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Queen.

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2008 17:10
10/06/2008 16:07
 
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Sto ascoltando Innuendo dei Queen, e mi è venuta voglia di scrivere di questo gruppo, sempre sulla cresta dell'onda, ma per me i Queen rimangono solo ed esclusivamente qualli con il grande Freddie.
Così, per ricordarlo, ecco la storia di questo gruppo.




I Queen prima dei Queen - Gli anni di formazione.

I Queen nascono nell'ambiente creativo della Swinging London, alla fine degli anni Sessanta, e la loro storia è quella dell'esplosione di una scena che, dopo il successo dei Beatles, dei Rolling Stones e degli Who, getta le basi per la storia del rock del decennio successivo.
Il punto di svolta è il 1967, anno in cui esce Are you experience di Jimi Hendrix, un album che spinge un'intera generazione di giovani musicisti a prendere in mano la chitarra e formare una band.
Tra questi c'è anche Brian Harold May, un ragazzo timido e riservato nato a Hampton il 19 luglio 1947 e trasferitosi a Londra per studiare.
Con se ha portato una chitarra che si è costruito da solo nel 1963 (usando il legno di un vecchio camino e altri materiali trovati in casa, tra cui i bottoni di madreperla, componenti di un telefono e parti di un motore). e che suona usando come plettro una moneta da sei pence.
Brian studia astrofisica all'Imperial College, istituto che ha nella sua Jazz Room uno dei punti caldi della nuova scena del rock, frequentata com'è da componenti di altre tre band: i Genesis di Peter Gabriel, i Jethro Tull e gli Yes.
Anche Brian ha un suo gruppo, i 1984, che ha formato con un compagno di scuola di Hampton, Tim Staffell, studente d'arte in un altro punto d'incontro importante per i giovani musicisti, l'Ealing College of Art in cui ha studiato anche Pete Townshend.
Tutti gli altri componenti della sua band sono ex compagni di liceo: John Garnham alla chitarra, Dave Dilloway al basso e Richard Thompson alla batteria (nel 1990 Brian parteciperà a una reunion dei 1984 a casa di Dave Dilloway nel Surrey).
I 1984 si esibiscono diverse volte nei club di Londra, e il 13 maggio 1967 sono addirittura chiamati a suonare tra i gruppi di spalla in occasione del concerto di Jimi Hendrix all'Imperial College.
Ma la loro avventura finisce presto, perchè Brian e Tim decidono di concentrarsi sugli studi.
La musica non viene però messa del tutto da parte.
Un giorno dell'anno successivo, infatti, i due appendono nella bacheca dell'Imperial College un annuncio "Cercasi batterista, stile Mitch Mitchell o Ginger Baker".
L'annuncio viene letto da uno studente che ne parla al suo compagno di stanza Roger Taylor.
Roger Meddows Taylor è uno studente di odontoiatria nato a Norfolk il 26 luglio 1949 ma cresciuto a Truro, in Cornovaglia, e giunto a Londra proprio nel 1967.
In Cornovaglia ha avuto un discreto successo con la sua band, i Reaction, con cui ha suonato soprattutto cover di soul e brani di blues psichedelico.
Per tre anni i Reaction sono stati una delle band più conosciute della regione, hanno suonato come spalla dei T-rex e sono anche riusciti a organizzare un festival psichedelico su una spiaggia, interrotto però dalla polizia.
Roger ha allora sciolto la band e si è trasferito a Londra, in un appartamento a Shepherd's Bush, per studiare e per cercare l'occasione giusta per sfondare nel mondo del rock.
Brian May e Tim Staffell si incontrano dunque un pomeriggio con Roger Taylor a casa sua e decidono di formare insieme un gruppo progressive che chiamano Smile.
In questo stesso periodo, Tim Staffel presenta agli altri un suo compagno di corso all'Ealing College, un tipo stravagante di origine indiana, Farookh Bulsara, che tutti chiamano Freddie.
Figlio di un diplomatico di origini parsi, Freddie è nato sull'isola di Zanzibar, in Tanzania, ha passato l'infanzia a Mumbay in India ed è emigrato in Inghilterra nel 1964.
Dal 1966 frequenta l'Ealing College e vive a Kensington, il quartiere degli artisti.
Freddie diventa presto un fan degli Smile e li segue in tutti i loro concerti.
Stringe anche un forte legame di amicizia con Roger Taylor e con lui inizia a gestire una bancarella di vestisti usati a Kensington Market.
Nel frattempo, folgorato da Jimi Hendrix, per il quale ha una vera e propria adorazione, decide che vuole entrare a far parte anche lui di una band.
Nell'estate del 1969 conosce Mick Smith, batterista di un gruppo di Liverpool, gli Ibex, arrivato da poco a Londra.
Con Mick Smith suonano il bassista John Taylor e il chitarrista Mike Bersin, e dopo un'audizione all'Imperial College Freddie diventa il loro cantante.
Gli Ibex partono in tour per il Paese con un repertorio di cover dei Beatles e degli Yes.
Freddie comincia a perfezionare il suo modo stravagante di stare sul palco, che spesso lascia a bocca aperta il pubblico delle piccole città del Nord, non abituati a vedere un cantante vestito con pantaloni attillati di velluto, pelliccia e mantello dorato.
Ma il successo non arriva, i soldi nemmeno e così, dopo un po' di tempo passato a Liverpool senza novità di alcun genere, Freddie decide di lasciare gli Ibex e torna a Londra.
Sempre più appassionato dell'idea di far parte di una rock band, risponde a una serie di annunci sulle riviste specializzate e alla fine del 1969 entra in un'altra band, i Sour Milk Sea, con cui si esibisce in alcune occasioni a Londra, tra cui una al "Pink Flamingo" di Wardour Street, un club molto di moda.
I Sour Milk Sea durano però soltanto due mesi prima di essere sciolti dal chiatarrista Jeremy Gallop, che possiede quasi tutta l'attrezzatura.
Freddie decide allora di mettere insieme una band tutta sua e fonda i Wreckage insieme al batterista Richard Thompson e a Mike Bersin e John Taylor degli Ibex.
Con i Wreckage scrive il primo pezzo tutto suo, Stone Cold Crazy (poi ripreso dai Queen nel terzo album, Sheer Heart Attack) e suona in alcune occasioni all'Imperial College, ma alla fine del 1970 anche questo gruppo si scioglie.
Poichè nel frattempo Tim Staffel ha lasciato gli Smile, sembra naturale che Freddie prenda il suo posto.
La sua prima esibizione con Brian e Roger avviene il 27 giugno 1970 alla City Hall di Truro per un concerto benefico organizzato dalla madre di Roger.
In questi mesi Freddie sceglie un nuovo nome sia per sè - e diventa Freddie Mercury - sia per la band: Queen.
"E' un nome corto, semplice e facile da ricordare, ed esprime quello che vogliamo essere, maestosi e regali" spiega.
"Il glam è parte di noi e vogliamo essere dandy".

... continua

- Tratto da Queen -

Tina.


Freddie Mercury - voce


Brian May - chitarra


Roger Taylor - batteria


John Deacon - Basso


Queen
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11/06/2008 09:51
 
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grandiosi i queen
una parte della storia della musica (e della pubblicità visto che metà delle canzoni si sentono negli spot)




Firma realizzata da www.chimera-rdp.it
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11/06/2008 12:12
 
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La prima apparizione della band con il nuovo nome avviene il 25 luglio 1970 al "PJ's" di Truro, un locale gestito da Peter Bawden, un vecchio amico di Roger dai tempi dei Reaction.
Tra il resto di quest'anno e il successivo i Queen suonano cinque volte a Londra, una al St. Helens e una al "Cavern Club" di Liverpool, perfezionando il repertorio.
Il loro problema è il quarto elemento della band: nel giro di un annio cambiano ben tre bassisti.
Mike Grose e Barry Mitchell lasciano perchè poco convinti delle possibilità del gruppo; il terzo Doug Bogie, viene invece licenziato dopo un concerto di supporto agli Yes per aver tentato di rubare la scena a Freddie facendo mosse esagerate.
Finalmente un'amica di Roger, Christine Farnell, una sera durante una festa presenta ai Queen uno studente di elettronica del Chelsea College, John Deacon.
E' originario di un paesino vicino a Leicester e suona il basso in una band che si chiama The Opposition.
Dopo un'audizione in cui eseguono una jam session di blues e un pezzo scritto da Brian intitolato Son & Daughter, John diventa il quarto membro dei Queen.
La prima esibizione della band con la formazione definitiva avviene il 2 Luglio 1971 al Surrey College, seguita da una seconda all'Imperial College l'11 dello stesso mese.
Per tutto il resto dell'anno i Queen suonano incessantemente, soprattutto in Cornovaglia (dove in cartellone vengono chiamati Roger Taylor And Queen), a Liverpool e all'Imperial College, dove ormai sono di casa.
Ed è soprattutto in questi tre luoghi che la band comincia a riscuotere un certo successo, creando una solida base di appassionati che un giorno Freddie battezza "The Royal Family".
L'appoggio dei fan è, insieme alla grande energia dei dischi live, uno dei punti di forza dei Queen a inizio carriera.
Nel settembre del 1971 Brian incontra un vecchio amico, Terry Yeadon, tecnico del suono dei De Lane Lea Studios, appena aperti a Wembley.
Terry gli propone di andare a provare le attrezzature dello studio (ha bisogno di qualcuno che suoni rock molto potente per testare tutti i macchinari) in cambio della possibilità di registrare un demo gratis insieme al produttore Louie Austin.
Durante la session ai De Lane Lea Studios la band registra quattro pezzi che costituiranno il nucleo del suo primo album: Liar (tratto da un pezzo degli Ibex scritto da Freddie insieme a Mike Bersin e intitolato Lover), Keep Yoursef Alive, Jesus e The Night Comes Down.
La professionalità dei Queen in studio viene molto apprezzata da Louie Austin, che permette loro di continuare a usare i De Lane Lea anche nei mesi successivi.
Un giorno negli studi capita John Anthony della Mercury Records, accompagnato da un manager della Trident, Thomas Baker. Anthony si ricorda di Roger e Brian dai tempi degli Smiles e, molto impressionato dai progressi fatti dai due con la nuova band, chiede un demo da portare ai capi della Trident, i fratelli Barry e Norman Sheffield.
Il 24 marzo 1972 Barry Sheffield va ad ascoltare i Queen dal vivo a Forest Hill Hospital, dopodichè offre loro un contratto e procura anche un manager, l'americano Jack Nelson.
Nell'estate dello stesso anno i Queen entrano negli studi della Trident per registrare il loro primo album.
Roger, Brian e Freddie collaborano alla cover di I Can Hear Music dei Beach Boys, accompagnata dal brano Goin' Back che viene pubblicata con lo pseudonimo Larry Lurex.

...continua

- Tratto da Queen -

Tina.
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13/06/2008 10:27
 
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L'irresistibile parabola.
Tutti gli album.

Queen.
(EMI, 13 luglio 1973).
Nel 1972 i Queen entrano negli studi della Trident a Soho carichi di entusiasmo e con l'intenzione di trasferire su vinile l'energia delle loro esibizioni live, ma come tutte le band emergenti incontano diverse difficoltà.
Sono costretti a cambiare continuamente sala di registrazione e a lavorare con tecnici del suono sempre diversi, registrando spesso nelle ore rimaste vuote.
Ricorda Brian May: "Passavamo giorni interi seduti nelle anticamere dei Trident Studios, sperando che qualcuno cancellasse qualche turno. A volte arrivava qualcuno e ci diceva: - Ehi ragazzi, David Bowie ha finito prima oggi, se volete registrare qualcosa avete tempo fino alla tre di mattina fino alle sette, quando arrivano le donne delle pulizie. -"
Registrato con poche sessioni di lavoro continuato e molte pause, QUEEN, è una testimonianza sulla nascita dello stile della band, che ha già un proprio sound in grado di spaziare nei diversi territori del rock contemporaneo, dal suono hard dei Led Zeppelin al pop e al progressive.
Il primo singolo è Keep Yuorself Alive e viene accolto bene dalla stampa; lo accompagna Son And Daughter, uno dei primi brani composti da Brian,
Nel momento d'oro del movimento glam, i Queen esordiscono con un sound molto personale, basato sulla combinazione dei riff potenti di Brian con la voce di Freddie Mercury.
E' un sound unico, perchè Freddie è già un vocalist originale, dotato di una voce inconfondibile e capace di spaziare dai toni alti a quelli bassi con grande facilità.
Brian, malgrado la giovane età, è un chitarrista fenomenale e tira fuori dal suo strumento (la misteriosa Red Special che si è costruito da solo) suoni immediatamente riconoscibili.
Del resto una delle caratteristiche più sorprendenti dei Queen è proprio questa; fin dagli esordi tutti i membri della band mostrano di possedere ottime capacità tecniche, suonano già ad alto livello e non sembrano aver paura di mettere in mostra tutto quello che sanno fare.
John Deacon, con la sua ritmica precisa, si dimostra un ottimo acquisto, mentre Roger Taylor (che ha sempre detto di non essere soddisfatto di se stesso in questo album) esordisce come autore e interprete con un bel pezzo di rock tirato, Modern Times Rock'n'Roll, proponendosi da subito come la vera anima rock'n'roll della band.
Il brano più riuscito dell'album è Liar, scritto da Freddie ai tempi degli Ibex, e originariamente intitolato Lover.
Un'altra curiosità riguarda Jesus, un pezzo nato in un bar di Liverpool, osservando le persone entrare in una chiesa, nel corso di una colazione che si conclude con Freddie e soci che cantano a squarciagola il ritornello.
The Night Comes Down e Doing All Right sono invece un'incursione nei territori del progressive, un'altra delle influenze musicali della band.
La versione di The Night Comes Down è quella originale proveniente dal primo demo registrato ai De Lane Lea Studios.
Doing All Right è invece il pezzo degli Smile scritto da Brian con Tim Staffel.
My Fairy King è un brano che anticipa lo stile orchestrale e l'uso dei cori di QUEEN II e A NIGHT AT THE OPERA: "In questo brano abbiamo visto Freddie lavorare al pieno delle sue capacità", ricorda Brian, "in studio ha potuto sviluppare il proprio stile al pianoforte e abbiamo iniziato a creare quella fusione tra pianoforte e chitarra che è una delle basi su cui è costruito il nostro sound".
La copertina dell'album mostra una foto di Freddie scattata dall'amico Doug Puddifoot, autore anche di quella sul retro, che fanno parte del primo servizio fotografico in assoluto sulla band, realizzato nell'appartamento di Freddie a Kensington.
In origine l'album si sarebbe dovuto intitolare DEARY ME, un'espressione tipica del produttore Roy Thomas Baker, mentre Roger avrebbe voluto chiamarlo TOP FAX, PIX AND INFO.

... continua

- Tratto da Queen -

Tina.





Queen - Keep Yourself Alive
15/06/2008 09:40
 
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a dir poco bravissimi
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15/06/2008 10:53
 
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è sempre stato il mio gruppo arnoldpreferito!!!!!! siete grandi!!!!!!!!!!!!!!!



IO SONO UN MODERATORE DI:
17/06/2008 17:10
 
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Queen II.
(EMI, 8 marzo 1974)
Una copertina cupa, solenne, con un'inquietante fotografia dei quattro volti che emergono dal nero del fondo.
QUEEN II si presenta così, con un'immagine enigmatica e di forte impatto per un album ricercato e complesso.
La grafica è opera del fotografo Mick Rock, autore di molte copertine celebri (Transformer di Lou Red e Space Oddity di David Bowie), mentre l'ispirazione viene dal tema del contrasto tra bianco e nero proposto da Freddie e da una vecchia foto di Marlene Dietrich che Mick Rock trova a casa di un amico collezionista di cimeli cinematografici.
I Queen entrano in studio nell'agosto del 1972, intenzionati a fare il salto di qualità necessario per sfondare e con la volontà di suonare la musica che hanno in mente.
I pezzi del primo album risalivano quasi tutti alle rispettive esperienze giovanili con altre band, adesso vogliono realizzare il proprio manifesto.
Ne viene fuori un albumstudiato nei minimi dettagli, animato dallo sforzo creativo di una band alla ricerca di se stessa.
La Trident impone un limite di due mesi e i quattro usano tutto il tempo disponibile per sperimentare: "Volevamo spingere al massimo le tecniche di studio", ricorda Brian, "addirittura ci era venuto in mente di intitolare l'album OVER THE TOP".
Con QUEEN II nasce il"rock opera", uno stile musicale basato sulle sovraincisioni, sui cambi di tempo e i virtuosismi ereditati dal progressive, e soprattutto sull'uso dei cori.
I brani simbolo di questo stile sono The March of Black Queen, The Fairy Feller Master's Stroke e White Queen , costruiti con una linea principale su cui vengono inserite armonie differenti, vituosismi strumentali e, appunto, le sovraincisioni vocali.
La stessa tecnica è utilizzata per arricchire anche i pezzi più melodici per pianoforte e voce, come la ballata Nevermore.
Grande proptagonista dell'album è la chitarra di Brian il quale, ispirato dai Led Zeppelin e dal suono ed accordi aperti degli Who, crea un suono tutto suo in cui su una melodia portante si intrecciano assoli precisi, mai esagerati.
Come David Gilmour, Brian è un chitarrista che sembra sempre sapere quando fermarsi, e sa mettere tutte le note necessarie per fare un assolo memorabile, senza cadere nelvirtuosismo fine a se stesso.
Il suo stile di chitarra è evidente nei pezzi rock più potenti, come Ogre Battle e Father To Son.
Nella strumentale Procession che apre l'album, invece, Brian si diverte con l'orchestrazione (è una grande appassionato di musica classica, e in particolare di Mahler) e riproduce con la chitarra tutta la sezione archi di un'orchestra sinfonica.
Se i Queen sono considerati pretenziosi dai loro detrattori, lo si deve molto a pezzi come questo.
Il resto lo faranno le suggestioni fantasy, peraltro perfettamente in linea con lo spirito dei tempi.
Il tema del bianco e nero domina i testi di QUEEN II, che diventa un "concept album" basato sul contrasto tra un lato nero formato da Freddie Mercury e un lato bianco rappresentato proprio da Brian.
I testi di Freddie, che non ha mai voluto spiegarli, sono piuttosto oscuri ed enigmatici, mentre le storie fantasy raccontate da Brian vengono soprattutto dalle opere di Tolkien, e specialmente la sua classica trilogia "Il Signore degli Anelli".
I brani chiave del dualismo tra anima bianca e anima nera sono la storia d'amore di White Queen e la conversione alle forze del male raccontata in The March Of The Black Queen.
Il resto dell'album è un racconto sulla lotta eterna fra il bene e il male, tra mitologiche battaglie (Ogre Battle), amori contrastati (Nevermore) e conflitti tra potenze oscure (Seven Seas Of Rhye), in cui l'uomo, spinto dalle forze opposte, cerca la propria via e la propria regina e amante.
L'unico brano che rimane fuori da questa storia è The Fairy Feller's Master Stroke, il cui testo è una descrizione minuziosa dei personaggi dell'omonimo quadro ("Il colpo maestro del taglialegna delle fate") dipinto dell'Ottocento dal visionario pittore inglese Richard Dadd.
Freddie, studente d'arte, ha composto il pezzo dopo aver ammirato il dipinbto alla Tate Gallery di Londra, dove si trova esposto.
Un album del genere non passa inosservato e raggiunge la quinta posizione nelle classifiche inglesi facendosi notare anche in America.
Il primo singolo è Seven Seas Of Rhye, che ha un buon successo:
"Una delle critiche che venne mossa a Keep Yourself Alive", ricorda Brian, "riguardava l'introduzione troppo lunga, che la rendeva poco adatta alle radio; così abbiamo scelto Seven Seas Of Rhye proprio per la sua introduzione, in cui accade tutto e subito".

... continua

- Tratto da Queen -

Tina.





Queen - The March Of The Black Queen.


Queen - White Queen.


Queen - Seven Seas Of Rhye.


Queen - Nevermore.


Queen - The Fairy Feller's Master Stroke.


Queen - Ogre Battle.



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