L’anomalo cervello dei bugiardi

ilpoeta59
00giovedì 15 maggio 2008 14:08
“Non ho coscienza, non ho sensi di colpa”: quante volte è accaduto di stupirci di fronte ad affermazioni del genere. Chi tra noi, “esseri comuni e normali”, non si è mai interrogato sul come certe persone riescano a mentire in maniera spudorata senza provare alcun tipo di rimorso? Una risposta ci viene da uno studio condotto da un equipe di ricercatori dell’University of Southern California di Los Angeles coordinati da Yaling Yang e Adrian Raine. I risultati della ricerca, all’avanguardia nel campo della neuropsicologia e pubblicati sul numero di ottobre della rivista “British Journal of Psychiatry”, mostrerebbero come il cervello degli individui abitualmente menzogneri presenti un’anomalia strutturale. Ai soggetti presi in esame, centootto volontari, sono stati presentati una serie di interviste e test psicologici. In base alle risposte si sono distinti al loro interno dodici bugiardi cosiddetti “patologici” (undici uomini e una donna). Diversi i tipi e le manifestazioni di bugie analizzati: dal semplice mentire al tradimento coniugale, fino al fingersi malati per ottenere dei vantaggi. Al termine della selezione tutti i soggetti sono stati sottoposti alla risonanza magnetica.


Precedenti studi avevano dimostrato che quando una persona normale mente, la zona della corteccia prefrontale (l’area del cervello individuata dai neurologi come pertinente al rimorso e alla coscienza) presenta una forte attività. È proprio questa zona che nei bugiardi e manipolatori patologici è risultata diversa strutturalmente: essi possiedono infatti una minore presenza di materia grigia (fino al 14,2% in meno) e più materia bianca (fino al 25,7% in più). La materia grigia è composta da un sottile strato di cellule, come i neuroni, fondamentale nella memoria e nell’apprendimento, mentre la materia bianca è una guaina che contiene le fibre nervose che trasmettono i segnali attraverso il cervello. Questo potrebbe significare che gli insinceri hanno più interconnessioni tra le cellule nervose e meno neuroni per assimilare concetti morali. Mentire - commenta Raine - richiede molto sforzo. Bisogna comprendere le sensazioni dell’altra persona, sopprimere le proprie emozioni e la verità. La presenza di meno materia grigia significa meno freni inibitori e una rete di collegamento più consistente potrebbe fornire invece gli strumenti per architettare menzogne doc. Mentitori avvertiti, dunque, l’arte del raggiro sta per essere svelata.

(Tratto da Sapere.it)
mebahiah
00giovedì 15 maggio 2008 14:58
Molto molto interessante questo topic Antonio, grazie per averlo inserito, alcuni miei dubbi hanno trovato conferma.

WATUSSA
00giovedì 15 maggio 2008 15:42
«Recitare è come mentire. E' l'arte di saper mentire bene. Io vengo pagato per raccontare elaborate bugie.»

Mel Gibson
WATUSSA
00giovedì 15 maggio 2008 15:45
io non ne sono mai stata capace, non nella vita reale come non nel virtuale, c'è chi ci riesce benessimo, sennò perchè tanti fake name, con personalità multiple? Ma leggendo prima o poi si scopre lo stesso stile di pensare e comportarsi...la falsità la la da padrona..
mebahiah
00giovedì 15 maggio 2008 15:59
Re:
WATUSSA, 15/05/2008 15.45:

Ma leggendo prima o poi si scopre lo stesso stile di pensare e comportarsi...



E non dimentichiamo che anche gli stessi errori grammaticali si ripetono... [SM=x611829]





WATUSSA
00giovedì 15 maggio 2008 16:09
Re: Re:
mebahiah, 15/05/2008 15.59:



E non dimentichiamo che anche gli stessi errori grammaticali si ripetono... [SM=x611829]







se mi creo io un fake-name sarà senz'altro il primo sintomo


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