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... no! "matrimono" omosessuale e all'abominio delle adozioni a conviventi omosessuali ...

Lady Nocturnis., 03/02/2013 11:08:

Card. Bagnasco, siamo vicini al baratro.
(AGI) - Genova, 2 feb. - "Siamo vicini al baratro". Cosi' il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, circa l'approvazione in Francia del primo articolo del progetto di legge che legalizza i matrimoni omosessuali. A margine del convegno 'Famiglia, risorsa per la chiesa, risorsa per la societa' che si e' svolto questa sera a Genova, il porporato ha aggiunto: "molti paesi europei che hanno ormai varato leggi sbagliate sulla vita, sulla famiglia, sulla liberta' stanno dimostrando che non acquistano in termini di una civilta' piu' umana e solidale, ma, semmai, piu' individualista e piu' regressiva. Dovremmo, noi italiani, il nostro paese, prendere esempio da queste situazioni da questi esiti estremamente pericolosi per non seguirne le orme" .

Che ne pensate?

auroraageno, 03/02/2013 16:16:

Secondo me è da ricordare che il "matrimonio" è l'unione di un uomo e di una donna ed è fonte della vita. Ha una funzione che una "unione" gay non potrà mai avere.
Allora è sbagliato parlare di "matrimonio" gay. Semmai si tratterà di una "unione di fatto".

La chiesa non può riconoscere l'unione di fatto come fosse un matrimonio, perché il matrimonio cristiano è segno vivo, sacramento, della unione di Gesù Cristo alla sua Chiesa. La Chiesa siamo noi, ognuno di noi. E nel matrimonio non ci sono due persone, ma tre: il marito, la moglie e Gesù Cristo che assiste, protegge e solidifica il rapporto sponsale e la famiglia che ne nasce.

Per me, gli omosessuali, che scelgono di vivere la loro omosessualità, possono essere assistiti per legge, con tutto ciò che questo comporta.... creeranno una unione di fatto e di questa semmai il governo prenderà atto e provvederà.

Ma certo che pretendere che la loro sia considerata una famiglia, nel vero senso del termine, con diritto ad adottare bambini, è assurdo.
In Francia è da poco stata approvata una legge secondo cui, coppie di gay riconosciute legalmente, possono adottare e la soluzione per aggirare l'ostacolo del "chi" chiamare "papà", "chi" chiamare "mamma", è questa: spariscono i termini "padre" e "madre" e vengono sostituiti da "genitore 1" e "genitore 2". (Sarebbe da ridere se non facesse piangere..)

Seguendo questa direzione.... la famiglia vera non esiste, i genitori non ci sono, l'omosessualità è approvata, e tutto... tutto poi... andrà al caos.
Forse sarà il baratro che ci minaccia di cui parla il cardinale Bagnasco.








Convivenze omosessuali, le parole di Papa Francesco:
«Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”, contrari alla legge naturale, precludono all’atto sessuale il dono della vita, non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati (CCC n.2357)»


Polemiche su una frase registrata (snaturata [ndr]) nel documentario «Francesco» del regista Evgeny Afineevsky, presentato alla «Festa del cinema» di Roma. Molti gli interventi del Pontefice sul delicato tema:
«Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile. Hanno diritto a essere protetti legalmente».
Questa frase del Papa nel documentario «Francesco» del regista EvgenyAfineevsky, pur essendo frutto di una scorretta manipolazione (il taglio e la cucitura di frasi diverse, pronunciate dal Pontefice nel corso di una lunga intervista), ha sollevato nei giorni scorsi molte polemiche e interrogativi sull’esatto pensiero di Francesco a proposito delle convivenze omosessuali. Il pensiero del Papa è però chiaro, già espresso in molte altre occasioni.

- NESSUNA CONFUSIONE TRA MATRIMONIO E UNIONE CIVILE –

Bergoglio si è più volte espresso sulle persone omosessuali e sulla loro condizione citando il «Catechismo della Chiesa cattolica» e chiarendo che non ci può essere confusione tra matrimonio e unione civile,«tra la famiglia voluta da Dio e ogni altra unione», come dicealla Rota Romana (22 gennaio 2016). Al Forum delle famiglie improvvisa: «Il matrimonio non è una lotteria»; mette in guardia dalla «superficialità sul dono più grande che Dio ha dato all’umanità. Oggi – fa dolore dirlo – si parla di famiglie diversificate, di diversi tipi di famiglie. Sì, è vero che la parola famiglia è analoga –famiglia delle stelle, degli alberi, degli animali -ma la famiglia immagine di Dio, uomo e donna, è una sola» (16 giugno 2018). Parole che stupiscono solo chi dimentica la coerenza e la linearità di Francesco.

- OGNI PERSONA VA RISPETTATA –

L’intervento più circostanziato è nell’esortazione apostolica «Amris laetitia» (19 aprile 2016), dopo i Sinodi sulla famiglia 2014 e 2015: «Desideriamo ribadire che ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Invita la Chiesa ad accompagnare gli omosessuali affinché «possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio». Riafferma: «Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia». Concetto che ribadisce decine di volte. All’Associazione delle famiglie numerose (28 dicembre 2014) parla di «maternità e paternità come dono di Dio» e sottolinea che l’accoglienza e il rispetto per gli omosessuali non possono intaccare la verità e la centralità della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.

- CHI SONO IO PER GIUDICARE LA PERSONA GAY? –

Sull’aereo di ritorno dal Brasile esclama: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?»(28 luglio 2013). Sull’aereo di ritorno dall’Armenia ripete: «Non vanno discriminati, vanno rispettati e accompagnati pastoralmente. Si possono condannare, non per motivi ideologici, ma per motivi di comportamento politico, certe manifestazioni un po’ troppo offensive per gli altri. Ma queste cose non c’entrano con il problema: se il problema è una persona che ha quella condizione, che ha buona volontà e che cerca Dio, chi siamo noi per giudicarla? La Chiesa deve chiedere scusa alla persona gay, che ha offeso» (26 giugno 2016). Incontrando l’omosessuale cileno Juan Carlos Cruz – che fu vittima di Fernando Karadima, il prete pedofilo all’origine dello scandalo che ha scosso la Chiesa cilena – gli dice: «Che tu sia gay non importa. Dio ti ha fatto così e ti ama così e non mi interessa. Il Papa ti ama così. Devi essere felice di ciò che sei» (21 maggio 2018). Sull’aereo di ritorno da Dublino spiega:«Cosa direi a un papà che vede che suo figlio o sua figlia ha quella tendenza? Gli direi anzitutto di pregare. Non condannare, dialogare, capire, fare spazio al figlio o alla figlia perché si esprima. Mai dirò che il silenzio è il rimedio: ignorare il figlio o la figlia con tendenza omosessuale è una mancanza di paternità e maternità. Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, così come sei; io sono tuo padre e tua madre, parliamo. E se voi, padre e madre, non ve la cavate, chiedete aiuto, ma sempre nel dialogo. Quel figlio e quella figlia hanno diritto a una famiglia e la famiglia è questa che c’è: non cacciarlo via dalla famiglia» (26 agosto 2018).

Incontrando persone che partecipano a un programma della Bbc: «Siamo tutti esseri umani, abbiamo dignità, se una persona ha una tendenza o un’altra, questo non toglie la sua dignità di persona» (28 maggio 2019). Ai genitori con figli lgbt: «Il Papa ama i vostri figli così come sono. E anche la Chiesa li ama» (6 settembre 2020).

- PER SECOLI SOCIETÀ E CHIESE CONDANNANO GLI OMOSESSUALI –

Ogni volta che il Papa parla di omosessualità i media vanno in delirio. Il cardinale arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, di fronte alla legge argentina che riconosceva ilmatrimonio tra omosessuali, distinse nettamente tradiritti civili e matrimonio come unione feconda di due persone di sesso diverso. Per secoli Chiesa e società civile respingono, opprimono, perseguitanotalora fino alla morte gli omosessuali. Da quasi cinquant’anni il rifiuto non è della persona ma dei suoi comportamenti. «Persona humana. Dichiarazione circa alcune questioni di etica sessuale» (29 dicembre 1975) della Congregazione per la dottrina della fede, presieduta dal cardinale FranjoSeper e approvata da Paolo VI, dà un chiaro giudizio morale sull’omosessualità ma non disprezza il peccatore, ispirandosi al Vangelo: rifiuto del peccato, accoglienza del peccatore.

- NO AL PECCATO, MISERICORDIA PER IL PECCATORE –

Lo stesso il «Catechismo della Chiesa cattolica» (11 ottobre 1992): «L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme varie lungo i secoli e nelle differenti culture. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”, contrari alla legge naturale, precludono all’atto sessuale il dono della vita, non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati (numero 2357). Un numero non trascurabile di uomini e donne presenta tendenze omosessuali radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza: si eviti ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare per la loro condizione (n. 2358). Gli omosessuali sono chiamati alla castità. Attraverso la padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana (n. 2359)».


Fonte




«Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò

Dio li benedisse e disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra ... »


«Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona»
(Gn 1, 27ss)



- commento:
… a ciò che la forumista auroraageno ha saputo e voluto esprimere bene, e di cui condivido appieno la sua esemplare e lucida opinione, aggiungo anche questa mia doverosa analogia:

- com’è frutto della sapiente onnipotenza di Dio che tutto ciò da Lui creato sia cosa "buona", anzi, “molto buona” (Gn 1, 31) e valida per l’insieme dell’esistenza, per il bene della colletività e della vita singola di ogni persona umana, così, è frutto dell’insipiente stoltezza dell’essere umano convincersi della bugia (Gn 3, 1-6), al danno irreparabile della collettività, che andare contro-natura (tra cui l’omosessualità, maschile femminile, intesa non tanto come uno tra i casuali difetti di natura o come una specifica malattia, quanto piuttosto come una libera e consapevole scelta di deviante pratica sessuale) sia cosa buona, anzi, molto buona per l’emancipazione individuale della persona umana e per l’affrancamento della società civile.
... prima del cardinale bagnasco, bene ha profetato il salmista: «un bàratro è l'uomo e il suo cuore un abisso» (sal 64, 7b).








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