ciacchi
00giovedì 28 giugno 2007 16:05
Lo scopo di questa missiva è quello di rendere giustizia a una generazione,a quella dei nati negli anni ' 80 ,anno piu' anno meno.Quelli che vedono la casa acquistata anni fa dai propri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.Noi non abbiamo fatto la Guerra, non abbiamo visto il primo uomo andare sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, non abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia con i Mondiali di Italia '90.Per non aver vissuto direttamente le guerre ed il '68 ci dicono che abbiamo ideali effimeri e che non capiamo e sappiamo nulla di politica,mentre ne sappiamo più di quanto credono e più di quanto sapranno e vorranno sapere i nostri discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo e ci sentiamo dire tutt'ora che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi e che hanno avuto veramente tutto ma nessuno glielo dice. Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare ai quattro cantoni, a nascondino, a un due tre STELLA e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, con il Sapientino,ad aver visitato i parchi divertimento ad aver visto i cartoni animati a colori.Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta.La nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le prime scarpe da ginnastica di marca i piu' fortunati le hanno avute dopo i 10 anni.Andavamo a scuola quando il 1° novembre era il giorno dei Santi e non Halloween,quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità persino con i membri esterni.Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci le lacrime di Brooke per Ridge in Beautiful,le mille vite di Reeva in Sentieri, Twin Peaks(chi ha ucciso Laura Palmer?) e Beverly Hills con il suo gemello Merlose Place(ti piacquero allora, vai a rivederli adesso: vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorati dei fratelli di Georgie,abbiamo riso con Spank e Denver, ballato con la Parisi e la Cuccarini, cantato con Cristina D'Avena e solo Pollon e' stata in gardo di insegnarci la mitologia greca. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga e Ambra presentare guidata da un auricolare.Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. , gli ultimi ad amare la lira ed i primi ad odiare l'euro.Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico.Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino e le Torri Gemelle, e Clinton avere rapporti orali con la segretaria nella Stanza Ovale.Siamo stati le prime vittime di Cernobyl. Quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.).Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man,odiato Bill Gates e credevamo che Internet sarebbe stato un mondo libero.Siamo la generazione di Bim Bum Bam,dell'Albero Azzurro, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo stati i primi ad ascoltare Ramazzotti e Vasco e gli ultimi ad usare i gettoni del telefono.Ci siamo emozionati con Superman, ET o Ghost e il Tempo delle Mele.Mangiavamo le Big Babol, ma neanche le Hubba Bubba erano male.Al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese nei tegolini o nei soldini del Mulino Bianco.Ci siamo appassionati allo sport grazie a Holly e Benji, Mimì Ayuara e siamo la generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro finiscono assieme nell'ultima puntata.Ci siamo affezzionati a Kiss me Licia,all'incantevole Creamy,a Lady Oscar e ai timbrini di Poochie,a Big Jim e alla casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.L'ultima generazione degli spinelli...Guardandoci indietro... è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag. Facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista.Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco nè protezioni per le ginocchia o i gomiti.Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c'erano i cellulari.Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle.Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine.Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si é mai infettato.Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-sorround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci i gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto.Bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat. Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
ariel.46
00venerdì 29 giugno 2007 11:12
Ragazzi che emozione...
come vorrei tornare indietro, erano veramente altri tempi, ci si divertiva con poco e si stava bene ovunque, mi ricordo le serate trascorse in compagnia a giocare a nascondino o palla guerra ed eravamo già grandini... poi mi sono sposata nel 1980 e i ricordi più belli si condensano tutti in quel periodo, il resto... è un'altra storia.
Grazie Ciacchi per avermi fatto rivivere emozioni che credevo dimenticate, ma che erano solo ben nascoste dentro al mio cuore.
un bacio.
Ariel.