00 14/12/2016 13:21


Sempre nel periodo pre-Halloween ho rispolverato "Evil dead: regeneration", un gioco del 2005 ispirato alla trilogia di Raimi "La casa".
"Evil dead: regeneration" è sostanzialmente uno sparatutto in terza persona del genere survival horror.
Essendo un titolo di ben 11 anni fa, ovviamente sul mio PC gira alla grande con tutti i settaggi al massimo! [SM=x611915]

Screenshots fatti da me...








Non so se avete mai sentito parlare del Necronomicon, il "libro dei morti" che sarebbe stato scritto dal poeta pazzo yemenita Abdul Alhazred.
Si tratta di un misterioso manoscritto rilegato in pelle umana ed in parte scritto con il sangue di vittime sacrificali, un libro di cui esistono copie, testimonianze, traduzioni e citazioni ma che molti studiosi sostengono non sia mai esistito.
Nel Necronomicon vengono svelati il rapporto tra il mondo terreno e l'aldilà e l'esistenza di un demone che aspetta un segno dalle stelle per tornare a dominare sulla terra.

Perché vi sto parlando del Necronomicon?
Semplice, perché fa parte della storia di Ash Williams, il protagonista di "Evil dead: regeneration".
Il nostro alter ego virtuale, dopo un flashback degli avvenimenti precedenti, si trova rinchiuso in un manicomio criminale e gli manca la mano destra, persa toccando il libro in oggetto.


Ash scopre che il direttore del manicomio effettua esperimenti sui degenti uccidendoli e riportandoli in vita proprio grazie al Necronomicon.
Nel gioco Ash diventa una sorta di "SuperAsh", al posto della mano mancante ha una "protesi" costituita da una motosega e con la mano sinistra impugna una doppietta...il suo scopo è quello di ristabilire l'ordine.

Nel corso dell'avventura Ash incontra uno strano ometto che diventa un suo fiero alleato dando un tocco di umorismo alla macabra situazione.

La grafica di "Evil dead: regeneration" non è male anche se il gioco risale a 11 anni or sono, il nostro alter ego si manovra bene (sto usando un gamepad Logitech) e il frame rate sfila via senza rallentamenti.














Ragazzi, questo titolo della Thq (Toy Headquarters) all'inizio mi è sembrato un horror alla vecchia maniera con tutti gli ingredienti per far paura sul serio.
Vi devo confessare però che “Evil dead: regeneration” perde mordente con il procedere dei livelli.
L’atmosfera horror vissuta nella casa, nel manicomio, nell’obitorio e nel cimitero si stempera nell’atmosfera fantasy di ambientazioni popolate da grossi e stupidi mostri.
In generale la paura è sostenuta da sospetti, da indizi, da musiche ossessive, da rumori improvvisi…magari da un solo zombi che ti ritrovi davanti quando meno te lo aspetti.
Nei primi livelli “Evil dead: regeneration” fa bene questo lavoro, ti mette i brividi con fenomeni di poltergeist, con morti viventi che escono dai sepolcri, con invenzioni e colpi di scena veramente interessanti.
Purtroppo a partire dal livello della miniera il gioco si trasforma in uno sparatutto abbastanza scontato e ripetitivo.
Ripetitività a parte, ciò che lascia l’amaro in bocca è la mancanza di suspense, quella cosa per intenderci in cui sono maestri giochi come “Silent Hill”, “Resident evil” e “Alan Wake”.
“Evil dead: regeneration” è comunque un buon titolo che accontenta un po’ tutti ma secondo il mio parere non lo possiamo collocare nell’olimpo dei survival horror.