00 30/11/2018 08:16
Siamo di fronte a un provvedimento giusto ma difficile da gestire!


Ed è qui che casca l'asino: dove li trovi 5.000.000 di posti di lavoro in Italia?



Diciamocela tutta: stiamo parlando di un provvedimento assistenzialistico e non di un avviamento al lavoro, sarebbe già una cosa straordinaria se il governo riuscisse a mandare a lavorare il 10% della platea degli aventi diritto al reddito di cittadinanza!

Il vero problema è che sarà difficile evitare le furbate, molta gente continuerà a lavorare in nero (anche in proprio) e usufruirà del RDC.
Conosco idraulici e riparatori di elettrodomestici a domicilio che riescono a guadagnare 100 euro in mezz'ora senza rilasciare ricevuta.


Allo stesso modo un disoccupato non accetterà mai un'offerta di lavoro regolare (magari anche part-time) con uno stipendio uguale o di poco superiore ai 780 euro.



Penso che le famose 3 offerte di lavoro debbano essere ridotte a una soltanto altrimenti è ovvio che finché la barca va il disoccupato la lascia andare!


L'Italia è un Paese che affonda le sue radici nell'illegalità e che si mantiene in piedi grazie al sommerso, è un sistema che rischia il collasso se arriva "L'ora legale" (come nel film di Ficarra e Picone).



Indubbiamente il reddito di cittadinanza, a differenza di altri sussidi, potrebbe realmente scatenare delle reazioni a catena che stravolgerebbero un Paese che è sempre andato avanti con il voto di scambio, con le raccomandazioni, con le bustarelle, con il lavoro in nero, con l'evasione fiscale, con l'usura e chi più ne ha più ne metta.
Questa ipotesi fa paura all'Unione Europea, all'ordine costituito e a tutti quelli che hanno qualcosa da perdere ma certamente non fa paura ai veri poveri, ai precari, ai disoccupati, agli schiavi! [SM=g8890]