Famolo strano: maldestro post di un parroco contro la pedofilia scatena il web e gli animalisti

binariomorto
00sabato 4 agosto 2018 00:59
Parroco contro pedofilia:
"Piuttosto fate sesso con un uomo o un animale".
E scoppia la polemica

Don Marco Scandelli voleva condannare i preti pedofili, ma "il mio post è stato strumentalizzato".
Ora, il sacerdote chiarisce che il suo intento era quello di denunciare


Quello di don Marco Scandelli doveva essere una netta presa di posizione contro la pedofilia nella Chiesa, visti gli ultimi fatti di cronaca, ma come lui stesso ha denunciato, "il mio commento è stato strumentalizzato".


Il parroco di Borgo Maggiore (San Marino) voleva colpire a gamba tesa i preti pedofili scrivendo un messaggio che facesse riflettere tutti. E invece - le sue forti parole - hanno fatto discutere. Ma vediamo cosa è successo. Don Marco, dopo l'ennesimo caso di pedofilia, aveva scritto un lungo post su Facebook nel quale diceva di "capire che un prete possa avere un cedimento, che la solitudine per un sacerdote è come un voragine". Ma tutto questo non deve essere strumentalizzato.

E dopo la breve premessa con annesso perdono per i peccatori - perché comunque "guardo con misericordia tutto" - don Marco si scaglia pesantemente contro i preti pedofili. Ma nel farlo finisce in un ragionamento paradossale che ha scatenato un putiferio. "Se un prete ha delle necessità fisiche piuttosto si trovi una una donna o un uomo consenziente e maggiorenne. Al limite anche un animale. Sono pur sempre peccati, ma non scandalizzano e traumatizzano, non deviano gli innocenti. Vi prego basta con la pedofili. È meglio per voi che vi mettiate una pietra al collo e vi gettiate in mare".

Immediatamente, il popolo del web (e non solo) si è scagliato contro di lui. In modo talmente tanto violento che don Marco ha voluto chiarire la situazione. Il parroco, quindi, ha pubblicato un nuovo post su Facebook sostenendo di essere stato strumentalizzato. "Un mio post, nel quale condannavo fermamente la pedofilia e mi indignavo contro i sacerdoti che compiono queste azioni schifose, è invece stato volutamente strumentalizzato - scrive -. Mi si fanno dire cose che io non ho minimamente pensato, distorcendo un paradosso (peraltro segnalato nel mio post) con il quale volevo far capire il mio disgusto assoluto per la pedofilia, oltreché per altre aberrazioni".

Sicuramente l'intento del don era quello di condannare la Chiesa. Certo è che avrebbe potuto trovare esempi "migliori".

Fonte: Il Giornale
ilpoeta59
00sabato 4 agosto 2018 06:58
"Una donna, un uomo o un animale"...passi per i primi due...ma la storia dell'animale mi lascia alquanto perplesso!

Ho conosciuto gente di campagna che si vantava di aver fatto sesso con tutti gli animali della fattoria...però un prete dovrebbe prestare attenzione a quello che dice! [SM=x4983510]



Marco_M77
00sabato 4 agosto 2018 07:07
Questo parroco non sta bene con la testa e dovrebbe essere rimosso! [SM=x611915]

"È meglio per voi che vi mettiate una pietra al collo e vi gettiate in mare." è un'affermazione assurda per un prete, la religione cattolica non ammette il suicidio!!!!
ilpoeta59
00sabato 4 agosto 2018 07:41
Re:
Marco_M77, 04/08/2018 07.07:

Questo parroco non sta bene con la testa e dovrebbe essere rimosso! [SM=x611915]

"È meglio per voi che vi mettiate una pietra al collo e vi gettiate in mare." è un'affermazione assurda per un prete, la religione cattolica non ammette il suicidio!!!!



In ogni campo esistono professionisti in gamba ed altri che fanno cagare...succede anche nella Chiesa cattolica! [SM=g8890]
AlcibiadeR
00mercoledì 17 aprile 2019 13:08
Sicuramente questo “don” ha trovato un modo piuttosto anomalo, stomachevole e becero per condannare la pedofilia praticata da uomini di chiesa, tra cui i semplici preti e parroci, ma anche – e questo è ancora più sconcertante - da personaggi dell’alta gerarchia di cui Vescovi e addirittura Cardinali. E altrettanto inquietante è pure il “silenzio” e l’insabbiamento perpetrato per anni e anni su quanto le più alte autorità ecclesiastiche sapevano di tali abusi criminosi, anzitutto verso i minorenni con la pedofilia, ma anche con la pederastia verso i quasi o i già maggiorenni.

Premesso questo, però, altrettanto anomalo, stomachevole e becero è l’insieme e soprattutto il finale, strumentalizzati dal giornalista autore dell’articolo, giacchè, l’intento del “don” non era certo quello di condannare l’istituzione Chiesa, e nello specifico Cattolica, bensì additare quella minima parte della gerarchia ecclesiastica che tanto ha misfatto e scandalizzato da meritarsi la giusta condanna, oltre che l’eventuale “perdono”, proferiti addirittura da Gesù verso questi degenerati. E non è nemmeno di incentivare il “suicidio” di costoro, come ha forse erroneamente – se è vero quanto riportato dalla giornalista - suggerito il “don” in questione, ma esattamente nei termini esposti dai tre Evangelisti, di cui san Luca: "È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai".

Tutto sommato, non è difficile fare anche il mestiere di “Giornalista”, come lo sono quei pochi altri mestieri di particolare responsabilità. E non tanto perché la prestigiosa professione di giornalista, specie per i più eccellenti, provenga da solida competenza culturale nei diversi e vasti settori del sapere. Quello che invece è necessario e indispensabile, proprio dal semplice fatto che un qualsiasi “giornalista” deve relazionarsi con gli altri, è che egli sia anzitutto onesto, non bugiardo e manipolatore, né servo dei propri superiori o di chicchessia; ma deve essere anche sopra o quantomeno obbiettivo dalle proprie convinzioni personali; siano esse ideologiche e religiose o laiciste ed atee.



[SM=x611826]


ilpoeta59
00mercoledì 17 aprile 2019 14:51
È probabile che le dichiarazioni rese dal parroco siano state travisate e gonfiate dai giornalisti, grandi professionisti del "taglia e cuci".
Purtroppo questa categoria che gioca un ruolo fondamentale nell'informazione spesso svende la propria dignità per rendere più succulenti gli articoli o magari per motivi politici.

Comunque il sacerdote ci ha messo del suo, ha esagerato come se stesse parlando con un amico, sicuramente non ha riflettuto su quello che stava scrivendo pubblicamente.
Anche in questo caso (come per i giornalisti) è venuto meno quel senso di responsabilità che deve avere chi è diventato una guida gli altri!
AlcibiadeR
00mercoledì 17 aprile 2019 18:07
Re:
ilpoeta59, 17/04/2019 14.51:

È probabile che le dichiarazioni rese dal parroco siano state travisate e gonfiate dai giornalisti, grandi professionisti del "taglia e cuci".
Purtroppo questa categoria che gioca un ruolo fondamentale nell'informazione spesso svende la propria dignità per rendere più succulenti gli articoli o magari per motivi politici.

Comunque il sacerdote ci ha messo del suo, ha esagerato come se stesse parlando con un amico, sicuramente non ha riflettuto su quello che stava scrivendo pubblicamente.
Anche in questo caso (come per i giornalisti) è venuto meno quel senso di responsabilità che deve avere chi è diventato una guida gli altri!







Sono in totale accordo con te, egregio ilpoeta59!
… e come noti, ho trovato pure il post facebook del “don” in questione, affinché, noi forumisti, e quant’altri lettori interessati, possiamo farci la nostra opinione, senza l’ipocrita mediazione degli pseudo – giornalisti/ste. Costoro, infatti, dovrebbero solo limitarsi a sfornare la semplice notizia e non, con la scusante di questa, sparare sentenze a vanvera, quindi, di vergognarsi d’essere cinici servitori di quell’audience che altera la realtà dei fatti e degli editori – direttori – redattori che li assoldano per tale lucro o per scopi ideologici e politici diffamatori e ben più micidiali.

Tra l’altro, rileggendo bene il post del sacerdote e dando per scontato i suoi madornali errori di “consigli” e alternative per chi è così sessualmente disturbato – tutti compresi … non soltanto la minoranza rispetto alla stragrande maggioranza di “pedofili” tra genitori, zii, nonni e parenti vari, nonché insegnanti, educatori, comunque di sporcaccioni e depravati d’ogni provenienza sociale etc etc - da praticare la pedofilia con l’irreparabile danno verso bambini innocenti, credo che il chiasso sollevato dal “popolo del web” non provenga tanto dall’aver chiamato in causa, gli “animali” con il conseguente orrore della zooerastia e le proteste degli animalisti (sembra che il prete sia stato denunciato). Né probabilmente, è l’aver citato la donna, vista più come merce di sfogo e di prostituzione.

A suscitare tanto scalpore parrebbe, piuttosto, questa sfuggevole parentesi aperta e chiusa, seguente: “ … (o un uomo) … consenziente e maggiorenne”. In pratica, questo benedetto “don Marco” ha toccato involontariamente o volontariamente il tasto dell’omosessualità, dal fatto che soltanto a essa si riferisce il rapporto sessuale tra uomo e uomo o tra donna e donna. Perciò, la gravante più insolita su quanto il “parroco cattolico” ha già espresso con troppa insipienza, si aggiunge quella di considerare l’omosessualità, un “peccato” quasi marginale, magari proprio a soddisfazione delle lobby omosessuali che oggigiorno sempre più vantano diritti pubblici e legali incoraggiate dall’attuale laicismo e dai partiti della Sinistra. Mentre il Magistero della Chiesa Cattolica enuncia le pratiche dell’omosessualità come deviazioni e contro natura. Cioè, che l’Omosessualità è uno tra i peggiori peccati mortali, sempre e quando fatti in totale libertà di scelta e in piena consapevolezza, come specificato nella Sacra Scrittura e nei numerosi documenti magisteriali e conciliari della Chiesa, tra cui il Catechismo ufficiale all’insegnamento dei fedeli (CCC n. 2357/58/59).



[SM=x611826]



Marco_M77
00mercoledì 17 aprile 2019 18:57
Diciamo che il parroco in questione ha camminato con le scarpe slacciate inciampando più volte.
La prossima volta che gli verrà in mente di usare i social farà bene a stringere i lacci come si deve! [SM=x1583491]
Mar$h@ll
00sabato 20 aprile 2019 03:37
Altro che strumentalizzato.. la sufficienza e la leggerezza con cui si è imposto in questo contesto ultra delicato mi fa venire i brividi ed è assolutamente da condannare! [SM=x611845]
Prima di tutto biasima il fatto che i sacerdoti sono quasi costretti alla solitudine come se facessero il volere di Dio (che per lui tale si sono volontariamente concessi) in modo forzato, quindi a priori non è degno della carica...e per questo quasi li giustifica.
Secondo, che è ben più scioccante, vuole denunciare tale mostruosità (lo è di per se la pedofilia, compiuta da loro poi dovrebbe essere una eresia tale che ai tempi di Cristo venivano gettati in pasto agli squali come minimo) uscendo con una soluzione così banale che "Piuttosto fate sesso con un uomo o un animale" è paragonabile ad una persona che è forzatamente messa a dieta e gli vengono tolti gli zuccheri..del tipo "piuttosto di un gelato mangiati un panino o un piatto di pasta"! Cioè vuol dire tante cose..non rende l'atto della pedofilia così ingiusto e orribile se eseguito all'interno della Chiesa e li scagiona, poi anche che quasi li capisce e che quindi minimo qualche viaggio se l'è fatto anche lui su qualche povera bimba. [SM=x611860]

AlcibiadeR
00sabato 20 aprile 2019 15:44
Re: Re:
ilpoeta59, 04/08/2018 07.41:



In ogni campo esistono professionisti in gamba ed altri che fanno cagare...succede anche nella Chiesa cattolica! [SM=g8890]




Credo che essere obiettivi, sia piuttosto difficile, specie se già a priori si nutrono pregiudizi verso coloro sui quali si punta il dito, per poi scagliarli contro giudizi o accuse insipienti o infondate per non essersi dapprima premurati di comprendere bene la questione. E la cosa vale, tanto per il “don” in oggetto nell’aver lui svilito la persona - donna o uomo che sia - e degradato l’animale, quanto per l’assai scorretta giornalista nell’aver manipolato la notizia, soprattutto, a scredito della Chiesa tutta. Di sicuro, tanta e incontrollata è stata la foga del sacerdote nel condannare l’obbrobrio della pedofilia da parte dell’esigua minoranza di suoi “colleghi” preti, da indurlo perfino all’errore madornale di “consigliare” il suicidio a questi criminali. Tuttavia, questa tua, ilpoeta59, è stata un’opinione ponderata (mi era sfuggito questo tuo primo intervento) nel dire che, purtroppo, anche nella Chiesa Cattolica non esistono “professionisti” – leggi sacerdoti - in gamba, anzi! E comunque, questa tua giudiziosa opinione, che non incoraggia quella nefanda “logica del sospetto” – buona per giornalai lacchè e servitori di secondi fini – con cui si da quasi per scontato che anche questo “don” sia o fosse stato pure lui un pedofilo, è da prendere a buon esempio per discutere, per approfondire e per imparare il tutto in onestà e verità.



[SM=x611826]



ilpoeta59
00sabato 20 aprile 2019 17:27

Prima di tutto biasima il fatto che i sacerdoti sono quasi costretti alla solitudine come se facessero il volere di Dio (che per lui tale si sono volontariamente concessi) in modo forzato, quindi a priori non è degno della carica...e per questo quasi li giustifica.



Mi dai lo spunto per aprire una parentesi: ho riflettuto spesso sul celibato connesso al sacerdozio e sono arrivato alla conclusione che sia giusto.
Da padre di famiglia so bene quanto quest'ultima possa generare "conflitti d'interesse", i figli vengono prima di qualsiasi altra cosa ed è bene che un parroco abbia come "figli" soltanto i suoi parrocchiani.

Chi decide di indossare le vesti ecclesiastiche sceglie come figli i fedeli e deve onorare la fiducia che questi ripongono in lui, l'abito talare che indossa e Dio che gli ha concesso di essere suo rappresentante.

Qualora dovessero venir meno le motivazioni che hanno indotto un uomo a farsi prete questi deve rinunciare al suo incarico, è meglio un ex prete che un cattivo prete!
ilpoeta59
00sabato 20 aprile 2019 18:02
Chiusa la parentesi del celibato adesso vi voglio dire la mia sulla tendenza alla pedofilia (ma anche all'omosessualità) tipica dei preti.

Coloro che hanno frequentato il seminario, per forza di cose, non hanno potuto raggiungere una normale maturità sessuale, diciamo che in quel senso i seminaristi non sono mai diventati veramente adulti.
La loro sessualità si è "congelata" all'epoca dell'infanzia, praticamente il loro stato evolutivo psichico si è fermato ad uno stadio preadolescenziale.
È per questo che il target sessuale di molti preti sono i minori e che il loro sesso non fa alcuna differenza (bambini/bambine).

L'astinenza quindi c'entra ben poco con la pedofilia, l'astinenza potrebbe trovare canali leciti di sfogo se i preti in questione fossero mentalmente sani!
Ovviamente il discorso "immaturità" non riguarda tutti i preti, ci sono anche quelli che sono riusciti ad elaborare positivamente le loro esperienze e la loro condizione raggiungendo una piena maturità sia come uomini che come sacerdoti!
AlcibiadeR
00domenica 21 aprile 2019 02:39
La tesi secondo cui è più facile che, un sacerdote sia pedofilo poiché sofferente d’inibizioni preadolescenziali tanto più condizionanti da quando, per forza di cose, ha iniziato l’obbligata esperienza da seminarista, regge fino a un certo punto. Come, più di tanto non regge se una persona uomo che trascorra lunghi periodi in ambienti praticati esclusivamente tra maschi (carcere, naia, scuole in istituti privati con stanze comuni per coppie di studenti che, quantomeno, rientrano a casa a fine del mese o settimana, etc …) sarebbe più propenso alle pratiche di devianza sessuale e contro natura, per cui costui diverrebbe da normale eterosessuale, a omosessuale o al contempo, bisessuale. Dicasi, altrettanto per la persona donna.

Onestà, invece, dice che … essere pedofilo - perciò pure omosessuale e pederasta per partner maggiorenne e consenziente -, è cosa impensabile credere che sia una condizione “tipica” dei preti, ma piuttosto è la condizione deleteria di quanti sono sessualmente tarati per proprie specifiche malattie sessuali. O peggiormente, di depravati per libera e consapevole scelta … indipendentemente che siano poi genitori, nonni, zii, parenti, insegnati, educatori, estranei e, sovrappiù, religiosi, o quant’altro. Infatti, a conferma da chi è composta la maggioranza che abusa sessualmente dei minorenni, basti l’informazione da alcune statistiche dell’ONU, della Sanità mondiale, o del più casereccio e tanto benefico, “Telefono Azzurro” ... QUI sintetico … e più dettagliato … QUI

Invero, dunque, è ben più probabile che, la maggioranza dei Sacerdoti di Santa Apostolica Chiesa Cattolica pratichi, con l’aiuto della Grazia, la virtù della Castità (per certuni dichiaratisi, “cattolici”, sembra impossibile e assurda la pratica di una tale virtù!), anche per gli insegnamenti ricevuti durante il periodo in Seminario. Piuttosto che, quei soggetti su elencati – padri, parenti, insegnanti, etc -, la smettano di essere sporcaccioni, non perché sessualmente ammalati, seppure guaribili, bensì perché non rinunciano alla loro libera e cosciente scelta di essere omosessuali nonché molestatori d’innocenti; di essere persone sporche, cattive e contro natura ... e magari facilitate alla perversione, col mascherarsi pure da preti … falsi!


[SM=x611826]

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