LA RECENSIONE
Il panorama videoludico era
sovraffollato di platform intorno agli anni 2000.
Ricordo "Jak and Daxter", "Klonoa", "Rayman", "Ratchet & Clank", "Spyro", "Ty the Tasmanian Tiger", "Gex", "Crash The Bandicoot"...e poi c'era un certo "Kao the Kangaroo".
Kao era un canguro dal musetto tenero ma
tirava pugni peggio di Mike Tyson, io all'epoca (stiamo parlando del 2001) ci ho giocato sulla mia gloriosa Sega Dreamcast.
Il buon Kao
non ha riscosso lo stesso successo di Crash o di Rayman però gli sviluppatori di
Tate Multimedia hanno deciso di dargli ugualmente una chance sui PC e sulle console di ultima generazione.
Il nuovo "Kao the Kangaroo" è un
ottimo platform tridimensionale che ha fatto suoi tutti gli stilemi di questo genere, si sente tantissimo
l'influenza dei capiscuola ed in particolare quella di "Crash The Bandicoot".
I livelli scorrono via senza eccessive difficoltà, noi videogamers navigati ritroviamo in questo gioco un po' tutte le situazioni che fanno parte del nostro bagaglio videoludico e i giocatori in erba possono cominciare ad accumulare esperienza.
Udite udite..."Kao" ha anche una trama!
Ovviamente anche questa è mutuata da "Crash The Bandicoot" e non mi ci voglio soffermare, sappiate però che c'è tantissimo umorismo sparso sul gameplay come prezzemolo sulle linguine allo scoglio!
La grafica plasticosa e coloratissima è una vera gioia per gli occhi, io amo svisceratamente queste ambientazioni, questi colori, questi personaggi da cartoons.
Le animazioni e i dettagli sono molto curati,
menare gli avversari si rivela dannatamente gratificante.
Il vero problema di questo titolo è che non dice assolutamente
niente di nuovo!
In definitiva "Kao" è un buon platform 3D da acquistare subito...ma anche no!
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