00 11/07/2021 13:28
LA RECENSIONE



Nel bene e nel male Resident Evil è sempre Resident Evil!

Vi parlo sinceramente, il primo impatto non è stato idilliaco, ho notato subito alcune cose storte tipo il parlato (in italiano) non perfettamente sincronizzato e piccoli rallentamenti apparentemente immotivati in quanto la grafica è buona ma certamente non fa gridare al miracolo!
Si, d'accordo, il mio PC non è di fascia alta, diciamo che con il suo processore i5, 16 GB di RAM e 4 GB di VRAM lo possiamo definire una macchina di fascia media...però io non avevo settato tutto al massimo e onestamente per quello che si vede a schermo non immaginavo che l'hardware di cui sopra si sarebbe ritrovato in seria difficoltà!
Comunque per ottenere un po' di fluidità ho dovuto ridimensionare la qualità generale impostando tutte le chiamate su valori medi.
In questo modo anche l'audio si è allineato con le immagini.

Cattiva ottimizzazione? È molto probabile!

Un'altra cosa che non mi è andata giù è la modalità fotografica che non ci consente di inquadrare il nostro personaggio, in un gioco con visuale in prima persona sarebbe stato il minimo sindacale farci vedere il caro Ethan almeno in fotografia!

L'incipit della trama non brilla certo per originalità, dopo i burrascosi eventi del capitolo precedente stiamo a vivere una tranquilla quotidianità con Mia e con nostra figlia Rose quando la nostra adorabile mogliettina viene uccisa e la bambina viene rapita sotto ai nostri occhi.




Prendiamo una botta in testa e ci risvegliamo nel famigerato villaggio che campeggia nel titolo di questo ottavo episodio di Resident Evil.



Il nostro risveglio tra la vegetazione non ha nulla di diverso dai vari risvegli che abbiamo vissuto in altri survival horror e nelle puntate precedenti di questo titolo targato Capcom...ragazzi, la sensazione di déjà vu è massiccia!






Ma Resident Evil è sempre Resident Evil e con la sua antica formula crea una sorta di incantesimo che ti costringe ad andare avanti...porta dopo porta, item dopo item, sparatoria dopo sparatoria, enigma dopo enigma!
Alla fine si tratta sempre di trovare il medaglione che va incastrato in un bassorilievo per aprire una cazzo di porta dietro la quale c'è una cazzo di chiave che ne apre un'altra e così via...la novità è che adesso ci sono nuovi mostri pronti a farci la festa tipo una tettona (tale Lady Dimitrescu) e un feto che ci inseguono così come ci inseguiva nostro suocero in "Resident Evil VII".



Ragazzi, ho scritto tutto il male possibile ma adesso parliamo dei motivi per cui "Resident Evil Village" è un gran gioco degno dei suoi predecessori!

Quando una canzone, un libro, un videogioco, un film ti restano nella testa, l'autore ha raggiunto il suo scopo!
Le cose che ho citato non devono essere per forza dei capolavori, ad esempio una canzone ti può rimanere impressa per quattro note di contrappunto azzeccate anche se la melodia è banale e il testo fa cagare.

"Resident Evil Village" non ci propone grandi novità a livello di trama e non brilla né sul fronte del gameplay né su quello della grafica, diciamo che questo titolo si attesterebbe sulla sufficienza se non fosse per i personaggi e per le locations che mi hanno lasciato veramente a bocca aperta!

In campo videoludico Capcom è la massima esperta della paura e ancora una volta riesce a farci cagare sotto.

Gli sviluppatori si sono inventati la famiglia Dimitrescu, cioè quattro bonazze che ti arrapano e ti terrorizzano allo stesso tempo, una genialata mica da ridere, Lady Dimitrescu e le sue figlie le potrai anche uccidere ma non te le dimenticherai più.

E cosa dire delle bambole assassine di Casa Beneviento?
Qui mi sorge il dubbio che Capcom si sia ispirata a Benevento, la città delle streghe che si trova in Campania e che noi meridionali chiamiamo per l'appunto Beneviento.

È azzeccato anche il personaggio del mercante, l'onnipresente ciccione (il Duca) mi fa pensare al brucaliffo disneyano.




Il bestiario è abbastanza vasto così come il nostro arsenale che si va ad arricchire man mano che andiamo avanti nel gioco.








Come sempre abbiamo la possibilità di potenziare le nostre armi, stavolta lo possiamo fare pagando i servigi del Duca, un personaggio che nel mondo ostile del villaggio sembra essere l'unico essere vivente che sta dalla nostra parte.

L'intelligenza artificiale dei vari mostri e dei boss è soddisfacente, tutti i nostri avversari si muovono in modo tale da renderci difficoltosa la mira!



Gli enigmi non sono eccessivamente complicati ma esigono una certa attenzione ai dettagli, nessun indizio va tralasciato!




Non mancano neanche stavolta gli ingredienti che hanno reso mitica la serie: ecco la macchina da scrivere!



Per quanto concerne la grafica il gioco parte un po' in sordina e comincia a dare il meglio di se verso la metà della storia, mi è piaciuta molto l'illuminazione ma anche alcuni effetti particellari sono niente male.



Anche le cut scene si difendono e sono ben amalgamate nel gameplay.


[Modificato da ilpoeta59 23/07/2021 13:52]