Questa è la domanda che ponendocisi di fronte fa rabbrividire...
Come negare che davanti al sopruso, al male subito, il nostro istinto non gridi vendetta? Perché di vendetta si tratterebbe.
L'offesa, il dolore che proviamo, ci sembra non potersi placare che con il dente per dente.
Ma noi siamo di più del nostro istinto, c'è la voce della morale, come tu ben dici Antonio... e noi sappiamo che farsi giustizia con le proprie mani ci ridurrebbe ad un livello che non fa per noi.
Ma io dico Antonio... moralmente è da deplorare, ma per ascoltare la morale ci occorre un grado raggiunto o a cui tendere di crescita umana che senza l'aiuto della grazia di Dio difficilmente abbiamo.
Spero tanto non trovarmi mai a questo bivio. Perché se non ucciderei per essere stata derubata o rapinata, proverei l'impulso di farlo se venisse commesso uno scempio su un bambino, su un essere indifeso, su una donna incinta, e così via...
_________Aurora Ageno___________