LA RECENSIONE
Non ci limiteremo a recensire questo ennesimo gioco di sopravvivenza ma lo metteremo
a confronto diretto con gli
altri survival che abbiamo esaminato (o che stiamo esaminando) in questi giorni,
stay tuned ragazzi!!!
Sono ben
4 i survival a cui sto giocando in questa
torrida estate 2022, si tratta di "Scrap Mechanic Survival", "Raft", "Green Hell" e "Stranded Deep".
Vi dico subito che questi titoli hanno in comune la natura e un'estrazione sociale molto bassa,
sono giochi indie e come tali mostrano tutti i segni di uno
sviluppo a basso costo.
"Scrap Mechanic Survival" ci vede alle prese con robot ribelli e con una discreta possibilità di crafting, la grafica sembra essere uno scalino più su rispetto alla concorrenza ma forse è soltanto merito dell'aspetto cartoonistico.
Si può giocare sia in prima che in terza persona, il nostro alter ego si muove bene ma altrettanto non si può dire dei veicoli che sono ben poco maneggevoli.
"Raft" è incentrato sulla costruzione della zattera dei nostri sogni, il mezzo perfetto per esplorare un mondo in verità un po' scarno.
La grafica non è malvagia, il nostro personaggio e la zattera sono facilmente pilotabili e anche quì c'è la possibilità di switchare tra la visuale in prima e in terza persona.
"Green Hell" è ambientato nella foresta, niente mare quindi ma abbondanza di fiumi con relative cascate e laghetti
La grafica è altalenante tra momenti di pura poesia espressi dal paesaggio e animazioni veramente spartane.
La visuale è tassativamente in prima persona e in quanto alla sopravvivenza pare che questo sia il titolo più realistico tra quelli che stiamo esaminando ma forse è soltanto colpa del suo minimalismo.
"Stranded Deep" sia per l'ambientazione che per l'incipit fa pensare molto a "Raft" ma il gameplay è sostanzialmente diverso perché i nostri interessi non sono focalizzati su un singolo oggetto.
La grafica è senza lode e senza infamia ma per quanto riguarda
il mondo subacqueo è la migliore tra quelle prese in esame, c'è la possibilità di giocare in terza persona ma non conviene perché il nostro alter ego è animato veramente male.
Qual è il male minore tra questi 4 titoli indie?
Nessuno, ognuno di questi giochi ha i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi spunti e i suoi limiti...magari fondendo insieme i pregi di ciascuno si potrebbe ottenere
un survival tripla A, vorrei che ci facesse un pensiero qualche software house con un budget decente da spendere!
Maschietto o femminuccia?
"Stranded Deep" ci fa scegliere
il sesso del nostro alter ego ma dubito che questo possa influenzare il gameplay.
Precipitevolissimevolmente!!!
Nel più
banale dei modi (precipitando) ci ritroviamo da soli in un arcipelago tropicale.
Il nostro indispensabile compagno di sventura è
un orologio che ci da indicazioni su tutto, sule spese pazze di nostra moglie che tiene lei le carte di credito, sulle corna che ci mette in attesa del nostro ritorno e...scherzo, ovviamente l'orologio ci informa sul nostro stato di
salute e sullo sviluppo delle nostre
abilità.
I guai non mancano mai!
Come in altri survival anche qui è facile sentirsi poco bene...guardate che cazzo d'infezione!
Quest'altro braccino con la bua l'ho preso da "Green Hell".
Anche in "Stranded Deep" il cuore del gioco è costituito dalla
ricerca di materiali e dalla
creazione di oggetti (crafting).
Pure
le regole si somigliano in tutti i titoli esaminati, per poter costruire un oggetto occorre essere in possesso dei relativi materiali ma anche del blueprint (progetto) e/o bisogna possedere il livello di esperienza necessario.
Sopravvivere è la parola d'ordine e in questo survival come in tutti gli altri bisogna procurarsi cibo e acqua, è essenziale imparare a cacciare, a pescare e a cucinare, occorre sapersi curare in modo naturale nel caso di ferite, di avvelenamento e di infezioni varie...insomma c'è da tirare fuori le palle!
Una battuta di caccia finita male!!!
I pericoli non mancano, la splendida natura tropicale è generosa in quanto a squali e a serpenti velenosi.
La grafica di "Stranded Deep" è passabile per quanto concerne
le ambientazioni ma è un disastro per quel che riguarda le animazioni.
Caliamo un velo pietoso sulla
compenetrazione di poligoni e spezziamo una lancia per gli effetti luce che non sono poi tanto male.
In definitiva stiamo parlando di un survival che può risultare
un discreto passatempo se vi piace il genere, nulla di più.
That's all folks!