00 01/12/2020 13:26
LA RECENSIONE



Ho portato a termine "NieR Automata" e finalmente posso esprimere un giudizio su questo titolo ideato da Yoko Taro (autore anche del primo capitolo), sviluppato da Platinum Games e finanziato da Square Enix.






La trama post-apocalittica non mi ha sorpreso per l'originalità ma mi ha lasciato a bocca aperta per la magistrale narrazione che sa accarezzare ma anche colpire duro allo stomaco.
Ho letto e sentito dire in giro che "NieR Automata" è da rigiocare in quanto al secondo giro propone situazioni diverse, questa è una cosa che non ho verificato personalmente ma che può costituire un valore aggiunto.







"NieR Automata" è un gioco contemplativo ma frenetico, visionario, a tratti ipnotico...non ve ne posso parlare come faccio di solito nelle mie recensioni, cioè separando trama, grafica e gameplay perché questo piccolo capolavoro è alchimia, la sua forza sta in una molteplicità di fattori che soltanto presi nel loro insieme possono essere apprezzati.









Vi dico chiaro e tondo che la grafica fa quasi cagare se non la guardate per il verso giusto e cioè con lo stesso spirito di quando vi godete un vecchio film cult in bianco e nero.
Gli ambienti sono spartani, le tinte hanno toni sbiaditi, il minimalismo regna sovrano!









L'avvenenza hentai e il carisma della protagonista costituiscono sicuramente il fiore all'occhiello di questo titolo ma in fondo anche l'effettistica e l'illuminazione fanno il proprio dovere attestandosi su una solida sufficienza.









Grafica a parte ciò che veramente mi ha colpito è stato il gameplay, un fuoco d'artificio che riesce a scavare nell'anima di noi vecchi videogamers proponendoci situazioni e sfide che ci sono familiari ma che riescono comunque a sorprenderci in un contesto mistico e intimista dai contorni spiccatamente orientali.





Il sistema di combattimento è ottimo, gli scontri risultano gratificanti grazie alla precisione e alla varietà delle mosse a nostra disposizione ma non dimentichiamo che sono disponibili anche il drone e il mech.









La repentinità dei cambi di scena e di visuale va a nozze con una colonna sonora emozionante, un vero capolavoro realizzato dal compositore giapponese Keiichi Okabe.
Mi è piaciuta da morire l'alternanza tra le visuali 2D, 3D e isometrica, il riferimento ai vecchi giochi è una costante veramente originale di "NieR Automata".






Le cutscene non sono il massimo della vita ma sono comunque funzionali alla narrazione.











I menù sono l'apoteosi del minimalismo ma in fondo risultano molto user friendly.




In definitiva vi sto parlando di un gioco per molti ma non per tutti, se siete adulti cresciuti a pane e vecchie console acquistatelo senza starci a pensare ma se siete videogamers dell'ultima ora patiti soltanto della next gen lasciatelo perdere!


[Modificato da ilpoeta59 01/12/2020 17:53]