00 05/09/2017 09:22
Ancora oggi certe volte commetto l'errore di pensare che tutta la gente possa capire quello che dico e che scrivo, taluni concetti mi appaiono talmente banali e dalla comprensione scontata che passo oltre e vado direttamente alla conclusione.
Ogni volta mi rendo conto che purtroppo parecchie persone non hanno le basi culturali per starmi dietro e mi riprometto di avere la pazienza di mettermi al loro livello insegnandogli almeno alfabeto e tabelline prima di venire al dunque.

Ho notato che in alcuni casi le cose che scrivo sortiscono lo stesso effetto della "supercazzola prematurata", i lettori rimangono perplessi, non sanno cosa rispondere, reagiscono scappando, farfugliando qualcosa di incomprensibile oppure offendendo, si perché la saggezza dell'ignorante di fronte ai concetti e alle parole sconosciute suggerisce la frase: "Non ho capito...ma in ogni caso a mammeta". [SM=x611856]

Certe volte paradossalmente la cultura è un limite!

Se adesso entra uno che posta uno smile con una grassa risata e mi manda affanculo probabilmente riceverà l'approvazione della gente e la verità sarà che sto scrivendo stronzate.

Sono l'approvazione e il consenso che fanno la verità oppure esistono verità assolute?

Una verità può essere vera in se oppure è tale soltanto se viene condivisa dalla maggioranza della gente?
Una verità difficilmente comprensibile o accettabile dalla massa è una mezza verità?