Il Drago sotto spirito

Frida07
00mercoledì 28 gennaio 2009 13:44
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Non c'era un testo preciso riguardante questa storia, ma semplicemente la frequente segnalazione al Servizio Antibufala di questa notizia piuttosto curiosa: il reperimento di un cucciolo di drago conservato in formalina. La segnalazione viaggiava spesso accompagnata dall'inquietante immagine riportata qui sotto. A gennaio 2004 il Corriere della Sera e altri quotidiani avevano pubblicato un articolo a proposito di un presunto "cucciolo di drago", descritto come alto una trentina di centimetri, conservato in formaldeide e ritrovato "sotto un cumulo di roba vecchia da un certo David Hart, nipote di Frederick Hart, un tempo facchino del Museo di Storia Naturale di Londra".

Secondo il racconto di Hart, il reperto "era stato inviato al prestigioso istituto della capitale da un gruppo di scienziati tedeschi attorno al 1890, quando era fortissima la rivalità tra i due Paesi. Tuttavia, il museo di Londra pensò che si trattasse di uno stratagemma per mettere in berlina il Regno Unito di fronte alla comunità scientifica mondiale e stabilì che quel piccolo di drago non era altro che un pupazzetto. Così, il barattolo con la formaldeide ed il suo contenuto venne dato ad Hart e con il passare degli anni finì in uno scatolone nella collezione di cimeli di famiglia."

Spiace per i cultori del genere fantasy, ma non si tratta di un vero cucciolo di drago: l'autore della burla ha ammesso tutto. Come riferito dalla BBC, si tratta di Allistair Mitchell, uno scrittore che ha architettato la storia del drago in formalina per lanciare la propria carriera. E gli è andata bene: si è aggiudicato un contratto con un importante editore inglese, Waterstone's, per la pubblicazione di un thriller che coinvolge, guarda caso, un drago.
Il drago è stato creato da veri specialisti del settore, quelli della Crawley Creatures, autori dei modelli usati nel popolarissimo documentario televisivo Walking with Dinosaurs (trasmesso anche in Italia).

A gennaio 2004, una foto del "drago" era disponibile sul sito della Reuters ed era sin da subito descritta inequivocabilmente come "fake baby dragon" ("falso cucciolo di drago").
La reazione scettica degli esperti di settore non deve scandalizzare: non è che siano nati col paraocchi, è che scherzi di questo genere erano piuttosto comuni nei secoli scorsi, e a volte degeneravano in autentiche truffe (come ad esempio il famoso caso dell'"uomo di Piltdown").
Purtroppo alla bufala si aggiunsero anche le imprecisioni dei soliti giornalisti afflitti da incompetenza metrico-decimale: infatti all'arrivo sui media italiani, il "drago" subì un drastico ridimensionamento di statura. Reuters diceva che il vasetto misurava 30 pollici (circa 76 centimetri), ma il Corriere della Sera lo convertì disinvoltamente in 30 centimetri. Massì: pollici, centimetri, che differenza fa?

Secondo la versione originale della storia, riferita da Reuters, il vasetto era stato scoperto da David Hart in un garage dell'Oxfordshire (Inghilterra meridionale), insieme a una scatola metallica contenente un incartamento scritto in stile tedesco antico, databile intorno al 1890, che indicava che il Natural History Museum (il Museo di Scienze Naturali di Londra) aveva respinto il reperto e lo aveva spedito per essere distrutto. Il "drago" fu però intercettato dal nonno di Hart, che lavorava come facchino al museo.



LeggendeMetropolitane.net
ilpoeta59
00martedì 3 febbraio 2009 19:59
Mi fa pensare alla bufala dei gatti bonsai!
(richard)
00martedì 3 febbraio 2009 21:27
Quello che mi domando è come abbiano fatto a far entrare quei poveri gattini nei contenitori di vetro, a meno che non siano di peluche!
maldini
00mercoledì 4 febbraio 2009 16:28
ce li hanno fatti entrare appena nati e poi li han lasciati crescere a forma di bottiglia, ovvio no? [SM=x611886]
ilpoeta59
00mercoledì 4 febbraio 2009 17:53
Ok, allora a scanso di equivoci voglio chiarire che anche questa dei gattini è una bufala! Si tratta di fotomontaggi messi in circolazione un pò di tempo fa, tranquilli!!! [SM=x1583472]
_Stellamarina_
00venerdì 6 febbraio 2009 11:02
Infatti ... di quello c'era nache un sito, Bonsaykitten dove addirittura veniva spiegata come "fabbricare" il proprio gatto in bottiglia.....

Per quanto riguarda il drago, ne hanno parlato anche a voyager e sembra che sia una bufala.. e che stavano aspettando l'esito di una ipotetica autopsia, ma gli esperti dicono che:

-vedendo questo drago,la cosa che colpisce l'occhio è appunto il cordone ombelicale che,scientificamente,non dovrebbe esserci in quanto i draghi,essendo rettili,dovrebbero deporre le uova!!!

-altra cosa che notiamo e che nel fondo del barattolo non si sia depositato niente e che l'acqua e troppo limpida

-il drago non ha squame e la superficie della pelle e innaturalmente liscia

Bho ... chi lo sa....

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