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La morte dei forum

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2009 00:09
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Devo dire che stasera mi sento spiazzato. Sono in giro su 'sti forum da tempo. Ma non nascondo di avere l'amaro in bocca.

Questa è LA discussione. Tutto quello che state dicendo vale milioni di discussioni e cartelle aperte da una parte all'altra della rete. Litigi, questioni e quantant'altro.

Sono spiazzato. Perché vorrei scrivere una risposta migliore. E per farlo dovrò quotare vari punti che mi hanno colpito nei vostri ragionamenti...

Nel frattempo vi quoto una mia storia attinente alla cosa:

"Erano i tempi in cui le chat IRC imperavano. Sapete, quelle chat dove alla base trovavi una striscia in cui scrivere e poi premevi invio e il tuo testo usciva nel campo denominato "pubblico". E poi ti arrivavano gli MP, i messaggi privati, con scritto: "m o f?", "anni?", "di dove?". E qualcuna cominciava anche con i messaggi spinti per fare sesso cibernetico.
Erano i tempi in cui esistevano vari IM, Instant Messeger, ma uno dei più diffusi era ancora ICQ prima ancora di Odigò, la famosa chat istantanea d'oltralpe.
Bei tempi. Vecchi sistemi operativi. Sempre della Microsoft. Bug a non finire, ma, soprattutto, la possibilità di smanettare sul sistema in maniera incredibile e fantasiosa, accellerandone le prestazioni, trovandone le falle, studiando nuovi funzioni ed implementazioni...
Ed erano pure i primi tempi dei forum. I primissimi erano molto semplici. Chissà, forse in giro si trovano ancora. Ricordavano gli odierni blog, anche se in maniera assai più lineare e modesta. Trattavasi di linee assemblate in un sistema ad albero. Uno lasciava un messaggio, in genere molto breve e qualche volta qualcuno rispondeva. In genere erano molto simili, ma anche molto più semplici, dei guestbook, i libri degli ospiti.
Poi, proprio in quel periodo, dalle grandi chat, come quello delle 'officine Marconi', ce n'era una che riportava in un semplice sito in html le discussioni più 'in': nasceva l'idea del forum. Dello scambio duraturo. Della serie: quello che scrivi deve coinvolgere, far crescere idee e stimolare profondi dibattiti!
Che idea!
Il Forum! La piazza latina! L'agorà greca! Dove ognuno aveva il diritto/dovere di dire la propria e non importava il ceto sociale di appartenenza. Il tuo problema era problema di tutti e quindi doveva essere affrontato in piazza!
Ma vi rendete conto delle possibilità? Riuscite minimamente ad immaginare cosa balenasse nella mente dei primi internauti all'idea di simili prospettive avveneristiche? Eravamo anche nel web 1.0 dove la rete era utilizzata soprattutto per reperire informazioni. Ma qualcosa stava cambiando. Si cominciava a scambiare sempre più in modo fitto mail e allegati, nascevano i primi programmi di P2P, il file sharing apriva dubbi sul diritto d'autore.
E poi... i forum! Azz..! E che sarà mai!
Nascevano i primi sistemi in linguaggio dinamico sia in Pearl sia in PHP! Che storia! Il sito si aggiorna automaticamente! C'è un imput del singolo utente che interagisce col server che lo restituisce al client, il tutto grazie a un biscottino! Ehm, grazie al cookie sul tuo computerino!
'ncredibile mammà! Altroché! Ti fa pure il caffè!
Ma ci fu subito un ma. Come e peggio nelle chat nascevano litigi. Chi se la prendeva per una cosa, chi per un'altra.
Bah! Eppure è tutta roba virtuale! O no?
Nascevano i primi gruppi che ospitavano utenti con gusti affini. Proprio su MSN, che offre ancora tale servizio, trovavi gente vicina per enogastronomia, altri perché amavano lo sci alpino, altri ancora perché amavano le bermuda rosse.
E poi c'era quel gruppetto spaurito. Sì, proprio quel gruppetto lì. Amici a Torino. No, aspettate. Amici in Torino. Torino in amicizia... Insomma Torino c'era e il tema era l'amicizia. Semplice, poche formattazioni. E proprio da ICQ fui invitato pure io, turinese, a farne parte.
Il gruppetto era composto da circa una quindicina di utenti, compreso il sottoscritto. Non ricordo né il mio né i nick di altri.
Ma ricordo che c'era qualcosa di diverso.
Innanzitutto si trattava di un forum, semplice e con poche funzioni, ma ricco di contenuti. Dove si parlava, parlava... scusate, dove si scriveva, scriveva senza troppi problemi.
C'era gente di tutti i tipi. Dal professionista all'operaio.
Ma c'era un grosso punto in comune. Il rispetto e la voglia di condivisione. Il dialogo era fluido, elegante oserei dire. Non una parolaccia. Non un insulto o un'affermazione che facesse presagire una minaccia o una qualche violenza inespressa. No, nulla di tutto questo.
C'era gente intelligente. Capace di esprime e di sintesi e in lunghezza pensieri anche profondi e di qualsiasi natura.
Provavo soddisfazione. Si poteva parlare di poesia. Mettere al vaglio un proprio racconto. Discutere del più del meno. Organizzare pizzate poi realizzate e che confermavano il mio stupore di essere venuto a far parte di un gruppo selezionato e pulito che andava ad ampliare le mie pregresse amicizie.
Pazzesco! Si riusciva a comunicare su quel forum! Ognuno di quei 15 utenti esprimeva pensieri profondi, interessanti e maledettamente complessi nella loro maturità e profondità.
La cosa più incredibile? C'era gente di sinistra e di destra. E non ho mai stimato gente comunista, io di destra, così tanto come in quel caso. Una logica, una chiarezza, una capacità argomentativa per cui ne valeva proprio la pena perderci un pò di tempo di fronte quel vecchio computer. Perché ti arricchivi grazie alla diversità.
Poi ci fu il poi.
Arrivarono altri utenti. Di quelli che prendono ogni parola come un attacco personale. Di quelli che sanno usare solo il turpiloquio e l'aggressione come motivazione alle loro idee. Quelli che giudicano a priori.
A mano a mano, io fui uno dei primi, i fondatori del gruppo lasciarono. Meglio non contrabbattere. Si era perso tutto. E l'apertura e l'ospitalità non era stata capita.
Da allora non ho mai trovato un forum a quell'altezza.
Era il forum ideale.
E forse l'unico stupido motivo che mi spinge ancora a perdere del tempo a scrivere qualcosa su questi buchi online, nella speranza di ritrovare quella gente o gente come loro.
Ma ancora, tranne rarissimi ed isolati casi, spesso coattivamente isolati e delusi e stanchi di perdere tempo a non trovare una dimensione matura in questo ambiente virtuale, non ne ho trovati.
Era il forum ideale.
Davvero.".
[Modificato da misterx78 21/02/2009 23:48]
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