Spesso facciamo grossolani errori di valutazione che nascono da un presupposto fantasioso, quello di credere che il nostro prossimo sia più o meno uguale a noi!
Valutiamo le possibili reazioni delle persone secondo i nostri parametri, cioè pensando a come reagiremmo noi di fronte a determinate situazioni e inoltre supponiamo che abbiano le nostre stesse capacità fisiche, mentali, economiche...non c'è niente di più sbagliato!
Gli altri non hanno i nostri stessi sentimenti, la stessa sensibilità, la stessa capacità di intendere e di volere e neppure lo stesso vissuto, lo stesso background culturale e le stesse capacità pratiche che abbiamo noi, ognuno di noi fa storia a se!
Partendo da questa considerazione, adesso sto pensando alle persone che cercano di esprimersi in internet incontrando notevoli difficoltà a causa di questa tastiera che per me invece è talmente familiare al punto tale da sembrarmi un prolungamento delle mie mani!
Ma c'è anche un'altra considerazione ben più grave che mi frulla per la testa: quante persone hanno veramente qualcosa da dire e quante persone sono in grado di capire quello che leggono?