00 01/02/2020 07:38
LE PRIME IMPRESSIONI

Come ben sapete, i giochi in prima persona mi fanno girare le palle per definizione ma cercherò di superare questo mio limite e di essere obiettivo.

"Journey To The Savage Planet" gioca molto sulla commistione tra il passato e il futuro proponendo la classica fantascienza in cui convivono grandi invenzioni futuristiche e retaggi più che vintage come gli imbonitori televisivi dello scorso millennio.




Per quanto concerne la trama e il look parecchi recensori hanno trovato similitudini tra il titolo in esame e "Futurama", una serie televisiva a cartoni animata targata Matt Groening (si, proprio quello dei Simpsons).



Gli stessi recensori trovano il gameplay di "Journey To The Savage Planet" assai simile a quello di "Metroid Prime".



Io in verità ho riscontrato similitudini con un casino di cartoons, di film e di videogames, per cui non me la sento di fare nomi e di applicare etichette a questo titolo.

"Journey To The Savage Planet" si presenta con una trama scontata ma narrata bene: siamo alle prese con un pianeta da esplorare godendo di una discreta libertà d'azione e c'è una sottile vena umoristica che fa da sfondo a tutta la vicenda.



Il "pianeta selvaggio" in verità appare molto colorato e accattivante, gli scenari sembrano quelli dei libri interattivi per bambini e persino la fauna che lo popola ci da l'impressione di essere innocua fino a quando non ci uccide.




Anche se ci viene concessa una certa libertà di esplorazione, l'avanzamento nel gioco prevede degli step non bypassabili, soltanto con un determinato livello di abilità e con specifiche attrezzature è possibile affrontare alcuni nemici e sbloccare aree precedentemente inaccessibili.





Lo strumento fondamentale che abbiamo in dotazione fin dall'inizio della nostra avventura è uno scanner e il consueto "banco da lavoro" che abbiamo adoperato in innumerevoli altri giochi qui viene rappresentato come stampante 3D.




Nulla di nuovo quindi a parte tanti piccoli, stuzzicanti segreti che nasconde il pianeta e la possibilità di scoprirli magari allontanandoci dalle missioni e dalla trama principale.

Purtroppo giocando la prima sensazione che ho provato è quella di "pesantezza" del personaggio, in parole povere ci si sposta lentamente e le fasi platform sono condizionate dalla visuale in prima persona che non ci consente di stimare bene i nostri movimenti durante il parkour.

Lo stesso discorso vale per i combattimenti in quanto non è possibile valutare la posizione dei nemici che ci attaccano alle spalle e alla fine la si butta in caciara.





La modalità fotografica ci da modo di vedere il nostro alter ego per intero ma è un magro "contentino" per gli amanti dei giochi in terza persona.





Complessivamente la grafica è senza lode e senza infamia, le forme e i colori del pianeta sono piacevoli e ingannano l'occhio del giocatore sprovveduto ma un occhio più attento non può fare a meno di notare che alcune textures sono alquanto grossolane.




Questo primo impatto mi ha lasciato un po' perplesso, per rispondere alla domanda "Ma è divertente?" ci dovrò giocare almeno per un paio d'ore, stay tuned!

[Modificato da ilpoeta59 01/02/2020 08:45]