Cucina nel Mondo

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sole281
00martedì 8 luglio 2008 00:22
Non solo ricette Italiane!
Ricetta per il SUSHI

Ingredienti per il riso:

450g di riso;
50 ml di su (grappa da comprare nei negozi specializzati);
1 cucchiaio di sale;
2 cucchiai di zucchero;
poche gocce di salsa di soia.

Preparazione del riso:

Cuocere per 20 minuti circa il riso a fuoco basso dopo averlo sciacquato abbondantemente; mettere una tela tra la pentola e il coperchio per assorbire il vapore.
Far bollire per pochi minuti in una casseruola a fiamma alta il su, il sale, lo zucchero e la salsa di soia.
Abbasare il fuoco e mescolare a lungo, finchè lo zucchero non sarà sciolto.
Mettere il riso in una ciotola e versare sopra il condimento mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
Lasciar riposare.

Ingredienti finali, pesce:

150 g di filetto di tonno fresco;
4 foglie di alga nori;
il riso già preparato;
1 cucchiaio di wasabi;
salsal di soia;
i cetriolo piccolo.

Preparazione finale, MAKIZUSHI (sushi arrotolato per 4 persone):

Con un coltello affilato tagliare il tonno a strisce di 5 cm per 1 cm circa.
Idem con il cetriolo dopo averlo sbucciato.
Spianare le foglie di alga e tagliarle a metà per il largo con un paio di forbici.
Sulla stuoia di bambù (makisu), disporre la mezza foglia di alga e deporvi uno strato di riso di mezzo cm di spessore lasciando libero un cm sui bordi.
Stebdere con le dita un velo di wasabi e disporre nel mezzo, per il lungo, una striscia di tonno oppure 2 cetrioli.
Avvolgere l'alga con la stuoia formando un cilindro che va compattato il più possibile premendovi sopra con le dita, prima di levae l stuoia.
Ora, tagliare con un coltello molto ben affilato, ricavando per ogni rotolo circa 6 sushi.
Disporli sul piatto e servire con salsa di soia a parte.

Dal web
sole281
00martedì 8 luglio 2008 00:58
Cucina africana
Koeksisters (Frittelline)

Ingredienti:
Zucchero di canna, 140 g
Acqua, 50 ml.
Cannella, q.b.
Limone, una fettina
Burro, 15 g
Uovo, 1
Farina, 90 g
Lievito, 1/2 bustina
Olio per friggere, q.b.

Preparazione:


1. Fate sciogliere lo zucchero in acqua. Aggiungete un cucchiaino di cannella e la fettina di limone. Portate a ebollizione, poi fate raffreddare e togliete il limone.

2. In una terrina, mettete il burro e l'uovo e battete fino a rendere cremoso il composto. Setacciate la farina nel composto di burro e uova e mescolate fino a rendere il tutto omogeneo.

3. Tirate la pasta e tagliate circa 18 quadrati alti almeno 1 centimetro, in ogni pezzo fate due tagli, ma lasciate la base intera, come se avesse tre gambe.

4. Piegate le tre "gambe" e unitele tra loro. Scaldate bene l'olio e friggete per 4 o 5 minuti.

5. Ancora calde tuffatele nello sciroppo preparato in precedenza. Possono essere servite calde o fredde.

(dal web)
mebahiah
00martedì 8 luglio 2008 01:49
Re: Non solo ricette Italiane!
sole281, 08/07/2008 0.22:

Ricetta per il SUSHI

Ingredienti per il riso:

450g di riso;
50 ml di su (grappa da comprare nei negozi specializzati);
1 cucchiaio di sale;
2 cucchiai di zucchero;
poche gocce di salsa di soia.

Preparazione del riso:

Cuocere per 20 minuti circa il riso a fuoco basso dopo averlo sciacquato abbondantemente; mettere una tela tra la pentola e il coperchio per assorbire il vapore.
Far bollire per pochi minuti in una casseruola a fiamma alta il su, il sale, lo zucchero e la salsa di soia.
Abbasare il fuoco e mescolare a lungo, finchè lo zucchero non sarà sciolto.
Mettere il riso in una ciotola e versare sopra il condimento mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
Lasciar riposare.

Ingredienti finali, pesce:

150 g di filetto di tonno fresco;
4 foglie di alga nori;
il riso già preparato;
1 cucchiaio di wasabi;
salsal di soia;
i cetriolo piccolo.

Preparazione finale, MAKIZUSHI (sushi arrotolato per 4 persone):

Con un coltello affilato tagliare il tonno a strisce di 5 cm per 1 cm circa.
Idem con il cetriolo dopo averlo sbucciato.
Spianare le foglie di alga e tagliarle a metà per il largo con un paio di forbici.
Sulla stuoia di bambù (makisu), disporre la mezza foglia di alga e deporvi uno strato di riso di mezzo cm di spessore lasciando libero un cm sui bordi.
Stebdere con le dita un velo di wasabi e disporre nel mezzo, per il lungo, una striscia di tonno oppure 2 cetrioli.
Avvolgere l'alga con la stuoia formando un cilindro che va compattato il più possibile premendovi sopra con le dita, prima di levae l stuoia.
Ora, tagliare con un coltello molto ben affilato, ricavando per ogni rotolo circa 6 sushi.
Disporli sul piatto e servire con salsa di soia a parte.

Dal web



Scusa Francesca se faccio un appunto, ma a volte in web le ricette non sono ben fatte.
Il sushi lo faccio spesso, non ci vuole la grappa ma il sakè.
Il wasabi non va steso all'interno perchè è molto piccante, ma messo a parte in un angolo del piatto in modo che ognuno possa servirsene o meno. L'alga nori non va assolutamente tagliata perchè così facendo non si potrebbe più arrotolare bene, e ad ogni modo le misure sono standard e studiate appositamente.



sole281
00martedì 8 luglio 2008 01:53
Re: Re: Non solo ricette Italiane!
mebahiah, 08/07/2008 1.49:



Scusa Francesca se faccio un appunto, ma a volte in web le ricette non sono ben fatte.
Il sushi lo faccio spesso, non ci vuole la grappa ma il sakè.
Il wasabi non va steso all'interno perchè è molto piccante, ma messo a parte in un angolo del piatto in modo che ognuno possa servirsene o meno. L'alga nori non va assolutamente tagliata perchè così facendo non si potrebbe più arrotolare bene, e ad ogni modo le misure sono standard e studiate appositamente.






Io non ho mai fatto il sushi la ricetta come ho scritto l'ho presa dal web...bho credo che ognuno poi la può fare come vuole..in fondo la fantasia in cucina è lingrediente principale no?


mebahiah
00martedì 8 luglio 2008 02:02
Re: Re: Re: Non solo ricette Italiane!
sole281, 08/07/2008 1.53:



Io non ho mai fatto il sushi la ricetta come ho scritto l'ho presa dal web...bho credo che ognuno poi la può fare come vuole..in fondo la fantasia in cucina è lingrediente principale no?





Infatti è la ricetta del web che è sbagliata. La fantasia va benissimo, ma alcuni piatti, se tradizionali, a mio avviso vanno rispettati nella loro origine. Poi ognuno è ovvio che fa ciò che vuole, ma non è più sushi, ma un aggiustamento all'italiana.

sole281
00martedì 8 luglio 2008 02:06
Re: Re: Re: Re: Non solo ricette Italiane!
mebahiah, 08/07/2008 2.02:



Infatti è la ricetta del web che è sbagliata. La fantasia va benissimo, ma alcuni piatti, se tradizionali, a mio avviso vanno rispettati nella loro origine. Poi ognuno è ovvio che fa ciò che vuole, ma non è più sushi, ma un aggiustamento all'italiana.





E vabbuò se trovo una ricetta "originale" la posterò di nuovo...non vedo dov'è il problema? [SM=x1583499]
mebahiah
00martedì 8 luglio 2008 02:08
Re: Re: Re: Re: Re: Non solo ricette Italiane!
sole281, 08/07/2008 2.06:




E vabbuò se trovo una ricetta "originale" la posterò di nuovo...non vedo dov'è il problema? [SM=x1583499]



Non c'è nessun problema infatti. Ho solo fatto appunto alla ricetta non a te.


maldini
00martedì 8 luglio 2008 10:49
in effetti in quanto cucina giapponese è + logico usare prodotti giapponesi
però visto che mica tutti possono procurarsi il sakè ci si può accontentare della grappa... ma non ditelo a Bigazzi [SM=x611856]
ariel.46
00martedì 8 luglio 2008 11:51

Posso dire che preferisco cento, mille volte la cucina italiana?
Va bene che ci dobbiamo uniformare, ma il pesce crudo, così come il carpaccio di carne, proprio non mi piace...
Meglio un buon piatto di tagliatelle al ragù!!! [SM=x611915]

Tina.
maldini
00martedì 8 luglio 2008 11:57
Re:
ariel.46, 08/07/2008 11.51:


Posso dire che preferisco cento, mille volte la cucina italiana?
Va bene che ci dobbiamo uniformare, ma il pesce crudo, così come il carpaccio di carne, proprio non mi piace...
Meglio un buon piatto di tagliatelle al ragù!!! [SM=x611915]

Tina.




[SM=x1583491] ehhhh ma la cucina estera fa colpo se devi stupire
poi dopo un po' di assaggi etnici tiri fuori una bella lasagna e sei a posto
sole281
00martedì 8 luglio 2008 12:11
Re: Re:
maldini, 08/07/2008 11.57:




[SM=x1583491] ehhhh ma la cucina estera fa colpo se devi stupire
poi dopo un po' di assaggi etnici tiri fuori una bella lasagna e sei a posto



[SM=x1583472] Io ormai "amo poco mangiare" ma oltr alle lasagne vogliamo mettere una buona pizza fatta in casa??( o in pizzeria ovvio)

Quetzalopatrius.
00martedì 8 luglio 2008 19:17
Re:
ariel.46, 08/07/2008 11.51:


Posso dire che preferisco cento, mille volte la cucina italiana?
Va bene che ci dobbiamo uniformare, ma il pesce crudo, così come il carpaccio di carne, proprio non mi piace...
Meglio un buon piatto di tagliatelle al ragù!!! [SM=x611915]

Tina.




Quoto in pieno!!!! la cucina Italiana è una, se non la prima, cucina del mondo, al pari di quella francese. il Porrige degli inglesi?? ma che è sta monnezza? lo strudel tedesco? bleah!!! invece in italia: Pizza, lasagne, tortellini, mortadella, ragù, tagliatelle, parmigiano spaghetti,ravioli... poi ce ne sarebbe... il VINO!!!! NON PARLIAMO DEL VINO!!! IL VINO!! che i messicani hanno provato di tutto per produrre un vino uguale al nostro ma non ce l'hanno fatta!!! [SM=x611869] [SM=x611869] [SM=x611869]
Quetzalopatrius.
00martedì 8 luglio 2008 19:18
comunque ecco un pò di cucina lettone

Speķa rauši

Ingredienti
500g di farina di grano, 1 bicchiere di latte, 75g di burro, 100g di patate, un pizzico di sale, 25g di lievito

Per il ripieno:
250g di pancetta affumicata, 50g di cipolle, un pizzico di pepe, ½ cucchiaino di cumino, un pizzico di zucchero Preparazione
Scaldate il latte, il burro e il sale fino a raggiungere i 30°C. In un mixer miscelate il lievito con la farina setacciata in modo da ottenere l’impasto, mentre impastate, aggiungete le patate bollite e tagliate a pezzettini.
Prendete la pasta ben lavorata e lasciatela lievitare in un posto tiepido, quindi schiacciatela e fatela lievitare nuovamente.
A questo punto separate la pasta in 20 sezioni uguali e stendete ciascuna sezione, quindi mettete circa un cucchiaio di ripieno nel centro e piegate a metà la pasta (come per un raviolo) schiacciando insieme i bordi per sigillare bene il ripieno all’interno.
Mettete questi “ravioli” in una padella imburrata e date loro forma di luna crescente.
Lasciateli lievitare nuovamente nella padella, quindi spennellateli con metà uovo sbattuto e cuoceteli in forno molto caldo per circa 10 minuti. Si possono mangiare sia caldi che freddi.
Per il ripieno, tagliate la pancetta in cubetti, quindi aggiungete la cipolla affettata, il pepe, lo zucchero ed il cumino a piacere.
Se volete potete abbrustolire leggermente la pancetta con la cipolla.

Quetzalopatrius.
00martedì 8 luglio 2008 19:18
ariel Quoto in pieno!!!! la cucina Italiana è una, se non la prima, delle cucine migliori del mondo, al pari di quella francese. il Porrige degli inglesi?? ma che è sta monnezza? lo strudel tedesco? bleah!!! invece in italia: Pizza, lasagne, tortellini, mortadella, ragù, tagliatelle, parmigiano spaghetti,ravioli... poi ce ne sarebbe... il VINO!!!! NON PARLIAMO DEL VINO!!! IL VINO!! che i messicani hanno provato di tutto per produrre un vino uguale al nostro ma non ce l'hanno fatta!!! [SM=x611869] [SM=x611869] [SM=x611869]


ilpoeta59
00martedì 8 luglio 2008 19:34

i messicani hanno provato di tutto per produrre un vino uguale al nostro ma non ce l'hanno fatta!!!



E te credo! André, il vino è magia...a cominciare dal suolo e dal clima in cui crescono le viti!!!
Quetzalopatrius.
00martedì 8 luglio 2008 21:16
EH certo, hai ragione tu Antò!! il vino dell'Italia sarà certamente migliore del vino norvegese!!!

Però se ci pensate il clima dell'italia è perfetto!! c'è sia caldo che freddo!! perfetto per ogni tipo di agricoltura!!!
maldini
00martedì 8 luglio 2008 23:29
qualcosa di buono dovevamo pur avercelo

io poi vado spesso in alto adige tra meleti e vigneti.... il profumo che si sente è inebriante nella parte giusta della stagione
Quetzalopatrius.
00martedì 8 luglio 2008 23:42
la specialità di quel posto lì e sopprattutto lo speck!!!! che buono lo speck del trentino!!!!
ariel.46
00mercoledì 9 luglio 2008 11:39

Uno dei pochi piatti stranieri che mi piace e che mi riesce molto bene è la Paella Valenciana.
L'ho imparata da mio zio, che è stato chef sulle navi da crociera e nel tempo libero (poco) si diletta a preparare gustosi piatti stranieri.
Prima di postare la ricetta, un po' di storia (che non fa mai male).

VALENCIA.
La regione di Valencia nella Spagna orientale, compresa tra la Catalogna, l'Aragona, la Castiglia Nuova e la Murcia, pittorescamente affacciata sul Mediterraneo, dal punto di vista gastronomico fa parte della cocina levantina, indicata anche come la zona de los arroces (dei risotti).
Questa tradizione è probabilmente un retaggio della dominazione araba, durata cinque secoli fino al 1238, quando Giacomo il Conquistatore scacciò i moriscos e unì Valencia al regno di Aragona.
Da notare che in questa parte della Spagna la civilizzazione dei mori compì autentici prodigi poichè seppe convertire i terreni incolti e la maremma paludosa in splendidi campi e giardini.
Il riso, autentico mattatore di una cucina doviziosa, larga di manica nell'utilizzare i doni sovrabbondanti della campagna e del mare, è il dominatore unico delle ben note paellas, piatti composti di carne, pesci, verdure, crostacei, molluschi, salumi, aromi vari, considerati dagli stranieri una sorta di "emblema" della tavola spagnola, anche se alcuni autorevoli scrittori li hanno sottovalutati ritenendoli troppo carichi di barocchismo.
Sembra che la "paella alla valenciana" sia il capostipite di tutte le preparazioni di questo tipo.
Il successo enorme della composizione originaria ha indotto successivamente altre regioni a lanciare una propria paella.
Sono molto diffuse: la catalana, quella di Alicante e quella di Navarra.
In ogni caso, la ricetta della paella, con relative varianti dovute alla stagione oppure al gusto, resta pur sempre una gloria nazionale spagnola, come l'ajo blanco con uvas (l'aglio bianco con l'uva), il bacalao a la vizcaina, il menudo gitano.


Valencia.


Valencia.

PAELLA ALLA VALENCIANA.

Ingredienti per 6/8 persone:
1 pollo novello di 1 kg. circa;
1 kg. di cozze freschissime;
600 gr. di scampi;
250 gr. di polpa magra di maiale tagliata a dadini;
100 gr. di salsiccia al peperoncino tagliata a pezzetti;
2 cipolle tritate;
1 peperone verde;
1 peperone rosso;
250 gr. di piselli freschi;
200 gr. di cuori di carciofi;
200 gr. di pomodori pelati;
12 olive verdi;
1 spicchio d'aglio schiacciato;
6/7 cucchiai di olio d'oliva;
1 lt. di brodo di pollo o anche di dado;
1/2 cucchiaino di zafferano;
sale e pepe.

Spazzolate e lavate a lungo le cozze sotto l'acqua corrente, ponetele in un tegame con un cucchiaio di olio e fatele aprire a fuoco vivo.
Sgocciolatele ed estraete quasi tutti i molluschi dal guscio.
Conservatene una decina attaccati alla valva inferiore che serviranno come decorazione.
Passate il liquido di cottura attraverso un telo fine e tenetelo da parte.
Pulite, lavate e asciugate i peperoni, poi tagliateli a strisce.
Pulite bene tutte le altre verdure, tenendo solo la parte più tenera dei carciofi.
Pulite, fiammeggiate e lavate il pollo, tagliatelo in 8-10 pezzetti.
Tagliate a dadini anche la polpa di maiale.
Lavate bene gli scampi senza sgusciarli.
Mettete le carni (pollo e maiale) a rosolare con il rimanente olio già caldo nella padella di ferro.
Unitevi le cipolle tritate, i peperoni e gli scampi salate e pepate, mescolate ogni tanto e lasciateli cuocere, a recipiente coperto, per 10 minuti.
Aggiungete i pomodori pelati, la salsiccia tagliata a pezzi, lo spicchio d'aglio schiacciato e il liquido delle cozze.
Ricoprite ancora il recipiente e lasciate cuocere a fiamma dolce per un'ora.
Trascorso questo tempo, versate nella padella il riso e lo zafferano e ricoprite il tutto con il brodo.
Fate proseguire la cottura per altri 15-20 minuti circa, sempre a fuoco moderato e a recipiente coperto.
Dieci minuti prima di togliere dal fuoco, unite le cozze, i piselli, i cuori di carciofo e le olive.
A cottura ultimata, portate in tavola la paella dopo averla guarnita con le cozze attaccate alla valva tenute da parte.



Tina.

Quetzalopatrius.
00mercoledì 9 luglio 2008 11:46
sembra molto gustosa!!! infatti credo che lo sia!!
Quetzalopatrius.
00mercoledì 9 luglio 2008 11:49
Ecco un po di cucina norvegese!!!

Rommergrøt

Ingredienti
1 lt. di panna densa, 1 ¼ tazza di farina, 2 tazze di latte, 1 tazza di zucchero, 1 cucchiaio di cannella tritata Preparazione
Versare la panna in una casseruola pesante e scaldare fino a che inizi a bollire. Incorporate ¾ tazza di farina e montate il tutto con una frusta.
Continuare a sbattere anche dopo che la farina si è ben amalgamata, fino a che il burro inizi a separarsi dalla panna. Quindi rimuovete la casseruola dal fuoco.
Prendete il burro con un cucchiaio e versatelo in una ciotola. Continuate a mescolare continuando a far separare tutto il burro.
Mettete il latte in un altro contenitore e portate ad ebollizione. Incorporate ½ tazza di farina nel latte continuando a sbattere. Continuate a sbattere fino a che il composto diventi denso come un budino. Rimuovete dal fuoco, aggiungete al composto di panna e sbattete con una frusta fino a che diventi tutto omogeneo.
Versate il tutto in una teglia da 2 litri. Cospargete di cannella e zucchero. Versate il burro che avete conservato in superficie. Servite caldo.

Julekake

Preparazione
Sciogliere il lievito e un po' di zucchero in acqua calda. Scaldare il latte e aggiungerci il burro. Far raffreddare a temperatura ambiente. Aggiungere l'uovo e il composto con il lievito al preparato di latte e burro. Aggiungere lo zucchero, il sale e il cardamomo. Incorporare 2 tazze di farina e miscelare bene. Mescolare la frutta con un po' della farina rimanente così che non si attacchino i vari pezzi l'uno all'altro e aggiungere al composto che stiamo lavorando. Incorporare il resto della farina.
Impastare il composto su di un canovaccio infarinato fino a che diventi omogeneo. Mettere l'impasto in una ciotola unta. Coprire e lasciar lievitare fino a che raddoppi di volume.
Dividere l'impasto in 2 parti e fare delle pagnotte rotonde. Mettere queste due pagnotte su di un foglio di carta forno e lasciare che lieviti ancora raddoppiando nuovamente il suo volume.
Infornare a 175°C per 30/40 minuti. Mentre sono ancora calde, spennellate le pagnotte con del burro fuso o decoratele con dello zucchero a velo glassato con l'aggiunta dell'aroma di mandorle. Decorate con ciliegie candite e mandorle se lo desiderate.

Quetzalopatrius.
00mercoledì 9 luglio 2008 11:58
ecco un po di cucina estone
Ricette estoni e Cucina estone

L'Estonia è una paese nordico e questo la dice lunga sulla cucina estone: abitudini alimentari, alimenti, modi di cucinare etc.
Il contrasto piuttosto forte tra le stagioni, cosa inusuale al sud, è riflesso anche nel ritmo di vita molto più vicino alla natura di quanto lo sia la media europea. Un estone tende ad essere lento ed introverso in autunno e inverno, mentre diventa molto più energico e aperto in estate. Come, dove e cosa mangi un estone sembra che sia per lo più determinato dalla lunghezza e dalla temperatura delle giornate. Con il buio ed il freddo si tende a mangiare zuppe di crauti e arrosti, budini marroni e neri, zuppe dense e stufati. In estate, invece, sembra che la gente possa sopravvivere grazie alla luce e al calore del sole accompagnati da qualsiasi alimento fresco e leggero dell'orto o della foresta. Quando arrivano i primi segnali dell'autunno incombente, in Agosto, gli estoni vivono un improvviso cambiamento d'umore. Le nuvole di vapore e profumi deliziosi che salgono dalle cucine fino ad orario inoltrato, celle e frigoriferi riempiti di marmellate, conserve e sott'aceti. La tarda estate significa, inevitabilmente, passare qualche fine settimana nella foresta, a volte a ore di distanza da casa e tornare trionfanti con ceste colme di bacche e funghi.

Oggi giorno, raccogliere e conservare la frutta del bosco ha un significato per lo più rituale, anche se l'idea di affrontare l'inverno con la dispensa colma ha senza dubbio la sua importanza. Un'altra motivazione per la raccolta dei frutti del bosco è il forte attaccamento degli Estoni al bosco stesso considerato come fonte di protezione. Nei momenti difficili, la gente si nascondeva qui e il bosco ha sempre offerto erbe per la cura dei malati come anche il cibo quotidiano. Quindi, il divertimento della caccia e della pesca per la gente di città, si trasforma in cibo extra, invece, per la gente di campagna.

Il vitto estone non è mai stato ricco ed è questa probabilmente la ragione per cui l'abitudine di augurarsi "Buon appetito" quindi non ha preso piede. Qui, invece, la gente dice "Possa il tuo pane durare a lungo!". A parte qualche periodo di carestia, all'Estonia non è mai mancato il pane nero e quello lievitato all'orzo. Anche coloro che hanno vissuto per parecchi anni all'esterno non riescono a dimenticarne il sapore caratteristico.

Per quegli estoni che si sono trasferiti in città nel corso delle ultime generazioni, la cucina dei loro progenitori più campagnoli del tardo 19^ secolo è diventata sicuramente poco familiare.
Le distinzioni tra regione e regione, che erano nette fino ad un centinaio d'anni fa, iniziano a farsi abbastanza fumose. In passato, gli isolani e la gente della costa, vivendo in territori rocciosi e poveri mangiavano per lo più patate e pesce sotto sale, essiccato o affumicato accompagnato dal loro pane. I contadini dell'entroterra allevavano bestiami dei quali venivano tenuti in vita anche per l'inverno solo le mucche da latte e gli animali di razza. Il giorno per la macellazione degli arieti era Michealmas il 29 settembre, mentre il 10 di novembre (St. Martin's Day) era il giorno in cui su ogni tavola c'era un'oca e nel giorno di Santa Caterina (25 novembre) si prepara il pollo.

Prima di Natale viene macellato un maiale grasso. Dopo che il pranzo festivo è pronto, la carne salata e il lardo vengono preparati per durare fino all'autunno successivo. Il condimento è costituito prevalentemente da sale: soltanto gli artigiani di città e l'alta borghesia può permettersi di comprare spezie. Il miele è usato meno dello zucchero ed è considerato più una medicina che un alimento.
Le bevande più conosciute sono la birra di malto leggera nel nord dell'Estonia e la birra leggera di orzo e segale nel sud o la birch sap in primavera. Le birre sono la bevanda usuale in tutte le occasioni, avendo spodestato l'idromele, il suo antico rivale che veniva prodotto dal miele, centinaia d'anni fa. La fermentazione della birra, specialmente sulle isole più grandi, è sempre stato un affare serio e importante per la gente locale.
I trucchi segreti per il commercio degli isolani rimangono un mistero alla maggior parte della popolazione continentale anche oggi. La birra, servita in grossi boccali di legno, è la cosa più insidiosa per il suo gusto leggero.

Quetzalopatrius.
00venerdì 11 luglio 2008 00:36
Cucina lituana

Vysniu saltsriubr


Ingredienti
3 tazze di amarene snocciolate, ½ tazza di zucchero, 4 cucchiai di panna acida o yogurt, 1 cucchiaio di farina di patate, 1 piccolo pezzo di cannella, 8 tazze d'acqua. Preparazione
Miscelare la farina di patate con 1 tazza d'acqua. Aggiungere lo zucchero all'acqua rimanente e alla cannella e portare ad ebollizione. Aggiungere le ciliegie allo sciroppo bollente, aggiungere, mescolando, l'amido e portare nuovamente ad ebollizione. Il liquido si addenserà lentamente.
Raffreddare la zuppa e servire in ciotole individuali, guarnire con un cucchiaio di panna acida o yogurt.
Quetzalopatrius.
00venerdì 11 luglio 2008 00:36
Re: Cucina lituana
Quetzalopatrius., 11/07/2008 0.36:


Vysniu saltsriubr


Ingredienti
3 tazze di amarene snocciolate, ½ tazza di zucchero, 4 cucchiai di panna acida o yogurt, 1 cucchiaio di farina di patate, 1 piccolo pezzo di cannella, 8 tazze d'acqua. Preparazione
Miscelare la farina di patate con 1 tazza d'acqua. Aggiungere lo zucchero all'acqua rimanente e alla cannella e portare ad ebollizione. Aggiungere le ciliegie allo sciroppo bollente, aggiungere, mescolando, l'amido e portare nuovamente ad ebollizione. Il liquido si addenserà lentamente.
Raffreddare la zuppa e servire in ciotole individuali, guarnire con un cucchiaio di panna acida o yogurt.




sole281
00venerdì 11 luglio 2008 11:11
Cucina araba
Kaymakli kuru kayisi

Ingredienti:
albicocche secche, 250 gr.
zucchero, 300 gr.
acqua, 370 ml.
succo di limone, 1/2 cucchiaio
mascarpone, 250 gr.
pistacchi tritati, 100 gr.






Preparazione:
Immergete in acqua fredda le albicocche.
Fatele riposare tutta la notte e scolatele.
Scaldate lo zucchero e l'acqua su fiamma dolce per circa 10 min.
Aggiungete le albicocche.
Cuocinate le albicocche fino a quando le albicocche siano diventate tenere e si sia formato lo sciroppo.
Unite il succo di limone.
Togliete dal fuoco.
Trasferite le albicocche con un mestolo forato su un piatto per farle raffreddare.
Apritele a metà.
Riempitele con il mascarpone.
Disponetele su un piatto di portata.
Ricopritele con lo sciroppo.
Decorate con i pistacchi tritati.
sole281
00venerdì 11 luglio 2008 11:11
Re: Cucina araba
sole281, 11/07/2008 11.11:

Kaymakli kuru kayisi

Ingredienti:
albicocche secche, 250 gr.
zucchero, 300 gr.
acqua, 370 ml.
succo di limone, 1/2 cucchiaio
mascarpone, 250 gr.
pistacchi tritati, 100 gr.






Preparazione:
Immergete in acqua fredda le albicocche.
Fatele riposare tutta la notte e scolatele.
Scaldate lo zucchero e l'acqua su fiamma dolce per circa 10 min.
Aggiungete le albicocche.
Cuocinate le albicocche fino a quando le albicocche siano diventate tenere e si sia formato lo sciroppo.
Unite il succo di limone.
Togliete dal fuoco.
Trasferite le albicocche con un mestolo forato su un piatto per farle raffreddare.
Apritele a metà.
Riempitele con il mascarpone.
Disponetele su un piatto di portata.
Ricopritele con lo sciroppo.
Decorate con i pistacchi tritati.




[SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818]
Quetzalopatrius.
00venerdì 11 luglio 2008 11:15
[SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818]
sole281
00venerdì 11 luglio 2008 11:22
Re:
Quetzalopatrius., 11/07/2008 11.15:

[SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818] [SM=x611818]




[SM=x611851] [SM=x611856]
Quetzalopatrius.
00venerdì 11 luglio 2008 11:33
Cucina finlandese
Kaalikääryleet

Ingredienti
1 grosso cavolo bianco, acqua, sale 1 cucchiaino per ogni litro.
Ripieno: 400gr di maiale o manzo magro tritato, 1 cipolla, ½ tazza di liquido di cottura del cavolo, 1 tazza di cavolo tritato, 1 tazza di riso lesso, 1 cucchiaino di sale, ¼ di cucchiaino di pepe bianco, 1 cucchiaino di maggiorana.
Guarnitura: 1-2 cucchiai di sciroppo, burro o margarina, acqua di cottura del cavolo.
Salsa: 1 ½ tazza liquido di cottura, 2 cucchiai di farina, un po' di crema Preparazione
Tagliare il gambo dal cavolo e cuocerlo in acqua salata fino a che le foglie diventino soffici. Si può anche staccare le foglie esterne non appena si ammorbidiscono. Disporre il cavolo cotto in una grossa pentola. Staccare le foglie una alla volta e tritare le foglie interne più piccole per il ripieno.
Tritare finemente le cipolle e friggerle in poco olio fino a che diventino trasparenti e non dorate. Miscelare la carne, il riso, il cavolo tritato e il condimento creando un impasto soffice. Se il preparato è troppo denso, aggiungere un po' dell'acqua di cottura del cavolo.
Appiattire le foglie del cavolo. Versare un cucchiaio pieno di ripieno nella foglia ed avvolgerlo con la foglia.
Mettere gli involtini uno di fianco all'altro in una teglia, versarci sopra dello sciroppo ed un po' di grasso.
Cuocere gli involtini al forno per 1 ora a 200°C. A metà cottura girare gli involtini e inumidirli ogni tanto con l'acqua di cottura del cavolo.
Prendere il succo dalla teglia e addensarlo con un po' di farina mista ad acqua. Aggiungere un po' di crema. Servire gli involtini di cavolo con patate lesse.



(che nomi facili)



sole281
00venerdì 11 luglio 2008 11:39
Re: Cucina finlandese
Quetzalopatrius., 11/07/2008 11.33:

Kaalikääryleet

Ingredienti
1 grosso cavolo bianco, acqua, sale 1 cucchiaino per ogni litro.
Ripieno: 400gr di maiale o manzo magro tritato, 1 cipolla, ½ tazza di liquido di cottura del cavolo, 1 tazza di cavolo tritato, 1 tazza di riso lesso, 1 cucchiaino di sale, ¼ di cucchiaino di pepe bianco, 1 cucchiaino di maggiorana.
Guarnitura: 1-2 cucchiai di sciroppo, burro o margarina, acqua di cottura del cavolo.
Salsa: 1 ½ tazza liquido di cottura, 2 cucchiai di farina, un po' di crema Preparazione
Tagliare il gambo dal cavolo e cuocerlo in acqua salata fino a che le foglie diventino soffici. Si può anche staccare le foglie esterne non appena si ammorbidiscono. Disporre il cavolo cotto in una grossa pentola. Staccare le foglie una alla volta e tritare le foglie interne più piccole per il ripieno.
Tritare finemente le cipolle e friggerle in poco olio fino a che diventino trasparenti e non dorate. Miscelare la carne, il riso, il cavolo tritato e il condimento creando un impasto soffice. Se il preparato è troppo denso, aggiungere un po' dell'acqua di cottura del cavolo.
Appiattire le foglie del cavolo. Versare un cucchiaio pieno di ripieno nella foglia ed avvolgerlo con la foglia.
Mettere gli involtini uno di fianco all'altro in una teglia, versarci sopra dello sciroppo ed un po' di grasso.
Cuocere gli involtini al forno per 1 ora a 200°C. A metà cottura girare gli involtini e inumidirli ogni tanto con l'acqua di cottura del cavolo.
Prendere il succo dalla teglia e addensarlo con un po' di farina mista ad acqua. Aggiungere un po' di crema. Servire gli involtini di cavolo con patate lesse.



(che nomi facili)






Questa si potrebbe "provare"... [SM=x611842]


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