Magia naturale in azione.

ariel.46
00venerdì 4 aprile 2008 02:06

Tecniche, rituali e incantesimi positivi.

Spesso la gente chiede quali applicazioni possono avere le tecniche magiche nella vita moderna.
Molte volte hanno chiesto se la magia non sia altro che una reliquia storica di un'epoca passata, niente più che un gioco o un sistema per defraudare il prossimo.
C'è un granello di verità in tutte queste osservazioni, ma il fatto che a questo mondo tutto possa essere banalizzato o usato in modo negativo non significa che l'intero insieme delle pratiche magiche sia privo di valore.
Quando ha una base spirituale e viene usata secondo principi etici, la magia può avere valore anche nel mondo moderno.
Ci sono molte forme di magia nel mondo di oggi. La magia è presente in tutte le culture e forse possiamo dire che è perfino più antica della religione.
Alcuni sistemi magici, conosciuti come "alta magia", sono estremamente complessi e per praticarli bisogna sottoporsi ad anni di addestramento e imparare ad usare ingredienti e strumenti costosi, rituali complicati e linguaggi specifici.
La forma che ha assunto ciascuna scuola di "alta magia" dipende anche dalla cultura in cui ha avuto origine; questo è un aspetto che può presentare dei problemi quando una persona che appartiene a una data cultura cerca di comprendere il significato interiore della "alta magia" di un'altra (in particolare quando le cerimonie vengono celebrate in lingue come il cherokee, l'ebraico, il latino, l'antico norse, il sanscrito o lo yoruba).
La magia naturale è più semplice, più essenziale della "alta magia" perchè, a differenza di quest'ultima che ha prescrizioni complesse e dettagliate per ogni azione, si basa sui principi fondamentali della natura; inoltre è infinitamente creativa.
La magia naturale può assumere molte forme diverse, tutte valide, perchè incarnano principi reali.
La magia naturale è chiaramente la forma più antica di tutte le tradizioni magiche, perchè si basa sulla natura, esiste all'interno di ciascuna cultura e costituisce la base di molti altri sistemi magici più complessi.
Le tecniche pratiche della spiritualità tradizionale e conosciute come magia naturale, derivano dalla tradizione europea, ma poichè la spiritualità tradizionale europea si basa su principi autentici, le sue tecniche possono essere applicate in qualsiasi parte del mondo.

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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.

ariel.46
00venerdì 4 aprile 2008 17:57

Chi si è formato nel ricco ambiente magico di Londra, che racchiude in se molte delle influenze esoteriche e spirituali di quell'antica città cosmopolita (dal misticismo cristiano alla cabala ebraica, dalla magia dell'antico Egitto e dei Rosacroce all'astrologia classica, e poi le tradizioni massoniche, la teosofia, il druidismo, la magia delle rune e le arti marziali inglesi).
Si impara che la caratteristica comune di tutti i sentieri spirituali è quella di insegnare a non inseguire i possessi materiali e il potere mondano.
A Cambridge, molti divennero discepoli di un maestro del sentiero spirituale tradizionale conosciuto come l'Arte senza nome.
L'Arte senza nome è praticata nell'Anglia dell'Est, l'Inghilterra orientale.
Prima che venissero in parte messi per iscritto nel ventesimo secolo, gli insegnamenti di questa tradizione erano mantenuti segreti e venivano trasmessi oralmente da maestro a discepolo.
L'Arte senza nome esprime una tradizione magica molto semplice ed essenziale, che affonda le sue radici nella dura esistenza rurale della classe lavoratrice.
La magia dell'Anglia dell'Est, come tutte le forme di magia rurale, utilizza materiali e tecniche elementari, guidate dai principi autentici della spiritualità tradizionale.
La magia naturale dell'Arte senza nome attinge ai poteri intrinseci del mondo naturale.
Poichè si basa sulla natura, la spiritualità tradizionale punta al raggiungimento dell'armonia tra il mondo delle attività umane e quello della natura, quindi non predica il dominio dell'uomo sulla natura, nè cerca di sottrarre potere alle attività umane.
Per mantenere l'equilibrio con il mondo bisogna evitare di diventare sia i padroni che le vittime.
Le tecniche spirituali estremamente pratiche della magia naturale stanno al confine tra il sottile mondo interiore della mente e dello spirito, il mondo materiale esteriore e il mondo ultraterreno.
La magia si produce attreverso l'interazione delle esperienze interiori della spirito umano con le esperienze esteriori del mondo fisico, sia di quello naturale che di quello creato dall'uomo.
Spesso la magia è stata definita l'arte di produrre i cambiamenti in accordo al volere dell'uomo.
Se accettiamo tale definizione, allora quasi ogni atto di creatività (o distruttività) può essere definito magico.
In effetti, gran parte della civiltà tecnologica umana di oggi apparirebbe magica ai nostri antenati, se per magia potessimo riportarli in vita.
La magia viene spesso presentata come un metodo per portare in esistenza qualcosa a partire dal nulla.
Il mago agita la bacchetta magica e, voilà, l'oggetto desiderato appare da nulla.
Naturalmente questa è la magia da palcoscenico, che non ha nulla di realmente magico, ma crea illusioni sfruttando l'ingenuità umana.

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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.


ariel.46
00martedì 8 aprile 2008 16:49

Per sottolineare la differenza tra la magia vera e questa "pseudo-magia", alcuni maghi e streghe cerimonilai usano la versione pseudo-arcaica del termine, scrivendo magick al posto di magic ("magia" in inglese).
La magia naturale è essenzialmente una tecnologia spirituale, non materiale, e non tratta di dei o dee, spiriti e demoni, ma del potere degli oggetti quotidiani e delle azioni umane.
Il suo potere deriva direttamente dalla natura, dalle forze naturali dei quattro elementi e dai processi dell'esistenza.
Essenzialmente, la magia opera su un piano non-materiale.
E' un processo interiore, che può essere sviluppato attraverso alcune tecniche spirituali bene definite e il suo scopo primario non è la trasformazione dei fattori esterni, anche se questo rimane un aspetto importante, ma tende principalmente a favorire lo sviluppo dell'individuo e l'aumento del suo potere spirituale.
Queste tecniche includono l'uso del tempo e degli elementi, la magia nell'ambiente naturale, la creazione di uno spazio magico, la meditazione sugli elementi e la coltivazione del potere personale, spiega inoltre come preparare oggetti magici e come usarli.
come qualsiasi altra invenzione umana, la magia può essere impigata altriusticamente, per il bene del prossimo, o egoisticamente, senza riguardo per gli altri.
La spiritualità tradizionale riconosce che tutto ciò che esiste è collegato, per cui non possiamo essere egoisti senza fare male agli altri.
La magia naturale segue la spiritualità tradizionale, che ricerca l'armonia con tutto ciò che ci circonda.
Pe praticare la magia naturale non dobbiamo rinunciare alla nostra famiglia o alla nostra religione.
La magia naturale non vuole nemmeno criticare o dissacrare oggetti o simboli tradizionalmente sacri: li veneriamo in quanto aspetti del Principio divino universale, proprio come ci aspettiamo che i nostri simboli e oggetti sacri siano rispettati dagli altri.
La magia naturale porta alla luce il potere naturale già insito in tutte le cose.
Uno dei suoi principi fondamentali è che non dobbiamo mai usare tale potere per il nostro profitto personale, nè lo impieghiamo per violare il libero arbitrio degli altri, per forzare o manipolare altre persone o entità, nemmeno in caso di conflitto.
Coloro che praticano la magia naturale non desiderano il male per alcuna cosa o persona.
La magia naturale non è fine a se stessa, ma è un mezzo per sostenere la nostra libera volontà e dirigerla verso la crescita personale.
E' una via da percorrere per vivere in armonia con valori spirituali eterni.

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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.
ariel.46
00mercoledì 16 aprile 2008 14:01

MADRE TERRA.

"la Terra non è un oggetto inanimato, ma è abitata dallo spirito che costituisce la sua vita e la sua anima. Tutte le cose create traggono la loro forza dallo Spito della Terra. Questo spirito è vita, è nutrito dalle stelle e a sua volta dà nutrimento a tutti gli esseri viventi che accoglie nel suo grembo".

Così scriveva l'achimista medioevale europeo Basilius Valentinus.
Noi esseri umani siamo parte della terra: il nostro corpo è formato da materia della terra e le condizioni sulla terra sono perfette per sostenere la vita in tutte le sue forme, compresa quella umana.
E' dunque naturale considerare la Terra come la madre di tutti noi, che dà la vita a tutti gli esseri viventi.
In quanto esseri viventi facciamo parte della vita nel suo insieme, perchè la vita sulla Terra è un unico insieme indivisibile.
E' solo quando percepiamo la nostra unità con le radici primarie dell'esistenza che ci sentiamo completi.
La spiritualità tradizionale, di cui la magia naturale fa parte, ci insegna che non siamo separati dalla natura e che non godiamo di privilegi particolari.
La Terra, le piante e gli animali hanno il diritto di esistere almeno quanto noi.
Non è bene che gli esseri umani distruggano la natura a proprio capriccio; come le altre creature, anche noi dovremmo prendere soltanto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere in armonia, salute e bellezza.
Per esercitare la magia naturale dobbiamo sempre tenere a mente questo, perchè essa non è altro che il corretto impiego della forza creativa presente in ogni cosa, noi compresi.
E' una forza creativa neutrale, cioè non ha direzione finche non viene incanalata da una volontà cosciente.
Sta dunque a noi dirigerla al bene di tutti gli esseri senza soverchiare il libero arbitrio altrui.

LE STRUTTURE DI BASE.
Lo scopo della spiritualità naturale è quello di vivere bene, qualsiasi cosa facciamo.
Essere in armonia con la natura non significa che dovremmo accettare passivamente i processi naturali che tendono a distruggerci, consiste piuttosto nel riconoscere le "leggi" fondamentali della natura e i suoi cicli e nell'usarli saggiamente.
Possiamo vivere in modo armonioso soltando quando seguiamo i veri principi della natura che sono le modalità fondamentali con cui opera l'esistenza; comprendendoli e seguendoli, la vita diventa più facile.
La legge dell'unità degli opposti è uno dei principi più significativi nella magia naturale: ci insegna che non può esserci esistenza senza non-esistenza, nè la vita senza la morte, non ci può essere la creazione senza la distruzione, nè un inizio senza una fine.
Tutti gli aspetti di ogni cosa sono importanti: non possiamo fare assolutamente niente che non abbia un effetto, per quanto piccolo, su di noi e sul mondo che ci circonda.
La spiritualità tradizionale europea sottolinea questa unità degli esseri umani con il mondo, per cui dobbiamo essere consapevoli del possibile risultato di ogni azione che intraprendiamo e fare del nostro meglio per non nuocere al mondo o ad altri esseri senzienti.
L'esistenza segue un processo naturale con una struttura triplice o triadica: inizio - sviluppo - fine, oppure inizio - metà - fine, che nella vita si manifesta come il triplice fenomeno di nascita, vita e morte.
In ogni aspetto della loro filosofia, gli antichi Bardi celtici riconoscevano questa triplice struttura dell'essere, espressa negli antichi scritti chiamati "The Triads of Britain" (Le Triadi di Britannia), in cui la saggezza dei Bardi e dei Druidi viene esposta in terzine.


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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.


ariel.46
00venerdì 18 aprile 2008 17:58

Il tempo e le stagioni.

Le diverse parti del mondo hanno stagioni ben precise che si succedono ogni anno secondo un ciclo regolare, il che ha influenzato lo sviluppo della cultura, della religione e della magia.
Le stagioni di cui si parla, sono quelle della zona temperata dell'emisfero nord, che comprende Europa, Asia e Nord America.
I cicli della magia naturale seguono quella dell'anno, che è la conseguenza della forma della Terra e della sua orbita attorno al Sole.
L'anno è diviso naturalmente in due metà, che si suddividono ulteriormente in quattro quarti.
Le due metà dell'anno sono quella oscura e quella chiara; nella prima, le notti sono più lunghe dei giorni, mentre nella metà chiara i giorni sono più lunghi delle notti.
Nei punti di transizione tra le due metà ci sono gli equinozi, in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata.
All'equinozio di primavera inizia la metà chiara dell'anno, all'equinozio d'autunno inizia la metà oscura.
I quarti dell'anno sono definiti dai solstizi, i punti di svolta del Sole.
Nel punto mediano dei sei mesi oscuri dell'anno c'è il solstizio d'inverno.
Dal solstizio d'estate, che è il punto di mezzo della parte chiara dell'anno, il periodo di luce del giorno va regolarmente diminuendo e le notti si fanno più lunghe.
Al solstizio d'inverno, caratterizzato dalla notte più lunga dell'anno, segue un graduale aumento della luce diurna, fino all'equinozio di primavera, in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata e si entra nella metà chiara dell'anno.
La proporzione di luce rispetto all'oscurità continua ad aumentare fino al solstizio d'estate, in cui si hanno la giornata più lunga e la notte più breve; da qui in poi la durata del giorno ricomincia a decrescere e quella della notte ad aumentare.
La relazione tra luce e oscurità nel ciclo di ventiquattr'ore della giornata è essenzialmente uguale al ciclo dell'anno e ha la stessa struttura quadruplice ma, tranne che agli equinozi, la durata dei relativi quarti non è identica.
Che lo si incontri nell'alternarsi ciclico di luce e oscurità del giorno, dell'anno o della Luna, si tratta di un principio naturale che sottende l'esistenza di molti esseri e cose.

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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.
ariel.46
00martedì 29 aprile 2008 14:51

Questa variazione nella proporzione di luce e buio fa sì che alcune stagioni siano magicamente più adatte ad alcune attività piuttosto che ad altre.
Le attività collegate alla nascita, alla crescita e al rinnovamento si svolgono con miglior risultato in primavera, mentre quelle collegate alla fine, alla morte e alla dissoluzione si accordano all'inizio dell'inverno.
Analogamente, ci sono le attività più adatte all'alba e quelle più consone al mezzogiorno, al tramonto o alla mezzanotte.
Oltre al ciclo annuale del Sole c'è quello della Luna, che si compie indipendentemente dal ciclo solare; infatti in ogni anno solare ci sono tredici Lune Piene.
Il ciclo della Luna richiede poco più di ventotto giorni e, come l'anno, si divide in due metà e quattro quarti.
Alla Luna Nuova, la Luna non è visibile dalla Terra, perchè è illuminata sul lato opposto, quindi, per quanto ci riguarda, ci risulta nella completa oscurità.
Poi arriva la prima sottile falce di Luna, che cresce gradualmente finchè, una settimana dopo, diventa una "Mezza Luna" o Primo Quarto.
La Luna continua a crescere e acquista sempre più luce rispetto all'oscurità, finchè diventa piena.
La Luna Piena è il momento della luce totale.
Da qui in poi la Luna comincia a calare e una settimana dopo si trova nell'Ultimo Quarto, di nuovo una "Mezza Luna", però rivolta nella direzione opposta alla prima.
Infine, dopo essere ulteriormente diminuito, il satellite scompare alla nostra vista alla Luna Nuova successiva.
Nei tempi antichi si credeva che, ad ogni ciclo, la Luna fosse effettivamente una luna nuova.
Il ciclo della Luna è essenzialmente uguale al ciclo del giorno e dell'anno.
La spiritualità naturale non ha posto nel calendario per celebrazioni e feste artificiali, che sono invariabilmente la rievocazione di eventi storici (reali o immaginari) considerati importanti in quanto, in qualche modo, hanno cambiato il mondo.
Tutte le religioni, i sistemi politici e le nazioni-stato hanno queste giornate, che celebrano la nascita di un profeta o di un eroe, una rivoluzione o la fondazione di uno stato.
Sono ricorrenze soggettive, che spesso appoggiano le strutture del potere umano e che in ultima analisi dipendono dall'accuratezza dei calendari per mantenere la loro vera posizione nell'anno.
Persino i mesi e le date fanno parte di questa visione innaturale del mondo.
D'altro canto, gli equinozi, i solstizi e le fasi della Luna sono eventi reali come la nascita del primo agnello dell'anno, l'apparizione delle prime foglie in primavere e il tempo del raccolto.
Sono momenti naturali, che non dipendono dall'ideologia o dalle credenze umane.
Quando organizziamo le nostre attività in base al calendario, stiamo utilizzando un sistema creato dall'uomo che potrebbe non essere in armonia con il ciclo naturale delle stagioni e del tempo.
Per esempio, la primavera può arrivare più presto o più tardi nell'anno, non è costretta da una data sul calendario che dice "Primo giorno di primavera" , sappiamo che è arrivata quando sugli alberi spuntano le nuove foglie.
Se le foglie non sono ancora apparse, anche se il calendario ci dice che la primavera è cominciata, sappiamo che in realtà non è vero.
Quando eseguiamo la nostra magia in accordo a questi eventi naturali, siamo veramente in armonia con la natura.

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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.
sirio@
00lunedì 19 maggio 2008 23:36
x ariel
Oggi sappiamo che le pratiche magiche altro non erano che una forma di conoscenza di un patrimonio di tradizioni popolari risalente all'antichità classica e che nel corso del Medioevo si era tramandata oralmente e anche in virtù dei testi magici greci e orientali, tradotti in latino dagli arabi.

La stessa parola inglese witch (da wicce) voleva dire nell'antichità "colei che sa", cioè che conosce i ritmi della natura, che dispensa cibo e medicine.


Il nocciolo della stregoneria era costituito dalla magia naturale basata su erbe, minerali, animali, a fini medici o di potenziamento delle capacità naturali. Molto importanti erano anche le conoscenze di tipo astrologico (cfr. E. Garin, Lo zodiaco della vita, Laterza, Roma-Bari 1982).

Molte donne cominciarono a servirsi in maniera eversiva delle loro conoscenze quando, in concomitanza con la crisi delle istituzioni feudali, videro che esisteva la possibilità di mettere in discussione il loro tradizionale e plurisecolare ruolo di sudditanza. Tuttavia, magia e stregoneria si risolsero in un'aperta ricerca di affermazione personale nell'ambito della mera devianza, non riuscirono a confluire nel più vasto movimento di opposizione al papato costituito dalla Riforma, che anzi combatté questi fenomeni con non minore intensità delle gerarchie cattoliche.



La chiesa romana ha lungamente tollerato questi fenomeni al fine di favorire un'integrazione senza scosse della vecchia tradizione pagana nel nuovo corpo dottrinale cristiano, a condizione ovviamente che non si mettesse in discussione l'ordine costituito e che si facesse risalire a Dio il controllo di ogni fatto magico.

Gli stessi intellettuali medievali non erano esenti dal credere, con più o meno convinzione, in questa o quella verità astrologica, o addirittura in alcune tradizioni magiche. Raramente nel Medioevo si è parlato di "stregoneria" (si preferiva usare il termine "magia") e comunque nessuno ha mai messo in relazione la stregoneria col Sabba, cioè i rapporti col demonio.

Gli episodi di persecuzione erano casi isolati, dovuti per lo più a motivazioni di ordine personale. E' vero che p.es. l'astrologo Cecco d'Ascoli fu arso vivo come eretico nel 1327, ma finito l'episodio, cessava anche la persecuzione.


Viceversa, nel Rinascimento tre grossi centri di potere: lo Stato, la chiesa e la scienza considerano la magia pericolosa e la equiparano alla stregoneria.

Gli Stati, perché essendo autoritari e centralizzati, politicamente e ideologicamente, volevano porre sotto il loro controllo tutte le comunità autonome e i fenomeni che potevano configurarsi come irregolari. La Spagna invero concentrò la repressione antiereticale contro ebrei e mori, ma la Francia e l'Inghilterra contro le streghe alleate del diavolo. Il re Giacomo I Stuart scrisse persino un trattato di demonologia nel 1597 e la sua legge del 1604 condanna a morte le streghe per fellonia.

In Francia, nel 1580, Jean Bodin aveva pubblicato De la demonomanie des sorciers, in cui accusava di stregoneria persino Pico della Mirandola. E' proprio il Bodin teorico dello Stato di diritto, che in Francia pose le basi giuridiche per bruciare le streghe legittimamente.



Quanto alla chiesa, le motivazioni per scatenare persecuzioni di massa contro le streghe vanno cercate proprio nella sua progressiva dissoluzione. Fu la Riforma che obbligò il papato a cercare un nemico esterno contro cui deviare le critiche radicali che da più parti gli venivano mosse. Nulla di meglio della stregoneria, paganeggiante, individualista in campo religioso, insofferente al dogmatismo. La bolla contro la stregoneria di papa Innocenzo VIII fu in realtà il pretesto per combattere gli eretici protestanti.

I protestanti furono ancora più spietati dei cattolici, in quanto vedevano nella magia e stregoneria l'incarnazione dell'idolatria, della ritualità, della superstizione. Lutero attaccò duramente gli astrologi e dichiarò che le streghe andavano bruciate vive; Calvino finì col bruciare come eretico persino l'intellettuale panteista Michele Serveto.


Quanto agli scienziati, essi si dividevano in due categorie: quelli, come p.es. i medici Johann Wier e John Webster, che non credevano assolutamente nei poteri magici delle streghe, ma al massimo in una sorta di magia naturale dovuta a cause reali benché poco note; e quelli che o si adeguavano supinamente alle persecuzioni, o le appoggiavano, nella speranza di ottenere dal magistero il permesso di diffondere le loro scoperte scientifiche e di veder eliminata una pericolosa rivale: la magia naturale, basata sostanzialmente sulla conoscenza delle erbe.

In genere gli scienziati isolati furono molto più tolleranti di quelli accademici. Vi furono anche scienziati, come Joseph Glanvill e Robert Boyle, che s'impegnarono nel dimostrare "scientificamente" l'esistenza della stregoneria.

D'altra parte la scienza quantitativa del meccanicismo cartesiano accettava solo Dio come forza che poteva agire in maniera non atomistica, non fisica.


Va inoltre considerato che già alla fine dell'Umanesimo e per buona parte del Rinascimento la magia, la cabala si erano impadronite anche di molti intellettuali, che la usavano come alternativa al dogmatismo cattolico-romano. Si pensi a Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Pietro Pomponazzi, Guillaume Postel, John Dee, Paracelso, Cornelius Agrippa di Nettesheim, sino alla grande sintesi di Giordano Bruno. Il tentativo era proprio quello di unificare il neoplatonismo, le tradizioni mediorientali e la magia naturale popolare in un'unica concezione basata sull'armonia di tutto l'universo.


Questa filosofia, almeno sino allo scoppio della Riforma protestante, fu relativamente tollerata. Ancora a metà del '500 per l'uso della magia tendente a nuocere alla salute o ai beni altrui, era previsto, in caso di prima condanna, un solo anno di prigione. Cinquant'anni più tardi ci sarebbe stata la pena di morte.

Peraltro molti di questi intellettuali chiedevano esplicitamente ai regnanti la fine dei privilegi feudali, la democratizzazione delle conoscenze, la tolleranza religiosa. Se i loro progetti fossero confluiti politicamente con le rivendicazioni delle masse popolari, non ci sarebbero state né monarchie assolutiste, né fanatismi religiosi, né concezioni unilaterali della scienza.

ariel.46
00martedì 20 maggio 2008 00:15


Ma ciao Sirio, mi fa piacere vedere che scrivi nei miei topic e metti cose veramente interessanti, come me, ti intendi di magia naturale?

Questo argomento mi interessa veramente molto e sono contenta di condividere con te questo spazio.

Grazie. [SM=x611820]

Tina.
ariel.46
00martedì 20 maggio 2008 11:52

I cicli del tempo.
La magia naturale sa che il tempo procede per cicli.
Abbiamo parlato del cicli del Sole e della Luna, che definiscono il giorno e l'anno, ma esistono anche altri cicli della Terra che determinano le qualità del tempo.
Il ciclo della vegetazione è basato sulle condizioni effettive delle temperature stagionali, che seguono con ritardo il Sole, infatti la Terra si riscalda lentamente nella metà chiara dell'anno e si raffredda lentamente nella metà oscura.
L'anno della vegetazione si divide in due parti: l'Anno del Fiore e l'Anno del Raccolto.
L'Anno del Fiore è un ciclo il cui punto più basso cade tra novembre e dicembre e ha il suo culmine a maggio-giugno, mentre l'Anno del Raccolto ha il suo punto basso in febbraio-marzo e il culmine in agosto-settembre.
A differenza dell'anno che segue il movimento del Sole, l'Anno del Fiore e l'Anno del Raccolto possono variare moltissimo da un anno all'altro, a seconda del progredire delle stagioni.
Gli anni della vegetazione sono all'origine delle feste tradizionali più antiche, che segnano i quattro punti più importanti del loro corso.
Se vogliamo celebrare queste ricorrenze, le troviamo collegate al calendario solare sotto forma di date, ma un tempo venivano celebrate quando i segni della natura lo indicavano alla gente.
Oggi sono conosciute con i loro antichi nomi celtici scozzesi e irlandesi e sono celebrate soprattutto nei paesi celtici dell'Europa nord-occidentale.
L'Anno del Raccolto inizia il 2 febbraio con la festa delle luci, conosciuta con i due nomi celtici di Imbolce e Brigantia.
Segna il momento più basso nella vita delle piante, nel cuore dell'inverno.
La festa successiva nell'anno della vegetazione è Beltane, quando il Biancospino (l'abero di maggio) germoglia e spuntano le nuove foglie.
Generalmente Beltane si celebra il primo maggio nel calendario solare, ma tradizionalmente cade quando fiorisce l'albero di maggio e non prima, nel momento culminante dell'Anno del Fiore.
La terza festa è Lammas, chiamata anche Lughnassadh (si pronuncia lunasa), che si celebra cuocendo la prima pagnotta con il nuovo raccolto del grano o dell'orzo.
Anche questa festa è ora legata al calendario solare e si celebra il primo agosto.
La quarta festa è Samhain (si pronuncia souain), che nel calendario solare viene celebrata il primo giorno di novembre.
L'Anno del Raccolto termina qui, perchè Samhain è il "terzo raccolto".
Il "primo raccolto" è Lammas, quando si raccoglie il grano, il secondo è l'equinozio d'autunno, quando si raccolgono i frutti, e il terzo è a Samhain, il momento tradizionale in cui si macellano gli animali per mettere da parte la loro carne in vista dell'inverno imminente.
L'Anno del Fiore coincide più o meno con l'anno del calendario.
Inizia verso la fine di novembre, comincia a sbocciare in febbraio-marzo, raggiunge il suo apice in maggio-giugno e poi declina verso il punto più basso, in novembre-dicembre.


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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.
ariel.46
00martedì 3 giugno 2008 17:37

I giorni della settimana.
I giorni sono divisi secondo un ciclo di sette, in cui ognuno ha un nome.
Ogni giorno della settimana corrisponde a uno specifico potere planetario, talvolta personificato in una divinità.
I giorni della settimana sono usati in tutto il mondo, a prescindere dal tipo di calendario o di religione vigenti.
Dal punto di vista magico sono importanti, perchè hanno poteri individuali ben distinti.
In inglese, i loro nomi ricordano le antiche divinità delle popolazioni anglosassoni.
Tuesday, martedì, prende il nome dal dio della legge e dell'ordine, Tiwaz, Wednseday, mercoledì, ricorda il dio della conoscenza, Woden, Thursday, giovedì, prende il nome da Thunor, dio del tuono, e Friday, venerd', dalla dea dell'amore e della sessualità, Freia.
Saturday, sabato, è dedicato al dio romano del tempo e della vecchiaia, Saturno.
Anche se il settuplice ciclo dei giorni della settimana continua in una sequenza ininterrotta, la domenica (sunday) è considerata il primo giorno della settimana.
Come dice il suo nome (sun-day, il giorno del Sole) è la giornata dedicata al Sole.
E' un giorno positivo per le energie creative, la fiducia in se stessi e per rinvigorire lo spirito vitale.
Il colore che gli corrisponde è l'oro.
Monday, lunedì, onora la Luna.
Il suo potere non è particolarmente adatto per iniziare la settimana lavorativa, perchè è collegato con gli elementi interiori impressionabili, sensibili e introversi della psiche umana; il suo colore è l'argento.
Martedì celebra il pianeta rosso, Marte, e porta energia, affermazione e resistenza.
Mercoledì è dedicato al pianeta Mercurio, quindi è una giornata adatta alle attività collegate con l'intelletto e la comunicazione umana.
I suoi colori sono il blu indaco o il viola.
Giovedì è il giorno di Giove, associato ai poteri spirituali della profonda elevazione.
Il suo colore è il rosso porpora.
Venerdì è dedicato alla Stella del Mattino e della Sera, il pianeta Venere; è un giorno favorevole alla migliore cooperazione delle attività umane, anche se alcuni pensano che iniziare una nuova impresa di venerdì porti sfortuna.
Il colore del venerdì è l'azzurro chiaro.
Sabato è il giorno di Saturno; i suoi poteri tendono verso il lato materialistico dell'esistenza, portano pesantezza e limitazioni.
I suoi colori sono il grigio o il nero.

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- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.
ariel.46
00mercoledì 18 giugno 2008 11:26

I quattro elementi.
I processi naturali stanno alla base di ogni forma di esistenza: niente può essere mantenuto nel tempo se non si basa sui veri principi della natura.
La via tradizionale per comprendere simbolicamente il funzionamento della natura è osservarlo attraverso i quattro elementi fisici: Fuoco, Aria, Acqua e Terra.
Nelle regioni settentrionali si considera un quinto elemento fisico: il Ghiaccio.
Oltre ai quattro o cinque elementi fisici si conosce un altro elemento sottile, lo Spirito: è la Quintessenza o Nwyvre, un elemento spirituale sottile e onnipervadente che penetra e potenzia gli elementi fisici.

FUOCO.
Il Fuoco simboleggia le cose più leggere dell'esistenza, l'energia e lo Spirito.
La direzione che gli corrisponde è il Sud.
Ci sono cinque manifestazioni terrene del Fuoco, tre naturali e due artficiali.
Il Fuoco primordiale della Terra emerge dai vulcani.
Il Fuoco viene talvolta originato dal fulmine, che è una manifestazione celeste del Fuoco.
Altre volte il calore interno delle cose e le fa andare in fiamme per combustione spontanea.
Queste sono le tre forme naturali del Fuoco.
Le due altre forme sono prodotte dagli esseri umani: sono il Fuoco ottenuto con la percussione, in cui si fa scaturire una scintilla battendo l'acciaio sulla pietra focaia (o pirite) e il Fuoco ottenuto per frizione.
Nella pratica magica moderna il Fuoco di percussione si ottiene con l'accendino, mentre quello per frizione si produce con i fiammiferi.
Nei tempi antichi il Fuoco era venerato come una dea e in molti luoghi santi c'erano Fuochi sacri, curati da sacerdotesse, che non venivano mai lasciati estingure e che simboleggiavano il principio eterno del Fuoco nell'universo.

ARIA.
L'Aria è l'elemento della vita e la sua direzione magica è l'Est.
Dal punto di vista scientifico, l'Aria è composta da circa un quinto di ossigeno e quattro quinti di azoto, oltre ad alcuni gas inerti e inquinanti prodotti dall'uomo.
Quando respiriamo assorbiamo ossigeno, che è necessario alla vita della maggior parte delle creature che vivono sulla Terra.
L'Aria è letteralmente il nostro respiro vitale e di conseguenza ha una grande importanza magica.
Tradizionalmente l'Aria si considera governata dalle forze elementali dell'Aria, tra cui ci sono gli Zefiri, le Selfidi, i Draghi e i Gremlin.
Il fatto più importante è che i venti sono personificati: portano nomi che esprimono le loro qualità e variano da luogo a luogo, a seconda dellecaratteristiche locali.
In ogni località vengono dati ai venti nomi specifici, inoltre ci sono proverbi, rime e canzoni che descrivono le loro proprietà.
Le qualità dei singolin venti sono differenti da un posto all'altro, a seconda della conformazione del territorio e del clima, perciò non è possibile elencarle tutte.
Ai maghi tradizionali è sempre stato richiesto di evocare il vento e le tecniche specifiche per farlo vengono insegnate ancora oggi.
Fischiare per chiamare il vento è la tecnica più semplice; rivolgendosi nella direzione dalla quale si vuole evocare ilvento, il praticante fischia in un certo modo, concentrandosi sulla potenza del respiro.
Anche le offerte poste nelle scanelature naturali delle pietre sono un metodo tradizionale per evocare il vento.
Le offerte, costituite da latte, birra o grano, vengono deposte nell'incavo nella direzione da cui si ha bisogno di far arrivare il vento.
La superficie incavata è un riflesso capovolto della cupola dei cieli, quindi la corrispondenza è chiara.
Prima che le vele fossero sostituite dai motori, i pescatori del Mar Baltico costruivano labirinti di pietra sulle isole rocciose e li percorrevano danzando per evocare i venti favorevoli.
Sia l'Aria buona che quella cattiva hanno un profondo significato magico.
Un luogo può avere un'atmosfera buona o cattiva letteralmente (ciò che inspiriamo), fisicamente, psicologicamente e spiritualmente.
I luoghi che hanno un'Aria cattiva possono portare malattie o disarmonia, quindi esistono dei metodi magici tradizionali per modificare le qualità dell'Aria ed evocare i cambiamenti psichici.
La tecnica viene chiamata "Trasformare l'Aria".
L'Aria inoltre possiede differenti qualità spirituali a seconda delle diverse ore della giornata.
Si dice anche "darsi delle arie" per indicare il comportamento di una persona che si allontana dal suo vero modo di essere.


... continua


- tratto da Magia naturale in azione. -


Tina.
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