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Lo sciamanesimo

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2005 14:12
17/12/2005 14:13
 
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I più accreditati studiosi d'antropologia sostengono che lo sciamanesimo sia stato, originariamente, un fenomeno religioso sviluppatosi nelle regioni siberiane e nell'Asia Centrale. Solo successivamente si sarebbe propagato in tutte le regioni del mondo, assumendo contenuti, forme e modalità d'estrinsecazione tipiche delle tradizioni popolari in cui si sarebbe sviluppato.

In realtà, lo sciamanesimo è un fenomeno di respiro universale e immenso nelle manifestazioni, così quanto lo è stato, e lo sarebbe tuttora, il pensiero magico e le sue applicazioni presso ogni popolo della terra.
Definire in cosa consistesse lo sciamanesimo e quali siano ancor oggi le sue interazioni con le società più o meno progredite, è cosa ardua.

Genericamente si potrebbe definirlo come l'insieme di pratiche magico-religiose che permetterebbero ad una particolare persona - lo sciamano - di porsi in relazione con il mondo extra-umano.

Nella disamina dello sciamanesimo dei vari popoli, si evidenziano pertanto motivi conduttori comuni che hanno, nel contatto con il soprannaturale, il loro punto di forza basilare. Questo si evidenzia soprattutto nel tema del viaggio, inteso sia sotto il profilo simbolico-iniziatico, sia in termini reali, o per lo meno realistici.
Al viaggio, in dimensioni extra-umane, è indissolubile e sempre connessa la condizioni estatica dello sciamano. Nell'estasi, spesso procurata con l'aiuto di rituali magici o di sostanze droganti, ogni sciamano peregrina nei piani non umani per ottenere la risoluzione di problemi pratici legati al benessere sia di una sola persona sia dell'intera comunità. Lo sciamano, pertanto, viaggia in estasi per incontrare e per intercedere presso divinità, per apprendere e per comunicare le volontà delle stesse, per amplificare le proprie conoscenze sulle entità spirituali, per cercare l'anima di una persona rapita o posseduta dei demoni, per accompagnare lo spirito dei defunti presso la loro nuova dimora celeste.

In sostanza, lo sciamano riveste un ruolo di mediazione - sacrale, religiosa o magica - tra gli abitatori delle dimensioni extra-umane e la comunità terrestre che lo ha eletto suo rappresentante.

Oltre al motivo del viaggio, lo sciamanesimo d'ogni popolo e d'ogni epoca presenta due ulteriori e sostanziali elementi comuni. Uno è quello del profetizzare o del visualizzare cose passate, presenti o future legate ad un singolo o ad una comunità; l'altro è invece legato al culto della Natura e di conseguenza alla magia in ogni sua forma e in relazione sia alla comunità sia alla persona stessa dello sciamano.
In quest'ultimo caso, ogni sciamano opera una sorta di scomposizione iniziatica del proprio corpo, un rinnovamento ed una rigenerazione dei propri organi vitali, trasfigura in rituale persino la propria morte e la relativa resurrezione, implicando nel far ciò, una discesa agli Inferi o un'ascesa verso le alte Sfere celestiali. In tal modo ci si collega al tema della peregrinazione del viaggio sciamanico quasi a voler significare la ciclicità ed il continuo divenire nell'Immutabilità dell'Essere, tipici delle tradizioni magico-religiose delle origini.

I punti comuni accennati, oltre a costituire un dato indiscutibile, ci sono serviti, nello stilare la presente ricerca, quali punti basilari di documentazione. Infatti, in considerazione dell'esistenza di miriadi di forme sciamaniche nelle varie civiltà, abbiamo dovuto necessariamente schematizzare quanto riportato, presentando un lavoro sintetico che crediamo chiaro e preciso, che offre sia la comprensione del significato genuino di sciamanesimo, sia gli esempi più classici in materia.

Abbiamo anche suddiviso l'esposizione per zone geografiche, con lo scopo di aumentare l'agilità di lettura.

Una considerazione finale: secondo quanto leggerete non appare illogica la tesi dell'etnologo rumeno Mircea Eliade sullo sciamanesimo, quale espressione più indicativa della conoscenza della morte.Infatti, gli insegnamenti e le pratiche sciamaniche, costantemente tese al contatto con l'invisibile, con una differente dimensione d'esistenza umana, fin dalle epoche più oscure della storia, hanno delineato la realtà dell'appartenenza dell'uomo ad un duplice stato esistenziale: quello terreno della vita e quello soprannaturale della morte ed il passaggio dallo stato soprannaturale di nuovo a quello terreno, in una continua proposizione di vita, di respiro universale.

Così lo sciamano, nel suo frequente peregrinare nelle dimensioni della morte, in quei suoi rimbalzi estatici tra le due parti essenziali dell'uomo, ha insegnato, riteniamo inconsapevolmente, che l'esistenza materiale è solamente un momento di passaggio, un soffio nella non immaginabile complessità dell'Universo e frattanto, egli ha svelato i segreti del mondo della morte, inviolabili ai più, rendendoli sicuramente più accettabili perché maggiormente comprensibili agli uomini che, memori della ciclicità esistenziale, non hanno ancora affrontato "il guado del fiume Stige".
Sotto tale aspetto, certi miti classici della tradizione universale, d'Orfeo, di Pitagora, di Siddharta, di Mitrha ed altri, fino a quella a noi più accessibile di Cristo, ci sembrano contenere elementi espressivi di sciamanesimo, quali momenti di cultura della morte e di resurrezione.

È da rilevare anche il fatto che lo sciamanesimo sia stato, sotto certi aspetti, motivo precursore di fenomeni attualmente inquadrati o giustificati dal punto di vista parapsicologico.
I viaggi estatici dello sciamano, potrebbero essere vagliati come fenomeni di bilocazione, così come le sue capacità curative e di guarigione possono esser inquadrate come proprietà bioenergetiche o pranoterapeutiche.
Le capacità profetiche e di comunicazione con entità sovrannaturali, potrebbero essere paragonate a quelle di veggenza o di medianità dei moderni sensitivi e medium. E questi sono solo alcuni esempi. Né bisogna dimenticare che lo sciamanesimo ha costituito, nelle epoche antiche, una particolare forma di medicina naturale - se non l'unica - dalla quale è progredita la scienza medica "galenica" e, soprattutto, araba nel corso del primo Medioevo.

Oggi, chi ha una visione spirituale della realtà e della natura, deve moltissimo agli antichi sciamani e a quelli che ancora perpetuano, nonostante tutto, con opere e insegnamenti, la concezione esistenziale del Tutto.

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Xenaa!
avevi promesso niente + post kilometrici [SM=x611831] [SM=x611831] [SM=x611831]

[Modificato da ECTOR 17/12/2005 14.38]

20/12/2005 14:12
 
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xchè è kmetrico?...è una spiegazione ... [SM=x611866]
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