Magia delle candele

mebahiah
00domenica 4 maggio 2008 18:08
Le candele e il loro utilizzo a fini propiziatori affascinano l’essere umano da secoli. La loro classica forma allungata che si staglia verso l’alto, in tutta la sua lunghezza, richiama l’idea di ascesi e di sopraelevamento dell’uomo dalle cose immanenti per fondersi con quelle trascendenti; e il fuoco, quella meravigliosa luce che si sprigiona dallo stoppino, rievoca le forze primordiali della natura alle quali l’essere umano affida spesso le sue tacite preghiere.

In epoche remote gli antenati dell’uomo moderno utilizzavano le torce infuocate per spaventare gli animali e, solo col tempo, impararono ad utilizzarne le virtù riscaldanti e luminose. Essi inizialmente erano soliti cospargere le torce con grasso animale per illuminare l’ambiente circostante ma queste vennero presto sostituite dalle fiaccole fatte in pura resina. Le civiltà antiche, poi, utilizzavano l’olio come combustibile e le fiaccole servivano per svariati utilizzi, tra cui gli scopi propiziatori durante i rituali sacri.

Gli Etruschi sono tra i primi a testimoniare un utilizzo molto vasto delle candele: le costruivano con cera e stoppa; le posizionavano nelle case, sugli altari e sulle tombe. Col tempo la cera, materia prima con cui si è soliti fabbricare candele, cominciò a servire per impermeabilizzare le pareti delle navi o come tavolette su cui scrivere.
Nell’epoca moderna grandi candelabri con lunghe e sinuose braccia hanno illuminato i saloni di castelli famosi e di case nobili, accompagnando la musica di danze sfrenate o agevolando, con la loro tenue illuminazione, intrighi d’amore e incontri romantici.
Perfino nell’era della tecnologia a passo accelerato esse continuano a esercitare un gran fascino sulla maggior parte della gente. Si utilizzano durante le feste, per illuminare percorsi obbligati o, semplicemente, per rendere più calda e gradevole l’atmosfera della propria abitazione. È come se con le candele gli esseri umani esorcizzassero la paura delle tenebre e invocassero la luce del sole come forma di energia perenne.


(a cura di P. Mastrorilli)

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ilpoeta59
00domenica 4 maggio 2008 18:22
Pure io che in questo momento sto quì in internet, davanti a 2 PC, con la PSP che si sta scaricando un pò di roba, con il cell sempre a portata di mano e il plasma acceso...pure io subisco il fascino delle candele, dei caminetti, dell'odore di pane caldo e nebbia, delle passeggiate in campagna, di una sigaretta fumata di fronte al mare...del vento e della pioggia che bussano ai vetri nelle notti d'inverno! [SM=x611915]
mebahiah
00domenica 4 maggio 2008 18:32
Mancava una certa vena poetica in questo topic!!! [SM=x611842]

maldini
00lunedì 5 maggio 2008 16:28
oddio non ditelo a mia cognata o la piccola mania che ha per le candele diventa ossessione e mi manda a fuoco casa [SM=x611870]
mebahiah
00martedì 6 maggio 2008 12:29
Le candele sono fondamentalmente di due tipi: quelle costruite con cera d’api, ideali per officiare riti sacri e magici, e quelle costruite con paraffina mista al 20% di stearina. La scoperta della stearina per la creazione di candele risale al 1831, quando qualcuno si accorse che essa brucia senza emanare cattivi odori; quella della paraffina, invece, risale al 1850. Le candele in cera d’api sono sicuramente quelle preferite da praticanti di magia sacra e da cultori dell’esoterismo. Il motivo è presto detto: la materia prima con cui sono costruite è strettamente legata alla Madre Terra e ha origini antichissime. Gli Egiziani, infatti, credevano che la cera fosse nata dalle lacrime di Ra, dio del Sole e che, cadute a terra, si sarebbero trasformate in arnie cominciando a produrre cera. Di qui l’utilizzo prettamente sacro delle candele in cera d’api.
Risalente all’epoca cristiana, invece, è l’utilizzo dell'alveare come simbolo delle celle di monasteri in cui i monaci vivevano, lavoravano e pregavano alacremente. Inoltre le api rimandano alla figura di Gesù, incarnando le virtù di giustizia e misericordia.

Nella religione Wicca, invece, e in altre tradizioni pagane la candela rappresenta la figura umana in tutta la sua estensione fisica e spirituale: il corpo di cera dell’oggetto rappresenta l’uomo nella sua fisicità, lo stoppino rappresenta l’anima e la fiamma incarna lo spirito. La candela, come la vita umana, nasce, si consuma, si scioglie e poi si spegne disperdendo il fumo (lo spirito) nell’aere (ovvero nell’aldilà). Ecco perché, per esempio, il gesto così comune che ripetiamo ad ogni nostro compleanno di spegnere le candeline sulla torta, ha in realtà una valenza mistica e magica al tempo stesso. Secondo la tradizione - che vuole l’esistenza scandita da circoli e ricicli - spegnere le candeline sta a significare “spegnere via” o estinguere quanto di ormai vecchio abbiamo accumulato nell’ultimo anno (dolori, gioie, disgrazie ed eventi felici), spazzare via le macerie per lasciare spazio al nuovo che ci aspetta.

Ma la candela potrebbe anche essere considerata emblema perfetto della via ascensionale dell’uomo che intraprende un cammino spirituale: dentro di lui arde la fiamma del desiderio di conoscenza dei segreti della vita, da essa egli si fa consumare e alla trascendenza (la fiamma che, spegnendosi disperde fumo verso l’alto) mira. Nucleo allegorico delle candele è il fuoco, con la sua doppia valenza di positivo e negativo; esso incarna il Bene e il Male al tempo stesso, a seconda dell’impiego che l’uomo ne fa. Il fuoco è contemporaneamente benefico e pericoloso: spesso utilizzato in passato come mezzo taumaturgico, altre volte è stato tristemente utilizzato come arma. Esso può quindi rappresentare l’incendio che divampa in seguito a un grande amore o quello di una passione insana; richiama la luce degli angeli che spesso sono raffigurati con spade “di fuoco”, ma anche le famose e impietose fiamme degli Inferi, regno del Diavolo in persona. Il fuoco distrugge e crea. Toglie e dà la vita. In che modo? Bruciando ciò che ormai è desunto e facendo rinascere dalle ceneri il nuovo. Si pensi all’araba fenice, uccello sacro dell’Antico Egitto che si nutriva di Perle d’Incenso per 500 anni per poi ardere su un rogo e rinascere dalle sue stesse ceneri come bestia ancor più pura e bella.


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ilpoeta59
00martedì 6 maggio 2008 13:07
La magia del fuoco...la magia di una canzone...accendete gli speakers!

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mebahiah
00martedì 6 maggio 2008 13:14
Grande Antonio, è bellissima questa canzone.
mebahiah
00venerdì 9 maggio 2008 14:51
Le candele sono comunque simboli fortemente suggestivi che, anche in psicologia, hanno una valenza importante. In Brasile, per esempio, la gente sembra consapevole dei poteri delle candele sulla mente umana da sempre. Trasformando in danza dolori e tristezze, si è soliti sciogliere poi il dolore in un liquore robusto e trasparente che si chiama cachaca; nel frattempo, per terra (per esempio sui marciapiedi di Rio o di Bahia), vengono disegnate stelle col sale e accese candele. Inoltre, i colori variopinti delle candele giocano un ruolo importante nelle cure di cromoterapia, influenzando alcune zone del cervello a reagire in un modo piuttosto che in un altro. Le candele servono così per gli utilizzi più impensati e non mancano di affascinare perfino coloro che “non credono” n qualcosa che vada oltre la comune percezione.

Al giorno d’oggi le candele si possono utilizzare a fini pratici ma anche per creare atmosfere adatte a funzioni tra le più disparate: per una cenetta romantica o per favorire la meditazione, per visualizzare nella loro fiamma previsioni sul futuro o condizioni di miglioramento della salute o dello stato psico-fisico; per lo wiccan o per esponenti di altre religioni la fiamma delle candele è importantissima per la celebrazione di feste, equinozi e solstizi, per ricercare lo spirito guida o per creare incantesimi di difesa, per officiare riti sacri o per pregare. Non dimentichiamo d’altronde il loro vasto utilizzo nelle chiese cristiane!

Ogni candela possiede una funzione specifica in base alla sua composizione, alla sua forma e al suo colore. Se ne possono creare di tantissimi tipi, se si è appassionati del fai da te o se si ha del tempo a disposizione: una candela costruita con le proprie mani e frutto di un lungo lavoro per affinarla acquisterà sicuramente un valore aggiunto ai vostri occhi!
Ma, visti i ritmi frenetici in cui viviamo, si può facilmente ricorrere all’acquisto di candele in cartolerie e negozi specializzati nella vendita di tali oggetti (utilissimi sono i mercatini e i negozi di articoli da regalo orientali).
Non dobbiamo comunque scordare alcune regole base sull’utilizzo delle candele, nel caso in cui vogliamo sia finalizzato a scopi propiziatori o “magici”.


continua...


mebahiah
00mercoledì 14 maggio 2008 23:14
Le regole che illustrerò di seguito sono state descritte da Scott Cunningham, annoverato tra i maggiori esperti di magia naturale e di religione Wicca. I motivi per cui le candele vengono spesso usate per iniziazioni o finalità magiche sono essenzialmente tre:

1) da sempre la tradizione esoterica vuole che esse siano legate a energie cosmiche precise (non dimentichiamo che il macrocosmo di energie cosmiche che risiede fuori di noi trova anche dimora nel nostro microcosmo individuale)

2) le candele assorbono energia personale

3) quando vengono accese esse liberano questa energia nello spazio e nel tempo

4) se la candela raffigura allegoricamente l’uomo, essa rappresenta anche l’unione dei 4 elementi su cui si basa la composizione del pianeta Terra: la terra (la cera), il fuoco (la fiamma), l’acqua (la cera che si scioglie e si trasforma in liquido), l’aria (il fumo che si sprigiona)

La composizione da preferire è ovviamente quella a base di cera d’api ma vi avverto: è molto più difficile da trovare, oltre ad essere davvero ben più dispendiosa. I colori sono importanti, così come sono importanti le stagioni in cui utilizzarli, le lunazioni, il momento della giornata, ecc…
Ma se volete praticare una forma di ritualità libera, autonoma e scevra da condizionamenti o se magari preferite utilizzare le candele a scopi meditativi o per la visualizzazione, allora vi basteranno delle candele bianche (colore neutro che si presta a diverse funzioni) che potrete utilizzare in qualsiasi momento della giornata o dell’anno.


continua...


maldini
00giovedì 15 maggio 2008 09:31

4) se la candela raffigura allegoricamente l’uomo, essa rappresenta anche l’unione dei 4 elementi su cui si basa la composizione del pianeta Terra: la terra (la cera), il fuoco (la fiamma), l’acqua (la cera che si scioglie e si trasforma in liquido), l’aria (il fumo che si sprigiona)

a questo nn c'avevo mai badato [SM=x998207]
mebahiah
00domenica 25 maggio 2008 17:27
Qui di seguito riporto la classificazione dei colori e le funzioni ad essi tradizionalmente associate:

- Arancione: è il colore dell’energia pura e dell’attrazione. È molto utile per attirare influenze su oggetti specifici. È, inoltre, il colore che ben rappresenta l’aspetto materiale dell’esistenza, con tutto ciò che ne consegue: denaro, affari, progetti futuri, movimenti finanziari, viaggi, esami.

- Azzurro: è il colore della pace, della serenità d’animo, della perseveranza e della gioia. È il colore associato all’elemento acqua. È utile per ritrovare il sonno perduto (basta accenderne una per qualche minuto prima di coricarsi) ma è anche un coadiuvante nella riappacificazione di liti e nella protezione da sentimenti negativi, quali la gelosia, l’invidia, la cattiveria, ecc…

- Bianco: è il colore della protezione e della purificazione per eccellenza ma anche il colore maggiormente associato alla Luna, quello che ben rappresenta le virtù umane nella loro vasta gamma. Contiene in sé tutti i colori, per cui è una candela che si può utilizzare per le più svariate funzioni o anche solo, accesa in casa, per sentirsi protetti e rassicurati durante periodi difficili o di grandi tensioni.

- Giallo: è il colore della mente e rappresenta quindi l’intelletto, l’eloquenza, la capacità di gestire la propria vita giorno dopo giorno. È il colore associato all’elemento aria e favorisce la concentrazione e il risveglio della mente conscia.

- Marrone: è, assieme al rosso, il colore associato alla Terra e, quindi, legato ai beni materiali della vita di ognuno. È anche il colore abbinato agli animali domestici ed è piuttosto versatile, avendo mille possibilità di abbinamento con altri colori: per esempio, una candela marrone e una rossa assieme possono essere utilizzate per favorire la protezione dei nostri animaletti di casa; una marrone e una azzurra per favorire la guarigione, ecc…

- Nero: è un colore che solitamente incute timore. La superstizione lo vuole associato a pratiche magiche coinvolte nel culto del Male, ma tutto ciò probabilmente deriva dal fatto che, probabilmente, è il colore che più rievoca l’ignoto, lo sconosciuto, l’occultato e l’occulto. In realtà esso è l’esatto opposto del bianco: assoluta assenza di colore. Rappresenta l’ambiente circostante ma anche la parte più profonda dell’io, quella perfino a noi stessi oscura. È un colore che, quindi, viene utilizzato per assorbire ogni forma di negatività mentale, fisica o spirituale.

- Rosa: è il colore delle emozioni tenui (non in senso dispregiativo), associato all’amicizia, all’amore, alla complicità e al rilassamento. In alchimia il rosa viene utilizzato come simbolo di catarsi e di rinnovamento. È un colore molto utile se si vuole migliorare il proprio stato psico-fisico o per la guarigione spirituale. Tende a scacciare sensi di colpa, malinconia e ad alleviare i sintomi di una leggera depressione. Questo colore aiuta anche ad attenuare sentimenti forti e distruttivi.

- Rosso: è il colore associato all’elemento fuoco e, quindi, alla vita e alla morte assieme. È utile per riti che siano finalizzati al mantenimento della salute o della forza fisica, all’accrescimento dell’energia personale, alla passione, al coraggio e alla protezione. Infonde calore e rassicura. Emana energie molto positive.

- Verde: è il colore associato all’elemento terra e rievoca la fertilità e la fecondità umana poiché richiama il colore della clorofilla delle piante. È utilissima per la ricerca di lavoro o per riuscire a far partire progetti apparentemente impossibili da realizzare.

- Viola: è il colore maggiormente associato alla spiritualità e alle energie sottili che ci circondano. È il colore dell’energia e della guarigione, della meditazione e della sfera sacra della vita di ognuno. Favorisce, quindi, ogni percorso o cammino spirituale intrapreso, illumina il sentiero che si percorre di giorno in giorno. Abbinata a una candela azzurra rafforza le sue energie e le sue potenzialità. È un colore, quindi, molto “potente”, in grado di aprire i canali della mente conscia a quelli dell’inconscio e favorisce l’introspezione. Nel mondo dello spettacolo è percepito con preoccupazione poiché ricorda il periodo della Quaresima, durante il quale in passato venivano severamente proibite tutte le manifestazioni teatrali e pubbliche; questo, ovviamente, causava gravissimi disagi a chi del teatro faceva il suo pane quotidiano, così attori e teatranti erano costretti a cercare altre forme di sostentamento.


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mebahiah
00martedì 27 maggio 2008 12:23
Potrebbe essere utile, soprattutto per chi fa delle candele uno strumento di meditazione, ricordare le corrispondenze tra colori e chakra. Ecco la tavola delle corrispondenze:

1° chakra (associato agli organi sessuali e, quindi, alla vita stessa): rosso e/o nero

2° chakra (associato alla milza e al pancreas e, quindi, all’energia personale): arancione e/o rosso

3° chakra (associato al plesso solare e, quindi, alla conoscenza): giallo e/o marrone

4° chakra (associato al cuore e, quindi, agli affetti e ai sentimenti): rosa e/o verde

5° chakra (associato alla tiroide e, quindi, alla comunicazione e alla creatività o alla sfera sacra): blu e/o azzurro

6° chakra (associato alla ghiandola pineale e, quindi, all’intuizione): indaco

7° chakra (associato all’ipofisi e, quindi, alla spiritualità): viola

Per gli appassionati astrologia, invece, potrebbe essere utile la seguente tabella sulle corrispondenze tra segni zodiacali, colori e pianeti governanti. Poi, per chi volesse costruire delle candele profumate, aggiungendo delle essenze alla creazione di candele o per chi volesse un aiuto nella scelta di candele profumate, aggiungo anche le corrispondenze che la tradizione annovera tra colori, segni zodiacali e profumi.

SEGNI COLORI PIANETI ESSENZE

Ariete: Rosso - Marte - Lavanda
Toro: Verde - Venere - Rosa
Gemelli: Viola - Mercurio - Origano
Cancro: Argento - Luna - Lillà
Leone: Giallo - Sole - Incenso
Vergine: Viola - Mercurio - Giacinto
Bilancia: Verde - Venere - Verbena
Scorpione: Rosso - Marte - Erica
Sagittario: Azzurro - Giove - Violetta
Capricorno: Nero - Saturno - Caprifoglio
Acquario: Nero - Saturno - Felce
Pesci: Azzurro - Giove – Glicine


continua...

mebahiah
00martedì 3 giugno 2008 11:13
Meditare e visualizzare

Le candele rappresentano l’elemento fuoco e sono, quindi, intrise di valenze magiche e misteriose. La corrispondenza simbolica di questi oggetti così affascinanti e magici al tempo stesso è il Sole: l’impulso, la passione e la trasformazione. Le candele rappresentano la ciclicità della vita; diventano spesso allegoriche del mutamento e del ripetersi degli eventi. Come il fuoco, corrispondono al punto cardinale Sud e incarnano l'aspetto maschile. Il colore a loro associato per eccellenza è il rosso utilizzato, in alternativa, con l'arancione. Sono questi, infatti, i colori che simboleggiano il calore, il potenziamento, la dilatazione e la creatività, il coraggio, la forza, la passione e la determinazione.

Si ricorre spesso alle candele per esercizi di meditazione e visualizzazione. Non è segreto che la fiamma multicolore di una candela accesa nella penombra abbia il potere di rilassare la mente; fissarla provoca addirittura, in alcune persone, uno stato di semi-trance ipnotico a causa dei movimenti della fiammella morbidi e sinuosi. Questo può agevolare l’interiorizzazione, attraverso cui l’essere umano scivola tra le pieghe della sua vita e l’annusa con quel senso così particolare in cui ogni cosa lontana torna vicina e l’incredibile diventa credibile, il sottile diventa robusto e le porte tra il mondo percepibile e quello che si nasconde dietro alle quinte diventa accessibile a chiunque; quasi come musica soave, la meditazione accompagna la mente nelle sue profonde viscere e l’anima tra i meandri del cuore. Non è raro, durante la meditazione avvertire odori strani, vivere esperienze di precognizione o di telepatia. Chi ha una particolare predisposizione per questo tipo di esplorazione - del proprio io e di tutto ciò che lo circonda e che, nella vita di tutti i giorni, viene solo sfiorato dai sensi - si accorgerà fin dall’inizio di come, entrare nel meraviglioso mondo della meditazione, acuisce la sensibilità individuale e rende più aperti alle energie sottili che gravitano quotidianamente attorno a noi.
La scelta dei colori della candela per la visualizzazione non è necessaria ma può risultare utile e piacevole per concentrarsi su aspetti specifici della nostra vita.


mebahiah
00domenica 15 giugno 2008 10:32
1. FONDERSI CON LA FIAMMA

Questo esercizio è in realtà molto semplice ed è universale, nel senso che potrete utilizzarlo per qualsiasi scopo abbiate, anche solo per rilassarvi. Appartatevi in un luogo silenzioso della vostra casa o in un luogo all’aperto, purché sia tranquillo. Accendete una candela del colore che preferite a una distanza di circa 50cm da voi. Potete utilizzare il colore neutro, il bianco, che va benissimo. Accovacciatevi a terra, assumendo la posizione del loto o semplicemente sedendovi con la schiena ben eretta. Non accasciatevi mai su voi stessi. All’inizio questo richiederà un minimo di disciplina da parte vostra ma poi vi verrà naturalissimo. Cominciate a guardare la fiamma, dapprima con occhio poco attento, senza concentrare l’attenzione su nessuna parte specifica, man mano poi concentrando lo sguardo sulla base della fiamma, dove il colore giallo-rosso si trasforma in un blu brillante. Fissate la fiamma e svuotate la mente da ogni pensiero. Non pensate a nulla, la luce della fiamma vi sarà sicuramente d’aiuto in questo, creando uno stato semi-ipnotico. Restate così per quanto tempo volete, fin quando vi fa stare bene. Dopo un po’ gli occhi vi bruceranno; se ci riuscite, cercate di non chiuderli, altrimenti non forzatevi e sbattete pure le palpebre. Non distogliete l’attenzione dalla parte blu della fiamma e cercate di sentirvi tutt’uno con essa, come se foste dentro quella fonte di luce e di calore. Avvertirete una sensazione di tepore attorno a voi, molto piacevole. Se lo vorrete, a quel punto, potrete chiudere gli occhi e lasciare che la mente vi porti lontano o semplicemente godere di questo rilassamento estremo. Dopo circa un quarto d’ora, o quando vi sarete stancati, aprite gli occhi - se li avevate chiusi - e staccate lo sguardo dalla parte blu della fiamma, osservate la lingua di fuoco nella sua lunghezza e rimanete ad osservare i suoi movimenti. Vi accorgerete che essa sembra danzare; lasciate che quei movimenti vi suggeriscano qualcosa - qualsiasi cosa: un’immagine, un messaggio da parte del vostro io - o semplicemente vi cullino in un uno stato di calore e abbandono infiniti. Vi sentirete protetti da quella fiamma e da lei rassicurati. Non è poi una cosa tanto strana, dato che il fuoco è uno dei quattro elementi base della stessa natura e dello stesso mondo di cui facciamo parte. Quando avrete finito l’esercizio ringraziate tacitamente voi stessi e spegnete la candela ricordandovi di farlo, solo se ci riuscite, con le dita bagnate e non soffiandovi sopra. Quello che avvertirete dopo sarà un’immensa sensazione di pace e calore.


continua...
ilpoeta59
00domenica 15 giugno 2008 11:40
"FONDERSI CON LA FIAMMA"

L'ho fatto tante volte...ma davanti al camino! [SM=x1583472]
maldini
00domenica 15 giugno 2008 11:54
Re:
ilpoeta59, 15/06/2008 11.40:

"FONDERSI CON LA FIAMMA"

L'ho fatto tante volte...ma davanti al camino! [SM=x1583472]




[SM=g8864]
mebahiah
00domenica 15 giugno 2008 12:00
Qualunque tipo di fiamma va bene secondo me, che sia di una candela o del camino ha sempre un potere semi ipnotico. A me piace molto ascoltare buona musica davanti al camino, mentre guardo le fiamme danzare.
ilpoeta59
00domenica 15 giugno 2008 12:02

A me piace molto ascoltare buona musica davanti al camino, mentre guardo le fiamme danzare.



E un buon bicchiere di vino rosso non guasta!
WATUSSA
00lunedì 16 giugno 2008 13:37
il camino sto pensando di farmelo se compro casa,qui ci scaldiamo a stufa a legna,ma mi manca il camino della mia verde età a casa dei nonni..ha una magia tutta particolare..per quello che invece concerne l'associazione delle candele agli elementi ,come terra,fuoco etc. io accendo piccolo fuoco in mezzo al cerchio che a sua volta è contenuto dentro un pentacolo,che simboleggia i 5 elementi fondamentali. Terra,Acqua,Aria,Fuoco e punto fondamentale Luce
mebahiah
00venerdì 27 giugno 2008 15:34
2. LA FIAMMA RISANATRICE

Abbiamo detto che il pensiero crea. Questo significa che la mente ci può essere di grande aiuto, se usata con amore e rispetto verso noi stessi, anche per alleviare - senza mai dimenticare di ricorrere comunque alla terapia medica - alcuni dolori fisici di piccola entità: un mal di testa, un’indigestione, un mal di gola o anche semplicemente uno stato d’ansia -; d’altronde anche la scienza ufficiale riporta prove di come l’aspetto psicologico giochi un ruolo importantissimo nella guarigione da malattie di vario tipo. Questo non vuole assolutamente dire che gli approcci naturali e/o “mentali” debbano sostituirsi alla scienza medica, alla quale dobbiamo essere profondamente grati per aver combattuto alcuni tra i “demoni” peggiori: le malattie gravi. Però la visualizzazione può essere un coadiuvante o, quanto meno, un supporto in più per alleviare certi dolori.

Prendete, quindi, una candela viola o azzurra (il colore della guarigione), accendetela dopo esservi accomodati in un luogo appartato, come sempre, e aver meditato per qualche minuto, al fine di svuotare la mente da ogni pensiero. Cominciate quindi col fissare la fiamma della candela, esattamente come è indicato nel primo esercizio; poi guidate la vostra concentrazione verso il centro della candela. Fate finta che la fiamma rappresenti il vostro corpo e provate a visualizzare, al centro, il cuore - nucleo emozionale per eccellenza - che pulsa e palpita, con ritmo sempre più cadenzato e scandito. Concentratevi ora sul dolore che volete alleviare, per esempio il mal di testa. Spostate lo sguardo sulla parte superiore della fiamma della candela ed immaginate che quella sia la vostra testa. Non scordate di tenere conto del cuore che, al centro, pulsa e batte con serenità e in assoluta armonia. Questo è importante per mantenere uno stato di calma e rilassamento. Fissate a lungo la parte superiore della candela dove avete individuato la corrispondenza con l’organo o la zona del vostro corpo che vi duole, concentrando il respiro e l’attenzione solo su quello. Sentite il dolore, non scacciatelo, lasciate che vi venga incontro; visualizzatelo all’interno della fiamma come una macchia scura che si ingrandisce pian piano, come se venisse posto sotto una lente di ingrandimento. Vedetelo ingrandirsi e visualizzatelo mentre viene in rilievo nella fiamma. Ma fate tutto ciò con calma estrema, perché la vostra mente è vigile e siate sicuri dell’esito finale. Una volta che avrete visualizzato con chiarezza quella macchia scura cercate di non provare alcuna emozione a riguardo: non odiatela. Lei vi è assolutamente indifferente. Ora visualizzatela mentre viene, lentamente, assorbita dalla fiamma della candela. Immaginate il fuoco che la risucchia gradualmente e lei che rimpicciolisce. Non perdete mai la concentrazione sulla zona del corpo che vi fa male, avvertirete con ogni probabilità il dolore diminuire. Visualizzate la macchia mentre diventa sempre più piccola, fino a diventare un puntino e poi a scomparire nel giallo iridescente della candela. Non smettete di guardare la candela ma spostate lo sguardo al centro, dove avevate visualizzato il vostro cuore; accarezzate quella parte con gli occhi e restate così ancora per qualche minuto, affondando lo sguardo nel colore, come per sigillare il risanamento. Poi, esattamente, come nel primo esercizio, ringraziate e spegnete la candela.

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