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Matrimoni gay

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2022 17:19
03/02/2013 11:08
 
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Card. Bagnasco, siamo vicini al baratro.

..

(AGI) - Genova, 2 feb. - "Siamo vicini al baratro". Cosi' il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, circa l'approvazione in Francia del primo articolo del progetto di legge che legalizza i matrimoni omosessuali. A margine del convegno 'Famiglia, risorsa per la chiesa, risorsa per la societa' che si e' svolto questa sera a Genova, il porporato ha aggiunto: "molti paesi europei che hanno ormai varato leggi sbagliate sulla vita, sulla famiglia, sulla liberta' stanno dimostrando che non acquistano in termini di una civilta' piu' umana e solidale, ma, semmai, piu' individualista e piu' regressiva. Dovremmo, noi italiani, il nostro paese, prendere esempio da queste situazioni da questi esiti estremamente pericolosi per non seguirne le orme" .

Che ne pensate?
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03/02/2013 12:38
 
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A ciascuno il suo!
La chiesa cattolica ha i suoi principi e se li può tenere belli cari per chi li vuole accettare...la vita fuori e i diritti civili della gente sono una cosa ben distinta e i gay devono avere la possibilità di amarsi e di crearsi una famiglia senza subire discriminazioni!
Il prete non ti sposa in chiesa?
Non c'è problema, a ciascuno il suo! Ti sposa il sindaco!
L'importante è poter godere dei diritti a livello legale, pensionistico etc. che hanno tutti gli altri italiani!
Il gay non è un alieno!!! [SM=x611870]





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03/02/2013 16:16
 
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Secondo me è da ricordare che il "matrimonio" è l'unione di un uomo e di una donna ed è fonte della vita. Ha una funzione che una "unione" gay non potrà mai avere.
Allora è sbagliato parlare di "matrimonio" gay. Semmai si tratterà di una "unione di fatto".

La chiesa non può riconoscere l'unione di fatto come fosse un matrimonio, perché il matrimonio cristiano è segno vivo, sacramento, della unione di Gesù Cristo alla sua Chiesa. La Chiesa siamo noi, ognuno di noi. E nel matrimonio non ci sono due persone, ma tre: il marito, la moglie e Gesù Cristo che assiste, protegge e solidifica il rapporto sponsale e la famiglia che ne nasce.

Per me, gli omosessuali, che scelgono di vivere la loro omosessualità, possono essere assistiti per legge, con tutto ciò che questo comporta.... creeranno una unione di fatto e di questa semmai il governo prenderà atto e provvederà.

Ma certo che pretendere che la loro sia considerata una famiglia, nel vero senso del termine, con diritto ad adottare bambini, è assurdo.
In Francia è da poco stata approvata una legge secondo cui, coppie di gay riconosciute legalmente, possono adottare e la soluzione per aggirare l'ostacolo del "chi" chiamare "papà", "chi" chiamare "mamma", è questa: spariscono i termini "padre" e "madre" e vengono sostituiti da "genitore 1" e "genitore 2". (Sarebbe da ridere se non facesse piangere..)

Seguendo questa direzione.... la famiglia vera non esiste, i genitori non ci sono, l'omosessualità è approvata, e tutto... tutto poi... andrà al caos.
Forse sarà il baratro che ci minaccia di cui parla il cardinale Bagnasco.






_________Aurora Ageno___________
03/02/2013 17:42
 
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l'omosessualità è approvata, e tutto... tutto poi... andrà al caos.
Forse sarà il baratro che ci minaccia di cui parla il cardinale Bagnasco.

Meglio nascondere il pattume sotto il tappeto?
L'omosessualità è un fattore fisiologico e non un vizio da condannare e reprimere, almeno credo.
Gesù , viene tirato in ballo dove fa comodo, e poi chi l'ha detto che il matrimonio deve essere per forza in virtù di tre entità?"lei lui e "lui"?

Penso inoltre che chiunque disponga di amore da dare, sia adatto a farsi carico di qualche bambino abbandonato e sopravissuto a guerre e carestie senza il filtro della chiesa cattolica.
La medicina e la scienza ha preso il nostro corpo , la chiesa cattolica la nostra anima e a noi individui senzienti cosa rimane della nostra vita, del libero arbitrio e della nostra coscienza individuale?
Qualè la risposta?
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03/02/2013 18:11
 
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La chiesa non può riconoscere l'unione di fatto come fosse un matrimonio



Infatti io ho parlato di matrimonio civile, la chiesa non c'entra niente!


Per me, gli omosessuali, che scelgono di vivere la loro omosessualità, possono essere assistiti per legge, con tutto ciò che questo comporta.... creeranno una unione di fatto e di questa semmai il governo prenderà atto e provvederà.



Perdonami ma questa frase proprio non la digerisco!
Gli omosessuali che scelgono di vivere la loro omosessualità è come dire gli eterosessuali che scelgono di vivere la loro eterosessualità ...ha senso questa cosa? O pensi che esistano esseri umani di serie A che hanno il diritto di vivere ed esseri umani di serie B a cui vanno fatte delle concessioni?


Ma certo che pretendere che la loro sia considerata una famiglia, nel vero senso del termine, con diritto ad adottare bambini, è assurdo.
In Francia è da poco stata approvata una legge secondo cui, coppie di gay riconosciute legalmente, possono adottare e la soluzione per aggirare l'ostacolo del "chi" chiamare "papà", "chi" chiamare "mamma", è questa: spariscono i termini "padre" e "madre" e vengono sostituiti da "genitore 1" e "genitore 2". (Sarebbe da ridere se non facesse piangere..)



Dove c'è Barilla c'è casa ...ricordi la pubblicità? E dove c'è amore c'è famiglia e si possono anche adottare bambini e farli crescere meglio che in altri ambienti ritenuti "normali" !!! Se poi l'impedimento è la persecuzione di cui sono vittime i gay e di cui sarebbero vittime anche i bambini adottati, questo è un altro paio di maniche! Quì il problema non è sulla terminologia, il problema è che la gente non accetta la diversità, il problema è che l'ignoranza e il razzismo regnano sovrani!


l'omosessualità è approvata, e tutto... tutto poi... andrà al caos.



Questa poi è una vera chicca!!!
L'omosessualità che va approvata...non ci posso credere!!!
È come se io nascessi gobbo e la mia gobba andasse approvata dalla società...guarda, non ho più parole!!! [SM=x1572506]







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03/02/2013 19:08
 
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Antonio guarda, riconosco di non essermi espressa bene come avrei dovuto.

Facciamo che non abbia scritto niente.





_________Aurora Ageno___________
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03/02/2013 19:24
 
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Tesoro mio, l'importante è ragionare con la propria testa, senza lasciarsi condizionare dalle correnti di pensiero politiche o religiose!
Anche mia moglie (che è cattolica), sta cominciando a prendere le distanze dalle posizioni anacronistiche della chiesa!

Lascia stare i preti, guarda negli occhi la gente e fidati del tuo cuore!!! [SM=x1583472]





03/02/2013 19:48
 
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Il cardinale Bagnasco offende tutta l'umanità in tutte le sue forme e in tutta la sua intelligenza.
Offende anche il padreterno e il suo figlio divino fonte d'amore universale e di misericordia
Il tuo pensiero(libero) l'hai espresso benissimo ma non ha ottenuto sin'ora riscontri Aurora.
Senza voler incrimanare oltremodo la chiesa cattolica, con queste misure di coercizione a chi si avvicina con fede alla dottrina di Cristo,non resta che tenersi i dubbi sul suo operato o essere fondamentalista come l'islamismo.
Di carità cristiana non vedo nulla.
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22/03/2022 02:16
 
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... no! "matrimono" omosessuale e all'abominio delle adozioni a conviventi omosessuali ...

Lady Nocturnis., 03/02/2013 11:08:

Card. Bagnasco, siamo vicini al baratro.
(AGI) - Genova, 2 feb. - "Siamo vicini al baratro". Cosi' il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, circa l'approvazione in Francia del primo articolo del progetto di legge che legalizza i matrimoni omosessuali. A margine del convegno 'Famiglia, risorsa per la chiesa, risorsa per la societa' che si e' svolto questa sera a Genova, il porporato ha aggiunto: "molti paesi europei che hanno ormai varato leggi sbagliate sulla vita, sulla famiglia, sulla liberta' stanno dimostrando che non acquistano in termini di una civilta' piu' umana e solidale, ma, semmai, piu' individualista e piu' regressiva. Dovremmo, noi italiani, il nostro paese, prendere esempio da queste situazioni da questi esiti estremamente pericolosi per non seguirne le orme" .

Che ne pensate?

auroraageno, 03/02/2013 16:16:

Secondo me è da ricordare che il "matrimonio" è l'unione di un uomo e di una donna ed è fonte della vita. Ha una funzione che una "unione" gay non potrà mai avere.
Allora è sbagliato parlare di "matrimonio" gay. Semmai si tratterà di una "unione di fatto".

La chiesa non può riconoscere l'unione di fatto come fosse un matrimonio, perché il matrimonio cristiano è segno vivo, sacramento, della unione di Gesù Cristo alla sua Chiesa. La Chiesa siamo noi, ognuno di noi. E nel matrimonio non ci sono due persone, ma tre: il marito, la moglie e Gesù Cristo che assiste, protegge e solidifica il rapporto sponsale e la famiglia che ne nasce.

Per me, gli omosessuali, che scelgono di vivere la loro omosessualità, possono essere assistiti per legge, con tutto ciò che questo comporta.... creeranno una unione di fatto e di questa semmai il governo prenderà atto e provvederà.

Ma certo che pretendere che la loro sia considerata una famiglia, nel vero senso del termine, con diritto ad adottare bambini, è assurdo.
In Francia è da poco stata approvata una legge secondo cui, coppie di gay riconosciute legalmente, possono adottare e la soluzione per aggirare l'ostacolo del "chi" chiamare "papà", "chi" chiamare "mamma", è questa: spariscono i termini "padre" e "madre" e vengono sostituiti da "genitore 1" e "genitore 2". (Sarebbe da ridere se non facesse piangere..)

Seguendo questa direzione.... la famiglia vera non esiste, i genitori non ci sono, l'omosessualità è approvata, e tutto... tutto poi... andrà al caos.
Forse sarà il baratro che ci minaccia di cui parla il cardinale Bagnasco.








Convivenze omosessuali, le parole di Papa Francesco:
«Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”, contrari alla legge naturale, precludono all’atto sessuale il dono della vita, non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati (CCC n.2357)»


Polemiche su una frase registrata (snaturata [ndr]) nel documentario «Francesco» del regista Evgeny Afineevsky, presentato alla «Festa del cinema» di Roma. Molti gli interventi del Pontefice sul delicato tema:
«Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile. Hanno diritto a essere protetti legalmente».
Questa frase del Papa nel documentario «Francesco» del regista EvgenyAfineevsky, pur essendo frutto di una scorretta manipolazione (il taglio e la cucitura di frasi diverse, pronunciate dal Pontefice nel corso di una lunga intervista), ha sollevato nei giorni scorsi molte polemiche e interrogativi sull’esatto pensiero di Francesco a proposito delle convivenze omosessuali. Il pensiero del Papa è però chiaro, già espresso in molte altre occasioni.

- NESSUNA CONFUSIONE TRA MATRIMONIO E UNIONE CIVILE –

Bergoglio si è più volte espresso sulle persone omosessuali e sulla loro condizione citando il «Catechismo della Chiesa cattolica» e chiarendo che non ci può essere confusione tra matrimonio e unione civile,«tra la famiglia voluta da Dio e ogni altra unione», come dicealla Rota Romana (22 gennaio 2016). Al Forum delle famiglie improvvisa: «Il matrimonio non è una lotteria»; mette in guardia dalla «superficialità sul dono più grande che Dio ha dato all’umanità. Oggi – fa dolore dirlo – si parla di famiglie diversificate, di diversi tipi di famiglie. Sì, è vero che la parola famiglia è analoga –famiglia delle stelle, degli alberi, degli animali -ma la famiglia immagine di Dio, uomo e donna, è una sola» (16 giugno 2018). Parole che stupiscono solo chi dimentica la coerenza e la linearità di Francesco.

- OGNI PERSONA VA RISPETTATA –

L’intervento più circostanziato è nell’esortazione apostolica «Amris laetitia» (19 aprile 2016), dopo i Sinodi sulla famiglia 2014 e 2015: «Desideriamo ribadire che ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Invita la Chiesa ad accompagnare gli omosessuali affinché «possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio». Riafferma: «Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia». Concetto che ribadisce decine di volte. All’Associazione delle famiglie numerose (28 dicembre 2014) parla di «maternità e paternità come dono di Dio» e sottolinea che l’accoglienza e il rispetto per gli omosessuali non possono intaccare la verità e la centralità della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.

- CHI SONO IO PER GIUDICARE LA PERSONA GAY? –

Sull’aereo di ritorno dal Brasile esclama: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?»(28 luglio 2013). Sull’aereo di ritorno dall’Armenia ripete: «Non vanno discriminati, vanno rispettati e accompagnati pastoralmente. Si possono condannare, non per motivi ideologici, ma per motivi di comportamento politico, certe manifestazioni un po’ troppo offensive per gli altri. Ma queste cose non c’entrano con il problema: se il problema è una persona che ha quella condizione, che ha buona volontà e che cerca Dio, chi siamo noi per giudicarla? La Chiesa deve chiedere scusa alla persona gay, che ha offeso» (26 giugno 2016). Incontrando l’omosessuale cileno Juan Carlos Cruz – che fu vittima di Fernando Karadima, il prete pedofilo all’origine dello scandalo che ha scosso la Chiesa cilena – gli dice: «Che tu sia gay non importa. Dio ti ha fatto così e ti ama così e non mi interessa. Il Papa ti ama così. Devi essere felice di ciò che sei» (21 maggio 2018). Sull’aereo di ritorno da Dublino spiega:«Cosa direi a un papà che vede che suo figlio o sua figlia ha quella tendenza? Gli direi anzitutto di pregare. Non condannare, dialogare, capire, fare spazio al figlio o alla figlia perché si esprima. Mai dirò che il silenzio è il rimedio: ignorare il figlio o la figlia con tendenza omosessuale è una mancanza di paternità e maternità. Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, così come sei; io sono tuo padre e tua madre, parliamo. E se voi, padre e madre, non ve la cavate, chiedete aiuto, ma sempre nel dialogo. Quel figlio e quella figlia hanno diritto a una famiglia e la famiglia è questa che c’è: non cacciarlo via dalla famiglia» (26 agosto 2018).

Incontrando persone che partecipano a un programma della Bbc: «Siamo tutti esseri umani, abbiamo dignità, se una persona ha una tendenza o un’altra, questo non toglie la sua dignità di persona» (28 maggio 2019). Ai genitori con figli lgbt: «Il Papa ama i vostri figli così come sono. E anche la Chiesa li ama» (6 settembre 2020).

- PER SECOLI SOCIETÀ E CHIESE CONDANNANO GLI OMOSESSUALI –

Ogni volta che il Papa parla di omosessualità i media vanno in delirio. Il cardinale arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, di fronte alla legge argentina che riconosceva ilmatrimonio tra omosessuali, distinse nettamente tradiritti civili e matrimonio come unione feconda di due persone di sesso diverso. Per secoli Chiesa e società civile respingono, opprimono, perseguitanotalora fino alla morte gli omosessuali. Da quasi cinquant’anni il rifiuto non è della persona ma dei suoi comportamenti. «Persona humana. Dichiarazione circa alcune questioni di etica sessuale» (29 dicembre 1975) della Congregazione per la dottrina della fede, presieduta dal cardinale FranjoSeper e approvata da Paolo VI, dà un chiaro giudizio morale sull’omosessualità ma non disprezza il peccatore, ispirandosi al Vangelo: rifiuto del peccato, accoglienza del peccatore.

- NO AL PECCATO, MISERICORDIA PER IL PECCATORE –

Lo stesso il «Catechismo della Chiesa cattolica» (11 ottobre 1992): «L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme varie lungo i secoli e nelle differenti culture. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”, contrari alla legge naturale, precludono all’atto sessuale il dono della vita, non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati (numero 2357). Un numero non trascurabile di uomini e donne presenta tendenze omosessuali radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza: si eviti ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare per la loro condizione (n. 2358). Gli omosessuali sono chiamati alla castità. Attraverso la padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana (n. 2359)».


Fonte




«Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò

Dio li benedisse e disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra ... »


«Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona»
(Gn 1, 27ss)



- commento:
… a ciò che la forumista auroraageno ha saputo e voluto esprimere bene, e di cui condivido appieno la sua esemplare e lucida opinione, aggiungo anche questa mia doverosa analogia:

- com’è frutto della sapiente onnipotenza di Dio che tutto ciò da Lui creato sia cosa "buona", anzi, “molto buona” (Gn 1, 31) e valida per l’insieme dell’esistenza, per il bene della colletività e della vita singola di ogni persona umana, così, è frutto dell’insipiente stoltezza dell’essere umano convincersi della bugia (Gn 3, 1-6), al danno irreparabile della collettività, che andare contro-natura (tra cui l’omosessualità, maschile femminile, intesa non tanto come uno tra i casuali difetti di natura o come una specifica malattia, quanto piuttosto come una libera e consapevole scelta di deviante pratica sessuale) sia cosa buona, anzi, molto buona per l’emancipazione individuale della persona umana e per l’affrancamento della società civile.
... prima del cardinale bagnasco, bene ha profetato il salmista: «un bàratro è l'uomo e il suo cuore un abisso» (sal 64, 7b).








[SM=x1583472] [SM=g6168407]




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23/03/2022 13:22
 
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- com’è frutto della sapiente onnipotenza di Dio che tutto ciò da Lui creato sia cosa "buona", anzi, “molto buona” (Gn 1, 31) e valida per l’insieme dell’esistenza, per il bene della colletività e della vita singola di ogni persona umana, così, è frutto dell’insipiente stoltezza dell’essere umano convincersi della bugia (Gn 3, 1-6), al danno irreparabile della collettività, che andare contro-natura (tra cui l’omosessualità, maschile femminile, intesa non tanto come uno tra i casuali difetti di natura o come una specifica malattia, quanto piuttosto come una libera e consapevole scelta di deviante pratica sessuale) sia cosa buona, anzi, molto buona per l’emancipazione individuale della persona umana e per l’affrancamento della società civile.
... prima del cardinale bagnasco, bene ha profetato il salmista: «un bàratro è l'uomo e il suo cuore un abisso» (sal 64, 7b).



Mi sarebbe piaciuto incontrare un forumista attento e arguto come te ai tempi d'oro di questo forum, quando a discutere non saremmo stati solo 4 gatti ma almeno 44 come nella famosa canzoncina.

L'argomento è spinoso, è una di quelle realtà che fanno uscire allo scoperto tutti i nostri pregiudizi e tutte le nostre contraddizioni da poveri esseri umani quali siamo.

Io non possiedo la verità assoluta e diffido di quelli che sostengono di possederla, partendo da questo presupposto vi espongo le mie umili opinioni sull'argomento omosessualità.

Secondo me l'omosessualità non è "contro natura" in quanto in natura esistono animali e piante che rientrano a pieno titolo nelle categorie contrassegnate dall'acronimo LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans).
Posso portarti l'esempio di un pesce comunemente noto come donzella che a una certa età da femmina diventa maschio e del sarago che fa esattamente il contrario.

L'omosessualità non è un difetto e non è una malattia, secondo me è soltanto una diversità se per tale intendiamo ciò che secondo la media statistica si ritrova in netta minoranza rispetto alla casistica generale.

A parer mio l'omosessualità non è neppure una scelta ma è una cosa che uno se la ritrova, è come ritrovarsi ad essere eterosessuali, io sono etero ma non me lo sono scelto, ci sono nato e basta.
Sarà pur vero che esistono persone viziose che vogliono provare "nuove esperienze" ma quelli sono casi rari da trattare a parte.

In definitiva io sono contro qualsiasi forma di discriminazione, sia essa politica, religiosa, razzista, omofoba e quant'altro, una società civile deve riconoscere pari dignità e pari diritti a tutti i cittadini. [SM=g6168407]





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23/03/2022 17:19
 
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... no! "matrimono" omosessuale e all'abominio delle adozioni a conviventi omosessuali ...
ilpoeta59, 23/03/2022 13:22:




Mi sarebbe piaciuto incontrare un forumista attento e arguto come te ai tempi d'oro di questo forum, quando a discutere non saremmo stati solo 4 gatti ...
[...]




... carissimo mister ilpoeta59
sono invece del parere che quei "tempi d'oro di questo forum", dopo ben 18 anni dalla sua nascita (come hai sottolineato nel tuo ultimo accorato appello!) non siano mai venuti meno indipendentemente dalla partecipazione di pochi o tanti forumisti ... e questo anche grazie a te!

... cmq è un piacere (costruttivo) ragionare con te e mister Marco ... 😁
grasssie!






nb:
logicamente sto già abbozzando altre risposte e argomento su questo "delicato" tema sull’omosessualità, su lesbiche e omosessuali, che posterò quanto prima …










[SM=x1583472] [SM=g6168407]


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