Il potere del pensiero positivo

mebahiah
00mercoledì 2 aprile 2008 17:50
Il potere del pensiero positivo

Tratto dal libro del mio amico Giorgio Cerquetti

I pensieri e le emozioni sono l’essenza della vita. Da migliaia di anni l’uomo esprime attraverso le vibrazioni sonore ciò che vuole e sente. La filosofia indiana chiama Mantra Yoga questa tecnica spirituale, dove il mantra indica la “liberazione della mente”.
Chiamo “meditazione” la ripetizione di affermazioni positive, perché non si tratta di un gesto meccanico che riguarda soltanto la bocca, ma di una pratica spirituale completa. La meditazione è sempre un’esperienza di miglioramento o di guarigione che si può manifestare in tutte le situazioni. Una delle meditazioni più potenti è quella accompagnata da vibrazioni sonore.
“L’infinita potenzialità del suono – ha spiegato Paramahansa Yogananda – deriva dal Verbo Creativo OM, il cosmico potere vibratorio che sta dietro tutte le energie atomiche. Qualsiasi parola pronunciata con chiara consapevolezza e profonda concentrazione ha un valore materializzante. Le ripetizioni di parole fatte ad alta voce o in silenzio sono state trovate efficaci nel metodo Coué e in sistemi simili di psicoterapia. Il segreto risiede nell’elevazione del ritmo vibratorio della mente”.
Secondo l’antica scienza spirituale dello yoga la mente ha tre funzioni principali: pensare – sentire – volere. I pensieri rappresentano il lato maschile della mente, le emozioni quello femminile mentre l’azione è la manifestazione concreta ed estrema della mente. Negli ultimi decenni la medicina occidentale ha scoperto che il cervello non è un’unità, ma è diviso in due emisferi separati con funzioni e caratteristiche diverse, che non è sempre facile armonizzare. Lo scopo di queste pagine è aiutarvi a raggiungere e mantenere l’equilibrio psicosomatico, un requisito fondamentale per vivere in modo pieno e soddisfacente.
L’emisfero sinistro, maschile, è quello freddo, logico e presiede alle elaborazioni scientifiche, alla tecnica, al linguaggio e vive razionalmente del tempo lineare misurato da orologi e calendari.
L’emisfero destro, che corrisponde al lato femminile dell’essere, è caldo , creativo, simbolico, analogico; favorisce la manifestazione artistica, la ricerca spirituale e tende a vivere emozionalmente in dimensioni svincolate dal tempo misurato convenzionalmente.


continua...


maldini
00mercoledì 2 aprile 2008 18:13
mebahiah
00giovedì 3 aprile 2008 12:11
Buona idea il video Ricky. [SM=x611858]

Andando avanti:


L’emisfero sinistro è considerato la sede dei pensieri come quello destro lo è delle emozioni; perciò ogni azione è condizionata, influenzata da pensieri o da emozioni a essa riferiti.
Se i pensieri e le emozioni sono ben allineati sullo stesso obiettivo, allora ogni azione sarà forte, sicura e facilmente produrrà successo. Quando uno pensa una cosa e riesce anche a sentirla, allora si dice che ha fede, che ci crede, che è una persona sicura di sé.
Un esempio che faccio spesso per illustrare questa connessione pensiero-emozione è il matrimonio. Molti dicono: “Penso che sia arrivato il momento di sposarmi, ma non me la sento.” Altri invece dicono: “Mi sono sposato, però ogni volta che ci penso mi sembra che non sia stata una buona scelta.” In entrambi i casi l’azione darà risultati deboli, insoddisfacenti, non essendo sostenuta da tutto il potere della mente.
Ogni azione per essere efficace ha bisogno di tutta l’energia della mente, composta dalla forza della parte logico-razionale e dal piacere della parte emozionale. Dobbiamo imparare a vivere bene allineando con amore e consapevolezza pensare- sentire- volere.

continua...





maldini
00giovedì 3 aprile 2008 12:38
pensare positivo... si, decisamente è il modo migliore per affrontare la vita e superare i problemi
abbattersi in partenza aiuta solo ad alimentare i guai e non farceli superare
lupetta821
00giovedì 3 aprile 2008 17:22
sono d'accordo, il pensiero positivo ha un grande potere terapeutico e aggiungo che spesso noi crediamo di essere iò che la nostra mente pensa di noi.
mebahiah
00venerdì 4 aprile 2008 23:25
Il Grande Io e il Piccolo Io

Il Grande Io è la coscienza, è ognuno di noi, è un’individualità eterna che esiste prima della nascita e che esisterà anche dopo la morte del corpo fisico. Questo Io è l’anima, la nostra vera identità.
La filosofia indiana chiama questo Io il Vero Sé o Io Superiore. Invece il piccolo io, conosciuto anche come ego, è costituito dall’insieme corpo-mente ed è caratterizzato materialmente da un nome specifico e da un patrimonio genetico. Nell’esperienza umana che ora stiamo vivendo sul pianeta Terra questi due “io” coesistono; la differenza tra loro sta però nel fatto che uno sopravvive all’altro.
Giocando con l’identità temporanea del piccolo io il Grande Io può smarrirsi come un bambino che giocando in modo spensierato si perde nel bosco. La consapevolezza e l’amore riportano però la coscienza fuori dal labirinto esistenziale. Per mantenere intatta la conoscenza dobbiamo sviluppare la preziosa qualità della saggezza, la capacità di armonizzare intelligentemente l’eternità con la temporalità.
L’uso della parola “io” non ha come scopo rafforzare l’ego e aumentare l’orgoglio; piuttosto si prefigge il fine di risvegliare la coscienza eterna e di aiutarla a godersi le meraviglie del grande Gioco Cosmico della Vita.


continua...
~=€MM@=~
00sabato 5 aprile 2008 09:50
io sono x il pensiero negativo sempre XD
maldini
00sabato 5 aprile 2008 12:57
Re:
~=€MM@=~, 05/04/2008 9.50:

io sono x il pensiero negativo sempre XD




[SM=x998215] vedrai che alla fine dovrai ricrederti
ilpoeta59
00sabato 5 aprile 2008 18:48
Diana mi ha fatto ritornare alla mente i miei studi di psicologia e le freudiane classificazioni di es, io e super-io!

Il super-io, chiamato altrimenti grande io, io superiore etc., rappresenta effettivamente la nostra coscienza o anima che dir si voglia!

Purtroppo in questa vita siamo schiavi della materia, quando hai mal di denti o mal di mare, quando soffri per un dispiacere enorme, ti rendi conto che il tuo super-io non riesce a svincolarsi dai sensi e non riesce a ridimensionare le cose sentendosi parte dell'infinito e dell'eterno...esistono esercizi spirituali in tal proposito ma non dimentichiamo che persino Gesù ebbe paura prima della crocefissione!

È difficile pensare positivo, siamo soltanto poveri esseri umani e basta un niente per abbatterci...al limite si può essere incoscienti e fatalisti ma il pessimismo rimane...almeno per me che (come scrisse una cara amica) ho un'anima malinconica da terzo atto!
maldini
00domenica 6 aprile 2008 01:37
il pessimismo ci può stare, e in un certo senso è anche "positivo" perchè ci fa mantenere alta la concentrazione e ci sprona a impegnarci di + per non crollare di fronte alla vita
ma non deve essere un motivo di abbattimento e una scusa per abbandonare sogni e progetti
mebahiah
00domenica 6 aprile 2008 02:07
Capisco quello che vuoi dire Antonio, nessuno è immune dai dolori, e non parlo solo di dolori fisici, gli altri a volte sono peggio, ma non devo certo dirtelo io. La vita ci pone sempre davanti a delle sfide, a volte ci sembrano insuperabili perchè in quel momento non abbiamo la forza necessaria per affrontarle, ma se ci arrendiamo allora tutto diventa inutile.
Forse lo dico anche per convincere me stessa che posso farcela, ma voglio comunque pensare in positivo, non voglio farmi schiacciare dagli eventi, sarebbe come non vivere.

E come dice Ricky...mai abbandonare i sogni, i progetti, la vita stessa è solo un sogno, un sogno da vivere giorno per giorno, a volte il sogno diventa un incubo, ma prima o poi c'è il risveglio e allora tutto riprende il giusto colore.

Non è un buon periodo per me, ma voglio comunque guardare avanti e pensare che ci saranno giorni migliori.


ilpoeta59
00domenica 6 aprile 2008 10:01
Ricordo che a vent'anni mi era più facile "pensare positivo", la gioventù è come un sabato mattina gravido di aspettative...la mezza età (avanzata) è come una domenica sera piena di malinconie!

Da ragazzo mi sentivo un dio e pensavo di non aver bisogno di un Dio...adesso è diverso!

Pensare positivo secondo me è aver fede, credere che questa vita terrena sia soltanto una dolorosa ma necessaria tappa nel lungo viaggio della nostra anima!

Questo non mi pone in una posizione di indifferenza nei confronti della quotidianità e dei piccoli piaceri che possiamo strapparle...anzi, in fondo vivo tutto con ironia...per me la vita più che un sogno è una barzelletta...una barzelletta di cattivo gusto ma pur sempre una barzelletta!

ilpoeta59
00lunedì 7 aprile 2008 14:28
Ognuno di noi vive da sempre con una bomba ad orologeria in tasca...l'unica certezza che abbiamo nella vita è che quella bomba prima o poi esploderà! [SM=x611930]
mebahiah
00martedì 8 aprile 2008 21:36
Andiamo avanti.

Nello yoga ci sono precisi insegnamenti per aiutare la manifestazione del nostro potenziale. Ve ne segnaliamo alcuni in modo da trarre il maggior beneficio dall’esecuzione di ogni meditazione.
a)Trovare una posizione comoda che si possa mantenere per almeno cinque minuti. E’ indispensabile mantenere l’assoluta immobilità per favorire la comunicazione tra la mente conscia e quella subconscia.
b)Durante la respirazione, oltre all’ossigeno, elemento fondamentale per il mantenimento in vita del corpo umano, assorbiamo anche il prana, l’energia cosmica presente, a vari livelli, in tutto l’universo. Chiudere gli occhi e respirare profondamente per tre volte, ripetendo mentalmente:
ENERGIA DENTRO durante l’inspirazione
PROBLEMI FUORI durante l’espirazione
Chiudere la meditazione sul prana con altre tre respirazioni profonde ripetendo mentalmente
ENERGIA DENTRO durante l’inspirazione
PROBLEMI FUORI durante l’espirazione
c) Terminata la respirazione, ripetere con la propria voce la frase o le frasi scelte. Ogni parola va pronunciata lentamente, facendo una pausa tra una parola e l’altra. Le parole pronunciate in successione rapida hanno effetto soprattutto sull’emisfero sinistro, mentre la pausa permette la ricezione anche da parte di quello destro che, essendo emozionale, è la zona in cui si annidano la maggior parte dei condizionamenti.



mebahiah
00mercoledì 14 maggio 2008 22:26
Re:
ilpoeta59, 06/04/2008 10.01:

Ricordo che a vent'anni mi era più facile "pensare positivo", la gioventù è come un sabato mattina gravido di aspettative...la mezza età (avanzata) è come una domenica sera piena di malinconie!

Da ragazzo mi sentivo un dio e pensavo di non aver bisogno di un Dio...adesso è diverso!

Pensare positivo secondo me è aver fede, credere che questa vita terrena sia soltanto una dolorosa ma necessaria tappa nel lungo viaggio della nostra anima!

Questo non mi pone in una posizione di indifferenza nei confronti della quotidianità e dei piccoli piaceri che possiamo strapparle...anzi, in fondo vivo tutto con ironia...per me la vita più che un sogno è una barzelletta...una barzelletta di cattivo gusto ma pur sempre una barzelletta!




Ho lasciato passare il giusto tempo prima di risponderti Antonio, perchè alcune cose dovevano sedimentare.
Credo che ognuno di noi si sia sentito un dio da giovane, personalmente ho smesso di sentirmi un dio proprio a 20 anni, quando dall'oggi al domani mi sono ritrovata sulle spalle una casa da mandare avanti, un padre, un fratello e un negozio...e chi sapeva fare niente...ma mi sono ricorciata le maniche, ho abbassato la testa e sono andata avanti.
Non mi sono tagliata le vene, non ho avuto il tempo di farmi venire la depressione, sono stati anni terribili con conseguenze non indifferenti, ho lottato con me stessa fino a vincere, ma sono ancora qui e continuo a lottare, sono quella che sono, sono il prodotto del mio passato e quello che vedo mi piace, accidenti se mi piace e lo dico senza nessuna modestia.
I momenti di tristezza e scoramento ci sono anche oggi, ma il pensare positivo mi ha aiutato a ritrovarmi e a dire a me stessa che voglio e merito il meglio della vita.
Non è una frase fatta, capiamoci, fa parte di un percorso doloroso e prima di riuscire a dirla troppe lacrime sono dovute scendere perchè pensi di non meritarti nulla, pensi che sia da presuntuosi dire certe cose, ma non è così.





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