The Outer Worlds

Chi mi segue da parecchio tempo sa che non sono un grande appassionato di giochi in prima persona, ciò nonostante mi accingo a recensire l'ultimo lavoro di Obsidian: "The Outer Worlds".

Perché?

Semplicemente perché è il gioco del momento e qui bisogna stare sempre sul pezzo!

LE PRIME IMPRESSIONI




Il primo impatto con questo titolo certamente non è stato un buon inizio: "The Outer Worlds" ci consente di editare meticolosamente l'aspetto del nostro personaggio ma poi non ci permette di vederlo né in azione, né in una modalità fotografica e neppure nelle sequenze cinematiche.



Per poter osservare il nostro alter ego dobbiamo riporre il gamepad per circa un minuto, in questo modo la camera lo inquadrerà per intero ruotandogli intorno con focale fissa (non possiamo toccare niente, altrimenti la visuale torna in prima persona).







Il nostro personaggio è altresì visibile nei menù di gioco (realizzati abbastanza bene) ma è una magra consolazione, anzi...è una grande presa in giro!







Un altro colpo mortale mi è stato inferto dalle cut scene (sequenze cinematiche) che propongono primi piani fissi, senza animazioni, una cosa che ci riporta ai tempi delle console a 8 bit!






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Bionic Commando (1988 - NES).

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Ho cercato conforto nei combattimenti ma anche lì non si vivono grandi emozioni, i nemici muoiono dopo un certo numero di colpi senza mostrare danni e non fa differenza se li colpiamo alle gambe oppure alla testa.
Spero di assistere agli smembramenti quando passerò alle armi pesanti e da taglio!









Detto questo, devo riconoscere che le ambientazioni sono niente male, il vento muove la vegetazione, le nuvole si spostano nel cielo, c'è il ciclo dinamico notte/giorno e l'illuminazione e l'effettistica in generale (esplosioni, fumo etc.) si attestano su livelli standard.








Mi ha colpito il design rétro-futuristico degli oggetti e delle locandine!







In definitiva a livello grafico "The Outer Worlds" si presenta abbastanza bene però gli manca quella spinta in più che gli avrebbero potuto dare una visuale in terza persona e delle sequenze cinematiche decenti.









I dialoghi e le nostre risposte costituiscono il piatto forte di questo gioco in quanto le nostre scelte vanno ad influenzare pesantemente lo svolgimento della trama.



L'intelligenza artificiale mi è sembrata buona (vi ricordo sempre che stiamo sulle prime impressioni), la ragazza che mi ha accompagnato in una delle prime missioni (un PNG) si è battuta bene e anche i nemici si sono dati da fare!










"The Outer Worlds" viene osannato dalla critica come erede naturale di "Fallout New Vegas" e io vi confesso che non ho amato quel titolo dal gameplay troppo votato al GDR, mi è piaciuto molto di più "Fallout 4" che è maggiormente orientato verso l'azione e che dispone della modalità in terza persona.
Ma tutto questo è un fatto di gusti strettamente personali!

"The Outer Worlds" mi da la sensazione di un gioco incompleto, secondo me gli sviluppatori avevano pensato a una modalità in terza persona o magari anche a una modalità fotografica.
È per questo che hanno creato un valido editor per modificare il personaggio.
Poi le cose sono andate diversamente e l'editor lo hanno inserito lo stesso nel gioco perché lo tenevano lì bello e pronto.

LA TRAMA

ATTENZIONE SPOILER









"The Outer Worlds" è sostenuto da una buona trama tipica dei film di fantascienza.

Il nostro alter ego (uomo o donna) è un sopravvissuto all'apocalisse, è stato ibernato e imbarcato sulla "Speranza" per affrontare un viaggio spaziale di 10 anni verso una nuova vita ma il viaggio verso la colonia di Alcione è durato 70 anni.




Detta colonia è un sistema di pianeti governati da un insieme di multinazionali che sfruttano le risorse locali, il nostro personaggio se la deve vedere con il governo e con le tante fazioni che lo avversano mentre cerca risposte su quanto è accaduto alla nave spaziale.



LA GRAFICA



La grafica si attesta su buoni livelli ma non riesce a sfondare il muro del "WOW".

Le ambientazioni sono abbastanza ispirate e la cura dei dettagli è notevole, sono presenti all'appello anche i fenomeni atmosferici e il ciclo notte/giorno.

Le locandine sono una favola!




Il gioco non è malvagio ma viene pesantemente penalizzato dalla visuale in prima persona e dalle sequenze cinematiche non proprio esaltanti!








IL GAMEPLAY



Il gameplay è molto incentrato sulla trama, "The Outer Worlds" è più un gioco di ruolo che uno sparatutto sebbene non manchino continui scontri con i nemici.




I dialoghi interattivi sono il cuore pulsante di questo gioco e le nostre reazioni, le nostre decisioni, in parole povere le nostre risposte influenzano in maniera determinante lo svolgersi degli eventi.
Su questo punto devo dire che è stato fatto veramente un ottimo lavoro ed è sicuramente la vocazione GDR di "The Outer Worlds" a promuoverlo come legittimo erede di "Fallout New Vegas" tra tanti giochi post-apocalittici.



Anche la gestione dell'inventario e delle abilità riveste un ruolo importante nello svolgimento della narrazione e delle relative missioni, missioni che è possibile affrontare in modalità stealth oppure vis à vis nonché da soli o in compagnia.




LE CONSIDERAZIONI FINALI




Ho più volte precisato che questo titolo non è un First Person Shooter (FPS) classico bensì un Action/RPG, cioè un gioco d'azione e di ruolo, se vi piace il genere lo potete acquistare tranquillamente in quanto il numero dei pregi supera sicuramente quello dei difetti!