Le nuove razze di bambini

mebahiah
00venerdì 21 marzo 2008 15:00
Mi piace questa nuova cartella... [SM=x998187] credo che la userò molto.

I bambini indaco
In questi ultimi anni si parla spesso dei bambini, di bambini particolari, tra loro ci sono i bambini indaco.
I bambini indaco sono quelli nati dagli anni ‘80. Sono una nuova razza di bambini,ma ovviamente non tutti i bambini nati negli anni ‘80 sono indaco.
I bambini indaco si riconoscono innanzitutto dall’aura (il colore della nostra vibrazione, la si può vedere mettendo la mano su uno sfondo bianco e sfuocando un po’ gli occhi) che è appunto indaco, anche se spesso il colore dell’aura può cambiare per vari fattori. Oltre all’aura questi bambini hanno un comportamento particolare. Il bambino indaco ha delle caratteristiche eteriche peculiari.
I bambini indaco vengono al mondo con un senso di regalità ed hanno stima di se stessi, sono piuttosto ribelli ed anticonformisti, hanno problemi con le autorità, sono “alternativi” nel senso che spesso trovano un modo diverso per fare le cose, sono considerati sovente asociali o antisociali e la scuola rappresenta per loro una dura prova. I bambini indaco hanno bisogno di guida ed attenzione.
Sono irrequieti, si sentono incompresi e dicono chiaramente ciò di cui hanno bisogno. Spesso i bambini indaco capiscono solo a 26 o 27 anni qual è la missione della loro vita, nel frattempo i nuovi nati stanno nascendo già con le idee più chiare.
Alcuni studiosi li dividono in quattro categorie:

1)l’indaco umanista: è iperattivo, è un avido lettore e non riesce ad essere ordinato. E’ socievole e sta bene in mezzo a molta gente, fa tante cose insieme e si distrae facilmente

2)l’indaco concettuale: è atletico e molto interessato ai progetti più che alle persone. Ha problemi di controllo: i maschi vogliono controllare la madre e le femmine vogliono controllare il padre. Nel caso questo si verifichi è bene intervenire tempestivamente. Questi bambini possono altresì divenire preda di tossicodipendenze durante l’adolescenza, perciò vanno piuttosto guidati e controllati

3)l’indaco artista: è creativo in ogni sua forma ed ha molti interessi

4)l’indaco interdimensionale: è il più robusto fra gli indaco e non gli si può dire niente perché risponde: “Sì, lo so, lo so fare”.

Lo scopo della razza indaco sarebbe quello di gettare i semi per la nuova umanità.
Così non solo gli angeli e gli spiriti elementali stanno facendo il possibile per riportarci verso Casa ma abbiamo anche queste nuove razze di bambini che con la loro energia ci stanno aiutando.
Il loro scopo è stato anche quello di aprire le porte ai bambini cristallo. E’ bene però tener sempre presente che un bambino indaco (o cristallo o arcobaleno) non è necessariamente più evoluto di un bambino “normale”. Ognuno di noi è sempre una parte del tutto e ognuno di noi può scegliere come vivere.

continua...



ilpoeta59
00sabato 22 marzo 2008 17:07
Mi hai incuriosito, Diana, io ho 2 figli nati dopo il 1980...devo indagare! [SM=x611826]
mebahiah
00domenica 23 marzo 2008 11:49
Mi fa piacere Antonio [SM=x998207] molti dei nostri figli sono potenziali bambini indaco.

Mi sembra perfetta per questo argomento.


Kahlil Gibran, Il Profeta

"I vostri figli"

I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della fame che in se stessa ha la vita.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benchè viviate insieme.

Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
perchè essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poichè abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete di imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poichè la vita procede e non s'attarda su ieri.

Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive,
sono scoccati lontano.


mebahiah
00domenica 23 marzo 2008 11:50
(dal libro "Indaco" di Paola Giovetti)

Non è facile descrivere le caratteristiche dei bambini indaco in maniera tale da rendere giustizia a tutta la complessità della casistica: non esistono al mondo due persone uguali, quindi neppure due bambini indaco che si somiglino come due gocce d'acqua. Ognuno avrà sempre le proprie caratteristiche, pur riconoscendosi in una serie di elementi comuni che, in base alle osservazioni compiute finora, sono i seguenti:

1. Questi bambini vengono al mondo con una sensazione di regalità, cioè si sentono piccoli re e piccole regine, e si comportano di conseguenza, meravigliandosi se gli altri non condividono tale sensazione.
2. Precoci, consapevoli, coraggiosi, tempisti, possiedono talento organizzativo, sono integri, onesti, sinceri e molto dignitosi. Non di rado, quando cominciano a parlare, balbettano perchè in loro l'ideazione è più veloce della traduzione in parole. Hanno un alto QI (quoziente di intelligenza).
3. Possiedono una volontà forte, non si fanno inquadrare facilmente e non possono venire costretti a fare cose in cui non credono. La prima parola che imparano è "no", e la usano con molta frequenza. non si può "combattere" con loro, bisogna convincerli con argomenti adatti.
4. Non accettano la guida di persone di cui non hanno stima. Non hanno paura di niente e, se bloccati, possono reagire in maniera aggressiva.
5. Hanno difficoltà con l'autorità assoluta, quella cioè che non offre spiegazioni.
6. Sono indipendenti e orgogliosi, molto emotivi, facilmente irritabili, spesso ansiosi e tendenti alla depressione e all'isolamento. Di conseguenza possono essere portati all'introversione o tenere comportamenti aggressivi. Superata la prima infanzia, non tollerano che si prendano decisioni per loro senza interpellarli.
7. Se non sono compresi e aiutati nel modo giusto da persone adulte sicure ed emozionalmente stabili, possono subire blocchi emotivi e sembrare antisociali. Se invece si trovano a loro agio, sono molto socievoli e si intrattengono volentieri con tutti.
8. Prediligono la compagnia degli adulti a quella dei coetanei. Amano i discorsi seri e ricchi di contenuto, rifuggono dai rapporti superficiali. Hanno grandi idee, ma poche risorse per portarle avanti, cosa che può provocare frustrazione.
9.Sono molto sensibili e intuitivi, spesso possiedono doti paranormali. Non pochi di loro dicono di aver visto angelim o personaggi invisibili agli altri. E' opportuno dedicare loro attenzione e non mortificarli.
10. Sono ipersensibili nei confronti del cibo e prediligono alimenti naturali e biologici.
11. Hanno rispetto e attenzione per ogni aspetto della vita e uno stretto rapporto con piante, animali e in genere con la natura.
12. Amano apprendere giocando e, se questo non avviene, si annnoiano, si stancano rapidamente e facilmente, per cui necessitano di nuovi e stimolanti metodi educativi.
13. Hanno bisogno di strutture precise e, all'interno di queste, di grande libertà e flessibilità.
14. Sono molto desiderosi di sapere e non si accontentano di risposte facili. Con loro non si può mentire, bisogna essere autentici e leali.
15. Amano essere trattati alla pari, da adulti. Sono orgogliosi e idealisti, a volte con scarso senso pratico.
16. Sono creativi e portati per tutti i tipi di arte.
17. Sovente, a casa e a scuola, ritengono di poter fare le cose in modo migliore di quello proposto, e se non trovano seguito possono divenire intolleranti o addirittura distruttivi.
18. Quando concedono la loro amicizia, lo fanno in maniera profonda e duratura. Per natura sono aperti, disponibili, tolleranti e non giudicano. Si occupano volentieri e spontaneamente dei loro compagni, specie se hanno l'impressione che vengano ingiustamente maltrattati.
19. Nelle situazioni difficili sanno assumersi le proprie responsabilità e far coraggio agli altri.
20. Sono spirituali, sono "anime antiche". Sanno di avere un compito e sono ansiosi di crescere per poterlo svolgere.

Se si riconosce il proprio bambino in almeno 15 dei punti sopra elencati, è possibile che egli sia un bambino speciale, un bambino indaco. Un riconoscimento da 10a 15 punti potrebbe indicare un bambino indaco reso meno riconoscibile da un'educazione repressiva o dall'uso di farmaci.


continua...

mebahiah
00martedì 25 marzo 2008 18:09
Approfondiamo un po' le quattro categorie.

1. L'umanista
Sarà medico, avvocato, insegnante, politico, commerciante.
Spesso iperattivo, socializza facilmente, è cordiale e capace di trattare con chiunque. Fa volentieri cento cose contemporaneamente, ha idee sue ben precise, ama la lettura e non tiene particolarmente al suo aspetto fisico. Molto legato agli esseri umani, agli animali, alle piante e alla natura in genere, ama tutti, non sopporta le ingiustizie, si assume l'incarico di difendere gli altri. Comunicativo e sognatore, vive in un suo mondo che da piccolo è spesso in grado di descrivere. E' opportuno non scherzarci sopra e accettare queste descrizioni come dati di fatto. Ama la pace e l'armonia e cerca di crearle in ogni modo Tiene molto alla parola data, alle promesse, e non bisogna deluderlo per non perdere la sua fiducia. Ha opinioni sue che vanno rispettate. Molto sensibile, può offendersi facilmente e chiudersi in se stesso se non si sente accettato e compreso.

2. Il concettuale
Si occupa più dei progetti che delle persone. Sarà architetto, disegnatore, pilota, ufficiale o addirittura astronauta. Spesso atletico e sportivo, ha i suoi tempi e non permette che gli si faccia fretta. Non ama l'attuale società che punta tutto sulle prestazioni. E' molto creativo e fin da piccolo inventa soluzioni per la casa e la famiglia. Vuol capire tutto e spesso smonta gli oggetti per capire come sono fatti. Ama gli strumenti tecnici, specie il computer. Non è molto emotivo, ha bisogno di disciplina e di indicazioni chiare.

3. L'artista
Sarà l'artista e l'insegnante di domani. E' creativo in tutto quello che fa. Ama la musica e fin da piccolo si interessa agli strumenti musicali. Prenderà le sue decisioni e la sua strada definitiva nell'adolescenza. Forte interiormente e assai sensibile, sa come ottenere ciò che vuole. non reagisce alla logica ferrea e alla costrizione, il suo modo di affrontare la vita è lieve e flessibile, rilassato e sereno. Sa valutare subito le situazioni e decide in fretta come comportarsi. Molto sociale e maturo fin da piccolo, quando è occupato in un gioco non si fa distrarre da niente. Ama dipingere e disegnare, gli piace che i grandi lo facciano per lui quando ancora non ne è capace. Affettuoso ma determinato, ama il teatro, il canto, la danza, il circo, la pittura e il disegno. Se educato in maniera non adeguata, può diventare arrogante, narcisista, testardo e autoritario. Si orienta bene nella vita e agisce di conseguenza. Sa giocare con le esperienze ed inquadrarle nel modo giusto.

4. L'interdimensionale
E' colui che porterà sulla terra nuove idee e filosofie. Precocemente maturo, è spesso molto ben sviluppato fisicamente e viene ritenuto più grande di quanto non sia. Difficile da trattare più degli altri tre tipi sopra descritti in quanto si adatta meno bene di loro al nostro tipo di società, è un bambino che ritiene di sapere tutto e che non è quindi facile da guidare. Richiede di conseguenza molta attenzione e flessibilità da parte dei genitori e la capacità di porre ben precisi confini oppure di lasciar andare, a seconda della situazione. L'interdimensionale non si adegua alle regole correnti, specie se rigide, reagisce negativamente all'autorità senza spiegazioni e vorrebbe darsi le proprie regole. E' pieno di idee nuove, è per natura un capo e non si sottomette facilmente alle idee altrui. quando si prefigge qualcosa, va fino in fondo, senza valutare le difficoltà. Tende a dare comandi, anche ai genitori. Sa di avere un compito e ha fretta di crescere per poterlo svolgere. Ha una grande forza interiore, è razionale, ma ha bisogno dei suoi spazi altrimenti la convivenza in famiglia può diventare problematica. Il periodo difficile per la sua educazione è quello tra i quattro e i dodici anni: se si riesce a stabilire un buon rapporto, il bambino può diventare un adolescente equilibrato e in armonia, altrimenti può uscirne un ribelle sbandato.
L'interdimensionale è il più tipico dei bambini indaco.


continua...


mebahiah
00giovedì 27 marzo 2008 16:20
Punti deboli:
il bambino indaco è ipersensibile, difficile da guidare, tendente a sentirsi incompreso, iperattivo, poco attento e poco concentrato, idealista, sognatore, portato a rifugiarsi nel proprio mondo fantastico.
Impaziente, ha problemi con l'autorità, ha bisogno di riconoscimenti e apprezzamento. Perfezionista, pretende molto da sè e dagli altri. Facilmente vulnerabile, ama la solitudine e dedica grande attenzione al computer.

Punti forti:
ama la natura e gli animali, si sente parte integrante della famiglia e si preoccupa di tutti, è leale e desideroso di apprendere, aperto e fiducioso con chi lo capisce e lo accetta. Affidabile, sincero e onesto, prende la vita seriamente, ha molto coraggio personale, è sensibile, intuitivo e consapevole di vivere in un universo infinito. S'impegna a fondo in ciò che fa, non ama i gruppi numerosi e predilige il rapporto a due. Avido di conoscere, disciplinato, fedele e sincero nelle amicizie, attento al prossimo, è capace di autentica partecipazione e sa infondere coraggio nelle situazioni difficili.

Comuni a tutte le personalità indaco sono la grande energia interiore che si avverte immediatamente e il modo di comportarsi "diverso" dagli altri, nel senso sopra citato.

Queste caratteristiche - positive e anche di segno opposto - possono a volte far apparire eccentrico chi le possiede. Il che non deve spaventare: tutte le grandi personalità, tutti coloro che hanno saputo dare qualcosa di veramente innovativo all'umanità sono stati caratterizzati, in maggiore o minore, da una buona dose di eccentricità.
Il fenomeno dei nuovi bambini, di coloro che vengono chiamati bambini indaco, merita di essere conosciuto e studiato. Esso non ha ottenuto finora l'attenzione generale probabilmente perchè ci si è concentrati sui casi singoli considerandoli eccezioni invece di coglierne la vastissima portata globale; non è cioè presa in considerazione la possibilità che si tratti di qualcosa con cui l'umanità sta cominciando a dimostrare che l'evoluzione continua e che stiamo per essere confrontati con grandi trasformazioni.


continua...
mebahiah
00domenica 30 marzo 2008 22:43
Il primo "indaco" fu Gandhi: la visione di Sharma Yogi

Vediamo ora una particolare interpretazione dei colori dell'aura e la segnalazione del primo "indaco" in assoluto: il Mahatma Gandhi.
In base alla visione occidentale, ogni essere umano nasce con un patrimonio genetico, certe caratteristiche psicofisiche e temperamentali, colore degli occhi, dei capelli ecc.
Gli orientali (ma oggi anche con pochi occidentali) ritengono che ogni persona, oltre a tutto ciò, porti con sé nascendo anche un alone variamente colorato che avvolge e circonda il corpo fisico e che - per chi sa vederlo . fornisce più indicazioni di qualsiasi check-up o indagine psicologica. Questo alone, chiamato "aura", costituirebbe la summa di ciò che la persona è stata, lo specchio del suo passato, il risultato del karma, ovvero delle vite precedenti vissute.
E' questo il messaggio di Sharma Yogi, indiano, storico e pedagogista, discepolo di un grande Maestro che si chiamava Mukti Deo e gli insegnò tante cose, tutte tendenti alla realizzazione del Sé, tra cui la lettura dell'aura. Da oltre vent'anni Sharma Yogi ha scelto di portare in Occidente le sue conoscenze, che sintetizza così:
"Il corpo astrale è il seme della vita e porta in sé le impressioni delle vite già vissute. Si nasce da un seme passato e l'aura rivela con quali qualità e caratteristiche veniamo al mondo. Però siamo liberi, siamo architetti del nostro destino e possiamo modificare la situazione, trasformare certi colori per aiutare noi stessi e gli altri."
L'interpretazione dei colori dell'aura che Sharma fa è questa:
Bianco: gentilezza e buoni sentimenti
Giallo: capacità di insegnare e dare consigli, ambizioni elevate, ideali
Rosso: fuoco, combattività, protezione
Arancio: è costituito da giallo e rosso e porta le qualità di entrambi, tutto dipende dalla preminenza di un colore rispetto all'altro
Verde: è il colore dei progettatori, degli psicologi, dei viaggiatori, degli zingari
Blu: indica amore, sentimenti gentili, arte
Nero: filosofia, religione, tradizione
Oro: ricerca universale, originalità, non convenzionalità
Indaco: è formato da blu e rosso e partecipa quindi delle loro qualità; è il colore delle guide, dei leader del futuro, dei rivoluzionari.

"Negli ultimi vent'anni", spiega Sharma Yogi, "ho visto molti bambini con l'aura color indaco: originali, consapevoli, non tradizionali, non convenzionali, dotati di una visione globale. Possono dare problemi ai genitori perchè sono difficili e hanno bisogno che le cose vengano loro spiegate con molta cura, con loro ci vuole amore, non bisogna mai imporre loro una certa strada. Più che religiosi sono spirituali, cioè danno più importanza allo sviluppo del Sé e alla spiritualità interiorizzata, che alla religione istituzionalizzata. Sono lottatori ma rispettano gli altri, sanno che se offendi sarai offeso. Rivoluzionari si, ma con amore."
A giudizio di Sharma, il primo indaco fu Gandhi:
"Con lui cominciò la storia degli indaco. Gandhi è il loro pilastro: non violenza, sostegno agli oppressi, lotta mentale contro le ingiustizie, vegetarismo. Finchè uccideremo gli animali e mangeremo la loro carne, avremo guerre: è la legge di causa ed effetto. Se uccidi sarai ucciso, è un effetto boomerang."
Un messaggio molto positivo e dinamico e un "capofila" d'eccezione che dovremmo tenere costantemente davanti agli occhi come esempio.


continua...

mebahiah
00martedì 1 aprile 2008 23:30
Bambini d'oggi,umanità di domani

Viviamo in un tempo di trasformazione. I compiti da affrontare per il domani sono enormi: l'umanità, pur tra difficoltà e impedimenti, sta vivendo un grande processo evolutivo.
Gli aspetti negativi del nostro tempo non sono pochi e il mondo è in crisi come non mai.
Il senso di insicurezza è generale, viviamo in un clima plumbeo.
La generazione del sessantotto (precursori dei bambini indaco?) ha dato una scossa a tutto questo, ideando nuove forme di convivenza, prediligendo il nutrimento biologico e le medicine naturali, operando per la pace.
Il movimento New Age, con i suoi pregi e difetti, ha invitato tutti a ricordarsi del loro potenziale interiore, e la risposta è stata positiva: la gente si sta destando, molte cose si stanno muovendo. Maggiore informazione e conoscenza, e di conseguenza maggiore tolleranza e rispetto per le tradizioni culturali e religiose diverse dalle nostre, per la spiritualità autentica che è alla base di tutte le religioni del mondo.
Ma il vero grande cambiamento deve ancora venire ed è lecito attenderselo dai nuovi bambini.



mebahiah
00mercoledì 2 aprile 2008 00:15
Per concludere, una canzone di Giorgio Gaber, e può essere considerato il suo testamento spirituale: il simbolo della vita che continua con l'attenzione rivolta a tutti i temi che gli erano stati più cari.

"Non insegnate ai bambini"

Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.

Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.



Lady Runa
00martedì 13 maggio 2008 18:37
Un post stupendo grazie mebahiah [SM=x998187]
mebahiah
00martedì 13 maggio 2008 19:21
Re:
Lady Runa, 13/05/2008 18.37:

Un post stupendo grazie mebahiah [SM=x998187]



Sono contenta che ti sia piaciuto. Grazie a te per averlo letto. [SM=x611877]



ilpoeta59
00mercoledì 14 maggio 2008 15:39

Giorgio Gaber



Il grande Gaber mi ricorda quand'ero ragazzino...la TV in bianco e nero...il mangiacassette...il telefono duplex...la 127 color verde muschio! [SM=x611870]
mebahiah
00mercoledì 14 maggio 2008 15:59
Re:
ilpoeta59, 14/05/2008 15.39:


Giorgio Gaber



Il grande Gaber mi ricorda quand'ero ragazzino...la TV in bianco e nero...il mangiacassette...il telefono duplex...la 127 color verde muschio! [SM=x611870]



E' vero...bei tempi... [SM=x611862] o come quando cantava una grande canzone:

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.





maldini
00mercoledì 14 maggio 2008 18:21
si, gaber è una di quelle persone che vivono fuori dal tempo
sempre attuali e sempre giusti
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