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D'Alessio: "Mario non mollare mai"
Gli auguri al re della sceneggiata
"Mario non mollare mai". Visibilmente emozionato Gigi D'Alessio è arrivato in nottata all' ospedale "San Leonardo" di Castellammare di Stabia, dove martedì sera è stato ricoverato l'amico e collega Mario Merola, colpito da un grave malore e gli ha fatto coraggio. Il cantante è arrivato poco dopo l' una e si è trattenuto in compagnia dei figli di Merola e di altri artisti per 40 minuti al capezzale del "re" della sceneggiata.
D'Alessio è solo uno dei tanti artisti che si sono recati all'ospedale, dopo aver appreso del ricovero di Mario Merola. Fra gli altri si sono visti anche Luca Sepe, Franco Ricciardi, Antonio Ottaiano, Enzo Di Domenico, Mauro Nardi e Rita Siani, con la quale il re della sceneggiata ha inciso recentemente un singolo dal titolo ''Resta con me''. Lasciando il nosocomio, D' Alessio visibilmente emozionato ha detto che "Merola ha rappresentato e rappresenta un pezzo della storia artistica di Napoli ed ora Napoli deve pregare per lui. Mario non mollare mai". Frattanto le condizioni di Merola, sono stabili.
Il figlio Francesco ha fatto sapere che da qualche ora al padre, in coma farmacologico, viene fatto ascoltare il brano "Cent'anni" composto insieme qualche anno fa.
Merola ancora in gravi condizioni
"La prognosi rimane riservata"Le condizioni del cantante, tenuto in vita dai farmaci, restano gravi. Lo si apprende dal bollettino divulgato da De Nicola, primario del reparto di Anestesia del San Leonardo di Castellammare di Stabia. "Le condizioni rimangono gravi anche se stazionarie - ha detto il medico - persistono infatti lo stato di ipotensione, nonostante l'uso di farmaci cardiostimolanti, mentre le funzioni vitali vengono sostenute farmacologicamente".
"Abbiamo iniziato l'alimentazione artificiale - ha concluso - il paziente è ancora intubato, in respirazione artificiale assistita e in sedazione farmacologica. Sta effettuando la dialisi peritoneale, che già eseguiva da anni. La prognosi rimane riservata". Il prossimo aggiornamento sullo stato di salute del cantante, in coma farmacologico, è previsto per il 9 novembre mattina alle 10. Per sollecitare una reazione i medici stanno utilizzando anche le sue canzoni.
Intanto all'ospedale stabiese continuano ad arrivare parenti ed amici dell'artista napoletano ma anche fan provenienti da ogni angolo della Campania. E' giunto anche Gigi D'Alessio. Fra gli artisti si sono visti anche Luca Sepe, Franco Ricciardi, Antonio Ottaiano, Enzo Di Domenico, Mauro Nardi, Rita Siani, con la quale il re della sceneggiata ha inciso recentemente un singolo dal titolo ''Resta con me'', e Gigi Finizio, arrivato da Roma.
IN COMA PER UNA GASTROENTERITE
Ad innescare l'insufficienza cardiorespiratoria che ha poi indotto il coma è stata una gastroenterite: i medici confermano che il cantante aveva mangiato dei frutti di mare, i quali potrebbero aver provocato l'intossicazione. Decisive per stabilire le effettive possibilità di recupero di Merola sono le prossime ore: se il cantante resisterà, i medici tenteranno di diminuire progressivamente le dosi dei farmaci, per cercare di capire fino a che punto gli organi siano in grado di reagire autonomamente.
PROBLEMI DI SALUTE GIA' DA LUNEDI'
Il cantante, sofferente da tempo, sarebbe stato colpito da un lieve malessere già lunedì. Così martedì mattina Roberto, il figlio maggiore, ha accompagnato il padre all'ospedale, per un controllo. Merola però, a quanto si apprende, era anche tornato a casa. Nel pomeriggio, la situazione si è progressivamente aggravata, fino alla necessità di ricorrere all'ambulanza del 118, allertato dalla moglie. Il figlio ha raccontato che la famiglia aveva attribuito la causa di un forte disturbo di stomaco ad alcuni frutti di mare, mangiati a cena. Merola, che ad aprile compirà 73 anni, era da tempo sottoposto a un trattamento di dialisi: secondo i familiari il disturbo provocato dai frutti di mare potrebbe aver semplicemente contribuito ad innescare le difficoltà cardiorespiratorie sopraggiunte.
GIA' IN COMA NEL 1997
Merola entrò in coma farmacologico anche nel '97, quando fu ricoverato per tre settimane al Vecchio Pellegrini di Napoli. Fu quello l'episodio più preoccupante: una crisi cardio-respiratoria e poi, per la prima volta, il sonno indotto dai farmaci; e si temette il peggio. Merola però si riprese. Accadde poi, ancora, nel maggio del 2001, e nel 2005, a Ischia: i ricoveri che hanno fatto temere i suoi fan sono stati frequenti, al punto da spingere il cantante a ironizzare sulla sua salute, in occasione dei 70 anni, festeggiati a Napoli con concerto al Porto. Era il 19 settembre del 2004: "Una festa da vivo, per fortuna - commentò - Anche perché se ero morto che sfizio c'era? Meglio che me lo prendo ora questo premio, no?".