Porto & riporto

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ilpoeta59
00venerdì 17 agosto 2018 09:37
Inauguriamo oggi un nuovo topic gastronomico dedicato ai piatti di mare con particolare attenzione a quelli semplici ed economici...perché noi siamo scienza e non fantascienza!

ilpoeta59
00venerdì 17 agosto 2018 09:39
ilpoeta59
00venerdì 17 agosto 2018 10:25
Breve introduzione (facciamo come chi soffre di ejaculatio praecox). [SM=x3421071]

Da che mondo è mondo i pescatori hanno sempre tenuto per se il pescato povero, cioè quello che non fa mercato e barattando il pesce con i prodotti agricoli hanno sposato in cucina i doni del mare con quelli della terra.

Le ricette dei piatti di mare hanno origini antichissime e sono testimonianza delle nostre tradizioni, una buona pietanza si basa sulla genuinità degli alimenti e sulla semplicità della preparazione.

Odio la cucina sofisticata che altera l'aspetto e il sapore dei cibi, io sono un tipo da aglio, olio e peperoncino...ingredienti freschi e cotture veloci, è questo il segreto del mangiar bene!

ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 07:17
Calamarata.

La calamarata è un formato di pasta molto usato a Napoli (parola di napoletano [SM=x611851] ) in abbinamento con il pesce, con i crostacei e con i molluschi.



Cominciamo con una preparazione molto semplice:

Calamarata con i calamari o con i totani.

Ingredienti: aglio, olio extravergine, peperoncino, vino bianco, pomodori ciliegino, sale, prezzemolo...e ovviamente calamari o totani di piccola pezzatura.
N.b. i calamari sono più teneri ma i totani sono più saporiti (e costano meno).

Preparazione: mentre sorseggiate il vino bianco mettete una padella di grosse dimensioni sul fuoco e versate una generosa quantità di olio extravergine (mi raccomando che sia olio buono altrimenti state cominciando con il piede sbagliato), aggiungete l'aglio e lasciatelo rosolare.
Quando l'aglio si è imbiondito toglietelo e buttate in padella i pomodorini (peste vi colga se usate i pelati), il sale (mettetene poco, in seguito aggiusterete di sale il sugo assaggiandolo) e il peperoncino (che in questo modo non si brucia e risulta anche più forte).

Nel frattempo in un'altra padella ben calda mettete un filo d'olio extravergine e il calamaro tagliato ad anelli, fategli prendere un buon colpo di calore quindi innaffiatelo con il vino bianco che vi è rimasto e aspettate che questo evapori, togliete la padella dal fuoco e mettetela da parte.

Lasciate cuocere i pomodorini al massimo per una quindicina di minuti (come vi ho già detto gli ingredienti devono restare freschi), a questo punto aggiungete i calamari (o i totani) con il loro sughetto.

Nel frattempo spero che abbiate messo una pentola con l'acqua e che abbiate buttato la pasta...scolatela molto al dente e versatela nella padella del condimento unitamente ad un mestolo di acqua di cottura.
L'acqua di cottura contiene amido ed è questo che durante la fase in cui saltiamo la pasta crea quella "cremina" che lega il tutto.

N.b. Quando scolate la calamarata badate che sia indietro di cottura almeno di 2/3 minuti perché la cottura deve continuare in padella facendo in modo che la pasta possa assorbire il condimento e che i liquidi in eccesso possano evaporare.

Al termine impiattate e guarnite la vostra calamarata con abbondante prezzemolo tritato.
ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 07:17
Adesso vi spiego una ricetta un po' più complicata in quanto il pescivendolo potrà darvi i calamari già puliti ma le cozze dovrete pulirvele da soli! [SM=x4983510]



Calamarata con le cozze.

Ingredienti: aglio, olio extravergine, pepe, pomodori ciliegino, prezzemolo...e ovviamente cozze belle grandi e freschissime.

N.b. Le cozze rotte o comunque aperte vanno assolutamente eliminate altrimenti vi fate "4 salti in barella".

Preparazione: spero per voi che non siate tra quelle persone troppo fissate che si ammalano anche soltanto a sentire il vicino di casa che starnutisce...si, perché in questo caso l'operazione di pulitura delle cozze vi prenderà mezza giornata!

Diversamente basta togliere il bisso, gettarle in un grosso recipiente colmo d'acqua e strofinarle con forza le une contro le altre (cambiando 3 o 4 volte l'acqua).

A questo punto versate le cozze in una pentola, mettetela sui fornelli e fate salire un paio di volte il bollore, successivamente togliete la pentola dal fuoco e i molluschi dalla pentola (che vi possano cascare le mani se buttate via l'acqua che resta sul fondo, questo prezioso liquido va filtrato e utilizzato in seguito [SM=x611815] ).

Se anche in cucina vi riesce bene il multitasking (come sullo smartphone) nel frattempo che si aprivano le cozze avrete senz'altro fatto soffriggere uno spicchio d'aglio in una padella, avrete aggiunto i pomodorini e avrete lasciato cuocere per circa 15 minuti (senza aggiungere sale perché le cozze sono già abbastanza salate).

Non vi resta altro da fare che versare le cozze e la loro acqua di cottura nel condimento e togliere la padella dal fuoco.
Cuocete la calamarata, scolatela quando è ancora indietro di almeno un paio di minuti, buttatela nel condimento unitamente ad una mestolata d'acqua di cottura e saltate il tutto fino a quando risulta ben amalgamato.

Per finire impiattate e irrorate con pepe macinato sul momento e prezzemolo tritato!
ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 08:19
Come avrete capito i criteri di base sono sempre gli stessi:

1) Cotture veloci e separate (il pesce da una parte e i pomodorini dall'altra).
2) Il matrimonio in padella laddove si concludono la cottura della pasta e il restringimento del sugo.
3) Aromi freschi sul piatto da servire.

Sono possibili anche abbinamenti quali calamari e piselli, gamberi e zucchine e via dicendo, come vi ho già spiegato la roba di mare è sempre stata unita con i prodotti della terra.
La cosa importante è che gli ortaggi e le verdure siano trattati con rispetto facendogli mantenere il loro sapore.
Quindi cotture sempre separate e veloci, matrimonio lampo (come a Las Vegas [SM=x1572507] ) quando saltiamo il tutto in padella!

Procediamo con la terza ricetta, stavolta utilizziamo i gamberi.



Calamarata con i gamberi.

Ingredienti: aglio, olio extravergine, pomodori ciliegino, vino bianco, sale, pepe, prezzemolo...e gamberi (vanno bene anche quelli rosa che sono saporiti e costano poco).

Preparazione: dopo una veloce cottura con un filo d'olio e un bicchiere di vino i gamberi vanno sgusciati!
Sarà pur vero che interi fanno più bella figura ma poi risulterà complicato mangiarli senza sporcarsi le mani!

Dopo averli scottati io preferisco tenere la polpa da parte e continuare la cottura delle teste per ottenere un sughetto (tipo bisque) da aggiungere ai pomodorini.

Come al solito in una grossa padella fate rosolare uno spicchio d'aglio nell'olio extravergine, togliete l'aglio, aggiungete i pomodorini, un pizzico di sale e lasciate cuocere per 15 minuti.

Scolate la pasta molto al dente e versatela nel sugo unitamente ad un mestolo d'acqua di cottura, ai gamberi e al fumetto, saltate [SM=x611920] fino a quando il tutto sarà ben amalgamato (ogni tanto assaggiate la pasta, meglio togliere la padella dal fuoco con il condimento un po' liquido anziché con la pasta scotta).

Impiattate cospargendo la vostra calamarata con pepe macinato fresco e con prezzemolo tritato sul momento!
ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 08:59
Cucinare bene è una questione di tempi e di quantità, se cucinate tutti i giorni per lo stesso numero di persone la cosa diventa routine e tutto procede automaticamente ma in caso contrario dovete seguire alcuni accorgimenti.

Esempio: quando dovete saltare la calamarata in padella andateci piano con l'acqua di cottura della pasta e con il sughetto dei calamari, mettetene poco e di tanto in tanto assaggiate la cottura della pasta, se deve cuocere ancora e il condimento si sta seccando aggiungerete altro liquido.

Assaggiate sempre anche per quanto riguarda il sale, aggiungerlo è sempre possibile mentre è difficile recuperare una pietanza salata! [SM=x611915]

ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 11:43
Adesso vi spiego una ricetta che combina il pesce con un ortaggio, useremo il pesce spada e le melanzane.



Calamarata con spada e melanzane.

Ingredienti: aglio, olio extravergine, vino bianco, pomodori ciliegino, melanzane, sale, pepe, foglioline di menta, pesce spada.

Preparazione: se non siete abili spadaccini lo spada è meglio che ve lo andiate a comprare, costa caro...ma tranquilli, ne basta una fetta!
Prendete questa benedetta fetta e tagliatela a dadini (da circa 1 centimetro), ponete i cubetti in una padella con olio rovente e fateli rosolare per un paio di minuti poi irrorateli di vino bianco e fatelo sfumare.

In un'altra padella cominciate a preparare la solita salsa con i pomodorini (vedi altre ricette qui sopra).

Togliete i cubetti di pesce spada dalla prima padella e pulitela (ehhh si, vi tocca! [SM=x611841] ), tagliate le melanzane a tocchetti e friggetele fino a quando diventano belle morbide, successivamente ponetele su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

Nel frattempo avrete fatto bollire l'acqua e avrete calato la calamarata (o anche i paccheri se vi aggradano), scolate la pasta indietro di 3 minuti ed effettuate il drag and drop di quest'ultima, dello spada e delle melanzane nella folder principale (cioè nella padella grande dove ci sono i pomodorini già cotti).

Aggiungete una mestolata d'acqua di cottura e saltate...saltate...saltate...chi non salta bianconero è...è...chi non salta bianconero è...è...ok?

Se occorre aggiustate di sale, impiattate guarnendo con pepe e foglioline di menta.
ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 14:41
In tutte le ricette che vi ho presentato la calamarata può tranquillamente essere sostituita con i paccheri o con gli scialatielli che sono altri due formati di pasta tipicamente campani.

Essendo che gli scialatielli (da "scialare" cioè godere e "tiella" ovvero la padella) sono originari della costiera amalfitana, esiste ovviamente una ricetta tradizionale che adesso vi spiego a modo mio.



Scialatielli all'amalfitana.

Ingredienti: frutti di mare a piacimento (vongole, fasolari, tartufi di mare etc.), gamberi, seppie, pomodorini, aglio, olio extravergine, pepe, prezzemolo, olive verdi denocciolate e capperi.

Preparazione: fatevi un giro sulla costiera amalfitana...possibilmente con una decappottabile e con un gran bel pezzo di figa accanto a voi.
Ammirate il panorama, respirate a pieni polmoni, tenete lo stereo a tutto volume e fate la mano morta alla ragazza mentre cantate "Tu che ne sai" insieme a Gigi d'Alessio.

Dopo questa botta di napoletanità avrete due alternative: farvi rompere il culo fermandovi in un ristorantino della costiera oppure portare la ragazza a casa vostra e cucinarle gli "scialatielli all'amalfitana" mentre vi cucinate pure lei a fuoco lento.

Riempite due bicchieri di vino bianco ed offritene uno alla ragazza di cui sopra.
N.b. il vino in questa ricetta non è previsto ma se riuscite a farne bere un paio di bicchieri alla tipa il dopocena con i botti è garantito! [SM=x611859]

Prendete una padella e ponetela sul fuoco, irroratela di olio extravergine e fate soffriggere l'aglio.
Togliete l'aglio e buttate in padella i frutti di mare, i gamberi e le seppie tagliate come più vi aggrada.
Coprite e lasciate cuocere il tutto finché i frutti di mare non si saranno aperti, a questo punto svuotate la padella, lasciate che la ragazza la pulisca [SM=x3421071] e preparate la solita salsa con i pomodorini aggiungendo olive e capperi.

Quando la salsa è pronta versateci dentro tutta la roba di mare che avevate messo da parte, non ci sarà bisogno di salare in quanto i capperi e gli altri ingredienti sono già abbastanza salati.

Cuocete gli scialatielli, scolateli molto al dente e tuffateli nella padella con la solita mestolata d'acqua di cottura.

Saltate il tutto, quindi impiattate cospargendo con abbondante prezzemolo e pepe a piacere.
ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 15:16


Qual è il colmo per un pescatore?

Avere una moglie sarda che si chiama Alice!
ilpoeta59
00sabato 18 agosto 2018 17:25
Chi ha inventato gli spaghetti?

Purtroppo non siamo stati noi italiani e neppure i cinesi come si è sostenuto per tanto tempo.
Tenetevi forte ragazzi, gli spaghetti sono stati inventati dai pakistani...o per meglio dire dai popoli che nell'antichità occupavano quel territorio dell'Asia occidentale che oggi si chiama Pakistan.

Inizialmente lo spaghetto era uno scarto di lavorazione della pasta, un piatto destinato ai poveri, questo fino a quando non venne scoperto e apprezzato dal figlio di un sultano.
Partendo dai Paesi arabi lo spaghetto è giunto a Palermo e da lì si è diffuso in tutta Italia.

Il nostro Paese è diventato uno dei più grandi produttori di pasta e devo dire che noi italiani anche come consumatori ce la caviamo niente male! [SM=x611915]

Questo cappello è per introdurvi sua maestà "o' spaghetto a vongole".



Spaghetti alle vongole.

Ingredienti: vongole veraci (quelle con i sifoni lunghi e separati), aglio, olio extravergine, sale, pepe, prezzemolo, peperoncino (optional).

Preparazione: innanzitutto bisogna eliminare le vongole rotte e quelle aperte, è poi necessario far spurgare i frutti per almeno 2 ore in un recipiente con acqua e sale grosso (ogni tanto cambiate l'acqua)...altrimenti vi ritroverete la sabbia nel piatto!

Fatto questo, è ora di mettere la vostra padella preferita sul fuoco con abbondante olio, con uno spicchio d'aglio e ovviamente con le vongole (è opportuno coprirla con un coperchio).
Le vongole vanno tolte dal fornello subito dopo che si sono aperte perché non si devono seccare.

Scolate gli spaghetti quando sono ancora indietro di 2/3 minuti e continuatene la cottura nella padella con le vongole aggiungendo una mestolata d'acqua di cottura della pasta (assaggiate spesso perché scuocere gli spaghetti è peccato mortale [SM=x4983510] ).

Impiattate e cospargete di prezzemolo appena tritato (se vi piace ci potete tagliuzzare anche un poco di peperoncino fresco che rende il piatto tricolore).
ilpoeta59
00domenica 19 agosto 2018 18:08
Oggi vi presento un altro grande classico: la pasta e fagioli con le cozze.
A Napoli si chiama "'a pasta e fasule cu 'a pasta ammiscata e cu 'e cozzeche", è un connubio tra i legumi e i frutti di mare più economici presenti sul mercato, è un piatto povero ma delizioso!

N.b. A' pasta ammiscata è la pasta mista, un ingrediente fondamentale per questa ricetta.



Pasta e fagioli con le cozze.

Ingredienti: cozze, fagioli cannellini (precotti), aglio, olio extravergine, prezzemolo, sale, peperoncino, pomodori San Marzano.

Preparazione: senza scorreggiare anzitempo pulite le cozze (come vi ho spiegato in un post precedente) e buttatele in una pentola per farle aprire.
Effettuata questa operazione, togliete le cozze, filtrate il liquido e utilizzate la stessa pentola per preparare i fagioli.

Mettete nella pentola i fagioli (io uso precotti Valfrutta), l'aglio, l'olio, un ciuffo di prezzemolo, un paio di San Marzano pelati e l'acqua delle cozze.
Accendete il fornello e aspettate il bollore, a questo punto buttate la pasta nel condimento perché è lì che deve cuocere!

Quando occorre aggiungete un mezzo bicchiere d'acqua calda e di tanto in tanto assaggiate per stimare se è opportuno aggiungere un pizzico di sale (l'acqua delle cozze è già un po' salata).

Quando la pasta è quasi cotta unite le cozze agli altri ingredienti e ultimate la cottura.

Impiattate guarnendo la pietanza con prezzemolo tritato grossolanamente e rondelle di peperoncino fresco.
ilpoeta59
00martedì 21 agosto 2018 19:19
Non ci dimentichiamo delle linguine, è un formato di pasta che si sposa piacevolmente con la roba di mare, vi presento la ricetta più classica.



Linguine agli scampi.

Ingredienti: scampi, vino bianco, aglio, olio extravergine, prezzemolo, pomodorini del piennolo del Vesuvio*, sale e pepe.



*I pomodorini del piennolo del Vesuvio fanno parte dei prodotti campani DOP (Denominazione di Origine Protetta), sono rappresentati in tutti i presepi napoletani in quanto per tradizione si conservavano appesi (da qui la dicitura "piennolo" cioè pendolo) e costituivano anche un elemento decorativo.

Preparazione: alcuni scampi vanno sgusciati ed altri conservati interi per guarnire i piatti, quindi armatevi di forbici e aprite una parte dei simpatici crostacei per ricavarne la polpa, conservate le teste!

Versate abbondante olio in una padella, aggiungete uno spicchio d'aglio e le teste degli scampi, coprite e lasciatele cuocere finché non si rosolano, versate un po' di vino bianco e lasciatelo evaporare.

Successivamente filtrate il prezioso liquido e rimettetelo nella padella, aggiungete i pomodorini e un pizzico di sale, lasciate cuocere.
Quando il sughetto è quasi pronto unite al composto la polpa degli scampi e alla fine, con molta cura, anche gli scampi interi.

Nel frattempo avrete sicuramente buttato la pasta (o no? [SM=x611835] ), scolatela molto al dente e versatela nella padella (dopo aver rimosso gli scampi interi) con la solita mestolata d'acqua di cottura, saltate il tutto.

Impiattate guarnendo con pepe macinato fresco, prezzemolo tritato al momento e ovviamente con gli scampi interi.
ilpoeta59
00mercoledì 22 agosto 2018 10:48
Stamattina vi voglio illustrare un piatto tipico della tradizione partenopea, è un piatto di mare che si mangia tutto l'anno ma che diventa "obbligatorio" nei giorni in cui la religione cattolica vieta il consumo di carne.



Zuppa di cozze.

Ingredienti: cozze, un polpo grande, gamberi, maruzzielli (lumache di mare), pomodori San Marzano, peperoncino (bello forte [SM=x4983510] ), aglio, olio extravergine, sale e prezzemolo.

Preparazione: questa ricetta è un po' più complicata rispetto alle altre, tanto per cominciare dovrete congelare il polpo e poi scongelarlo (per renderlo meno coriaceo).

Le cozze vanno pulite e aperte come vi ho spiegato nelle altre ricette, fatto questo vanno tenute da parte.

Il polpo scongelato va bollito fino a quando si riesce ad infilzare bene con il forchettone, anche il cefalopode va messo da parte.

I gamberi vanno saltati in padella con un filo d'olio e messi da parte anche loro.



I maruzzielli vanno fatti spurgare per un paio di ore in acqua salata come si fa per le vongole.
Successivamente vanno posti in padella con aglio e olio extravergine, quando avranno tirato fuori la loro acqua sarà il momento di aggiungere i San Marzano e tantissimo peperoncino!

Lasciate cuocere il sughetto e alla fine aggiungete le cozze (con un mestolo della loro acqua), il polpo tagliato a pezzettini (con un mestolo del suo brodo) e i gamberi.

Assaggiate e se occorre aggiustate di sale (solitamente non occorre).

Nel frattempo avrete acceso il forno e lo avrete portato a 200 gradi per preparare i crostini, usate pane casareccio raffermo tagliato a fette.

Impiattate la zuppa ponendo i crostini sul fondo del piatto e versandoci sopra tutto il ben di Dio che avete preparato nella padella, guarnite con prezzemolo tritato a volontà.
ilpoeta59
00mercoledì 22 agosto 2018 12:43


Se state aspettando la ricetta del risotto alla pescatora siete sul binario sbagliato, non amo il riso.
Lascio questo cereale ai settentrionali, da buon napoletano io mangio la pasta! [SM=x611915]

ilpoeta59
00mercoledì 22 agosto 2018 12:52


Pe' mare nun ce stanno taverne!
Gino Daniele 3.0
00giovedì 23 agosto 2018 07:41
cià guagliù [SM=x611821]

'a voglio scrivere pure io mò 'ma ricetta, è 'na ricetta puverella ca se fa quasi cu' niente, l'ha inventata il nostro Eduardo, il grando attore che una sera imvece di antare a ristorante vulette turnà 'a casa.....ma in casa teneva sulament 'e spaghett, l'aglio, l'uoglie, doje pummarulelle, 'nu cerasiello e 'na fronna 'e putrusìne.



Spaghetti alle vongole fujute.

Ingredienti: veti sopra e nu scassà o cazzo!!!!

Preparazione: miette 'a tiella 'ncopp 'o fuoco e butaci dentro tuti gli iggredienti, pò miette a tiana cu l'acqua e cuoci gli spagheti a metà cottura, butta gli spagheti dint 'a tiella cu 'nu cuppino d'acqua e girali comme fanno 'e chef.

miette 'a tiella a tavola, nun c'è bisogno do' piatt e si tiene assaje famm ca te magnass 'nu coccodrill gruosse doje vot a te, accumpagnate 'o spaghett cu 'na fetta 'e pane.....nun te pare ca te staje a magnà 'nu spaghett a vongole?????

'o segreto so' l'aglio e 'o putrusine cuott dint 'a pummarola, te fann sentì 'o sapore do mare pure si 'e vongole nun ce stanno.....se ne so' fujute!!!!!!!

ilpoeta59
00giovedì 23 agosto 2018 12:10
A Napoli questo è il piatto dei giorni di festa e dei colpi di vita al ristorante, si ragazzi, sto parlando della frittura di pesce!

La base della frittura è costituita da gamberi e calamari, per quanto concerne il pesce ognuno ci può aggiungere quello che vuole (o quello che si può permettere).
La regina della frittura è la triglia ma vanno bene pure i pesci di paranza.



Durante le festività natalizie i protagonisti della frittura diventano il baccalà e il capitone.

La cosa più importante è che la roba di mare deve essere fresca!
Come si fa a capire se il pesce è fresco?
Nei suoi esilaranti monologhi Alessandro Siani dice che al mercato del pesce l'unico pesce vero è suo zio...e allora...come si fa per evitare fregature?

Il pesce fresco è come le persone giovani, tiene l'occhio vivo e le carni sode, i colori sono brillanti, ha un buon profumo di mare e non di fogna!



Frittura di pesce.

Ingredienti: gamberi, calamari, triglie, olio di arachide, farina, sale, pepe, limoni.

Preparazione: tanto per cominciare bisogna pulire, asciugare e infarinare il pesce (i calamari ovviamente vanno tagliati ad anelli).

Il segreto per una buona frittura sta nella giusta temperatura dell'olio, questa si deve mantenere costantemente intorno ai 180° perché se si abbassa il pesce dovrà restare troppo tempo sul fuoco e questo fatto andrà a scapito del sapore e della consistenza delle sue carni, la parte esterna si inzupperà irrimediabilmente di olio perdendo croccantezza.

Se non siete dotati di attrezzature professionali (termometro da cucina, fuochi come si deve o friggitrice) vi dovrete affidare agli insegnamenti della nonna!
Per verificare la giusta temperatura dell'olio basta il palmo della mano (se è abbastanza sensibile), poi si butta in padella un solo anello di calamaro per effettuare un test.
Se il calamaro sfrigge bene se ne aggiungono altri, pochi alla volta per non far scendere la temperatura dell'olio.

Quando il pesce si è imbiondito è ora di toglierlo e di riporlo su carta da cucina per assorbire l'olio in eccesso, questo è anche il momento giusto per aggiungere sale e pepe.



La frittura va presentata con guarnizione di limoni freschi (possibilmente usate i limoni femminielli di Sorrento IGP).
ilpoeta59
00sabato 25 agosto 2018 07:06
Re:
Gino Daniele, 23/08/2018 07.41:

cià guagliù [SM=x611821]

'a voglio scrivere pure io mò 'ma ricetta, è 'na ricetta puverella ca se fa quasi cu' niente, l'ha inventata il nostro Eduardo, il grando attore che una sera imvece di antare a ristorante vulette turnà 'a casa.....ma in casa teneva sulament 'e spaghett, l'aglio, l'uoglie, doje pummarulelle, 'nu cerasiello e 'na fronna 'e putrusìne.



Spaghetti alle vongole fujute.

Ingredienti: veti sopra e nu scassà o cazzo!!!!

Preparazione: miette 'a tiella 'ncopp 'o fuoco e butaci dentro tuti gli iggredienti, pò miette a tiana cu l'acqua e cuoci gli spagheti a metà cottura, butta gli spagheti dint 'a tiella cu 'nu cuppino d'acqua e girali comme fanno 'e chef.

miette 'a tiella a tavola, nun c'è bisogno do' piatt e si tiene assaje famm ca te magnass 'nu coccodrill gruosse doje vot a te, accumpagnate 'o spaghett cu 'na fetta 'e pane.....nun te pare ca te staje a magnà 'nu spaghett a vongole?????

'o segreto so' l'aglio e 'o putrusine cuott dint 'a pummarola, te fann sentì 'o sapore do mare pure si 'e vongole nun ce stanno.....se ne so' fujute!!!!!!!




Esiste una preparazione alternativa che prevede l'uso del tagliere.
Bisogna tritare finemente aglio, prezzemolo, peperoncino e farli rosolare nell'olio prima di aggiungere i pomodorini.

[SM=x611869] Questa variante è valida anche per la pasta e fagioli con le cozze!
ilpoeta59
00domenica 26 agosto 2018 19:12
La zuppa di pesce è un esame di maturità, cucinandola andrete a rispolverare e a mettere in pratica tutte le vostre nozioni culinarie.
Questo piatto può essere povero oppure ricchissimo nel senso che potete preparare la zuppa anche soltanto con i cocci o con il pesce di paranza ma se avete la possibilità di spendere un po' di soldini ci potete tuffare dentro di tutto e di più.

Ovviamente il livello di difficoltà crescerà proporzionalmente alla varietà degli ingredienti.



Zuppa di pesce.

Ingredienti: scorfano, coccio, tracina, rana pescatrice, pesce prete, grongo, polpi, seppie, pannocchie, gamberi, cozze, vongole, tartufi di mare, fasolare (se vi manca qualcosa non è una tragedia, la zuppa si può fare lo stesso [SM=x611915] ).
Olio extravergine, vino bianco, aglio, olio, sale, pomodori San Marzano, prezzemolo, peperoncino.

Preparazione: la difficoltà (pulizia del pesce a parte [SM=x611823] ) risiede nelle diverse modalità e nei diversi tempi di cottura dei vari ingredienti ma non vi dovete arrendere senza combattere, seguitemi e anche voi potrete mettere la vostra bella zuppa di pesce in tavola!

Dopo averli fatti spurgare, aprite i frutti di mare in una pentola tenendo presente che il peduncolo rosso delle fasolare va battuto con un batticarne perché altrimenti è troppo duro da masticare.
Mettete da parte i frutti di mare (con il loro liquido) e ponete sul fuoco un'altra pentola in cui verserete abbondante olio extravergine di oliva.
Preparate un trito di aglio, prezzemolo e peperoncino, buttatelo nell'olio e lasciatelo soffriggere, di seguito aggiungete del vino bianco secco.
È ora di buttare in pentola anche i San Marzano pelati e tagliati a tocchetti, non aggiustate ancora di sale perché non si sa mai...è meglio temporeggiare!

I primi amici che dovrete cuocere sono il polpo e le seppie, dopo alcuni minuti potrete aggiungere tracina, pesce prete, rana pescatrice, grongo e dopo un'altra manciata di minuti coccio e scorfano (che richiedono una cottura più breve).

Ogni tanto se occorre allungate con l'acqua di cottura dei frutti di mare, assaggiate un po' di tutto e quando vi sembra il momento giusto togliete pesci e cefalopodi dal sugo, quest'ultimo va filtrato e rimesso in pentola.
I pesci vanno spinati con delicatezza e rimessi nel sugo così come i polpi e i calamari.
A questo punto potrete aggiungere i frutti di mare (con il restante liquido di cottura) e i crostacei.

Riaccendete sotto la pentola e contemporaneamente accendete pure il forno, mentre la temperatura sale a 200 gradi tagliate a fette un po' di pane raffermo per preparare i crostini.

Impiattate la zuppa di pesce ponendo i crostini sul fondo del piatto, guarnite con rondelle di peperoncino fresco e con tantissimo prezzemolo tritato sul momento.

N.b. Se si tratta di un pranzo (o di una cena) in famiglia potete anche lasciare i crostacei così come sono ma se si tratta di un'occasione "importante" sarà meglio sgusciare e pulire internamente sia i gamberi che le pannocchie lasciando pochi esemplari interi per la presentazione del piatto.
ilpoeta59
00lunedì 27 agosto 2018 08:13
Oggi parliamo di sashimi, una pietanza giapponese che dalle nostre parti viene spesso confusa con il sushi.
Il sushi è un insieme di piatti tipici giapponesi a base di riso, cioè riso abbinato con pesci, alghe, verdure, uova.
Il sashimi invece è una preparazione di solo pesce crudo servito con salsa di soia, wasabi e gari.

Appena pescato il pesce viene ucciso infilzandone il cervello con una lama, da quì il nome "sashimi" che significa "corpo infilzato".
Questa pratica serve ad evitare la formazione di acido lattico collegata ad una morte lenta dell'animale.
Successivamente il pesce viene immediatamente congelato a bassissima temperatura.

Ricordatevi che la cottura e il congelamento sono gli unici metodi per non correre rischi con i parassiti del pesce fresco, altri strumenti come la marinatura possono risultare poco efficaci!

Se volete mangiare il sashimi la cosa migliore che potete fare è recarvi presso un ristorante orientale con un ottimo feedback su internet, un posto insomma dove mai nessuno è finito in ospedale! [SM=x611859]



Personalmente vi sconsiglio la degustazione di pesce crudo e vi esorto a cucinarlo secondo la nostra straordinaria tradizione mediterranea.
ilpoeta59
00lunedì 27 agosto 2018 08:16


C'è un tempo per pescare e un tempo per asciugare le reti.
ilpoeta59
00lunedì 27 agosto 2018 10:45
Torniamo alla cucina di casa nostra con un piatto di mare povero ma squisito: le cozze gratinate.
Le cozze costano molto meno rispetto agli altri frutti di mare però se le volete di ottima qualità le dovrete pagare 4/5 euro al chilo.
Di recente ho provato le cozze sarde Nieddittas e vi garantisco che sono eccezionali!



Cozze gratinate.

Ingredienti: cozze, olio extravergine, pepe, aglio, prezzemolo, pan grattato, limoni.

Preparazione: pulite le cozze, apritele (come nelle altre ricette), eliminate la valva a cui non è attaccato il frutto di mare, sistemate i mitili in una leccarda ricoperta di carta forno.

In una zuppierina preparate un intingolo con l'olio, il pan grattato, l'aglio e il prezzemolo tritati finemente (sbattete il liquido con un cucchiaio fino ad ottenere una sorta di cremina).

Versate l'intingolo sulle cozze e successivamente cospargete il tutto con altro pan grattato un po' meno fine (vi suggerisco di farvelo da soli preparando i soliti crostini nel forno e sbriciolandoli grossolanamente).

Infornate la leccarda con le cozze dopo aver portato il forno a 180°, lasciate cuocere finché il composto che ricopre i mitili non si sarà imbiondito come si deve.

Impiattate guarnendo con ciuffetti di prezzemolo e fette di limone.
ilpoeta59
00lunedì 27 agosto 2018 11:13
Indice ricette pagina precedente:

Calamarata con i calamari o con i totani.

Calamarata con le cozze.

Calamarata con i gamberi.

Calamarata con spada e melanzane.

Scialatielli all'amalfitana.

Spaghetti alle vongole.

Pasta e fagioli con le cozze.

Linguine agli scampi.

Zuppa di cozze.

Spaghetti alle vongole fujute.

Frittura di pesce.

Zuppa di pesce.


Vai alla pagina precedente.

ilpoeta59
00lunedì 27 agosto 2018 18:18
Si narra che anticamente i pescatori cuocevano il pesce con acqua di mare e vino bianco, da questa usanza nasce l'acqua pazza.

Per questa ricetta vanno bene sia la spigola che l'orata, si tratta di due pesci "nobili" che in passato avevano prezzi proibitivi.
Oggi i prezzi sono calati notevolmente grazie agli allevamenti.

Nulla vieta di utilizzare altri pesci di piccola taglia come i cocci, gli scorfani, le pezzogne, i cefali e via dicendo.




Pesce all'acqua pazza.

Ingredienti: olio extravergine di oliva, vino bianco, sale, pepe, aglio, prezzemolo, pomodori ciliegino (ci sono delle varianti che sostituiscono il prezzemolo con l'origano e il sale con i capperi, si possono aggiungere frutti di mare e olive itrane).

Preparazione: innanzitutto occorre pulire e squamare il pesce, è buona norma chiedere al pescivendolo di assolvere a questo ingrato compito! [SM=x611915]

Adagiate i pesci in una pirofila di dimensioni adeguate, aggiungete tutti gli ingredienti, allungate con un poco d'acqua (fino a coprire i pesci) e infornate nel forno portato a 180°.

Lasciate cuocere fin quando la pinna caudale dei pesci vi resterà in mano tirandola.
A questo punto estraete la pirofila, togliete i pesci dal sugo e con molta cautela eliminate le teste, le code, la pelle e le lische.
Adagiate i filetti così ottenuti nell'acqua pazza e rimettete il recipiente nel forno per qualche minuto.

Nel frattempo avrete tagliato a fette un po' di pane casareccio e lo avrete fatto dorare nel forno, lo avrete strofinato con l'aglio, ci avrete messo un pizzico di sale e lo avrete irrorato con olio extravergine.
Se non lo avete fatto...datevi una mossa, cazzo! [SM=x611859]

Impiattate ponendo ai bordi della pietanza la bruschetta e ciuffetti di prezzemolo.
ilpoeta59
00lunedì 4 marzo 2019 06:32
Rileggendo questo topic mi sono reso conto che non vi ho parlato dei vini da abbinare ai piatti di mare.
Se con uno spaghetto alle vongole fujute va bene pure un Tavernello bianco, ai piatti un po' più impegnativi (e costosi) bisogna abbinare un vino decente.

Vi consiglio vini bianchi secchi tipo Verdicchio, Pinot Grigio, Greco di Tufo.
C'è chi abbina vini spumanti ai crostacei ma personalmente le bollicine le preferisco solo a fine pasto!

ilpoeta59
00lunedì 30 dicembre 2019 19:30
Stasera vi voglio parlare del baccalà.

Il baccalà non è altro che merluzzo nordico conservato mediante salagione.
Ci sono due metodi per conservare il merluzzo: la salagione (baccalà) e l'essiccazione (stoccafisso).



Baccalà in bianco.

Ingredienti: baccalà da dissalare o già dissalato, aglio, olio, prezzemolo, limone, peperoncino, olive verdi e olive di Gaeta.

Preparazione: se il baccalà è da dissalare lo dovete acquistare 3 giorni prima del consumo e lo dovete tenere a bagno in acqua potabile avendo cura di cambiarla 2 o 3 volte al giorno.
Io vi consiglio di acquistare il baccalà già dissalato, lo potete trovare anche nel banco dei surgelati ma prestate attenzione all'etichetta, ho trovato ottimo quello della "Acquario".

Portate ad ebollizione una pentola d'acqua e calateci dentro i pezzi di baccalà, prestate attenzione alla cottura in quanto essa varia secondo lo spessore del pesce, per non sbagliare assaggiate di tanto in tanto!

Scolate il baccalà, sfilettatelo, ponetelo in un piatto di portata e lasciatelo raffreddare prima di condirlo.

Mentre il baccalà si raffredda non state lì fermi ad aspettare come dei baccalà, piuttosto preparate un'emulsione di aglio, olio, limone, prezzemolo e peperoncino.

Quando il baccalà è freddo versateci sopra il prezioso liquido che avete preparato e guarnite il tutto con olive, ciuffetti di prezzemolo e spicchi di limone.
ilpoeta59
00sabato 13 giugno 2020 08:04
Oggi invece di una ricetta vi voglio proporre un video divertente, è un siparietto napoletano tratto dal film "Natale al sud", un baldo giovine si reca a comprare il capitone...



ilpoeta59
00martedì 4 agosto 2020 18:27
La terra è da sempre sposa del mare e da questo matrimonio sono nati tanti piatti che abbinano le delizie dei flutti con i prodotti dell'orto.
Zucchine, fiori di zucca, melanzane, patate, asparagi, lattuga, broccoli...sono tanti gli ortaggi che stanno bene con la roba di mare e stasera vi voglio presentare una ricetta romanesca che coinvolge i fiori di zucca e le alici.



Fiori di zucca ripieni alla romana.

Ingredienti: fiori di zucca, alici sott'olio, mozzarella, farina, acqua frizzante, zucchero, sale, pepe, olio di semi.

Preparazione: tanto per cominciare sappiate che i fiori di zucca devono essere freschissimi, se sono mosci la preparazione diventa quasi impossibile.
I fiori vanno aperti con delicatezza e farciti con listarelle di mozzarella e con filetti di alici sott'olio, successivamente le punte vanno "avvitate" per evitare fuoriuscite durante la frittura.

La pastella va preparata ponendo la farina in un recipiente e aggiungendo un pizzico di sale ed un pizzico di zucchero.
Successivamente va versata acqua frizzante freddissima, tipo quella che desiderate mentre siete bloccati nel traffico al rientro dal lavoro e il composto va amalgamato con una frusta.

Riscaldate in una padella una generosa quantità di olio e lasciate che i vostri fiori di zucca pastellati ci si tuffino dentro due o tre per volta (per non far abbassare la temperatura), fateli dorare, toglieteli e poneteli in un piatto da portata ovviamente ricoperto da carta assorbente e abbastanza largo da evitare la sovrapposizione dei pezzi.

Servite i vostri fiori di zucca ripieni alla romana ben caldi e con una spolverata di sale e pepe!
ilpoeta59
00lunedì 26 ottobre 2020 06:52
È un ottimo matrimonio anche quello tra la pizza e la roba di mare!
Sulla pizza ci potete mettere di tutto e di più ma io vi propongo una cosa sbrigativa ed economica: le alici.



Pizza alla marinara con alici fresche o sott'olio.

Ingredienti:

Impasto: acqua, farina, sale, olio, lievito di birra.
Condimento: alici fresche o sott'olio, olive di Gaeta (itrane), capperi, aglio, origano, basilico, olio extravergine di oliva, pomodoro.



Preparazione:

Se usate le alici fresche ovviamente le dovete pulire come si deve e mettere da parte.
Adesso mettete le mani in pasta e preparate un bel panetto che dopo almeno 7/8 ore di lievitazione potrete stendere nella vostra teglia da pizza*.

* N.b. è importante stendere la pizza con i polpastrelli facendo un movimento dal centro verso i bordi, in questo modo avremo un ottimo cornicione.

Come dite? Non avete mai messo le mani in pasta??? [SM=x611823]
È la cosa più stupida di questo mondo: preparate un po' d'acqua tiepida in un pentolino (300 gr.), scioglieteci dentro 8 gr. di lievito e versatela in una zuppiera, aggiungete la farina (500 gr.) una manciata per volta e mescolate con l'altra mano (aiutatevi con un cucchiaio), a metà dell'operazione aggiungete un cucchiaino rasato di sale fino.
Dopo aver aggiunto tutta la farina, quando l'impasto si staccherà dalla zuppiera ponetelo su un ripiano leggermente infarinato e continuate ad impastare energicamente con entrambe le mani (avete presente Bonci? [SM=x611856] ).

Ad operazione quasi ultimata (almeno 10 min. di lavorazione) aggiungete all'impasto un cucchiaio di olio extra, incorporatelo, formate una palla e mettetela a riposo coprendo il recipiente con uno strofinaccio pulito.
N.b. le dosi sono per 2 persone, se siete in quattro raddoppiatele.



Ok, finalmente è sera...accendete il forno e portatelo a 230°, condite la pizza con tutti gli ingredienti di cui sopra e infornatela (deve cuocere per pochi minuti, quindi sorvegliate la cottura).

Mi auguro che nel frattempo abbiate messo in frigo un paio di birre da bere alla mia salute, buon appetito! [SM=x611869]
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