che aveva reso il “people’s champion” come uno dei maggiori face della federazione: il turnover era del tutto inaspettato.

Alla Royal Rumble 1999 Vince McMahon sciocca il mondo vincendo il royal rumble match, eliminando per ultimo Steve Austin, grazie ad una interferenza di The Rock. Vince ha quindi in mano la title shot per Wrestlemania, ma, non essendo un wrestler, dice di non poter lottare per il titolo nell’evento più importante dell’anno, e che quindi sceglierà lui il primo sfidante di The Rock. Il commissioner Shawn Michaels però non è d’accordo: se Vince rinuncia alla title shot, sarà Austin ad affrontare contro The Rock! Vince è infuriato ed alla fine si decide che al pay-per-view St. Valentine's Day Massacre Vince affronterà Austin in uno steel cage match, e se Austin vincerà sarà lui il primo sfidante. E’ proprio Austin a vincere il match, dopo essere scaraventato fuori dalla gabbia dall’esordiente Paul Wight, accorso in aiuto di Vince, il quale, alla fine, è a dir poco furioso.

Il 12 aprile 1999, nel corso di Raw, Shane McMahon schiaffeggia il padre, dichiarando che Vince ha “dimenticato le sue priorità”. Il tutto è una farsa: nelle settimane successive si scopre che lo stesso Vince McMahon è il “Greater Power”, legato a Undertaker. A King of the ring 1999, Shane e Vince battono Steve Austin, in un match nel quale è in palio la proprietà della federazione. Si tratta di un ladder match, e sulla scala di trovano i documenti che attestano la proprietà della federazione. Quando Austin ha praticamente vinto, la corda che regge la valigetta viene alzata inspiegabilmente da una una mano misteriosa, Austin si distrae e perde.

Austin e McMahon decidono di regolare definitivamente i conti a Fully Loaded, dove Austin vince un “End of an Era” match battendo di Undertaker. E’ la fine definitiva di quella che è forse la più grande faida della storia recente del wrestling, in quanto, per stipulazione, McMahon non potrà più comparire nella federazione. Il 14 settembre 1999, nel corso di Smackdown!, è lo stesso Austin a permettere a Vince di rientrare nella federazione per fargli iniziare un feud contro Triple H, da cui vince il titolo assoluto della WWE, proprio grazie ad una interferenza di Austin. Motivo del contendere è l’oltraggio fatto da Triple H a Stephanie McMahon, che il wrestler ha sposato con l’inganno. Vince dichiara subito vacante il titolo, che viene rivinto da Triple H e ad Armageddon 1999 Triple H batte Vince grazie all’interferenza della figlia Stephanie, che dimostra di aver fatto il doppiogioco, nel match che dà vita alla “McMahon-Helmsley Era”, una nuova, luminosa, fase, nella storia della federazione.

Dopo un periodo di assenza dalle scene, Vince torna alla WWE il 13 marzo 2000 a Raw per salvare The Rock da uno screwjob di suo figlio Shane, permettendogli così di andare nel main event di Wrestlemania. Ma Vince torna heel nello “Showcase of Imortals”, tradendo The Rock e alleandosi Triple H, che vince il match che lo vede opposto a Rock, Mick Foley e Big Show, ed anche il titolo mondiale. A King of the Ring 2000, Vince viene schienato da The Rock in un six men tag team match che vede in squadra con lui Triple H e Shane McMahon, mentre con Rock lottano Undertaker e Kane. Per la stipulazione speciale del match Rock strappa il titolo mondiale a Triple H.

McMahon scompare per alcuni altri mesi dalla federazione, in cui, si afferma nel corso degli shows, si “dà da fare” con sua moglie Linda. Torna on screen il 6 novembre 2000 per invitare i fans della WWE ad andare a votare alle elezioni presidenziali che vedevano opposti George Bush, jr. e Al Gore. Vince comincia però ad avere difficoltà con sua moglie, dalla quale, il 7 dicembre 2000, dichiara di volere il divorzio (ovviamente è una storyline). Undici giorni dopo, Vince prende su di sé la carica di Ceo della federazione e licenzia il commissioner Mick Foley. L’8 marzo 2001, nel corso di Smackdown! Vince bacia appassionatamente Trish Status di fronte a sua moglie, che, ammalata, si trova in sedia a rotelle.

Il 23 marzo 2001 Vince McMahon acquista dalla Aol/Time Warner i diritti sulla WCW, la federazione rivale, vicina al fallimento, instaurando di fatto un monopolio nell’industria del wrestling negli Usa. Tre sere dopo compare nel corso della puntata finale di Nitro su TNT. Nel corso dello show, però, ritorna suo figlio Shane, che afferma di aver acquistato la WCW prima di lui. A Wrestlemania XVII Vince ed il figlio si scontrano: è Shane ad avere la meglio in uno street fight match. A fine serata, Vince aiuta il suo arcirivale Steve Austin a battere The Rock e a vincere il titolo mondiale WWE: Austin si allea così con la sua nemesi. Per qualche settimana, Vince è l’ispiratore di un nuovo, letale, team: quello di Steve Austin e Triple H. Poi scompare di nuovo dalle storylines della WWE.

Nell’estate del 2001, Vince guida il team della WWE che ha un feud contro gli “invasori” della WCW e della ECW, guidati dai sue due figli e da Paul Heyman. Il 13 settembre 2001, Vince McMahon è a Smackdown! per commemorare le vittime dell’attacco di Al Qaeda alle Twin Towes di New York. Nel novembre 2001, alle Survivor Series, il team WWE batte il team dell’Alleanza tra WCW ed ECW, che vengono cacciate via dalla WWE.

Vince inizia un nuovo feud contro Ric Flair, che afferma di aver acquistato la metà della WWE dai figli di Vince. Alla Royal Rumbe 2002 Vince perde contro Ric Flair in uno street fight match. Vince non accetta di aver perso parte della federazione ed afferma di voler immettere un “veleno” nella WWE per farla morire: si tratta della nWo, che, con i suoi tre membri storici, Hulk Hogan, Kevin Nash e Scott Hall, debutta nella federazione di Stamford.

Linda McMahon ed il board della WWE decidono che, non potendosi risolvere in altro modo la diatriba tra Vince e Ric Flair, la compagnia va divisa in due. Così, il 25 marzo 2002, Vince e Ric Flair conducono il draft che porta alla divisione dei rosters della federazione. Vince McMahon esegue il draft per il roster di Smackdown!. Il primo aprile 2002, Vince cerca di convincere Steve Austin a firmare per Smackdown!, ma Austin si fa beffe di lui e lo colpisce con uno stunner, rifiutando la proposta. Il 10 giugno 2002, nel corso di Raw, Vince batte Flair in un no holds barred match e conquista la piena proprietà della WWE, nominando poi due general manager per i due shows: Eric Bischoff per Raw, sua figlia Stephanie per Smackdown!

Dopo un feud iniziato il 16 maggio 2002, quando McMahon insulta Hulk, a Wrestlemania XIX Vince McMahon affronta Hulk Hogan, da cui viene sconfitto nonostante un’interferenza del rientrante “Rowdy” Roddy Piper. Il mese prima, Hulk aveva perso contro The Rock, per colpa di uno screwjob messo in atto da Vince insieme all’esordiente Sylvain Grenier. Tre giorni dopo Wrestlemania, Vince riconosce la sconfitta, ma afferma che Hulk non tornerà più nella federazione, ma resterà a casa sua prendendo comunque lo stipendio, pur di non vederlo più. Allora Hogan si ripresenta mascherato, presentandosi come “Mr. America” e continuando il feud contro Vince. Nel mese di luglio 2003, Hogan lascia la federazione e Vince McMahon si scaglia contro un suo “fan”, Zach Gowen, wrestler con una gamba sola. A Vengeance 2003 i due si affrontano e Vince batte Gowen.

Il 18 settembre 2003, Vince McMahon viene introdotto nell’Hall of Fame del Madison Square Garden. A No Mercy 2003 torna sul ring in pay-per-view ,sconfiggendo Stephanie nel primo “father vs. daughter, I quit” match della storia del wrestling, dopo che Linda McMahon getta la spugna per evitare alla figlia una punizione troppo pesante. Stephanie, per stipulazione, è costretta a lasciare il suo posto di general manager di Smackdown! Più tardi, nel corso della serata, Vince inizia un feud contro The Undertaker, intervenendo nel match del Dead Man contro il campione mondiale Brock Lesnar, che porta a casa il match.

Nella successiva puntata di Smackdown! Vince nomina Paul Heyman nuovo general manager dello show, e questi decide che, se Undertaker batterà Brock Lesnar, potrà scegliere il suo avversario alle Survivor Series. Undertaker vince l’incontro e sceglie come proprio oppositore, nientemeno che Vince McMahon. Vince riesce a vincere questo match, un “Buried Alive match”, grazie alla decisiva interferenza di Kane.

Nel febbraio 2004, Vince McMahon diventa nonno, in quanto suo figlio Shane e sua moglie Marissa hanno un bambino. Il 14 marzo 2004, a Wrestlemania XX, Vince indirizza un discorso di saluto e di ringraziamento a tutti i fans, da parte di tutti i lavoratori della WWE, per il supporto e l’amore dimostrato nel corso degli anni. Il 22 giugno 2004, nuova apparizione di Vince McMahon a Smackdown!: anche questa volta per mettere in discussione un general manager dello show. Kurt Angle viene licenziato ed al suo posto Vince nomina, la settimana successiva, Theodore Long.

Per tutto il resto dell'estate Vince McMahon non fa più alcuna apparizione in tv, a Raw come a Smackdown!. Il ritorno avviene nella puntata di Raw del 20 settembre, quando esce sullo stage per promuovere tutti i suoi programmi riguardanti il primo ppv interattivo della federazione, Taboo Tuesday. Nella stessa settimana Vince prende parte anche a Smackdown!, per festeggiare l'anniversario dei 5 anni dello show e nella medesima puntata Vinnie Mac riceve addirittura una bella poesia, dedicatagli da John Heidenreich.

Il 18 ottobre torna a Raw per assistere dal vivo ad una Battle Royal, e nello stesso mese è coinvolto in una pesante discussione con Ric Flair. Il Nature Boy effettua, infatti, un promo contro Randy Orton nel Raw del 4 ottobre, utilizzando termini “non appropriati” e molto volgarie la cosa fa imbestialire Vince, che per poco non licenzia Flair. Il 19 ottobre si tiene Taboo Tuesday, e Vince McMahon vi partecipa intervenendo dopo il match tra Eugene ed Eric Bischoff. Vince arriva sullo stage per dichiarare quale stipulazione ha scelto il pubblico, ovvero Hair vs. Hair Match! In seguito Eric Bischoff è costretto a raparsi a zero, mentre Vince costringe The Coach a vestirsi da donna! Nel mese di dicembre Vince McMahon torna nuovamente nello show del lunedì sera per rendere ufficialmente vacante il World Title fino a quel momento detenuto da Triple H (6 dicembre), mentre nel periodo natalizio si reca a far visita alle truppe americane in Iraq, insieme all'intero roster di Smackdown!.

Il 2005 non comincia nel migliore dei modi per Vinnie Mac, che salendo di corsa sul ring durante la Royal Rumble, dopo la doppia eliminazione Batista/Cena, sbatte contro l'apron ring, infortunandosi entrambi i quadricipiti contemporaneamente. A causa di questo infortunio Vince deve sottoporsi ad un intervento chirurgico, che viene effettuato a Birmingham, nell'Alabama, per mano del Dottor James Andrews, il 2 febbraio.

La prima apparizione post-infortunio per il capo della WWE avviene il 18 aprile, a Raw, per annunciare una nuova draft lottery, irrompendo durante un discorso di "Captain Charisma" Christian, che poi per decisione dello stesso Vince sarà costretto a lottare la puntata dopo contro il World Champion Batista. Circa un mese più tardi, il 16 maggio, Vince Mc Mahon torna nuovamente a Raw, interrompendo un discorso di Randy Orton, per ufficializzare data, luogo, e modalità del suddetto draft: inizierà lunedì 6 giugno a Raw, nella puntata che si terrà a St. Louis, nel Missouri, proprio il luogo di nascita del Legend Killer, e le trattative di scambio dei wrestler si protrarranno per tutto il mese successivo, sia a Raw che a Smackdown!.

La settimana successiva il patron della WWE si fa ancora vivo nello show del lunedì sera, stavolta interrompendo un furioso Eric Bischoff, che stava infamando la defunta ECW. Dopo aver interrotto il General Manager di Raw, Vince Mc Mahon inizia a parlare bene proprio della Extreme Championship Wrestling, e poi introduce colui che ha portato al successo proprio la federazione hardcore per eccellenza: Paul Heyman. Finito l'intervento di Heyman, Vinnie Mac ripristina un match ECW-style che Bischoff aveva interrotto la settimana precedente: Chris Benoit vs. Tajiri.

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